[Emma]
Stefano non mi ha mollato un attimo. Abbiamo chiesto in questi giorni di tenerci Niccolò a Marco e lui ovviamente ha accettato. Gli abbiamo spiegato la situazione ed è meglio così. Non voglio che Nicco mi veda in questo lettino, solo se partorissi lo vorrei dopo a trovarmi, ma a vedermi ora in queste condizioni no.
Quella sera stessa Ste lo avevano dimesso, fortunatamente quell'incidente non gli ha causato molti danni ma a quanto mi ha raccontato sarebbe potuto andare molto peggio. È stato fortunato anche se ancora deve medicarsi la tempia e gli hanno raccomandato se ancora gli fanno male le costole di tornare. Per il resto lui sta bene. Io sono qua, ferma da 3 giorni su un lettino. Non mi dicono niente e ho paura, paura di perdere il nostro Leone ma cerco di stare tranquilla proprio per lui.
Ste non mi molla e io ho bisogno di lui che si sta facendo perdonare, mi ha spiegato e mi ha resa più o meno tranquilla.
Anche adesso mi stringe la mano. Non dorme mai la notte, sta qua poi la mattina lavora e poi quando stacca torna qua. Francesca l'hanno dimessa ed è venuta a trovarmi con Eli una volta ma le ho detto di godersi questi primi giorni, poi io e lei ci si sarebbe riviste con calma.
Entra una dottoressa, finalmente e torna a visitarmi veloce con la cartellina in mano. Anche stamattina ho fatto alcuni esami ma ancora non ho risaputo niente.
«Eccoci» dice lei sorridendo.
«Sappiamo qualcosa?» chiede Ste preoccupato e lei ci guarda.
«Fino a ieri la situazione sembrava critica e pensavamo addirittura a provare ad operare e fare un parto prematuro ma stamattina sembra essersi stabilizzata»spiega lei. Io stringo la mano a Ste senza riuscire a dire niente.
«Quindi come dobbiamo comportarci?» domanda il mio ragazzo.
«Se rimane così stabilizzato per il momento va bene e vi mandiamo a casa, ma ogni due settimane e se serve ovviamente quando hai bisogno, torni qua per un esame» spiega lei «Dobbiamo comunque non perdere di mano la situaizone, mh?» dice lei gentile posando una mano sul mio lettino. Io annuisco un po' più rilassata.
«Ci dimettete?» parlo adesso io.
«Aspettiamo altri due giorni per vedere se è stabilizzata , poi in caso si, ma mi raccomando ragazzi state attenti» continua lei.[...]
Pensavo impossibile invece ci hanno dimesso. Mi sono ripresa e Leone uguale. Sono molto più tranquilla e ora davvero non voglio più creare casini al mio bambino.
«Mami finalmente siete tornati» dice Nicco correndo sul divano affianco a me e abbracciandomi.
«Piano amore, mi raccomando» dice Ste al posto mio per poi mettersi affianco a noi. Nicco annuisce posando le manine sulla mia pancia e poi il suo orecchio.
«Non fare male a mamma, io ti aspetto!» borbottera lui e io e Ste ridacchiamo.
Ste mi aiuta molto, fa quasi tutto lui ma perche vuole che faccia sforzi il meno possibile. Anche adesso che Nicco è crollato lo porta in braccio in camera sua mentre io con molta calma vado verso camera nostra. Ancora casa nuova non è finita ma abbiamo deciso fino al parto di sospendere i lavori, tanto manca poco a fine e non abbiamo fretta. Vista la situazione vogliamo fare le cose una per volta.
Mi spoglio e entra in Ste in camera che poi fa lo stesso anche lui mettendosi con i soli boxer sotto le coperte. Io rimango con l'intimo, infilando una vestaglia trasparente e mi infilo accanto a lui.
«Come stai amore?» chiede lui baciandomi la tempia.
«Meglio» spiego guardandolo e mi ruba un bacio sulle labbra. Sorrido. Mi era mancato passare un po di tempo da soli, a casa.
Mi stringe posando una mano sulla mia pancia. La poso anche io sopra la sua.
«Per te come sarà?» gli chiedo.
«Bello come te sicuro» risponde lui.
«Dai scemo sono seria, come te lo immagini?» continuo io.
«Sicuramente biondo, al massimo castano chiaro. Poi lo immagino con due occhioni grandi color nocciola magari con il tuo bel sorriso e alcuni miei lineamenti» mi spiega e sorrido immaginandomelo.
«Spero vada tutto bene amore» muguno io.
«Tranquilla, ci siamo per lui, andrà tutto bene. L'importante è che tu stia tranquilla» dice lui baciandomi sulla fronte. Mi volto piano verso di lui, per come posso. Anche Ste si volta verso di me portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Mi sei mancato» mormoro.
«Anche tu» risponde baciandomi. Ho 21 anni e la sento tutta la voglia che ho di lui. Insomma ultimamente non facciamo più l'amore, tra una cosa e un'altra ci siamo fermati. Anche per questo mio stress e per la preoccupazione per Leone.
Accarezzo il suo corpo mentre mi bacia sfiorandomi i fianchi. Lascio cadere una mia mano sull'elastico dei suoi boxer e sento lui ispirare profondamente.
«Non provocarmi bionda» ride sulle mie labbra.
«Ma io ho voglia di te» bisbiglio mentre anche lui con le sue mani cerca contatto con il mio corpo.
«Perché io?» dice lui ovvio «Ma non voglio creare casini a Leo»
«Amore non gli facciamo male, sali tu» propongo io «E fai piano» lo guardo per poi ribaciarlo. Le sue mani corrono sul mio corpo finendo sul mio fondoschiena. Sento la sua erezione spingersi su di me. Allungo una mano sotto i suoi boxer e inizio a giocare con il suo ego. Mi stringe eccitato attento a non farmi male alla pancia. Sento il suo respiro pesante sulle mie labbra mentre sta godendo. Mi guarda sposando la mia mano e mi sale sopra senza schiacciarmi. Si sfila i boxer per poi spogliare anche a me e una volta nudi mi venera. Inizia a baciarmi dalle labbra scendendo sempre più giù. Si sofferma sulla pancia salutando il nostro piccolo Leone e poi scende più giù. Sobbalzo quando con la lingua inizia a giocare con il mio punto debole. Porto le mani tra i suoi capelli e ansimo. Lo ritiro su e entra poi finalmente dentro di me.
«Piano amore» sussurro io e lui annuisce concentrato. Io cerco di non muovermi, da tutto lui cercando di non farmi male e io mi lascio finalmente andare. Nicco è di là che dorme perciò cerchiamo di fare ancora più piano. Aumenta un po la velocità e inizio completamente a bagnarmi.
«Ste» lo richiamo all'apice del piacere e dopo non so quanto veniamo insieme. Resta dentro di me, dopo essere venuto ricercando un respiro regolare e poi esce stendendosi sul letto.
«Dio mio» dice lui «Mi ammazzi anche così» mi guarda e sorrido un po imbarazzata.
«Così ovvero brutta e mongolfiera?» chiedo ridendo posando la testa sul suo petto.
«Così bella e col pancione, scema» risponde «Ti amo bimba»
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Senza Averti Mai
FanfictionQuando tutto sta crollando, quando le aspettative sono poche e quando non ti resta veramente niente arriva il momento in cui con le tue uniche forze cerchi di rialzarti. Ma no, non lo fai per te, lo fai per chi hai messo al mondo: lo fai per tuo fig...