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E sono forse un'avida se di te voglio prendermi tutto?
Anima, corpo, mente.
Sono egoista se non voglio condividerti con nessuno?
O forse... sono solo perdutamente innamorata?

Elizabeth Williams - Arya E Wolf


🔴🔴🔴🔴🔴

Elizabeth

Ero da circa mezz'ora a osservare Brandon dormire.

Il suo petto si alzava e si abbassava in modo regolare, i tratti del viso - solitamente tesi e corrucciati - erano rilassati, così come la postura.

I capelli erano disordinati, le labbra gonfie e gli zigomi arrossati. Sulle spalle scoperte vi erano residui di tutti i graffi che gli avevo lasciato la notte prima, e la notte prima ancora.

Da quando avevamo dormito per la prima volta insieme, erano passati quattro giorni. Da lì, non eravamo più stati in grado di trattenerci dall'impulso di saltarci addosso. Per di più, eravamo stati talmente bene abbracciati l'un l'altro, la prima volta, che la voglia di ritornare a rifugiarci tra le reciproche braccia, sul suo letto, era tornata prepotentemente ogni sera sempre di più.

Avevo approfittato del fatto che Amber avesse scelto di restare a casa dei ragazzi per altri giorni, per stare più vicino a Kevin. Ormai lui fortunatamente stava bene. La ferita non era mai stata grave, pertanto antidolorifici, controlli assidui da parte del Dottor Allen e riposo assoluto lo avevano rimesso in gran forma.

Dovevo ammettere che svegliarmi ogni mattina con una gamba incastrata tra quelle di Brandon, la sua mano sul mio fianco e la mia guancia sul suo petto, era paradisiaco.

Era diventato il mio personale rifugio.

Mai come con lui mi ero sentita così protetta, così accolta.

La mente era leggera, il cuore batteva a mille all'ora e io mi sentivo così dannatamente bene che mi sembrava di vivere un sogno.

Ogni sera, prima di andare a dormire, Brandon mi faceva capire quanto mi desiderasse... E mi faceva scoprire sempre più lati del mio corpo, del suo corpo, della sessualità, di ciò che mi piacesse di più e ciò che mi piacesse di meno.

Mi stava insegnando a toccare un uomo, a come dovessi procurargli piacere.

La sera ci strappavamo i vestiti di dosso, e la mattina, al risveglio, ripetevamo tutto da capo. Ero inesperta, ancora ingenua su tante cose, tuttavia con uno come Brandon non si aveva il tempo per adattarsi.

Lui stravolgeva tutto da un momento all'altro.

Poco tempo fa ero una ragazza che non era mai stata a letto con nessuno e che non aveva mai dato più di un semplice bacio... adesso invece stavo diventando tutt'altra persona.

Non stavo cambiando, ma stavo sviluppando certe parti di me di cui prima non sapevo neanche l'esistenza.

Ero ancora acerba, certo, ma uno come Brandon catapultava tutto ciò di cui aveva bisogno nella vita altrui senza neanche chiedere il permesso, e si prendeva ciò che voleva quando voleva.

A me andava bene in quel modo, poiché finalmente stavo trovando me stessa, dopo una vita nell'estenuante ricerca della mia versione definitiva.

Un tipo come Brandon era davvero molto esigente in ambito sessuale e ricercava spesso le mie attenzioni, pertanto non mi avrebbe concesso il tempo di abituarmi a lui e ai suoi ritmi. Tutto ciò però mi portava a pensare che gli piacessi davvero.

Non gli avevo ancora parlato del fatto che condividerlo con altre ragazze non mi andava per nulla bene, tuttavia lui non aveva più avuto rapporti con nessuna da quando avevamo dormito insieme.
Certo, erano passati solo quattro giorni, ma stavo cominciando a pensare che magari ciò che gli davo io gli bastasse.

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