"Be yourself"

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Io: <<Chiamalo no?>> gli dico capendo che si riferisce al figlio.

G: <<Forse è uscito o starà discutendo con Franz e no...>>

Io: <<Al massimo non ti risponderà.>> gli dico incitandolo a chiamare, lui annuisce appena, compone il numero e si porta il telefono all'orecchio, dopo poco si sente Mattia urlare dall'altro capo del telefono e capisco che sta discutendo animatamente con mio fratello.

M: <<Ti ho detto no, maledizione. Tu lascia quello e poi ne riparliamo. Papà che c'è?>> io e Guido ci guardiamo quasi spaesati.

G: <<Ti chiamo dopo che è meglio... E stai calmo.>> gli dice serio chiudendo, mi guarda alzando un sopracciglio.

G: <<Non lo sentiremo per un po', ne hanno di cose da urlarsi contro, come sempre.>>

Io: <<Stanno litigando...>>

G: <<Che novità!>> ridacchia.

Io: <<Mi dispiace...>> dico guardandolo, lui annuisce ed alza le spalle.

G: <<All'inizio fu brutto: quando tutto finì Mattia non reagiva, non mangiava quasi più, non mi parlava più, restava chiuso in camera per ore a guardare le loro foto, a leggere vecchie conversazioni, a piangere, a chiedersi dove avesse sbagliato ed io mi sentivo impotente, inutile fin quando Mattia non è stato male che l'ho dovuto portare in ospedale, e da allora ho preso in mano la situazione facendolo pian piano tornare a vivere.>> dice triste e nei suoi occhi posso vedere tutta la sofferenza di un padre.

Io: <<Sei andato a Roma?>> chiedo curioso e lui annuisce.

G: <<Presi un po' di giorni ed andai sul posto perché lui non mi diceva più nulla da un paio di giorni, stava malissimo, ma capì che veniva prima il suo bene e poi tutto il resto. Per questo forse si buttò da lì a poco in una relazione con quel ragazzo con cui tutt'ora sta.>> mi spiega.

Io: <<Mio fratello sa tutto ciò?>>

G: <<Sì... Gliene parlai io stesso.>>

Io: <<E non fece niente?>> chiesi stralunato.

G: <<Mi disse che era la sua vita, che era una scelta sua, che a quel punto non lo amava abbastanza come aveva sempre detto.>>

Io: <<Minchione.>> sussurro e Guido ride appena.

G: <<Mi trattenni dal mettergli le mani addosso, non era mio figlio, era la vita di tuo fratello, ma costantemente mi chiamava per avere informazioni sullo stato di Mattia.>>

Io: <<Franz ha paura di far del male agli altri e preferisce tirarsi indietro piuttosto che ferire chi ama... E' sempre stato così.>> ammetto con una punta di amarezza.

G: <<Questa storia non è mai arrivata al capolinea Piero, e nessuno dei due riesce a capire che quello che provano insieme non riusciranno mai a provarlo con un'altra persona allo stesso modo.>>

Io: <<Dobbiamo farli rimettere insieme, Guido...>> dico serio, ma lui inizia a ridere.

G: <<Non conosci Mattia! Lui è come te, non vuole essere l'amante di nessuno. O lui o niente, ed in questo caso preferisce essere niente.>> ammette con tono amaro.

Io: <<In realtà è Mattia che ha una relazione stabile, non Franz...>>

G: <<Sì, ma sarebbe capace di rompere una storia di anni per tuo fratello, lo conosco. Non lo farebbe però senza aver la certezza di essere felice, non penso rischierebbe così tanto.>>

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