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Io e te, sdraiati su un letto qualunque, in un posto qualunque, uno sull'altra, a viziarci.

Charles Bukowski

🔴🔴🔴🔴🔴

(Consiglio di ascoltare: Be your Love - Bishop Briggs)

Brandon

Nella mia vita ero sempre stato un tipo schivo, freddo e imperturbabile.

Sempre attento anche ai dettagli più insignificanti, costantemente in all'erta e pronto ad attaccare.

Calcolavo ogni cosa. Ogni imprevisto, ogni possibile errore, ogni via di fuga.

Niente mi sfuggiva.

Mai avevo lasciato che qualcosa si insidiasse senza preavviso e senza consenso dentro di me, eppure mi era successo.

Il muro di ghiaccio che avevo costruito tempo addietro, aveva infatti cominciato a mostrare qualche piccola crepa inaspettata, causata dall'arrivo improvviso nella mia vita di un angelo caduto direttamente dal paradiso.

Si trattava di una certa bionda, nonché la ragazza più bella che avessi mai visto in vita mia, con un paio di diamanti incastonati negli occhi.

Elizabeth Williams. Una ragazzina lontana dalle consuete ragazze di cui mi ero sempre circondato.

A volte impacciata, a volte sicura di sé. A volte vulnerabile, a volte inscalfibile...

eppure tremendamente intrigante.

E solo chi era in grado di suscitarmi curiosità poteva avere posto nella mia vita.

E la biondina aveva dimostrato di gran lunga di essere una che valesse la pena di tenere con sé.

Era infatti in grado di sorprendermi, il che non era per nulla facile.

Nonostante infatti potesse sembrare una pura e fragile anima indifesa, non camminava mai a testa bassa.

E questa cosa mi faceva impazzire.

Mi aveva intrigato sin dal primo istante che l'avevo vista - da Jace's - mentre camminava verso me e i miei amici con un abito di puro candore addosso e un paio di diamanti al posto degli occhi, che scrutavano con attenzione tutto ciò che la circondava.

Ricordavo ancora la nostra prima conversazione, in cui mi aveva definito un emerito troglodita.

Quella notte mi era infatti rimasta impressa, e raramente succedeva.

Elizabeth sapeva osservare e sapeva ascoltare, preferendo rimanere in silenzio piuttosto che parlare a sproposito.

Era rara.

E nonostante sapessi che tenerla nella mia vita avrebbe comportato macchiare il suo candore, me ne sarei fottuto e avrei continuato a tenerla nella mia vita.

Dopotutto, non mi ero mai posto alcun problema nel prendermi ciò che volevo, quando e come volevo.

«Dove mi stai portando?» Mi domandò d'un tratto la biondina.

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