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[Elisa]

Incinta da 17 settimane e 2 giorni.

Sono alla visita ginecologica con Niccolò. Sono stati giorni stressati, ho parlato un po' con Ginevra tramite Whatsapp ma per capire cosa è successo con Leone voglio guardarla negli occhi, perciò le ho chiesto di vederci un po' stasera. A casa di Nicco e Leo non vuole salire perciò scenderò io, le farò una sorpresa: andrò a vederla alla partita di pallavolo e dopo andiamo in qualche pub sperando non ci sia troppa gente che mi riconosca. Domani invece Niccolò ha la partita e lo sto convincendo ad andare con lui nonostante la discussione di Leone e Ginevra. Anche Nicco non sa niente, suo fratello non prolifera parola.
Io invece sono preoccupata, Leo e Ginevra sono sempre stati perfetti, non hanno mai litigato così se non discussioni banali finite in un bacio o risate. Così no, così lo siamo stati io e Niccolò dopo la crociera ma grazie a loro abbiamo riparlato e chiarito. Non so proprio cosa fare. Ora però voglio solo concentrarmi su questa visita e scoprire di che sesso è la nostra lenticchia. Certo è che vogliamo fare qualcosa di intimo tra me e lui essendo la prima gravidanza e non un gender reveal, quindi vogliamo sia la dottoressa a svelarcelo a entrambi.
«Allora vediamo se si vede qualcosa» sorride la ginecologa mentre usando il macchinario sulla mia pancia fissa lo schermo. Nicco stringe la mia mano, come ad ogni visita.
«Allora..» continua a spostare il macchinario sulla mia pancia di centimetro in centimetro senza darsi pace. Stringe i suoi occhi per vedere meglio.
«Ha le gambine chiuse!» ammette e io e Nicco ci guardiamo.
«Come? Quindi?» chiede lui.
«Quindi penso che in questa visita non ce lo faccia scoprire» spiega tranquilla lei continuando a controllare se va tutto bene.
Nicco sospira, anche se è felice, ma era curiosissimo e non vedeva l'ora di scoprirlo.
«Guardate, sembra che sorride» la ginecologa ci mostra lo schermo catturando una foto dell' ecografia in questo momento.
«È vero» mormoro emozionata «Sta sorridendo»
«Evidentemente ci prende tutti in giro e ride del padre bofonchione» risponde ridendo la ginecologa e ora ride anche Nicco.
«Ero solo molto curioso» afferma imbarazzato.
«Lo so, è normale!» lo tranquillizza lei «Io scherzo» si toglie i guanti dicendomi di risistemarmi e va dietro la sua scrivania.
«Se volete possiamo riprovarci tra una settimana, una visitina veloce solo per scoprire il sesso che ne dite?» ci consiglia lei.
«Si, è perfetto, almeno non aspetterò molto» ridacchia Nicco facendo sorridere anche noi due. Ormai abbiamo preso la mano su tutte queste pratiche, io ho iniziato ieri anche il corso pre parto e ho conosciuto un sacco di neo mamme come me, la maggior parte più grandi, alcune anche della mia età.
Mi sono resa conto di quanto sono fortunata ad avere Niccolò vicino, alcune di loro sono ragazze madri, senza un papà, perché state abbandonate e una addirittura violentata. Ho pensato tanto a Emma, a tutto il coraggio e la forza che ha avuto, e mia mamma che non l'ha lasciata sola un attimo. Non deve essere stato facile. Non lo è per me che ho tutti vicini.

[...]

I miei pensieri mi accompagnano per tutta la giornata. Sono un tormento, soprattutto quelli verso Leone e Ginevra, non so cosa hanno combinato.
«Oi..» Nicco mi richiama mentre si sciacqua i capelli, sono le 18 e siamo in doccia insieme, a casa sua.
«Dimmi» rispondo.
«Sei tra le nuvole» mormora lui «A che pensi?»
Lo guardo.
«A Ginevra e Leone, hanno combinato qualcosa..» affermo ormai certa.
«Amo sono due bambini, sarà qualche stronzata» risponde lui e incurvo un sopracciglio.
«Ti ricordo che ho la loro età» dico piccata.
«Si amo ma nel senso, litigheranno per stronzate dai, Leone lo conosci, quando è incazzato vuole avere ragione e basta e non gli interessa di sapere altro» mi ricorda Nicco.
«Lo so Ni', ma cosi non va bene, loro ci hanno sempre aiutato.. puoi provare stasera a parlare con Leo? Io vado alla partita a vedere Ginevra e poi esco e parlo con lei» lo informo io.
«Si me l'hai detto, ma con Leo è dura lo sai meglio di me, è il tuo migliore amico..» continua lui.
«Si ma te sei suo fratello, dai Nicco, provaci..» lo scongiuro.
«Ci provo, ci provo.. tu stai attenta fuori però,ok?» gli salto addosso annuendo e lo bacio. Finiamo di farci la doccia e mi preparo per uscire. Lui mi accompagna al
palazzetto e poi se ne torna a casa, deve stare riposato per domani, la finale dei campionati.

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