[Emma]
Lo bacio ridendo, come se fossimo ancora due ragazzini con qualche anno in più e i miei 36 si fanno sentire tutti. Ste esce da dentro di me per poi buttarsi al mio fianco. Oggi per i ragazzi è l'ultimo giorno di scuola, Chloe finirà la quarta elementare e Leo che finirà terza superiore. Oggi dopo lavoro andrò a casa di Franci per organizzare al meglio le nostre ferie. Ogni anno, da quando abbiamo i nostri figli andiamo tutti insieme in Crociera. La prima vollta è stata quando Nicco aveva 5 anni e Leone e Elisa 1. Da li è diventata la nostra rimpatriata d'obbligo e ci piace organizzare tutto da noi. Fissiamo la crociera poi io e Franci ci occupiamo di decidere gli hotel dove la nave si fermerà. Il percorso che abbiamo scelto quest'anno è nel mare dei Caraibi, faremo come tappe Miami, Cuba, Bahamas. In questi anni siamo andati in crociera lungo l'Italia, Norvegia, Spagna e tantissimi altri luoghi. Stavolta ci siamo spinti un po' più lontani, verso l'america. Ormai è un rito per noi andare in crociera a giugno ogni anni finita la scuola, le nostre due famiglie si uniscono e diventano una. Sono così felice di noi. Senza Ste e Franci non avrei avuto tutto ciò. L'unica che si aggiunge quest'anno con noi è Ginevra, la fidanzata di Leo che finalmente mi ha presentato. Lei è così dolce e mi piace tanto!
«Ti amo bimba» dice lui e sorrido.
«Anche io»[Niccolò]
Continuo a scrollare sul profilo ufficiale della Roma mentre tanto mi fumo una sigaretta. Ho mille pensieri in testa ultimamente basati tutti sul mio futuro. Non so che fare. Oggi sono da papà Marco, è tanto non lo vedevo.
«Quindi a papà partite tra quanto?» mi chiede lui.
«Bo poco papà, tipo una quindicina di giorni» rispondo buttato sul divano con lui Gaia e Samuel in braccio. Già da tre annetti ho un fratellastro, sono contento perlomeno che lui ha avuto subito suo padre affianco.
«Poi Nicco se volete una mano per i bagagli o per portarvi e tutto non fatevi problemi» mi dice dolcemente Gaia e annuisco. Gli voglio bene a loro ma sono troppo legato alla famiglia da parte di mamma. Mamma mi ha sempre tenuto a sé in modo quasi protettivo e se vivo oggi è grazie a lei. È la donna della mia vita, prima di qualsiasi altra.
«Nicco oggi ti do i soldi del mantenimento» dice mio papà come ogni mese. Da quando è tornato nella mia vita fortunatamente non me li ha mai fatti mancare.
«Pa tranquillo, ho venti anni ormai e sono maggiorenne» rispondo.
«Lo so Nicco ma finché non vivi da solo sei sotto la protezione mia, di mamma e di Ste quindi è giusto faccia la mia parte. Fortunatamente papà adesso ha un lavoro stabile come agente immobiliare e Gaia invece lavora come commessa in un supermercato. Il piccolo Samuel è arrivato tre anni fa, inaspettatamente. Diciamo che all'inizio non l'ho presa bene. Insomma adesso voglio tanto bene a papà però so tutto e quindi un po' mi mangio le mani del fatto che mamma è stata così tanto tempo sola per tirarmi su, fortunatamente c'è sempre stata Franci che per me è davvero come una zia e anche papà Ste.[...]
Rientro a casa dopo cena e sento diverse risate. Non so perché ma sono un po' giù di morale, mi sento senza futuro. Vedo mio fratello innamorato perso e io nell'amore neanche ci credo e poi tutti i miei compagni o vanno all'università o lavorano. Mamma è preoccupata per me, mi dice sempre che se ho bisogno di aiuto o voglio parlare con qualcuno non me ne devo vergognare. Lei è sempre stata attenta con noi. Quando avevo diciassette anni, che ero veramente vispo, scontroso e arrogante mi ha fatto frequentare una psicologa. È stato un percorso strano ma piacevole, ho imparato a riconoscere e accettare me stesso e la mia vita e davvero mi sono reso conto che non mi manca Niente, ho una bellissima famiglia, degli amici, ho i soldi che bene o male non fanno la felicità ma aiutano e infine sono circondato da persone che mi vogliono bene.
«Dai Leo non rompere» la sento ridere e ride anche Gine. Oggi hanno finito la scuola e si vede.
«Niccooooo» la piccola Chloe sbuca dalla cucina e mi salta addosso. La afferro in braccio e la sbaciucchio.
«Guarda chi c'è» Eli si alza dal divano correndo verso di me. È il suo rito di saluto sempre e comunque.
Scendo Chloe e abbraccio Eli per poi salutare anche Leo e Gine.
«Mamma e papà?» chiedo a Leo.
«Papa in doccia mamma a risistemare» mi spiega «ma l'abbiamo aiutata fin'ora anche noi» afferma. Sa quanto ci tengo ad aiutare mamma. È davvero la mia vita perché lei l'ha data a me contro tutti e ne ha passate di tutti i colori sin da piccola. Non voglio che soffra o che si ammazzi ancora il fegato per me. Entro in cucina salutandola e mi abbraccia.
«Ciao amore, come è andata?» mi chiede sistemandomi il ciuffo per poi spazzare.
«Mamma ci penso io» dico.
«Macché tanto è già fatto» risponde.
«Tutto bene comunque, papà mi ha pagato il mantenimento» spiego.
«Bene bene» sorride finendo di spazzare e mi guarda.
«Hai pensato un po' a cosa fare?» mi domanda ma nego deglutendo. Odio deluderla dopo tutto quello che ha fatto per me.
«Non ti preoccupare mh? Devi darti tempo» mi incoraggia e annuisco.
«Comunque ti ho sistemato camera eh» la guardo non capendo «rimangono a dormire Eli e Gine che tanto la scuola è finita. Penso che ci entrate tutti e 4 no?»
«Mamma ok che ho il letto matrimoniale ma in 4 bo, poi gli altri due vorranno pure scopa..» ridacchia.
«Vabbè io vi ho sistemati li poi fate come volete, mi dispiaceva mandare a casa Eli e fare rimanere solo Gine. Alla fine Eli c'è sempre stata» afferma.
«No mamma infatti, hai fatto bene, non vorrei ora si sentisse messa da parte, ha sempre fatto parte della nostra famiglia» rispondo certo.
«Esatto, tanto a Franci ormai non devo più chiederlo, sono praticamente una zia per Eli come Franci per te» dice mamma «Dai su vai a svagarti da loro»

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Senza Averti Mai
Fiksi PenggemarQuando tutto sta crollando, quando le aspettative sono poche e quando non ti resta veramente niente arriva il momento in cui con le tue uniche forze cerchi di rialzarti. Ma no, non lo fai per te, lo fai per chi hai messo al mondo: lo fai per tuo fig...