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[Leone]

Bacio Gine ridendo mentre mi riabbottono i pantaloni.
«Siamo pazzi qui fuori» dice anche lei ridendo.
«Vabbe in questa via buia chi vuoi ci veda»la rassicuro «Dai vediamo se anche loro si sono salutati a modo» affermo e ci risistemiamo tornando verso il portone di casa sua.
Rimango sorpreso vedendo Nicco appoggiato alla macchina con il pacchetto di sigarette in mano. Lo fissa ma non fa niente.
«Nicco ma dove è Eli?» chiede la mia ragazza e finalmente lui ci nota guardandoci.
«È salita, ha detto che era stanca» sentenzia abbassando lo sguardo e continuando a fissare le sue sigarette. Lo conosco troppo bene.
«È successo qualcosa?» domando io avvicinandomi a lui e nega serrando la mascella. Bene, questo è un si.
«Ma è possibile che non riuscite a chiarire?» mi lamento io.
«Leo lascia fare sono un coglione io» risponde «Mi ha detto che si sta i..inn...innamorando di me» spiega balbettando le ultime parole.
«E tu?» parla curiosa la mia ragazza. Nicco alza lo sguardo e i suoi occhi sono lucidi.
«E io niente» mormora.
«Ma che vuol dire niente?» dico alzando la voce.
«Leo, niente, non riuscivo a parlare e poi in quel momento mi ha chiamato Vittoria» confessa.
«E immagino tu abbia risposto..» rispondo nervoso.
«Io non volevo rispondere in quel momento e gliel'ho detto ma Eli ha insistito..» afferma e sbuffo e mi ammutolisco. Spesso quando sono nervoso faccio così, non voglio parlare.
«Nicco ma scusami ed è salita così?» interviene Gine.
«Si, lo vedevo che non sopportava più.. mi ha detto che era stanca,mi ha salutato ed è salita» riepete e non so più cosa fare ne pensare.
«Vuoi salire e riparlarci?» domanda Gine ma intervengo io nervoso.
«Per favore Gine basta, risolveranno da soli se hanno voglia, sali anche tu che domani presto partite» so che Nicco non tollera molto l'insistere delle cose e parlare troppo di lui o cose sue e in questo momento non lo tollero neanche io perché si, è un coglione e l'ha lasciata andare. «Tanto ora è inutile, conosco sia mio fratello che Elisa, lei ora vorrà stare sola e non vorrà neanche sentirlo ne vederlo.. insomma si è praticamente aperta con lui, interiormente..» specifico guardando Nicco che non fa altro che torturare il suo pacchetto di sigarette.
«Vabbene dai, allora vado.. ci parlerò io e ci sentiamo in queste settimane va bene?» dice Gine e annuiamo. Si avvicina a me e mi bacia.
«Ciao amore, fai il bravo» sussurra sulle mie labbra e sorrido stringendola.
«Anche tu» mormoro per poi ricambiare il bacio e ci stacchiamo.
«Ciao Nicco» saluta mio fratello che ricambia subito «Vedi di non fare cazzate per favore» afferma per poi aprire la porta e rientrare in casa.
Sbuffo. E come faccio io due o addirittura tre settimane così, è una dura prova di fiducia e gelosia.
«Dai andiamo» dico a mio fratello prendendogli quel pacchetto di mano.
Montiaml in macchina e parte e facciamo il viaggio verso casa, seppur corto, conpletannete in silenzio.
«Senti, stai bene?» chiedo mentre spegne la macchina. Sospira appoggiandosi al sedile e chiudendo gli occhi, nega semplicemente.
«Mi dici che ti passa per la testa?» lo guardo cercando di capire.
«Leo» sospira «Cosa mi passa secondo te? Sto di merda da quando non ci parlo più, da quando è successo tutto quel putiferio. Io sono stato bene con lei, in crociera, da soli, a iniziare a viverci un po' nascosti da tutti.. il fatto è che non lo so neanche io cosa mi prende, ci ho riparlato stasera dopo non so quanto, mi ha detto quelle cose e non sono riuscito neanche a rispondere anche perché ha chiamato quella scena di Vittoria e mi sento uno stronzo. Io non so cosa devo fare» si apre finalmente un po' con me «A me piace Elisa Leo, l'ho detto anche a mamma, ma sembra tutto un casino, io sbaglio tremila volte e mi fa paura anche solo sentire 'mi sto innamorando di te'. È come se una parte di me non riesce ad accettarlo perché mi conosco e questa parte di me è frenata dal buttarsi per non ferirla e probabilmente per non ferire neanche me stesso perché a me l'amore ha sempre fatto male, lo sai e con l'amore non intendo le mie storie perché seria non l'ho avuta neanche una, ma con l'amore intendo quello dei miei genitori e quello mi ha fatto troppo male. È come se una parte di me vuole proteggersi»
«Nicco l'amore non fa male» replico io «Quello di mamma e di tuo papà Marco non era vero amore, sicuramente erano presi, persi ma credimi che il vero amore è quello che ha con papà Ste e come vedi ,guardando loro l'amore non fa male. Non dico che sia semplice certo, ci saranno momenti in cui non stai benissimo ma ciò che provi attraverso l'amore non lo provi da nessuna altra parte e non ti puoi provare di ciò o di provare di determinate cose solo per la tua maledetta paura» gli spiego e mi guarda.
«Vedi, tu dici di essere invidioso e geloso di me e invece io ora lo penso di te, sei più piccolo di me ma sotto certi aspetti sei più avanti e più maturo e io mi sento ancora più coglione» afferma lui.
«Ma Nicco non è così, non siamo esseri perfetti e ognuno ha i suoi punti di forza e le sue debolezze. Guardami..» dico duro e mi guarda.
«Cosa provi per Elisa?» domando.
«No Leo non farmi queste domande non ci riesco lo sai..» mormora sentendolo già agitato.
«Nicco per favore, basta scappare» sentenzio ancora duro. «Ascoltati un po',ascolta te stesso dammi retta ,altrimenti è logico che non sai cosa rispondere quando si dichiara. Scappi da questi pensieri sempre per paura..» Non risponde e sospiro «Me lo vuoi dire cosa provi per Elisa?»
Mi guarda senza ancora rispondere.
«Anzi, non lo dire a me, pensaci e dillo a te stesso» replico finendo la conversazione e saliamo in casa per poi andare a dormire ognuno nella sua stanza.

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