Capitolo 52 - Ginny

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Cammino per il corridoio universitario e mi sembra di muovermi al rallentatore.

I suoni tutti ovattati e lontani, mi fanno sentire ancora più sola.

Inspira.
Espira.

Cammina.

Inspira.
Espira.

Cammina.

E continuo così fino a che non arrivo in aula. Mi siedo il più lontano possibile dalla porta.

Se Ryan dovesse venire a lezione, magari riuscirei a passare inosservata. O almeno a non farmi beccare subito.

Le mani non hanno ancora smesso di tremare da quando Ryan mi ha detto che mi vede sporca.

È stato come vivere il mio incubo peggiore.

E questo tremolio perenne è solo il ricordo che, alla fine, è tutto reale.

Lo sono davvero. Sporca.

E Ryan lo ha visto ieri. Ha guardato tutta la melma nera che mi sommergeva secondo dopo secondo.

Pregare che nessuno se ne accorgesse, forse, era chiedere troppo, ma a me bastava che una persona non mi vedesse così.
Il resto lo avrei, in un modo o nell'altro, superato o gestito.

Ma non Ryan.
Non la persona che amo.

Tutti, ma non lui.

A un tratto i miei compagni di classe si alzano, applaudono e iniziano a gridare, lo stesso nome che continua a urlare il mio cuore.

«Ryan! Ryan! Ryan!»

Mi faccio più piccola che posso, così che non mi veda e non possa essere disgustato da me, e poi mi volto verso l'ingresso.

E, in uno spiraglio tra le persone, lo vedo.

Il tempo ritorna a scorrere velocemente e i rumori si amplificano, destabilizzandomi per qualche secondo.

Tutti si complimentano con lui e lo abbracciano.

Mi aspettavo che un minimo ci fosse rimasto male anche lui da tutta la situazione, ma per l'ennesima volta, mi sono sbagliata.

Sorride, ricambia gli abbracci, scherza e mi sembra di vederlo come il primo giorno di università.

Lui, bellissimo, sexy e dannato.

Io invece, sono semplicemente diventata un'anima persa in quelle fiamme che bruciano senza fine, al suo cospetto.

«Forza! Vai a complimentarti con il nostro capitano!»

Mi volto e chi ha parlato è una ragazza del mio corso, mi sembra si chiami Dana.

«Perché dovrei? E poi siete già in tanti a farlo. Una in più non fa di certo la differenza» ribatto atona, spostando lo sguardo di nuovo verso il ragazzo più popolare dell'intero campus.

«Non lo hai saputo? Ma dove vivi? Ryan ha massacrato dei ragazzi della Princeton che erano rimasti qui dopo la partita. Loro gli hanno teso un'imboscata e lo hanno ricattato. Si è fatto picchiare per salvare l'amore della sua vita!»

Mi volto di scatto verso di lei e la testa nel pallone.

«Cosa? Che? Chi??»

«Beh, diciamo che sono le voci che girano. Oh meglio, la ragazza in questione è una sola. Ovviamente.»

«Ah. È così ovvio?» dico scioccata che tutti abbiano visto quello che c'è tra di noi.

«Sì, certo! Ryan e Kristine sono destinati a stare insieme!»

La parte peggiore di me - The Keller series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora