19

8.7K 228 232
                                    

Giunge sempre il momento in cui abbiamo bisogno di attingere alla nostra fiamma interiore, per dare un senso all'esistenza.
Paolo Coelho

🔴🔴🔴

Elizabeth

«E poi sono tornata in camera mia... Ma non ho chiuso occhio neanche un istante.» Terminai finalmente tutto il racconto, dopo minuti infiniti.

«Tu, amica mia...» Proruppe la voce di Amber, seduta proprio dinanzi a me. «Hai fatto centro!» Batté euforica le mani sul tavolo, pressando le labbra.
«E anche un centro bello grosso... Capisci che intendo...» Mi fece un occhiolino, al che scossi la testa arrossita.

«Sto cominciando a pensare che non sia stata una buona idea raccontarti tutto.» Alzai le sopracciglia, nascondendo la faccia nella tazza del cappuccino che avevo ordinato.

Quella mattina, avevamo deciso di andare a fare colazione fuori. Solo io e lei. O meglio, lei lo aveva deciso.

Mi ero infatti svegliata dopo una notte insonne con l'incessante bisogno di sfogarmi con la mia migliore amica di tutto ciò che stava succedendo con Brandon, e lei aveva subito provveduto a ritagliarci uno spazio solo per noi.

L'avevo aggiornata su tutto ciò che era successo tra me e quell'adone ammaliatore, e lei, a dire la verità, non ne era rimasta molto sorpresa.

Mi aveva infatti confessato che per tutto il tempo aveva atteso che mi sentissi pronta a svuotare il sacco.

«Il problema è che adesso non so come comportarmi.» Ammisi, mordendomi l'interno guancia.

Avrei dovuto fare finta di niente? Oppure avrei dovuto parlare con Brandon per cercare dei chiarimenti?

«Lo so che queste sono cose nuove per te, Betty. Ogni volta che ti dovevi frequentare con un ragazzo, infatti, diventavi peggio di una monaca di clausura...» Mi sbeffeggiò, prima di addentare il suo cornetto. «Ma devi capire che Brandon è un tipo un po'...» Sembrò rifletterci su, mentre masticava velocemente. «...particolare.» Terminò, pulendosi le labbra dalle briciole con un tovagliolo di carta.

«Questo lo avevo capito, ma...» Non mi fece finire, poiché subito riprese.

«Devi capire che lui non è quel genere di ragazzo con cui si intraprende una frequentazione o addirittura una relazione.» Mise in chiaro.

«S-sì... Avevo capito anche questo.»
Annuii, vagando dappertutto con lo sguardo. «Io non voglio questo da lui, anzi non voglio proprio niente di niente.»

Che bugiarda...

«Però continui a cedergli.» Alzò le spalle lei.

«Sì, ma non deve più accadere.» Ribadii, ferma sulla mia decisione.

Non potevo permettermi altri errori. Con le vocine nella mia testa, poi, alla fine dei conti, avrei dovuto fare le spese io. Nessun altro.

«Ma perché?» Chiese ilare, poggiando esasperata le braccia sui braccioli della sedia in paglia su cui sedeva.

Sospirai, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

ToxicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora