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[Emma]

Esco dal bagno abbastanza pensierosa e poi torno nel salotto della mia amica.
«Ma state arredando tutto benissimo amore!» dico a lei continuando a guardare casa loro. Tra meno di due mesi si sposano e io sono felicissima.
«Si, mi piace un sacco» mormora Franci guardandosi intorno per poi toccarsi il suo rigonfiamento. È incinta di quasi 5 mesi ed è bellissima. Mi siedo accanto a lei.
«Ciao amore di zia» do un bacio la pancino di Franci passandoci sopra la mano.
«Senti si muovee!» mi spiega emozionata lei.
«Si tesoro sento, è proprio scalmata» spiego. Gia è una femminuccia che da come ho capito chiameranno Elisa.
«Eh si, l'amore mio sarà una grande ballerina» mormora lei. Già, il mio sogno e poi sono finita all'Exit.
«Me lo auguro» replico per poi sospirare e mettermi seduta comoda.
Sono a casa sua per preparare insieme le cose del suo matrimonio e sono eccitata tanto quanto lei. Nicco è con Marco e Ste dovrebbe essere dai suoi anche se stasera passava da noi. Finalmente siamo tornati quelli di prima e io sono estremamente felice. Inoltre tra poco inizia l'estate e non vedo l'ora di andare al mare. Ho già fissato due settimane con Ste e Nicco in Sardegna e poi penso che Nicco vada una settimana con Marco e Gaia da qualche altra parte. Ora finalmente ho trovato un equilibrio nella mia vita.
«Comunque mi faccio un the intanto, te vuoi un caffè? Io ora che sono incinta non riesco proprio a berlo» Franci si alza proponendomi qualcosa da bere.
«No Franci grazie, il caffè ultimamente non riesco a berlo neanche io sarò un po rigirata di stomaco» la seguo e lei ridacchia.
«Mica sarai incinta anche tu?» mi chiede ridendo, a battuta e io sgrano gli occhi.
«No.. no col cazzo no io ho già dato con Niccolò eh» le rispondo mentre lei continua a ridere. Io non rido però, sono ancora più pensierosa. Accende il gas con il pentolino riempito d'acqua e poi si volta verso di me.
«Cosa c'è?» mi dice «Dai scherzavo Em». Mi mordicchio un labbro senza rispondere. Lei sgrana gli occhi «Devi dirmi qualcosa?»
«No! Cioè si, nel senso no, mi sto solo facendo un po di paranoie...» rispondo e lei mi guarda confusa.
«Ovvero?» chiede e io sospiro nuovamente.
«Ma non so.. sono in ritardo con il ciclo.. e poi mi da noia il caffe ma sarà per la tachicardia, mi sto facendo magari troppe idee» butto fuori.
«Vabbe per sicurezza puoi sempre fare un test» mi dice la mia amica.
«No Franci, non sono incinta basta. Il ciclo mi verrà solo che sai, a causa dell'agitazione starà ritardando» rispondo cercando di darmi certezze.
«Boh Em, magari si, ma testare ti toglie ogni dubbio»

[...]

Ste guarda la televisione steso accanto a me e io guardo lui. C'è in tv uno di quei programmi trash che si, guardo ma di tanto in tanto, adesso preferisco guardare lui, quanto è bello. Nicco stasera dormiva da suo papà e noi ci coccoliamo. Mi avvicino a Ste posando la testa nell'incavo del suo collo e lui subito mi stringe.
«Me lo dai un bacino?» mormoro come una bimba mentre lui guarda la tv. Si volta sorridendomi e mi lascia un bacio sulle labbra. Si stacca lasciando attaccate le nostre fronti e mi sorride. Siamo cosi complici, felici e sento che finalmente non ho più problemi nella mia vita. Ste mi ribacia posando una mano sul mio fianco e poi la lascia scivolare sulla mia pancia. Improvvisamente un sacco di emozioni si concentrano tutte insieme, nella mia pancia, nel mio cuore e nella mia testa. Mi stacco pensando ad una cosa.
«Che c'è?» sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte. E se fossi veramente incinta? Ma come è possibile? Siamo stati attenti sempre, la prima volta che eravamo ubriachi e l'avevamo rifatto non so neanche se avevamo usato precauzioni o no. È solo questo pensiero che mi mette ansia. Di solito non le usiamo ma lui sta sempre attento, solo che ubriachi come quella volta sarebbe stato più complicato. Dai Emma smettila, non è successo niente.
«Niente Ste niente.. » rispondo ribaciandolo e dopodiché iniziamo a fare l'amore.

[...]

Deglitisco osservando la scatolina che ho davanti. Ho solo brutti ricordi e non riesco a muovere neanche un braccio. Ricordo perfettamente come si faceva, ero con Franci la prima volta. Faccio un bel respiro e tiro fuori dalla scatoletta il necessario. È un po' più tecnologico rispetto a 5 anni fa. Sbuffo guardando il soffitto qui chiusa nel bagno di casa mia. Sono sempre io, Emma, dopo 5 anni. Niccolò è all'asilo e passava a prenderlo Stefano, arrivano poco prima di cena, prima si fermavano al parco. Io invece oggi pomeriggio non dovevo andare a lavoro, avevo il pomeriggio libero.
Mi alzo e mi sistemo per poi fare questo benedetto test. Ecco si, il ciclo non arriva e devo per forza capire il motivo. Non so con quale forza sono qua, da sola, so solo che sto male. Ho paura. Lo faccio e poi lo poso sul lavandino lasciando scorrere il tempo. Sento il mio cuore tamburellare sempre piu velocemente e il respiro che inizia a mancare. I minuti passano e vorrei poter non guardare, vorrei poter non essere qui adesso.
Deglutisco afferrando il test e in pochi secondi tutto intorno a me gira, il mio cuore si ferma per qualche secondo.
«Sono incinta» sussurro a me stessa per realizzare la cosa. La gola mi si fa secca, i miei occhi diventano lucidi e il respiro è sempre più corto. No non è possibile, no. Stavo bene andava tutto bene e adesso rinizia l'incubo di 5 anni fa. Prendo il cellulare, ma chi chiamo a chi lo dico? A nessuno, nessuno può ascoltarmi, può capire cosa significa per me questa cosa. Io non lo voglio. Non lo voglio un altro figlio. Mi asciugo le lacrime alzandomi e butto il test nel cestino. Mi guardo allo specchio alzandomi la maglia e scoppio a piangere. Sono incinta da un mese, lo so, è successo tutto quella sera quando eravamo ubriachi. Ora a chi lo dico? Devo farlo sparire e basta. Io ho paura, di nuovo, di ricorrere l'incubo di 5 anni fa. I miei che mi lasciano sola, il padre del figlio uguale. Avevo solo Francesca ma lei ora deve pensare a se, si sposerà e avrà un figlio anche lei. So per certo che Stefano non è come Marco ma io ho paura e non me la sento. Cerco di riprendermi velocemente visto che tra poco tornano Niccolo e Stefano e vado in cucina iniziando a cucinare. Devo pensare ad altro, poi troverò un modo.
Stasera ho la testa altrove lo sento ma devo far finta di niente. Ho troppa paura.
La porta si apre e il mio scricciolo e Ste entrano salutandomi e il piccolo corre verso di me. Lo afferro in braccio baciandolo. Solo Dio sa quanto ho sofferto per questa mia creatura per averla, ora è la mia felicità ma non me la sento di rivivere tutto da capo.

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