Capitolo 79 - Ginny

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⚠️‼️Vi avevo detto che c'era una sorpresa per voi, leggete il mio commento sotto e fatemi sapere!
Chiara‼️⚠️

Esco dalla cappella dopo aver fatto diverse ore di Adorazione e, con il cuore un po' più sereno, ma gli occhi gonfi dalle lacrime versate, mi incammino verso il mio posto.

Il mio masso.

Ho bisogno di stare ancora un po' da sola.
Troppe emozioni e sentimenti contrastanti in questi giorni.

Come lo vedo, accelero il passo e senza pensarci due volte, inizio a scalarlo.
Solo che appena alzo lo sguardo, pronta per fare l'ultimo balzo, due occhi ghiaccio sconvolti, mi osservano.

«Ryan?» sussurro in preda al panico, ma il cuore sorride.

Purtroppo, al posto di mettere il piede destro nella solita fessura, sbaglio di qualche centimetro e, come me ne rendo conto, sgrano gli occhi, perché perdo l'equilibrio e cado.

«Ryan!!!»

Non faccio in tempo a finire di dire il suo nome che mi ritrovo sul suo corpo coricato sulla pietra.
Il mio polso è ancora nella sua mano destra, mentre il braccio sinistro mi circonda la vita, così da tenermi stretta a lui in una morsa ferrea.

I nostri visi sono così vicini che i nostri nasi si sfiorano.
Sento il suo respiro caldo sulle mie labbra e il suo profumo mi stordisce.
I nostri occhi si incatenano e per qualche secondo riesco a leggere quello che si porta dentro.

Dolore.

C'è così tanta agonia che mi sembra quasi di annegare.
Poi il contatto finisce, perché i suoi occhi ricadono sulla mia bocca.

E io lo seguo a ruota.

Le farfalle che sentivo con Zer sono niente in confronto a quello che sto provando adesso.
È come se quello che ci circonda fosse risucchiato e scomparisse.

Tutto tranne noi.

L'aria sembra si carichi di elettricità e, mentre Ryan avvicina le sue labbra alle mie, il cuore sembra mi stia uscendo dal petto tanto batte velocemente.

Ma non è solo il mio, perché anche quello di Ryan sta andando esattamente alla mia stessa folle velocità.
Brividi mi percorrono per tutto il corpo, mentre la sua presa si fa ancora più salda.
I miei occhi ritornano a cercare i suoi, perché ho bisogno di capire tante, troppe cose.
Ma appena lo faccio è come se si interrompesse questo momento magico che aveva fermato il tempo e annullato lo spazio.

Mi ritrovo lontana da lui in un secondo e, senza capire quello che sta succedendo, Ryan salta giù dal masso e se ne va.

Il cuore al posto di rallentare la corsa, la aumenta ancora di più, per la paura di perderlo.
Un senso di abbandono freddo e agghiacciante mi si arrampica, come edera, addosso.
Così, scendo più veloce che posso e mi precipito al suo inseguimento.

«Ryan! Ryan, fermati!» grido, mentre mi sembra che, per quanto la distanza fisica si stia accorciando, quella sentimentale tra di noi stia aumentando.

Lui come un carro armato, continua a camminare deciso, con i pugni serrati ed è un fascio di nervi.
I tatuaggi si muovono e sembrano raccontare una storia, che però finisce in una pozza nera.

Non mi ero accorta che avesse metà braccio nero.

«Ryan! Ehi, aspettami.» dico afferrandolo proprio nel punto del braccio in cui c'è solo l'inchiostro.

Ryan si ferma e guarda la mia mano sinistra, per poi irrigidirsi.
Si volta e i suoi occhi sono oscuri come quel tatuaggio.
Mi sembra di morire sotto uno sguardo così profondo, doloroso e rancoroso.
Tolgo rapida la mano e me la porto al petto, quasi mi avesse ustionato.

La parte peggiore di me - The Keller series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora