[Emma]
5 ANNI DOPO
«Dai Nicco basta» lo brontolo mentre lui ridacchia con Elisa, così bella e minuscola. Mi tiro bene Leo in braccio, è il suo compleanno, fa 5 anni. Ricordo quando Nicco aveva la sua stessa età, i miei scriccioli. Leo è identico a Ste, ha i suoi lineamenti e occhi, di me ha solo il colore dei capelli.
«Mamma dai voglio giocare anche io scendi» mugugna allungando le mani verso gli altri bambini. Siamo nel giardino di casa nostra, tutta completamente strutturata e oggi abbiamo organizzato la festa per Leone.
Lo scendo.
«Fai il bravo però» e sgattaiola via dai suoi amici. Mi avvicino ai miei amici e al mio uomo che sono seduti sotto al nostro gazebo. Ci sono anche Marco e Gaia.
Mi siedo su ste che mi lascia un bacio sulle labbra.
«Che casino faranno» borbotto e Franci e Marci ridono.
«E comunque mia figlia è completamente innamorata di Niccolo» dice Franci dondolando il passeggino con Mattia. Già, ha partorito di nuovo un annetto fa, un maschietto stavolta.
Li guardiamo e Eli sta dietro a Nicco come un cagnolino e Leo si aggiunge a loro insieme ad un altro amichetto. Nicco ormai ha 10 anni, è cresciuto così tanto. È sempre il mio bambino però un po' più grande.
«Dai Le basta non rompere» mi volto subito sentendo la voce di Nicco e alzo gli occhi al cielo. Sempre così.
«Nicco» urlo. «Basta ora»
Mi alzo di nuovo andando verso di loro.
«Mamma ma Leo continua a seguirmi e a voler stare con Eli ma sta con me» spiega lui e Eli mi guarda timida con il broncio. Gesù, se iniziano a questa età.
«Si sta tutti insieme e basta, è il compleanno di Leone» mi raggiunge Franci parlando al posto mio. «Su forza fate i bravi che tra poco c'è la torta continua lei».
Annuiscono e tutto torna come prima, infondo ai bambini basta poco per riappacificarsi. Io sono stanca in questo periodo, tra lavoro, due bambini è veramente difficile. In questi cinque anni ho anche preso il diploma e mi sono anche iscritta all'università di giurisprudenza. Alla fine Stefano mi ha fatto entrare in questo mondo e me l'ha fatto amare. Ho già fatto il primo anno e ora con calma cercherò di finire e poi di laurearmi. Ora ho 26 anni e Ste 32, ci amiamo da morire e amiamo i nostri due bambini. Ho ancora la fedina al dito, non ci siamo ancora sposati e non abbiamo fretta ma ne abbiamo riparlato e stiamo già immaginando il tutto. Chissà quando ci sarà, è il mio sogno di una vita.
Mi guardo intorno ed è tutto perfetto. I miei. bimbi che si abbracciano e giocano felici, i loro amici con loro e Ste che sta portando la torta a Leo. Tutti i bimbi vanno intorno al tavolino felici per la torta e Leo è in mezzo a loro con accanto Nicco e Eli. Sorrido affiancandomi a Ste che posa la torta con Spiderman sul tavolo e accende le candeline.
Tutti iniziano a cantare tanti auguri e io inizio a fare mille video e foto.
Ste mi stringe da dietro posando le mani sulla mia pancia.
Sorrido voltando la faccia verso di lui al volo e lo bacio. Sono di nuovo incinta, di appena due mesi, e si è incredibile. Stefano ha fatto centro di nuovo. Ancora non lo abbiamo detto a nessuno, neanche a Franci e Marci. Per la prima volta l'ho affrontato subito da sola con lui. Diciamo che lo abbiamo cercato, io due anni fa ho smesso di prendere la pillola, per un po' siamo sempre stati attenti poi abbiamo deciso di provarci di nuovo, in cerca di una femminuccia e Ste ha fatto centro subito. Abbiamo fatto il test insieme un mesetto dopo e non ho avuto paura, ho lui, stiamo bene economicamente e siamo felici. Penso che a breve lo annunceremo anche ai nostri genitori e amici, tempo al tempo.
Tutti applaudono per Leo e io sono così orgogliosa di me. Nicco lo abbraccia e sono ancora più felice.10 ANNI DOPO
Il tempo vola. I miei bambini sono ormai ragazzi. Niccolò ha 20 anni, Leone ne ha quasi 16 e poi è nata Chloe che ora ne ha 9. È la piccola della famiglia.
Sto cucinando mentre sento un gran baccano. È ora di pranzo, Ste sta facendo pausa a lavoro perché oggi era davvero pieno e non riesce a tornare a casa.
Leo è appena tornato da scuola, fa terza superiore mentre Nicco sta passando un periodo di merda. Diciamo che entrambi non si reggono in questo periodo, Leone nel pieno dell'adolescenza e Niccolò ha finito le superiori da poco perché un anno e stato bocciato e ancora non sa cosa fare, se scegliere percorso studio o se cercare lavoro. Sono un po' preoccupata per lui perché lo vedo sempre sulle sue.
«Mamma quando si mangia?» mi volto verso la piccola Chloe afferrandola in braccio e portandola sul divano.
«Tra poco a mamma» le lascio un bacio sulla guancia e salgo sopra. Dalla camera di Nicco arriva musica ad alto volume. Busso e non risponde, continuo e poi apro.
Deglutisco quando lo vedo con una canna in bocca.
«Niccolò!» lo sgrido e lui accorgendosi ora di me stoppa la musica.
«Mamma ma che cazzo vuoi bussa» alzo gli occhi al cielo per le sue parole e mi avvicino strappandogli la canna di mano e spegnendola nel suo posacenere. So che fuma le sigarette perché me lo disse e immaginavo che fumasse anche canne.
«Ho bussato dieci volte ma con questa musica non potevi sentire» sbuffa alzandosi in tuta dal letto e infilandosi una felpa sopra. Fa per venire verso la porta ma mi metto di fronte a lui, è bellissimo il mio bambino, anche se non lo è più, e molto più alto di me ormai.
«Mamma, devo andare» muguna e io incurvo le sopracciglia. Sbuffa.
«Mi dici che hai?» chiedo.
«Niente che ho» risponde.
«Da quanto tempo fumi canne?» continuo.
«Mamma basta dai» dice di conseguenza e deglutisco un po' dispiaciuta.
«Dammi tutto quello che hai» dico incazzata avvicinandomi al suo letto.
«Mamma che cazzo fai» risponde lui. Cerco la sua busta con l'erba ma non la trovo e vado nel pallone.
«Niccolò mi fai incazzare giuro» mi fermo e lo guardo.
«Mamma ma fatti i cazzi tuoi» risponde ancora una volta così e mi gelo.
«Hai finito di rispondere a tua madre così? Non me ne frega nulla che hai vent'anni, mi sto preoccupando per te Niccolò» continuo.
«Mamma non rompere i coglioni te le facevi anche te le canne dai» sbuffa «E facevi anche la puttana nei locali, quindi non fare la predica a me». Mi gelo. Chi glielo ha detto? Come è venuto fuori ora dopo così tanto tempo? Mi irrigidisco e non riesco a muovermi.
«Sei uno stronzo proprio come tuo padre» so di ferirlo ma lui ha ferito me. Esco da camera sua sbattendo la porta e scoppio a piangere come una bambina. Da quando sa questa cosa? Come è venuta fuori? Mi tremano le mani ma devo farmi forza perché giù ci sono Chloe e Leo che vogliono mangiare. Passo dal bagno veloce sistemandomi la faccia. Appena sono apposto scendo. Mangiamo tutti e 3 insieme ma Nicco non scende resta in camera sua.
In realtà anche io ho lo stomaco chiuso. Mi è capitato poche volte di discutere con lui ma oggi è stata una discussione molto accesa.
«Mamma oggi vado da Eli a studiare» dice Leo mentre mangia e gli sorrido.
«Va bene amore tranquillo, vai in motorino?» chiedo e lui annuisce.
«Mi raccomando il casco» dico preoccupata «e scrivimi quando arrivi»
«Tranquilla mamma» mi sorride alzandosi e andando su. Sento che borbotta qualcosa con Niccolò ma non capisco bene, sembra una discussione ma breve. Sospiro mentre Chloe ignara guarda i cartoni imbambolata. Lei invece è identica a me, sia nei linemaneti che nei colori. Ste è innamorato perso di lei. Le accarezzo i capelli e poi sgattaiola sul divano. Sospiro alzandomi e sparecchiando. Lavo al volo i piatti e le posate mentre sento Leo scendere le scale.
«Allora vado, ci vediamo dopo» dice affiancodosi a me e lasciandomi un bacio sulla guancia.
«Mi raccomando» ripeto.
«Mamma tranquilla, ciao piccolina mia» dice ora a Chloe e poi va via.
È in questo momento che sono sola che penso a cosa posso fare per rimediare con Niccolò. Lui è molto orgoglioso ma so che anche lui si sta pentendo della discussione. Ma anche io stavolta ho tanta rabbia per come mi ha risposto.
Finisco di lavare e pulire la cucina e mi accorgo che Chloe si è addormentata su divano. Spengo la tv e la prendo piano in braccio per portarla in cameretta sua sul suo letto. Lei è una femmina e come si suol dire da meno problemi. Si sa da sempre che i figli maschi sono un po' più casinisti.
Esco da cameretta sua e vado in camera mia e di Ste stendendomi un po' sul letto. Vedo le foto sul mio Cell di tutti noi insieme, con anche Nicco.
Lui è il mio punto debole e ho sempre paura che i suoi primi cinque anni di vita abbia sofferto tanto per colpa mia che ero sola con Franci che mi aiutava. I suoi fratelli hanno sempre avuto Ste e un padre vero, lui invece ha avuto più problemi. Sento aprirsi la porta e vedo Nicco, sospira e si chiude la porta alle spalle buttandosi sul letto accanto a me. Una cosa bella nostra è che abbiamo sempre avuto un rapporto stretto. Forse per come me lo sono cresciuta sempre addosso a me e con me, super protettiva. Sta un po' zitto guardandomi poi parla.
«Non fumo tante canne mamma stai tranquilla..» mi guarda e stento a trattenere le lacrime. Mi tira a se e mi abbraccia finalmente e lo stringo.
«Credimi, succede solo a volte ma raramente» mi spiega e annuisco facendo un po' fatica a credergli.
«E chi te le passa?» gli chiedo.
«Mamma degli amici ma non sono mica tossici, così ogni tanto» si stacca guardandomi.
«Non piangere scema» ridacchia «Sto bene, ho solo un po' di pensieri, non so che fare»
«Lo so.. immagino, parliamo un po' oggi io e te? Come quando eri piccolo?» gli chiedo stringendomi a lui, ormai è più grande di me ma lo amo da morire come quando aveva 5 anni.
«Mamma sono solo un po' più grande» Ridacchia e mi guarda. «Scusa per prima e per averti detto quella cosa» dice dispiaciuto. Io sospiro.
«Tranquillo, è vero» spiego guardandolo «Lo sai che papà Marco non c'era Nicco ancora, non serve che ti rispiego la nostra storia ma io ero sola e avrei fatto di tutto per te amore mio» dico sistemandogli il ciuffo.
«Ho trovato un ragazzo che mi offriva un lavoro da cameriera» spiego e lui non capisce.
«Nicco molti uomini sono stronzi.. però voi che siete la mia famiglia non lo siete e scusa per quello che ti ho detto prima» continuo «Quel ragazzo che avevo trovato ha iniziato a usarmi, e oltre a servire mi faceva fare dei balli» spiego facendo un po' di difficoltà.
«Lo so cosa facevi mamma» mi guarda un po' triste. Accarezzo i suoi capelli. «Un mio amico aveva trovato un video per..» mi guarda imbarazzato «per masturbarsi.. e me lo ha inviato e ho capito che eri te» sobbalzo mettendomi seduta sul letto.
«Che video?» chiedo. Mi passa il suo telefono e mi fa vedere un video di uno di quei balletti che facevo all'exit, tra l'altro se mi ricordo bene e proprio la serata che conobbi Ste.
«Pensavo fossero altri tipi di video che io non ho mai fatto» spiego intendendo i porno ma credo capisca.
«Vabbè mamma ma di questi che balli ce ne sono tanti su YouTube, è vero che non ti si riconosce per chi non ti vede mai ma io ti ho riconosciuto» spiega balbettando. Si mette seduto anche lui.
«Nicco lo so, ma io avevo bisogno di soldi, ero sola, volevo stare con te il giorno e la sera andavo li, speravo poteva aiutarmi.» dico.
«Potevi trovarti un altro lavoro» mi guarda e io sospiro.
«Nicco dovrei raccontarti tutta la storia per spiegarti.. mi minacciavano su di te, il mio capo mi violentava, volevano chiamare gli assistenti sociali per farmi levare te e io non volevo.» racconto e lui si irrigidisce.
«Ma chi è questo demente del cazzo?» chiede e mi spunta il sorriso per la sua protezione verso di me.
«Ma nessuno di importante, e stato processato e la mamma ora sta bene» spiego «ho conosciuto papà Ste e ci ha salvato» lo abbraccio stringendolo a me.
«Ti voglio così bene Nicco» mi stringe.
«Anche io mamma e scusa». Lo guardo sorridendo e gli bacio la guancia.
«Poi mi dovrai dire di cosa litigate te e tuo fratello» deglutisce.
«Niente mamma tranqui» smorza lui subito e alzo un sopracciglio.
«Sono più grande di te, non sono nata ieri» rispondo.
«Cazzate mamma, voleva solo una mia felpa»[...]
Dormo quando sento le voci dei miei figli che discutono. È sabato notte. Ste si riscuote alzandosi subito.
«Ma che stanno facendo?» chiede e mi alzo anche io.
«O ma che cazzo vuoi Nicco sempre a rifartela con me cazzo» dice Leo.
«Si perché sei uno stronzo del cazzo, dovresti imparare a stare nel tuo» risponde Nicco.
«Intanto ci sono andato quindi» parla Leo.
«Ma ti attacco al muro demente del cazzo» risponde Nicco e io e Ste in due secondi scendiamo giù in salotto a dividerli.
Puzzano di alcol e di fumo e saranno appena tornati dalla discoteca.
«Ma che problemi avete oh?» dice Ste duro guardando entrambi. Non rispondono.
«Ma state bene a urlare così alle 4 di notte? C'è su vostra sorella che dorme» replico seria io. «Ora mi dit
e che è successo»
«Niente la prossima volta lo lascio a piedi questo coglione» risponde Niccolò.
«Sarai te coglione» replica Leone.
«La smettete?» interviene di nuovo Stefano. «Cosa è successo?»
«Leone rispetta molto suo fratello, vero?» continua Niccolò fulminandolo «Te riporvaci un'altra volta e giuro ti metto le mani addosso»
«Niccolò hai rotto i coglioni, te le sei girate tutte e ora rompi il cazzo per lei perché è con me, ma vai a fanculo» risponde Leo.
Ho capito che stanno litigando per una ragazza.
«Fanculo» borbotta Nicco salendo su. Che casino.[...]
È domenica, siamo a pranzo ma Niccolò e Leone neanche si guardando in faccia. Ste cerca di parlare un po e anche Chloe, piccola e ingenua cerca di ridere e scherzare con i suoi fratelli che però oggi non sono molto presenti.
Leone tira fuori il telefono e scrive un messaggio e Niccolò subito allunga l'occhio. Mi mordo una pellicina nervosa non capendo cosa stanno combinando.
Nicco prende il suo telefono e vedo che entra su Instagram e cerca un profilo ma non capisco chi.
«La finisci?» borbotta Leo.
«Ma mi devi sempre rompere il cazzo?» risponde Nicco ad alta voce.
«Eh le parole, c'è Chloe» mi preoccupo io prendendo la bambina in braccio.
«Amore hai mangiato mh?» gli chiede ste e lei annuisce felice.
«Vuoi vedere i cartoni in cameretta? Così mamma pulisce poi torno ad aiutarla» dice Ste e la nostra bambina felice annuisce salendo su con il padre. So che l'ha fatto semplicemente per la situazione.
«La dovete finire» mormoro.
«Mamma ma vedi che qualsiasi cosa faccio mi rompe il cazzo?» dice Nicco.
«Ah io? Ma sei te che non ti va bene qualsiasi cosa faccio, sei geloso di tutto cazzo» risponde Leo e deglutisco immaginando.
«Ma che cazzo dici? Io non sono geloso» replica alzandosi dalla sedia e tirando fuori una sigaretta dal suo pacco che aveva nei pantaloni. Prende l'accendino dalla tavola e fuma. Vorrei che smettesse, ma ho fumato anche io per tanti anni, fino a 6 anni fa. Vorrei che capisse che fa male.
Leone ridacchia «Tu non sei geloso? Vabbè allora ieri sera dovevo andare oltre»
«Sei uno stronzo» risponde «sei un'adolescente immaturo del cazzo. Cresci un po'»
«Parla lui, molto maturo» replica Leo.
«Io non vi reggo più vi giuro» mi aggiungo io nervosa «Dovete davvero tra fratelli litigare per una ragazza? Ma pensate che dai discorsi di ieri sera non l'abbia capito?»
«Si ma il fatto mamma è che lui si lamenta quando in realtà va a letto con tutte e proprio ora rompe il cazzo a me perché parlo con una, neanche ci sto» spiega Leone. Si insomma che Niccolò si portasse a letto tutte lo so, spesso porta ragazze a casa e le sue storie non sono mai serie né lunghe.
«Ma perché devi dire le cose come cazzo vuoi?» parla Niccolò «E sopratutto stai parlando troppo basta»
«Ma come Nicco? Sono la vostra mamma dovrò pur sapere perché rischiate di prendervi a botte oppure no? Ma che discorsi fai?» gli faccio io la predica.
«Va bene ma dopo un po' basta, io ho vent'anni, se lui vuole continuare a fare il bambino adolescente va bene così, quando maturerà capirà» mi risponde Nicco.
Finisce la sigaretta e la spegne nel posacenere.
Si alza anche Leo e mi avvicino in mezzo a loro abbracciandomeli.
«La smettete?» richiedo io per l'ennesima volta stringendoli a me.
«Dillo a Niccolò» mi dice Leo.
«Ma se te ti facevi i cazzi tuoi manco si discuteva, evidentemente sei solo uno stronzo» si staccano dal mio abbraccio che li ha avvicinati un po' troppo. Che nervi.
«Ma non ti è più facile dire che sei geloso?» domanda nervoso Leone.
«Vabbè si sono geloso ok? Cazzo, hai avuto tutto rispetto a me, una famiglia normale sempre presente, un padre sin da subito e adesso mi fotti anche lei. Cazzo me ne frega se me le scopo tutte, guarda caso te ti sei messo in mezzo a l'unica che potesse interessarmi seriamente»Eccomi con la parte successiva!
C'è stato un enorme salto temporale ma serve ed è importante! Fatemi sapere cosa ne pensate nei Commenti, se avete qualche pensiero o presentimento!
Io vi leggo, mi piace sempre leggere cosa pensate dei capitoli quindi forza con i commenti!A presto!
-FCwriting (Miley)

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Senza Averti Mai
FanfictionQuando tutto sta crollando, quando le aspettative sono poche e quando non ti resta veramente niente arriva il momento in cui con le tue uniche forze cerchi di rialzarti. Ma no, non lo fai per te, lo fai per chi hai messo al mondo: lo fai per tuo fig...