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[Stefano]

In questi giorni corro come un matto, tra lavoro, andare a prendere Nicco oppure andare a riprenderlo da Marco, girare con Marcello per ultimare le cose per il suo matrimonio. Insomma non ho mai pace ma io penso che la vita sia bella cosi, piena di cose.
Inoltre le settimane sono passate ed Emma è incinta da 2 mesi. Ancora non so cosa vuole fare, non gliene parlo quasi mai a meno che non tiri fuori il discorso lei.
Mancano poi meno di tre settimane al matrimonio e tuttavia tra qualche giorno abbiamo la seconda visita dalla ginecologa. Sono teso, a volte l'ansia mi divora ma cerco sempre e comunque di rimanere razionale.
«Eccolo a papà Ste» dice Marco scendendo di macchina con Nicco. Marco è un sacco maturato, non sono poi così tanto più geloso di lui, certo è comunque il padre biologico di Nicco ma ormai anche lui ha una fidanzata e Emma ama e vuole me.
Nicco mi saluta saltandomi in collo e lo afferro salutandolo.
«Ciao Marco!» dico anche a lui che subito mi sorride. Emma è rimasta in ufficio a studiare e se arrivava qualche fax o documento ci pensava lei. Oggi avevo fissato con Marci di andare a prendere il mio completo e quello di Nicco infatti dopo aver fatto merenda con il piccolino andiamo.
«Tu ci sei al matrimonio di Franci e Marci vero?» chiedo a Marco mentre Nicco gioca con la mia maglietta.
«Certo, hanno invitato tutti quei due» risponde Marco ridendo e io di conseguenza.
«Dai allora vieni con noi oggi, dobbiamo prendere anche il completino per questo campione, almeno lo decidi con noi!» spiego facendo riferimento a Niccolò.

[...]

Io, Marco e Niccolò stiamo facendo merenda ma in realtà l'ultimo sta rincorrendo una sua amichetta al parco con un gelato in mano.
«Non sta fermo un attimo» ridacchia Marco «Emma era esattamente come lui, si aveva 17 anni ma la ricordo bene, era molto bambina, le piaceva scherzare, divertirsi.. rideva sempre, era un uragano e metteva felicità a tutti!» racconta lui e lo ascolto tenendo entrambi però gli occhi vigili su Nicco. «È davvero identico a lei, di me non ha preso proprio niente ma penso sia meglio così» continua «E poi ora chissà se assomiglierà più a te o a lei il prossimo»
Sobbalzo guardandolo adesso. Come lo sa?
«Me ne ha parlato Emma, tranquillo. Avevate discusso quando te lo disse e tornò a casa e la vidi con gli occhi lucidi sicche si sfogò con me» spiega «Le ho detto di non fare cazzate, perché se lo merita sia lei che te»
Mi rilasso sorridendogli e lui mi da una pacca sulla spalla.
«Grazie Marco» ammetto.
«Non ho fatto niente, non le sono mai stato accanto io. Ho fatto solo tanti disastri ma ora almeno ho conosciuto Niccolò.» dice «E a volte penso che tu sia migliore di me a farlo , nonostante non sei il vero papà»
«In realtà nessuno è migliore di nessuno, semplicemente è l'amore anche verso un figlio si, che ti porta a fare tutte le cose che fanno i genitori» sentenzio io.
«Hai ragione, stalle vicino a Emma. Voglio vedere la prossima peste che tirerà fuori, magari stavolta riesce a prendere qualcosa di tuo» ride e lo abbraccio. Sono davvero contento, contento per come si sta svoltando la mia vita. Torno a guardare Nicco. I bambini sono così belli, trasparenti, le loro emozioni sono così vere. Mi ha portato tanta gioia nella mia vita, anche se Emma inizialmente per via del suo lavoro me lo nascondeva. Il fatto è che io mi sono innamorato di lei, della sua vita esattamente così com'è. Con soli 21 anni ha fatto di tutto per suo figlio, mettendo a rischio la sua vita e reputazione. Adesso fortunatamente sta bene. È così piccola estremamente Donna. Io con 6 anni di più mi ritrovo a volte più immaturo di lei ma va bene così, la amo anche per questo. Sono curioso di vederla tra qualche settimana con il suo abito da damigella, sarà perfetta Io non lo so, so solo che tra mezz'ora dobbiamo trovarci al negozio con Marci.

[Emma]

Questi giorni pieni di cose da fare passano in un batter d'occhio. Oggi ho la visita dalla ginecologa, io e Ste non abbiamo più affrontato il discorso, percepisco che ha paura a farlo.
Sono nuda nel letto affianco a lui, che dorme con la mano sopra la mia pancia. Ho superato il secondo mese, sono molto piu tranquilla ma non riesco a dire "si sono incinta, lo voglio". C'è sempre quella piccola percentuale che mi spaventa. Stanotte abbiamo rifatto di nuovo l'amore e io mi sento tremendamente bene. Gli lascio un bacio sulle labbra e mi alzo, ricoprendo lui fermandomi nuda di fronte allo specchio. Ricordo quando lo feci qualche anno fa, controllavo ansiosamente la mia pancia. Controllavo se cresceva e man mano lo faceva iniziavo a prenderci confidenza. Marco non lo voleva perché non era pronto, ma io me ne ero innamorata di ciò che avevo dentro, era parte di me. Mi volto di lato. La mia mano trema, mi tocco spesso la pancia, ma mai per avere un contatto con il nostro semino. Adesso lo sto per fare. La mia mano trema mentre si appoggia sul mio ventre ancora abbastanza piatto.
«Ciao piccolino» bisbiglio. Una scarica di emozioni mi colpiscono in pieno. Sorrido mentre alcune lacrime scavano il mio volto.
«La mamma ti vuole bene anche se ha paura e non sa che fare» continuo a bassa voce, per non svegliare Ste «E tuo papà ti desidera così tanto che mi fa impazzire»
Mi guardo allo specchio, io sono questa. Asciugo le mie lacrime ed entro in doccia per poi svegliare una volta vestita i miei due uomini.
«Mamma, oggi viene papà?» mi chiede.
«Si amore anche oggi viene papà Marco, perché io e la mamma abbiamo una normale visita» risposte Ste al posto mio senza rientrare troppo nel discorso. Niccolò non si immagina niente e non deve saperlo se poi neanche nascerà.

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