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[Emma]

Sono sul suo letto almeno da tre ore, ho perso la concezione del tempo e di tutto quello che mi circonda. Sono le 5 e tra quattro ore dovrei portare Niccolò all'asilo. Non so bene, per quale particolare motivo, ancora sono qui addosso a lui con occhi socchiusi per rilassarmi. Non so perché ancora non mi sono alzata e non me ne sono andata. In realtà così sto bene. Ho la testa posata sul suo petto insieme ad un mio braccio, le nostre gambe sono intrecciate e non ci scolliamo. Lui è ancora sveglio e anche se non lo guardo lo capisco attraverso i grattini che mi fa sulla coscia che ho sopra i suoi fianchi.
Dovrei andare a casa, tornare da Fra e Nicco ma non ho proprio voglia di andarmene. Alzo leggermente lo sguardo e incontro quello di Ste, stanco ma sveglio. Gli sorrido portando una mano tra i suoi capelli. Adoro farlo e anche lui piace sentirlo.
«Tra un po' dovrei andare» ammetto mentre continuo a toccargli i capelli.
«Perche? Per me puoi rimanere anche tutta la notte qua» sorrido sentendomi ancora una volta desiderata da lui ma non solo per sesso, come fanno tutti. Non posso rimanere, non posso proprio. Alle 9 devo portare Niccolò all'asilo ma come glielo spiego a lui? Sospiro pensando.
«Domani mattina devo svegliarmi presto, ho da fare delle cose» spiego e lui mi guarda.
«Ci alziamo all'orario che vuoi e ti riporto a casa io» dice lui e io fremito. Forse è perché è da una vita che non dormo con un ragazzo, nudi, dopo aver fatto sesso.
«Dai.. a che ore devi essere a casa?»mi chiede smuovendosi e girandosi su un fianco, verso di me.
«Verso le 8» dico calcolando tutto.
«Alle 7 e mezzo ci alziamo e ti riporto a casa» afferra il suo telefono mettendo la sveglia, anzi due o tre in realtà e poi apre la fotocamera frontale.
«No sei pazzo guarda come sto messa» ridacchia mentre io nascondo la testa nell'incavo del suo collo.
«Non rompere dai» poso una mano sul suo petto facendo capolino e scatta la foto. Ne scatta anche altre ma io me ne resto lì nascosta.
«Comunque ancora non mi hai accettato la richiesta su instagram» dice cambiando discorso mentre, appunto, entra su quel social. Tiro fuori la testa curiosando anche io.
«Te l'accetterò con calma, non l'uso molto» non è vero. Non gliel'accetterò mai perché ci sono un sacco di foto di Nicco e con Nicco e non voglio per il momento che lo sappia. Ho paura di perderlo e ora come ora Stefano sta diventando importante nella mia vita.
«Posso mettere questa sulle storie?» mi mostra una foto fatta poco fa.
«Mi si vedono mezze tette» mi lamento e lui scorre le altre foto.
«Questa?» me ne mostra un'altra, il mio viso nascosto nel suo collo, il mio seno incollato sul suo petto e il mio braccio, sopra il suo petto che lo ricopre un po'. Mi fa quasi effetto vederci così, sembriamo.. sembriamo una coppia.
«Non ti si vede neanche così» spiega mentre clicca la foto e scorre per mettere un effetto.
«E se ti chiederanno chi è cosa dirai?» domando un po' preoccupata, più che altro per Marcello perché lui sa che Francesca la notte viene a dormire sempre a casa mia per far compagnia a Niccolò. Spesso e volentieri Nicco rimane anche dai suoi genitori ma per non fargli pesare spesso la situazione facciamo così. A Fra non è mai pesata la cosa ed è per questo che le voglio troppo bene. Mi ha sempre detto che io sarei sempre stata al primo posto e lei vale lo stesso per me. L'amore può finire ma l'amicizia se è vera no e in questo momento mi dispiace un sacco per averci litigato.
«Non dico che sei te, se è questo che ti preoccupa» ammette lui e sorrido.
«Va bene, dai» sorride come un bimbo e la pubblica per poi bloccare il telefono e posarlo sul comodino.
«A nessuno Ste» ripeto nuovamente e lui si volta verso di me.
«Nessuno, tranquilla. Adesso però fatti baciare» ridacchio rilassata mentre lui si avvicina lasciandomi un bacio sulle labbra. È inspiegabile tutto questo, forse perché neanche io so cosa sto facendo. È come se avessi ritrovato quella me che avevo perso da tempo. È come se avessi ritrovato Emma. Lo bacio senza rendermi conto che è montato sopra di me, che sto automaticamente allargando le gambe. Continua a baciarmi facendosi spazio dentro di me. Con lui è bellissimo ogni volta. Provo sensazioni che da tempo non riprovavo. Le sue spinte si fanno più intense a me gira la testa dal piacere. Sono inconfondibili le sue spinte rispetto a Riccardo. Riccardo mi fa male, Riccardo mi usa.
«Piu forte Ste» sussurro tra i gemiti senza rendermene conto e lui non mi fa aspettare. Esegue a comando e io ansimo piena di piacere.
«Ancora» credo di non aver richiesto così tanto tutto ciò ma con lui viene automatico. Apro la bocca per un piacere indiscusso che arriva fino ai miei alluci. I miei orgasmi escono soavi dalla mia bocca e per cercare di trattenermi gli graffio leggermente la schiena. Continuiamo fino ad arrivare all'apice e veniamo insieme. Oh Cristo. Cose dell'altro mondo, è stato bellissimo. Esce sfatto da dentro di me per tornare disteso nella sua parte del letto. Mi sento così piena che posso pensare che il paradiso esiste, ma allo stesso tempo sento che lo voglio ancora, che Stefano non mi basterà mai. Tutto quello che faccio è stringermi a lui. Cavolo, sta diventando davvero importante.

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