Forse ci sta sfuggendo di mano

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I: <<Ehm... Ma tu non dovevi uscire?>> gli dice Ignazio imbarazzato.

G: <<Non amo il bowling...>>

I: <<Senti io... Non è come credi.>> cerca di giustificarsi lui.

G: <<Non ci vuole un genio Ignazio per capire.>> gli dice con calma.

Io: <<Da quanto sei lì?>> chiedo con il timore che abbia sentito tutto.

G: <<Un pochino... E non ti fa bene Piero agitarti e litigare.>> io abbasso lo sguardo imbarazzato e Guido sospira.

G: <<Okay ragazzi, sedetevi che dobbiamo parlare un po' noi tre.>> dice serio ed io ed Ignazio ci guardiamo ed annuiamo, mi siedo sul mio letto con Ignazio al mio fianco, Guido si siede accanto a me, ma guarda Ignazio.

I: <<Forse sono troppo impulsivo... E' questo il problema.>> dice a voce bassa.

G: <<Non è questo il problema, in realtà non c'è un problema, vorrei solo farvi capire che siete più legati di quanto pensiate.>>

I: <<Ci conosciamo da quando eravamo piccoli, penso sia normale.>> Guido ci guarda appena.

G: <<Anche mio figlio e Franz si conoscono da quando erano piccoli.>> dice Guido, ed io non capisco cosa significhi questo riferimento.

Io: <<Guido che significa?>> chiedo appena.

G: <<Che non penso ci sia nulla di male se ci sono rapporti che vadano oltre l'amicizia, ed è innegabile che voi non siate solo amici, forse è difficile per voi vederlo, ma quello che succede tra voi non succede tra due amici, e lo sapete.>> dice rivolto ad Ignazio che annuisce ed abbassa il capo, è pensieroso e non riesco a capirne il motivo.

G: <<Non succede niente di male, dovete tenervelo per voi, lo sapete.>>

Io: <<'Gnà...>> sussurro.

I: <<Okay è vero, lo ammetto, ma devi star zitto Guido, non posso permettere né a me né a Piero e soprattutto al gruppo uno scandalo simile.>> Guido annuisce, io guardo Ignazio e lui guarda me.

I: <<Tanto anche se non ce lo siamo mai detti in faccia tutto ciò ci sta coinvolgendo troppo e sta visibilmente andando oltre l'amicizia... A me piace, sarò pazzo a pensarlo, ma sono contento quando sono con te.>> mi dice, io annuisco appena ed abbasso lo sguardo, lo sapevo che avrebbe pensato al gruppo ed al bene di esso.

G: <<Io non potrei mai parlare, ho innanzitutto il segreto professionale, ma poi farei del male a Piero che lo conosco da quando era piccolo, farei del male a te, farei del male alle vostre famiglie.>> dice serio.

I: <<Okay... Ti devo delle scuse allora, temevo potessi spifferare tutto.>> ammette.

G: <<Non mi conosci, era legittimo non fidarsi, non preoccuparti.>> Ignazio annuisce prendendo la mia mano nella sua.

I: <<Io non voglio rinunciare a Piero in questi giorni in cui Gaetano non c'è...>>

G: <<Sono d'accordo, ma questa storia vi sta coinvolgendo troppo.>>

I: <<In che senso?>>

G: <<Se lui non stesse male, se tu non fossi fidanzato, se voi non stesse in un gruppo, a quest'ora voi due stareste già insieme.>> dice serio ed io sgrano gli occhi.

Io: <<Guido dai...>>

I: <<Invece forse è vero se consideriamo che io mi freno molto con te proprio per questi motivi.>> mi dice Ignazio ed io mi perdo nel fissare il suo sguardo così rassicurante.

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