Capitolo 8 - Ginny

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Salgo nella macchina di Len, dove trovo Ali e Dek in un muto silenzio.

Che sta succedendo a quei due?

Non ci do peso, perché due secondi dopo Ryan ritorna ad essere il protagonista dei miei pensieri e mi viene il voltastomaco. Dopo quello che ho visto, continuare la festa e doverlo incontrare di nuovo proprio non mi va.

«Ragazzi, mi potete riportare in dormitorio per favore? Non mi sento tanto bene». Tutti e tre capiscono che c'è di mezzo Ryan e mi riaccompagnano senza proferire parola.

«Ali, tu vai pure. Non farti problemi».

«No, rimango qui con te. Hai bisogno di sfogarti». E ha ragione.

Così, una volta rientrate in camera, le racconto tutto quello che ho visto e piango.

«Ginny, complimenti. Questa volta hai trovato il bagno al primo colpo!» mi auto-lodo per aver ricordato le indicazioni di Len e non essermi persa.

Spalanco la porta gongolando, ma il sorriso mi muore in viso.

Davanti a me c'è Jessica, la ragazza che era a braccetto con Ryan al piano di sotto, coricata nel letto.

Punto lo sguardo sul ragazzo che mi dà le spalle ed è come ricevere uno schiaffo fortissimo.

Ryan Keller si volta e il suo sguardo furente e ghiacciato si posa su di me.

L'ho interrotto sul più bello e ora è incazzato.

Un dolore sordo allo stomaco mi si conficca come un pugnale, facendomi sanguinare.
Sopraffatta da un tormento che non avrebbe senso provare a causa di quello che stava facendo, mi volto e corro via.

Con un gesto stizzito cerco di portare via il marchio delle lacrime che continuano a scorrere.

Non sento più la musica. 

Solo il battito del mio cuore accelerato e ferito mi martella in testa.

Non so neanche io il perché di queste sensazioni, ma le sto vivendo e fanno male...

Perché piango? Non dovrebbe interessarmi di chi si porta a letto Ryan! Eppure, a quanto pare, mi ferisce.

Appena sarò andata via, avrà di sicuro continuato quello che stavano per fare.

«Quante lacrime devo sprecare per uno così?» dico soffiandomi il naso, ormai rosso a forza degli sfregamenti, proprio come gli occhi.
Ali mi abbraccia forte.

«Ginny, adesso è tardi e tu hai bisogno di dormire. Da domani basta piangere per Ryan Keller, ok? Vedrai che tutto si sistemerà.»

Ricambio l'abbraccio e ne vado a letto, con l'obiettivo di non rivolgere più la parola a Ryan.

Non me lo merito.

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GANG ❤️

Avete sprecato anche voi lacrime per casi umani?
Io si 😣😣😣

"...State molto attenti a far piangere una donna. Dio conta le sue lacrime."
Dal Talmud, un libro sacro ebraico.
😎😎😎🙏🏻🙏🏻🙏🏻
Rip per Ryan 😂

Spero che il capitolo vi sia piaciuto almeno un pochino!

Nulla è come sembra...

Vi abbraccio fortissimo
Vi voglio un mondo di bene!
Per sempre, la vostra Chiara ❤️❤️❤️

La parte peggiore di me - The Keller series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora