Ti voglio guarire

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Mi sveglio poco dopo quando sento mio padre con una voce dolce, tranquilla, quasi rassicurante, tanto che non sembra neanche lui.

P: <<Ci vedremo presto amore mio. Mi manchi così tanto.>> lo sento sussurrare e sorrido al pensiero che possa star facendo una videochiamata con la mamma.

Mi volto piano verso di lui ed apro gli occhi ritrovandomelo accanto che guarda sorridente il volto di mia madre allo schermo, lui mi vede e mi scompiglia i capelli.

Io: <<Papà...>> sussurro e lui mi rivolge un sorriso.

P: <<Vuoi parlare con tua mamma, Piero?>> mi chiede aiutandomi ad sollevarmi, annuisco mettendomi al suo fianco, ed appena vedo la figura di mia madre il mio volto si apre in un dolcissimo sorriso riflesso del suo.

Io: <<Ciao mamma!>> le sorrido portando due dita ad accarezzare il suo profilo al computer.

M: <<Piccolo mio, come stai? Hai fatto la flebo? Ha detto papà che domani viene Guido...>> è un fiume in piena lei, ed io scoppio a ridere ponendo un freno alle sue mille domande.

Io: <<Calmati mamma!>> rido ancora, una risata che mi procura dolore al viso ancora tumefatto.
M: <<Hai la febbre tesoro mio >> mi chiede con più calma.
Io: <<Sto meglio... Sono solo un po' debole, ma tranquilla domani arriva il medico e ti rimando papà. Starò meglio mamma.>> provo a rassicurarla.
M: <<Sei pallido e... Che hai al volto?>>
Io: <<Niente mà, solo una porta in faccia, sai che sono sbadato soprattutto senza occhiali.>> mi giustifico fintamente vedendola ridacchiare, mi passo distrattamente una mano tra i capelli senza rendermi conto del polso tumefatto e sento mia madre fare un verso di stupore portandosi una mano alla bocca ed io la guardo non capendo, mio padre si irrigidisce sul letto.

Io: <<Ma' che succede?>> chiedo non capendo, ma lei non ha la forza di parlare.

Io: <<Mamma...>> è preoccupato il mio tono.

M: <<Gaetano tu...>> è la sola cosa che dice prima che mio padre mi tolga lo schermo che ho dinanzi.

P: <<Non è come credi...>>

M: <<Ma sei pazzo.>> la sento urlare, mi riprendo il computer e faccio segno a mio padre di zittirsi.

Io: <<Mamma guardami.>> provo a calmarla nonostante lei sia agitata, così alzo leggermente la voce.

Io: <<Mamma guardami ed ascoltami.>> alzo la voce e finalmente mi presta attenzione.

M: <<Mi dovevi chiamare.>> continua lei imperterrita.

Io: <<Non è successo niente, assolutamente niente.>> provo ad essere convincente, non voglio che i miei litighino a causa mia.

M: <<Piero, ma....>>

Io: <<Non è nulla, okay? Mi sono fatto male, mi sono svegliato così dopo l'ultimo svenimento, mi hanno stretto molto il braccio mentre mi facevano la flebo o mi spogliavano... Va tutto bene, devi stare calma.>> le dico mentendole come non mai e ricevendo una forte stretta alla spalla proprio su quella spalla da parte di papà, maschero la smorfia di dolore in sorriso.

M: <<Va bene... Ti voglio credere... Gaetano poi ne parliamo io e te, mi devi spiegare delle cose.>> dice dura, mio padre annuisce prendendosi il computer, io mi alzo barcollante sotto lo sguardo di mio padre mi reco in bagno e mi chiudo dentro sedendomi piano piano a terra facendo scorrere la schiena alla porta ed in contemporanea delle lacrime scivolano giù dai miei occhi. Guardo il polso, dallo schermo avrà notato solo parte di tutto ciò: è viola in alcuni punti e particolarmente rossastro in altri, sfioro la pelle con molta delicatezza, ma l'unica cosa che posso fare e stringermi le labbra tra i denti per non urlare. Non vedo l'ora che papà parta, è un pensiero forse negativo, ma è l'unico che riesco ora a fare. Mi fa male la spalla, mi fa male il polso, mi sento debole, vorrei solo un po' di pace che per almeno altri due giorni non avrò. Mi asciugo il volto e ritorno sul letto notando che però i miei hanno chiuso la videochiamata.

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