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[Emma]

Sostanzialmente queste cose non l'ho mai capite, i treni in ritardo, i pullman fuori orario e i taxi troppo costosi. Vorrei semplicemente spostarmi e arrivare in tempo a prendere Nicco a scuola ma sembra che oggi il mondo mi sta impedendo di farlo. Dovevo prendere il pullman ma non è più passato, il treno è in ritardo di mezz'ora e infine il taxi per anche pochi metri fa spendere un botto. Sbuffo tornando verso la fermata dell'autobus e afferro il telefono per chiamare Ste. Stiamo insieme da qualche giorno e le cose tra noi stanno andando molto bene.
«Oi amore» sorrido con il cuore che mi vibra. Diciamo che non ero pronta a tutto questo ma lui lo fa e basta. Mi fa sentire bella e importante. Mi fa sentire amata.
«Ste ho perso il bus, cioè non è che l'ho perso, non è proprio passato! Il treno ha mezz'ora di ritardo e mi rifiuto di salire sul taxi!» sbuffo nervosa per il caos di Roma.
«Puoi andare tu a prendere Nicco per favore? Non so proprio come fare altrimenti.. sei a lavoro?» chiedo quasi insistentemente.
«Sto uscendo ora, vado e poi passiamo a prenderti.. dove sei?» sento che ridacchia.
«Mi stai prendendo in giro per caso?» arriccio il naso. Cioè, non è che sono consapevole di farlo ma me lo dicono tutti.
«No amore tranquilla, sei buffa e basta. Dai dimmi dove sei che dopo corriamo a prenderti» continua lui facendomi sorridere.
«Sono alle poste» spiego.
«Va bene dai, dammi dieci minuti e arriviamo»

[...]

«Ecco la mamma» sento Ste dire mentre entro in macchina, nel sedile davanti affianco a Ste. Nico è dietro, legato bene. Stefano sa quanto tengo alla sua sicurezza, a volte mi dice che sono esagerata ma meglio esser così che consenzienti a tutti.
«Salve ragazzacci» dico entrando. Guardo Nicco dietro salutandolo con la mano visto non posso arrivare alle sue guanciotte e poi lascio un timido bacio a stampo a Ste.
«Adesso andiamo a fare merenda! Ste me l'ha promesso!!!» sbraita mio figlio per rimanere sempre al centro dell'attenzione.
«E dove?» chiedo guardando i due.
«In una pasticceria!» mi risponde Nicco.
«Avevo detto di diminuire i dolci» li guardo e loro mi guardano colpevoli.
«Mamma per una volta si può sgarrare» dice stavolta Stefano posando una mano sulla mia coscia.
«Ha ragione Ste!» si aggiunge mio figlio. Mi rassegno capendo che ormai l'hanno già vinta loro.
«Certo che insieme siete una bella coppia» sostengo «e fate più paura del previsto». Ridono e a me fa bene il cuore. Ho compreso che io sono felice se le persone che amo sono felici. Credo di dipendere da loro. Arriviamo in una pasticceria e subito invade l'odore di cioccolata. Forse non è stata una cattiva idea venire.
«Che ti prendi peste?» chiede Ste a mio figlio che ormai si è già seduto.
«La cioccolata calda con la panna sopra e poi anche un mini muffin!!!» dice lui tutto di un fiato.
«Alla faccia amore» dico io mentre Ste si avvicina alla cassa. Lo seguo.
«Te che prendi?» chiedo a Ste visto che tira già fuori il borsello e io tiro fuori il mio portafogli.
«Un caffè e una cioccolata con panna e mini muffin» mi guarda e capisco che vuole pagare lui.
«Non serve, lo sai» dico ma lui fa spallucce.
«Te vuoi qualcosa?» mi domanda e io mi perdo a vedere tutti i dolciumi in questa vetrina. No, Emma fai la seria.
«Nono..» mi guarda alzando un sopracciglio.
«Non mi guardare così, anche solo a vedere tutta questa roba ingrasso!» sbotto ridendo e ride anche lui.
«Ingrassi nei punti giusti» guarda le mie tette e poi il mio di dietro e io avvampo.
«Smettila stupido» dico imbarazzata.
«Dai prendi qualcosa che sei perfetta» sorrido alle sue parole.
«Allora un mini muffin anche per me» mi guarda per poi lasciarmi un bacio sulle labbra «Però poi non ti arrabbiare se mi vizi». Ride.
«Vado da Nicco, ti aspettiamo al tavolo» gli lascio un ulteriore bacio e poi vado da mio figlio. Mi siedo accanto a lui.
«Allora ometto, che hai fatto oggi all'asilo?» chiedo arruffandogli un po' i capelli.
«Un sacco di cose mamma! La maestra Mariarosaria ci ha fatto vedere anche un bel film!» mi racconta entusiasta la storia del film.
«Che bello! Ma senti un po' questo bambino cosa fa all'asilo eh..» gli faccio il solletico al pancino. La sua risata è tutta la mia vita.
«Adesso ci portano tutto» spiega Ste tornando e sedendosi di fronte a noi. In effetti, in tempo di poco ognuno ha la sua ordinazione.
«Amore senti, ti va se stasera andiamo dai miei amici?» mi chiede improvvisamente mentre razzola il suo caffè «Cosi conosci finalmente anche il ragazzo di Francesca, penso che ci sia anche lei». Capisco che lui ci tiene a farmi conoscere i suoi amici per entrare a tutti gli effetti a far parte della sua vita ma io non so se sono pronta perché quei suoi amici sono gli stessi che mi hanno vista più volte a ballare mezza nuda e forse qualcuno ha anche pagato per scoparmi.
«Boh Ste.. non lo so» Nicco è concentrato nella sua merenda, non sembra neanche ascoltarci.
«Perche no?» insiste Ste.
«Perche mi avranno vista al pub e ora mi riconosceranno» spiego deglutendo.
«Emma, va superata anche questa. Ti ricordo che ci sono io con te» mi lascia un bacio sulla mano. Con lui riesco ad avere la forza di fare tutto.
«Nicco dove lo lasciamo?» chiede ripensandoci.
«Sento Fra, o da sua mamma o altrimenti viene con noi.. è un problema?» nega con la testa sorridendo.
Guardo Nicco che ha la bocca e il mento completamente sporco.
«Amore ma cosa combini?» ridacchio pulendo la sua bocca con un tovagliolino.
«Niente ho solo mangiato!» spiega buffo.
«Senti ma stasera ti va di stare con la nonna?» gli chiedo e a lui si illuminano gli occhi.
«Nonna Sara?» domanda.
«Si amore!» sorrido «Che mamma, Stefano e Francesca devono andare da degli amici».
«Siii mami che bello nonna Sara! È da tanto che non la vedo» sono felice che Nicco ami così tanto la mamma di Francesca. Lei ci ha dato veramente tanto insieme a sua figlia.
«Allora prima devo sentire zia Fra, appena risponde sentiamo»

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