Capitolo 4 - Ginny

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Non appena entro in mensa, ho gli sguardi di tutti puntati addosso dato che ho al mio fianco due dei migliori giocatori di football della UCLA. In più, essendo di una bellezza disarmante, le occhiate che ricevo dalle ragazze sono cariche di invidia.

Ali si è seduta a un tavolo sbocconcellando un po' di pane in attesa del mio ritorno.

Avevo bisogno di parlare con i gemelli da sola e lei lo ha capito senza che le dicessi nulla. È davvero speciale.

Len e Dek mi seguono, mentre ci avviciniamo a lei.

«Ali, grazie per avermi tenuto il posto e scusami per la scenata di poco fa. Ti presento i miei gemelli preferiti. Lui è Lennox e lui è Derek. Sono anche i fratelli di quello stronzo di Ryan» specifico, indicando prima uno e poi l'altro.

«Ragazzi, lei è Alice, la mia compagna di stanza»

Noto subito che Derek la guarda in modo scontroso, ma non ci do tanto peso dato che lui lo è il 99% delle volte.

«Molto piacere, Alice. Sei uno schianto piccola. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure il mio numero a Ginny. Ti aiuterò ben volentieri per qualsiasi cosa» dice Len facendole l'occhiolino, sfoggiando tutto il suo fascino che, fortunatamente, non attacca.

«Anche per me, Lennox» dice sorridente Ali.

Si vede che non c'è alcun tipo di malizia e ringrazio Dio per questo. Purtroppo, i fratelli Keller non sono proprio l'esempio di ragazzi fedeli e da fidanzamento. Si sa già che con loro si va incontro alla morte certa dei sentimenti.

Alice mi sembra una ragazza che, come me, vuole qualcosa di serio e ne sono felice, perché abbiamo qualcos'altro in comune.

Derek, a differenza di Len, le fa solo un cenno con il capo per poi andarsene.

Guardo Alice e nei suoi occhi noto della stizza, ma poi passa subito.

«Scusalo, Ali. Dek è un po' orso a volte» dico cercando di giustificarlo.

«Nessun problema, Ginny, davvero».

Le sorrido.

Len ci saluta con la mano per poi girarsi e andare verso il loro tavolo.

Mi siedo e cerco di mangiare un po' della bistecca di pollo, ma mi è passato l'appetito. Improvvisamente mi sento andare a fuoco la schiena, ma non mi volto perché so già di chi è quello sguardo.

«Ginny, guarda che Ryan ti sta fissando da quando sei rientrata. Non ti conviene andare a parlarci? Almeno vi chiarite.»

«Non ci penso neanche morta! Lo stronzo ha già da fare con Kristine» rispondo forse un po' troppo piccata, tanto che Ali mi guarda strano e sta per dire qualcosa quando la sedia davanti a me viene occupata proprio dall'unico ragazzo che non vorrei avere vicino.

«Ho notato che mi fissavi, piccola Ginny. Per caso, vuoi un bacio anche tu?»

Ha lo sguardo così arrogante che mi fa salire la nebbia al cervello e sto per esplodere, ma non posso fare così il primo giorno di università, per di più in mensa. Sarebbe un suicidio sociale immediato.

Sono al limite della mia poca pazienza e mi sto trattenendo a stento.

«Per prima cosa, non sono né piccola né Ginny, per te. Ribadisco, non siamo amici. Secondo, no. Non voglio alcun bacio da parte tua. Puoi continuare con Kristine. Terzo, sei l'essere più stronzo sulla faccia della Terra e per me non conta solo la bellezza, caro mio. Ci va anche il cervello e un procione è più intelligente di te.»

Il mio sguardo dovrebbe incenerirlo, ma il signorino vuole proprio farmi andare in bestia.

«Allora mi trovi bello, eh? Hai ottimo gusto piccola. Hai anche ragione sul fatto che io e te non potremo mai essere amici. Comunque, prima che mi dimentichi, sono venuto solo per dirti che ho poi chiesto al Professor Grimson di metterci in coppia nel progetto di lavoro. Sai com'è, dato che ci conosciamo già, ho pensato di farti un favore. Non mi ringraziare.» conclude facendo uno dei suoi sorrisi strafottenti che sanno solo di sfida.

La parte peggiore di me - The Keller series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora