Capitolo 65 - Ryan

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Guardo andare via Ginny, con Dek e Alice.

Sempre più persone della comunità stanno arrivando per vedere i "forestieri".

Gli uomini si sono affiancati al padre di Alice e Damian. Le donne e i bambini invece, stanno a distanza aspettando di vedere che cosa succederà.

Siamo tutti tesi.

«Appena mia figlia tornerà, ve ne andrete immediatamente» afferma il padre di Alice serio.

«Certo, tutti e cinque.» ribatte Len strafottente.

«Mi dispiace, ma mia figlia e la sua amica resteranno qui» risponde imperativo.

Io e Len ci guardiamo confusi e, prima di poter parlare, mister coglione ci precede.

«Alice rimarrà molto più volentieri avendo la sua amica vicino a lei e poi, il nostro Quinn, la prenderà come moglie, dopo che lei avrà imparato il nostro credo» continua Damian facendo un passo avanti.

Un altro ragazzo gli si affianca.

È quasi alto come me. Ha i capelli castani chiari, mentre gli occhi sono marroni. Ben piazzato. Pelle abbronzata e mani di quelle grandi e callose. Si vede che lavora nei campi tutti i giorni.

E scoppio a ridere.
Ma di una risata di scherno e malefica.

Sciolgo le catene alla prigione dov'è ingabbiata quella parte di me, troppo violenta e brutale.
Il mio veleno, nero e denso come il petrolio, inizia a circolarmi immediatamente nelle vene.
La solita sensazione di rabbia, odio, durezza, ferocia, aggressività e vendetta mi esplode dentro.

Con la coda dell'occhio vedo Len tirare le labbra in un ghigno malefico e serrare i pugni.

Continuando a ridere, avanzo fino a trovarmi a un metro di distanza da loro.

«Fammi indovinare. Tu saresti Quinn?» dico duro e freddo, facendo improvvisamente sparire tutto il divertimento dal mio viso.

Rimane la mia anima nera a fissare quell'uomo privo di identità.

«Esatto. Tu sei?» domanda con voce bassa e roca, mentre si scrocchia le dita, come volesse intimorirmi.

Illuso.

«Molto piacere. Io sono il marito di Ginevra» ringhio furibondo, tirandogli immediatamente un colpo secco, con la mano a taglio, alla giugulare.

In due secondi l'uomo grande quanto me, è a terra incosciente.

Tutti guardano Quinn inerme.

«Se qualcuno prova anche solo a sfiorare mia moglie, può considerarsi morto» dico trapassando Damian da parte a parte.

Se prima pensavano di avere qualche possibilità di batterci, ora è completamente vaporizzata. Nei loro occhi, si fa largo la paura.

Due uomini prendono Quinn e lo portami via.

Sorrido malefico, mentre il mio veleno pompa nelle vene il marcio.

«Ryan!»

Appena sento Ginny chiamarmi, mi volto e tirando un sospiro di sollievo, le vado incontro velocemente.

Poco dietro di lei, Dek e Alice si tengono per mano.

Guardo mio fratello, e lo vedo sorridere alla ragazza al suo fianco.

Ginny, accelera il passo appena incrocia i miei occhi. I suoi, brillano dalla felicità.

Ma poco dopo, rallenta l'andatura e il suo sguardo si sposta alla mia destra, velandosi di marrone.

La parte peggiore di me - The Keller series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora