Capitolo 82 - Ryan

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Sento dei rumori e una fitta lancinante alla testa mi fa aprire gli occhi.
Vedo tutto leggermente appannato e mi sento indolenzito, ma riesco a capire di essere in una stanza di ospedale.
Cerco di muovermi, ma mi sembra di essere immobilizzato.

«Ryan??»

Non riesco a voltarmi, ma la voce che pronuncia quelle parole è dolcissima, quasi come mi stesse accarezzando.

Poi, ecco, entra nel mio campo visivo.

Una ragazza con due occhi verdi illuminati dalle lacrime, capelli biondi, lunghi e mossi, labbra carnose tirate in un sorriso di pura gioia, mi sta guardando con così tanta intensità che non ne capisco la ragione.

È bellissima, devo ammetterlo, ma ne ho viste di migliori. Solo che è come fossi incantato da lei...

«Ryan, sei tornato da me?»

Non capisco cosa stia dicendo, perché sarei dovuto tornare da lei?
Neanche so chi sia.

La guardo in preda alla confusione, mentre i suoi occhi traboccano di felicità e di... amore? Ah, deve essere una delle infermiere, certo.
Con quegli occhi verdi, sembra quasi riesca a leggermi dentro e capisca che c'è qualcosa che non va.
Neanche so come faccio, ma vedo anche io la sua anima. D'improvviso, si fa largo un dolore così viscerale da farla sbiancare e traballare.

Poi, però la mia attenzione viene attirata da due dottori e due infermiere che arrivano spalancando la porta.

La ragazza si defila in un angolino della stanza e abbassa lo sguardo, così riporto il mio sui medici.

«Buongiorno. Io sono il Dottor Angus e lui è il Dottor O'Brian. Non provi a parlare, per il momento. Risponda solo sì o no, battendo le ciglia una volta per rispondere in modo affermativo o due volte per negare. Ha capito?»

Sì, certo. Non sono mica stupido.

Ma faccio come dicono, e sbatto le ciglia una volta.

«Perfetto, si ricorda come si chiama?»

Ma fanno sul serio?

Sbatto le ciglia una volta.

«Molto bene, Signor Keller. Si ricorda chi è quella donna?» dice indicando la ragazza dagli occhi verdi.

Lei alza subito lo sguardo e lo intreccia nel mio.

Non riesco a capire il perché, ma riesco ancora a leggerle dentro. Mille emozioni la stanno attraversando in questo momento, ma l'amore è la costante in quel caos.

Sbatto le ciglia una volta, e il suo sguardo si fa così raggiante da riscaldarmi dentro, ma appena le sbatto per la seconda volta, è come l'avessi annientata.

No. Non so chi sia.

Il suo sguardo si fa vacuo e assente, mentre lacrime amare iniziano a bagnarle le guance. Traballa e si appoggia al muro come se non riuscisse a stare anche in piedi.

«Esco un attimo...» dice in un sussurro e, anche questa volta, le sue parole arrivano dritte in punti nascosti e oscuri.

Nessuno fiata e due secondi dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, si sente un rumore sordo. Come fosse caduto qualcosa o qualcuno...

L'infermiera si precipita fuori e, dall'apertura, riesco a vedere Lennox prendere in braccio la ragazza e accarezzarla dolcemente.

«Ci penso io a lei» dice freddo all'infermiera.

Poi, si volta verso di me, e mi sorride così carico di gioia che riempie anche me.

«Bentornato fratellone»

La parte peggiore di me - The Keller series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora