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[Elisa]

Un mal di testa incredibile mi sveglia e anche un senso di nausea con tutto l'alcol che mi sono scolata ieri sera. Apro gli occhi e sono completamente abbracciata a Nicco. Alzo lo sguardo e noto che piano piano si sta svegliando anche lui.
«Giorno» borbotta.
«Buongiorno» rispondo. Ero ubriaca ma al rientro in camera già ricordo le cose. Mi metto seduta ma lui mi ritira giù.
«Che vuoi?» bisbiglio stringendolo.
«Niente, stare cosi altri 5 min» afferma.

[...]

È stato un risveglio abbastanza traumatico per quanto riguarda il sonno, io e Ste abbiamo dormito dalle 3 di stanotte fino alle 9,il che non è sufficiente calcolando il viaggio di ieri ma va bene così. Adesso sono le 10, dopo aver fatto colazione e siamo tutti in piscina. È veramente meraviglioso. Dopo domani approderemo alle bahamas e sinceramente non vedo l'ora. In queste settimane ho cercato tanto su internet e mi sembrano isole e posti meravigliosi immersi nella natura.
Sono distesa sul lettino e gli altri giocano. I nostri genitori sono nella piscina a lato opposto della crociera per i bimbi più piccoli.
«Eli vienii» Edo si siede sul mio sdraio invitandomi ad andare in acqua.
«Ma sono stanca» spiego.
«Maddaiiii ti divertiii, hai 16 anni non 60» dice afferrandomi in braccio e salta in acqua con me.
«Eddaj scemo» ridacchio risalendo in superficie e lui ride avvicinandosi. Noto Nicco a bordo piscina parlare con una tipa ma guarda me e io guardo lui.
«Ma ti pare che fai la permalosa» mi dice e inizia a farmi il solletico e scoppio ridere scalciando qua e la e lui mi afferra i fianchi per poi appoggiarmi al lato della piscina.
«Oggi che fai?» domanda guardandomi le labbra.
«Non lo so devo decidere con gli altri» rispondo.
«Ma state sempre insieme? Dai vieni con me, facciamo un giro dopo pranzo. Magari ti faccio vedere la mia cabina» dice.
«Eliiiii, vieni a fare i giochi?» sento la voce degli altri chiamarmi. Nicco mi guarda di sotterfugio.
«Si arrivo.. scusa Edo» vado via uscendo dall'acqua. Mi sistemo il costume e salgo dalle scalette ritrovandomi Nicco di fronte.
«Ha finito di rompere?» domanda e lo guardo non capendo.
«Non stava facendo niente» spiego ingenua e lui mi afferra la mano per avviarci dagli altri.
Ci divertiamo tutta la mattina facendo scivoli, trampolini tuffi e ora siamo nell'idromassaggio, noi 4.
«Ma poi ieri sera come è andata a finire con Edoardo?» chiede Leo sapendo come era iniziata la situazione.
«Guarda sinceramente ricordo poco Le', ma penso niente di che» rispondo.
Gine e Leo si abbracciano e io sono accanto a Nicco senza neanche sfiorarci.
«Stava male, l'ho recuperata io. Questo mi ha detto che l'avrebbe riporta in cabina più tardi» svela Nicco e sussulto.
«Ma serio? Non ricordo» ammetto un po' imbarazzata.
«Vabbene amo che ci prova si vede palesemente» interviene ora Gine.
«Vabbè e quindi dopo come è andata?» domanda Leo fissando il fratello. Nicco lo guarda sospirando.
«Come deve essere andata? L'ho aiutata riportandola in camera ed è crollata» risponde lui. Deglutisco ripensando un po' a stanotte, agli ultimi minuti prima di dormire. Leo continua a guardarlo e poi annuisce.
«Devo fare pipi, chi viene?» dice Gine.
«No sto strabene qui» rispondo sincera. Nicco neanche risponde mentre Leo sentenzia con un "vengo io dai". Ora siamo soli e mi volto verso di lui.
«Quindi sono crollata subito?» domando retoricamente facendo finta di non ricordare.
«Beh si..» farfuglia lui «Mi hai chiesto di aiutarti a cambiarti che non ce la facevi» afferma. Abbasso lo sguardo consapevole che tra me e lui c'è ormai abbastanza intimità.
«Va bene» mormoro. Lui sorride tirandomi a se. L'idromassaggio fa tremila bolle ed è impossibile vedere sotto ma automaticamente intorciglio le mie gambe alle sue. Mi tira a se con le sue mani sulle mie gambe e mi siedo su di lui, sott'acqua. Sento che in questi giorni c'è qualcosa che ci blocca anche da un semplice abbraccio, forse perché pensiamo troppo e forse perché pensiamo che ultimamente i nostri abbracci siano diversi.
«Che ti ha detto prima Edoardo in acqua?» mi stringe a se, abbastanza deciso.
«Mi ha chiesto cosa facevo oggi, in pratica mi ha chiesto di stare con lui, fare un giro e andare in cabina sua» spiego e lo sento irrigidirsi e staccarsi da me. Che ho fatto ora?
«E te?» richiede mentre si sposta nella vasca.
«Non ho fatto in tempo a rispondere perché mi avete chiamato» ammetto.
«Eh vabbè ma vuoi andare o no con questo?» esce dalla vasca guardandomi.
«Ma Nicco che problemi hai dio santo» sbuffo uscendo dall'acqua anch'io.
«Ma ti sembra normale quello?» dice arrabbiato.
«Nicco ma che ti ha fatto madonna» continuo io avvicinandomi a lui.
«Dai per favore Elisa, lascia fare» fa per andarsene ma lo prendo da un braccio.
«Nicco mi dici cosa c'è?» domando.
«Mi da fastidio che non vedi che questo vuole solo scoparti e se ne sta solo approfittando» sbotta e tornano Gine e Leo.
«Che c'è?» si intromette Leo.
«Nulla» risponde Niccolò.
«Nicco per favore non è vero cosa c'è?» richiedo io.
«Ho detto niente cazzo basta» risponde duro.
«Si vabbene e io sono scemo infatti» dice Leo.
«Te fatti i cazzi tuoi» continua Niccolò.
«Oh Niccolò hai rotto il cazzo finiscila» continua Leone.
«La smettete?» interviene ora Ginevra ma manco la ascoltano. Iniziano a discutere e a offendersi a caso.
«Senti ma vaffanculo Leone vai, vai dai tuoi cazzo di genitori e non rompere i coglioni a me» Niccolò è nero in volto, penso di non averlo mai visto arrabbiato così.
«Oh ma come cazzo ti permetti stupido» risponde Leone spingendolo e Niccolò lo rispinge di conseguenza. Mi iniziano a sudare e tremare le mani e mi si forma un nodo in gola.
«Ma come cazzo ti permetti te, che cazzo vuoi» continuano a rispondersi e punzecchiarsi ed inizio ad avere paura.
«Basta» dico mettendomi in mezzo, di faccia a Nicco e di schiena a Leo. «Finitela»
«Elisa togliti e smettila anche te» continua Niccolò nervoso senza ragionare e Leone non ci vede più, mi sposta con forza e si butta sul fratello. Io e Gine di conseguenza ci buttiamo subito per allontanarli.
«Ma che vi prende oh basta» mormoro con un nodo in gola e scoppio a piangere. Finalmente sentendomi così si calmano ma io sono distrutta a vederli così e menomale che non era presente Emma, lei sarebbe stata ancora peggio.
Sospirano guardandomi. Gine mi stringe e mi allontana da loro.
«Sono maschi» afferma lei «Due fratelli maschi.. è normale Eli tranquilla» ci sediamo nelle sedie del bar di un'altra piscina lontane da loro. Viene il cameriere e lei ordina due cocktail analcolici.
«Non ti ho chiesto se ti va, ma ci beviamo qualcosa almeno ti tranquillizzi mh?» domanda e le sorrido sussurrando un grazie.
«Ti va di dirmi cosa è successo quando eravamo in bagno?» chiede.
«Ma guarda Gine era tutto tranquillo, ci stavamo abbracciando e mi ha chiesto di Edoardo.. mi ha detto che sono stupida a non rendermi conto che se ne vuole solo approfittare» spiego.
«Beh oddio ha ragione, non penso che Edo vuole una cosa seria con te e magari conoscendoti, sapendo che te non sei fatta per cose a caso si è un po' arrabbiato» dice lei è annuisco.
«Si ma vedi per me era finita li capito? Però in quel momento è arrivato Leo e si sono agitati. Lo sai come è Leo, provoca, è sicuro di sé..» ammetto e lei ridacchia.
«Lo so bene come è Leo, ma si preoccupa tanto per te e anche per lui credimi. Penso che siete le persone più importanti della sua vita,beh con me ovvio» dice mentre il cameriere ci porta da bere. Sorrido alla sua battuta.
«Lo so ne sono consapevole ma hanno due modi di fare differenti, Leo è così affronta le cose così di pancia. Niccolò è l'opposto è completamente razionale e le emozioni non le sfiora nemmeno con un dito. Continuava a dire niente perché aveva bisogno di stare solo per non innervosirsi. Odia lui uscire da sé stesso, odia essere vulnerabile, odia arrabbiarsi, piangere, anche ridere a volte» parlo di lui così senza rendermene conto mentre bevo. Gine mi guarda.
«Lo conosci forse meglio di Leone» afferma lei.
«Sto imparando a conoscerlo da sola.. lui non parla di sé, fa fatica e non vuole nemmeno parlarne» la guardo mentre mi sorride rassicurandomi.
«Vabbè dai stai tranquilla vedrai che chiariranno presto»

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