[Emma]
Sono le tre di notte e sono fissa sulla chatt di Stefano. Sembro una ragazzina di 17 anni follemente persa per un ragazzo. Faccio per scrivere un messaggio ma poi cancello tutto. Sbuffo con Nicco accanto a me che dorme e poso il telefono tra le lenzuola guardando il soffitto. Domani è domenica e come promesso di pomeriggio porto Nicco al parco. Il mio telefono inizia a vibrare e sussulto prendendolo. È Ste. Deglutisco correndo in bagno e chiudendomi dentro per non svegliare Nicco.
«Pronto» rispondo posando il telefono all'orecchio.
«Disturbo? Ho visto che eri sveglia dall'ultimo accesso su whatsapp» dice lui. Mi mordo un labbro imbarazzata sapendo che era a fissare la sua chatt fino a cinque minuti fa.
«No dimmi.. perché mi chiami a quest'ora?» chiedo confusa ma felice che mi abbia cercata.
«Non è una cosa positiva ma ne ho bisogno» spiega lui, ecco come non detto. «Ho bisogno che vieni a lavoro anche domani, sono pieno Emma, speravo di finire stanotte ma non ci riesco ed entro lunedì devo protare a termine» mi spiega e sospiro. Si certo Emma, ti ha cercata ma per lavoro.
«Ste ma è domenica, è chiuso tutto e non c'è nessuno se non le donne delle pulizie» mormoro amareggiata.
«Em lo so infatti apriremo solo il mio ufficio, io ho bisogno di una mano sennò non finisco più» sospiro e sto per dire va bene quando poi mi ricordo la promessa a Niccolò.
«Cazzo.. non posso Ste ho promesso a Nicco che l'avrei portato al parco domani pomeriggio subito dopo pranzo. Mi dispiace dirgli no è da martedì che lo dico» ammetto confusa. Sta un po' in silenzio poi sospira.
«Ascoltami.. proviamo così, vieni domani mattina alle 9 e mezza, quindi appena riattacchi dormi subito. Ti porti dietro Nicco e a mezzogiorno e mezza stacchiamo, vi porto a pranzo fuori e poi ce ne andiamo tutti e tre al parco, che ne dici?» mi chiede e io mi metto a pensare.
«Ste Niccolò dalle 9 e mezzo a 12 e mezzo si stanca in ufficio dai» ammetto.
«Ma è come se stesse a casa, gli porti dietro un videogioco e vedrai che sta bene.. prova a sentire lui se vuole fare così domani mattina. Facciamo cosi, se vi vedo arrivare bene sennò capisco e finirò il lavoro da solo fino a domani sera» spiega lui «Adesso però riposati che sono le 3 e non dormi mai» sussurra lui e la sua voce mi rilassa.
«Si vado, in caso ti faccio sapere domani mattina.. » mormoro.
«Tranquilla Em, buonanotte» continua lui.
«Notte Ste»[...]
Sono le otto e mezza di mattina e non appena la mia sveglia suona sento il mio bambino lamentarsi. Allungo la mano e la spengo.
«Finalmente che noia» borbotta lui mettendosi seduto sul letto e poi scende correndo in bagno, penso a fare pipi. Io mi stiro afferrando il telefono sul comodino e mi torna in mente la proposta di Stefano di stanotte. Guardo Nicco che torna verso di me in mutandine e con la canotta, ha un sacco di caldo la notte. Sorrido vedendo l'amore della mia vita.
«Che bello mamma oggi andiamo al parcoo» dice saltellando sul letto e a me viene da ridere. Mi trasmette tanta felicità.
«Si amore si, ora facciamo colazione però e vestiti che sennò prendi freddo» prendo i suoi vestitini e l'aiuto a vestirsi e poi scappa in salotto. Adesso mi sistemo io, vestendo i e vado in salotto. Lui è gia davanti ai cartoni.
Vado in cucina e preparo una tazza di latte a lui e un caffè a me e non appena è pronto lo chiamo. Si mette seduto accanto a me e ridendo afferra i suoi biscotti e li mangia con latte. Gli accarezzo i capelli e prendo un po' d'aria per parlargli.
«Sai cosa mi è stato proposto?» gli dico e lui mi guarda curioso.
«Cosa?» mi chiede e sorrido guardandolo.
«Ste mi ha chiesto se può venire con noi al parco» non faccio neanche in tempo di finire la frase che Nicco sgrana gli occhi e sulla sua bocca si forma un sorriso enorme.
«Siiiii mammaaa! E tu gli hai detto di si vero?» mi chiede lui entusiasta e io non posso far altro anche sorridere.
«Si amore» lo ammetto a lui e a me stessa. «Solo che prima dobbiamo passare in ufficio da lui per finire un lavoro poi a mezzo giorno e poco piu andiamo insieme a pranzo e subito parco, che ne dici?» gli chiedo e lui non fa altro che annuire e prendere il suo zainetto per uscire.
«Mettici qualche giochino cosi mentre noi lavoriamo tu giochi un po' mh?» lui ride senza neanche ascoltarmi e riempe il suo zaino.

STAI LEGGENDO
Senza Averti Mai
FanfictionQuando tutto sta crollando, quando le aspettative sono poche e quando non ti resta veramente niente arriva il momento in cui con le tue uniche forze cerchi di rialzarti. Ma no, non lo fai per te, lo fai per chi hai messo al mondo: lo fai per tuo fig...