Capitolo 76 - Ginny

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«Sei bellissima amore mio» dice Zer, vedendomi arrivare.

I suoi occhi brillano e io mi sento la più bella ragazza del mondo. Zander è circondato da ragazze o donne, che ci provano perennemente con lui.
La sua bellezza, la sua generosità, la sua ricchezza, il suo portamento impeccabile e il suo carattere da leder, lo rendono perfetto per tutte.

Solo che lui non ha occhi che per me. È innamorato perdutamente e io, a stare con lui, sono fortunata.

«Grazie, anche tu!» dico dandogli un leggero bacio sulle labbra, perché per quanto abbia solo un velo di lucidalabbra, davanti agli invitati voglio essere impeccabile. Poi ci potremo baciare quanto vuole.

Sorrido all'idea e mi metto più comoda sul sedile, mentre lo guardo per bene.

Zer è vestito come al solito in modo elegantissimo, in completo nero e camicia bianca, con tanto di cravatta.

Durante il viaggio in macchina devo cercare di trattenermi dal dirgli che so della sorpresa, così rimango in silenzio, mentre Zer mi racconta della sua giornata.

A un tratto la limousine si ferma e si spegne del tutto.

Mi guardo intorno e siamo dentro un parco bellissimo, illuminato con delle luci che rendono l'atmosfera molto romantica. Davanti a noi, c'è una villa enorme ed è uno vero spettacolo.

Sembra più un castello, ma moderno. Oro e bianco sono i colori della mura che la rendono calda e accogliente.

Ottima location, devo ammetterlo.

«Vieni amore» dice Zander prendendomi per mano.

Mi lascio guidare in quella che sembra una casa da sogno, di quelle che si vedono nei film, e entriamo in un androne enorme, con un lampadario di cristallo che scende giù a illuminare l'ingresso in modo magnifico.

Ammaliata, mi accompagna nel salotto.

Un "Sorpresa!!!" di pura gioia si alza tra le mura.

Tutte le mie migliori amiche, le suore, altri volontari, tutto lo staff per i vari eventi di beneficenza che organizzo, alcuni nostri amici di lavoro di Zer e mio papà sono lì, davanti a me.

Sono un fuoco d'artificio di felicità, ma mi rendo subito conto che manca Padre Kevin e mi dispiace tantissimo.

Sarà di sicuro rimasto a guardare i bambini all'orfanotrofio.

Sapevo che Ryan non sarebbe venuto, ma una fitta allo stomaco arriva potente.

Anche quest'anno niente muffin al triplo cioccolato...

«Ma cosa ci fate voi qui? Non, ci posso credere! Grazie a tutti per essere venuti.»

«Zer sei stato tu a organizzare tutto?» gli chiedo buttandomi tra le sue braccia.

«Io e tuo padre. E mi sa che il suo regalo te lo vuole dare subito»

Papà avanza con un sorriso enorme in viso e mi prende le mani.

«Spero che possa renderti felice piccola mia. Ragazzi venite fuori!» e da una porta sulla sinistra, escono Derek, Alice e Lennox.

«Sto sognando? Dimmi che sto sognando e non svegliarmi!» dico correndo incontro ai miei migliori amici.

Stringo Alice così forte, che essendo più piccola di me, quasi la soffoco.

«Tantissimi auguri Ginny! Non potevamo mancare! Non più!!»

«Non più... promesso.» e la commozione che leggo nei suoi occhi è la stessa mia.

«Non ti azzardare a piangere o ti rovini tutto il trucco!» mi riprende subito il caratterino di Ali.

La parte peggiore di me - The Keller series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora