Per il vostro bene

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 P: <<Sei statodavvero bravo.>> mi ripete.
Io: <<Se lo dici tu ci credo, lo sai.>> ridacchio.
P: <<Allora, dov'è questo posto in cui volevi andare?>>
Io: <<E' vicino, neanche cinque minuti a piedi.>>
P: <<Va bene, allora andiamo.>> mi dice prima di allontanarsi elasciarmi un bacio tra i capelli, per poi avviarci al ristorante in religiososilenzio, ci sediamo ad un tavolo abbastanza appartato ed io guardo Guidofacendogli capire che non ho tantissima fame mentre mio padre si guardaattorno.
P: <<C'è molta gente qui, non ci serviranno per ora.>> nota.
G: <<Non abbiamo fretta.>> gli dice tranquillo, mio padre annuisceed io poggio la schiena allo schienale della sedia.
G: <<Come ti senti?>> mi chiede poggiando una sua mano sulla mia edio alzo le spalle.
Io: <<Bene, tranquillo.>>
P: <<Da quando c'è Guido devo esser sincero Piero stai meglio, ti vedopiù calmo, più determinato in tutto e mi piace molto questo tuo comportamento.>>mi dice.
G: <<Ho solo capito cosa gli serve e c'è ancora da lavorare.>> glidice con un sorriso che viene ricambiato da mio padre.
P: <<Ci sono cose che non cambieranno mai...>>
G: <<Cosa?>> chiede quasi stralunato.
P: <<Avrai sempre tutti gli occhi puntati addosso.>> gli dice eGuido ride.
G: <<Capirai... Non mi importa.>>
P: <<Secondo me dovrebbe, dovresti rifartela una vita.>> dice serioed io annuisco d'accordo con mio padre.
G: <<No, devo pensare a Mattia, non ho il tempo e la voglia per una nuovarelazione.>>
P: <<Guido... Sono passati vent'anni...>>
G: <<E ne passeranno altri venti, Gaetano.>> gli dice serio e miopadre annuisce, io porto una mano sulla sua gamba e gli accarezzo il ginocchio.
P: <<Ho visto che Mattia si sta trovando bene con noi.>>
Io: <<Sì, almeno se la fa senza annoiarsi la vacanza.>> dico con unsorriso.
G: <<Non vedeva l'ora di venire.>> dice sincero con un sorriso.
P: <<Mi fa davvero piacere. Ti è riconoscente col suo affetto.>>dice serio ed io devo perdermi il labbro per non rispondergli.
G: <<Mattia ha un carattere particolare.>> sorride.
Io: <<In Sicilia tutto bene, papà? Mary ed i nonni...>>
P: <<Vorrebbero vederti al più presto.>> mi dice.
Io: <<Appena finiamo qui in America.>>
P: <<Ancora due mesi.>> dice serio ed io annuisco.
P: <<Maxim deve ritornare?>> mi chiede ed io annuisco.
Io: <<Sì, non so bene quando però.>>
P: <<Tua sorella mi ha detto che vi siete divertiti, c'erano foto ovunque.>>
Io: <<Sì, è molto simpatico.>> dico e lui annuisce, ordiniamo tuttie tre qualcosa da mangiare ed un po' di vino.
P: <<Sono contento che tu ti stia aprendo ad altre amicizie.>> diceserio ed io annuisco mangiando piano la mia carne.
G: <<Si, anche perché Max da quel che ho visto ti vuole davverobene.>>
Io: <<Non fa l'amico per interesse.>> sussurro e mio padre annuisce,noto Guido guardare l'orologio, il tempo sta passando piuttosto lentamente edio mangio con grande lentezza.
P: <<Non hai fame, Piero?>>
Io: <<Poca, ma preferisco mangiare poiché ho avuto dei giramenti ditesta.>> dico piano e lui annuisce.
G: <<Se non ce la fai...>> mi sussurra, ma io scuoto il capo, devofarcela.
P: <<Bravo Piero, così ti voglio sempre vedere.>> mi dice serio edio provo a rilassare l'addome per mangiare ancora un po', ora che l'effetto deicalmanti sta via via scemando mi sento più teso, bevo un goccio di vinosentendolo andare velocemente alla testa.
P: <<Ma tu non lo reggi!>> mi dice ridendo ed io alzo le spalle.
Io: <<Ogni tanto...>> sussurro e mi sento un po' più leggero.
G: <<Così prendi un po' di colore, dai.>> ride versandone ancora unpo' a mio padre .
Non parlo molto, anzi non ascolto neanche ciò che dicono.
P: <<Va bene Piero?>> mi chiede.
Io: <<Cosa scusa? Stavo pensando a una cosa del concerto.>> rido.
P: <<Dicevo che domani pomeriggio usciamo anche con Mattia e Franz.>>
Io: <<Sì, certo...>> sorrido appena e mio padre annuisce, io non socosa mi prende, ma mi avvicino a lui e mi stringo al suo corpo che mi ha dasempre dato protezione.
P: <<Che succede?>> mi chiede piano.
Io: <<Mi sei mancato, nonostante tutto.>> dico in un sussurroappena udibile.
P: <<Anche voi.>> mi dice accarezzandomi la spalla ed io inquell'istante penso ancora una volta che sia Guido a farlo, è l'unico modo pernon tirarmi indietro, mi allontano da lui abbastanza stupito dai miei stessisentimenti, prima lo abbraccio e poi sento di non essere al mio posto traquelle braccia.
P: <<Mi sei mancato tanto piccolino mio.>> mi sussurraaccarezzandomi una guancia delicatamente.
Io: <<Sei qui... Non farmi più del male. Non farcene più.>> glisussurro stringendo in una mano il suo maglione con la fronte poggiata su unasua spalla.
P: <<A me importa del vostro bene, tutto quello che faccio è per ilvostro bene.>> mi dice ed io deglutisco a vuoto sorridendogli, devoassecondarlo come mi ha detto Franz anche se non sono d'accordo con ciò chedice e pensa.
P: <<Cercherò di cambiare, per il vostro bene, perché ho visto e capitoquanto sei stato male a causa mia.>> mi sussurra ed io non credo a ciòche sento, annuisco semplicemente per evitare di dirgli tutto ciò che penso eche costerebbe caro a tutti.
P: <<Mangia un altro poco Piero...>> mi dice con tono abbastanzafreddo.
G: <<Oppure se non ti va più lascia stare ed andiamo in quel posto doveandammo l'altra mattina a prendere un dolce o un amaro.>> mi dice ed iocapisco che è un buon modo per dar ulteriormente tempo ai ragazzi.
Io: <<Magari mangio un altro poco e poi andiamo anche lì!>> dicoguardandolo e lui annuisce sorridendomi, ci stiamo parlando in silenziodecidendo entrambi di dare ancora tempo ai ragazzi, mangio un po' di insalata edue o tre bocconi di carne.
Io: <<Ovviamente offro io, sia chiaro.>> rido, Guido beve un gocciodi vino per poi indossare la giacca quando vede che mio padre si alza, dopo averpagato usciamo e prendo un grande respiro d'aria fresca.
Io: <<Allora papà, che te n'è parso?>> chiedo prendendolo abraccetto e facendo la stessa cosa con Guido.
P: <<Di cosa Piero?>> mi chiede subito.
Io: <<Di oggi, del ristorante. Di tutto.>>
P: <<Ci voleva un pochino di tempo per noi.>> mi dice e Guidosembra quasi tirare un sospiro di sollievo, lo guardo e mi basta vedere il suosguardo tranquillo per star meglio, per sentirmi ancora qualche energia percontinuare la serata. Arriviamo lentamente al solito bar dove ormai andiamoogni qual volta usciamo, ci accomodiamo ad un tavolo più appartato.
P: <<Carino qui!>> dice sorridendo ed io annuisco, Guido perdetempo a guardare il menù ed io con lui, anche se alla fine prendiamo la solitacioccolata calda e mio padre prende solo un digestivo.
P: <<Prendiamo poi un taxi appena finiamo.>> ci dice.
G: <<Sì, certo a quest'ora è d'obbligo.>> ride passandomi il suotelefono.
G: <<Manda un messaggio a quei cretini e digli che tra poco arriviamo.>>mi sussurra ed io annuisco impercettibilmente ed invio subito un messaggio aMattia.
"Stiamo per tornare..." invio e restituisco il telefono a Guido conla speranza nel cuore che la loro serata sia andata bene. Finisco la miacioccolata mentre do la carta di credito a mio padre.
Io: <<Vai tu visto che hai finito?>> sorrido ed appena lo vedoallontanarsi appoggio la mia mano su quella di Guido.
G: <<Stai andando bene Piero...>> mi dice ed io facciospallucce .
G: <<Spero solo che Mattia e Franz facciano come avevamo detto perstanotte.>> mi dice ed io annuisco a sguardo basso.
Io: <<Io sono sincero con lui, forse anche quel poco di vino mi haaiutato, ma lui mi è davvero mancato... Però poi immagino te al suo posto perun abbraccio e mi sento male per questo.>> mi confido con lui.
G: <<Non preoccuparti, devi darti tempo per affrontare tutto, okay? E poipiù tardi ti abbraccio tutto il tempo che vuoi.>> mi dice con un'ariarassicurante, gli sorrido notando mio padre tornare e metto rapidamente conGuido la giacca, usciamo da lì e lentamente ritorniamo in albergo, nella halltroviamo Ignazio che parla con Sonia e questa cosa mi insospettisce, ma facciofinta di non vederlo, so che ha capito benissimo che lo faccio perché non posso.
G: <<I ragazzi staranno sicuramente dormendo, credo.>> dice a miopadre che apre la porta: la luce è spenta e la tv accesa, sicuramente avrannomesso i cuscini sotto le coperte come ha detto Guido.
P: <<Si sono addormentati mentre vedevano il film.>> dice mio padreabbastanza tranquillo.
G: <<Sì, meglio non far troppo rumore.>>
P: <<Si, meglio non svegliarli, non stavano bene entrambi.>>sussurra per poi andarsi a cambiare, io e Guido tiriamo un sospiro di sollievoe ci cambiamo velocemente per poi metterci a letto entrambi.
P: <<Non è un problema se Piero dorme con te, vero?>> gli chiede.
G: <<No Gaetano, figurati.>> spegne la tv dal telecomando.
Io: <<Notte papà.>> gli dico coprendomi sempre più.
P: <<Buonanotte.>>
Subito Guido mi avvolge un braccio attorno alla vita e mi avvicina a lui,lascio che i minuti passino e mio padre inizi leggermente a russare.
Io: <<Ce l'abbiamo fatta...>>
G: <<Sì, ma domani devo svegliarli presto perché non deve vederliabbracciati. Oltre al fatto che Mattia ha lasciato la camicia ai piedi delletto.>> mi fa notare ed io annuisco sistemandomi meglio tra le suebraccia.
G: <<Sei stato bravo oggi.>> mi sussurra.
Io: <<C'eri tu a sostenermi.>> gli sussurro e lui mi accarezzapiano il viso.
G: <<Hai fatto tutto da solo...>>
Io: <<No, tu mi aiuti anche con uno sguardo.>> sibilo sentendomi alsicuro con lui al mio fianco, sento le sue dita accarezzarmi il cuoio capellutoportandomi a rilassarmi ed a prendere sonno.
Mi sveglio durante la notte a causa di alcune fitte allo stomaco provocandomidella nausea che mi costringe ad alzarmi ed a dirigermi in bagno, mi chiudo laporta alle spalle e prendo dei respiri profondi che non mi aiutano per nienteperché mi ritrovo a buttare via la cena e con essa anche le forze, lascioappena due lacrime cadere mentre lascio scivolare il corpo lungo le piastrelleed è la figura di Guido ad aiutarmi quando ormai sono sul freddopavimento .
G: <<Piccolo... Ce la fai ad alzarti?>> io annuisco facendomi forzasulla sua spalla e lasciando che mi prenda in braccio e mi riporti sotto lecoperte.
G: <<Eppure non sei teso, non hai lo stomaco contratto.>> misussurra accarezzandomi l'addome, io mi stringo a lui senza più forze e lui sene rende conto perché mi da due leggeri schiaffetti in viso per non farmiperdere i sensi, subito mi da un bicchiere con dell'acqua e mi fa ingoiare unapillola.
G: <<Vitamine: magnesio e potassio.>> mi spiega mettendosi poimeglio al mio fianco, io annuisco e mi chiudo un po' su me stesso, lui miaccarezza piano i capelli finché lui non si addormenta ed io resto indormiveglia non riuscendo più a prendere sonno, resto con gli occhi chiusi finoad addormentarmi nuovamente dopo un bel po' di tempo.
Sento Guido allontanarsi da me e mugugno appena qualcosa.
G: <<Sveglio Matti, ora torno.>> mi sussurra alzandosi.
G: <<Matti, piccolo... Sveglia forza...>> gli sussurra piano.
M: <<Che c'è?>> chiede piano ancora addormentato.
G: <<Allontanati da Franz, su.>> gli sussurra per poi lasciargliuna dolce carezza sul viso per poi tornare vicino a me, noto Mattiaallontanarsi lentamente e quasi a malincuore da mio fratello che mugugnaqualcosa.
F: <<Mat...>> lo richiama.
M: <<Shh...>> lo zittisce lasciandogli una carezza tra i capelli, tornanonuovamente a dormire e lo fa anche Guido, solo io resto sveglio non riuscendopiù a dormire. Mi giro piano nel letto chiudendo gli occhi lasciando che irumori ed i pensieri possano invadere la mia mente, sento il respiro farsistranamente più pesante e trasalisco quando Guido appoggia la mano sul miofianco.
G: <<Calmo, sono io.>> lascio che mi accarezzi dolcemente il fiancoe poi la schiena.
G: <<Sei agitato...>>
Io: <<No.>> sussurro piano rilassandomi e lui mugugna appena.
G: <<Non mentirmi.>> mi sussurra, ma io non riesco a risponderglipoiché riesco a prendere pian piano sonno, questa volta l'unica cosa che misveglia sono le mani di mio padre che mi scuotono.
P: <<Piero...>> mi dice a voce alta.
G: <<Non urlargli Gaetano.>> lo riprende Guido.
P: <<Sono dieci volte che lo chiamo...>>
G: <<Ha passato una notte difficile, lascialo dormire ancora unpo'.>> dice serio e mio padre annuisce sedendosi vicino a me e mi accarezzai capelli.
Io: <<Ora mi alzo, scusatemi...>> gli sussurro.
P: <<Quei due dormono ancora...>>
G: <<Li sveglio io tranquillo, se devi far una doccia vai ora.>>gli dice e mio padre annuisce alzandosi e chiudendosi in bagno, Guido siavvicina a Mattia e gli lascia un bacio sulla fronte.
G: <<Matti... Piccoletto...>>
M: <<Per forza devo svegliarmi?>> sibila ed io trattengo una risata.
G: <<Si, forza... Poi dobbiamo preparare le valige che in serata siparte...>> gli sussurra.
M: <<Ma io ho sonno...>> sussurra guardandosi dando una manatasull'addome di Franz.
F: <<Mat...>> borbotta.
M: <<Ti devi svegliare Ciccio.>> dice ancora assonnato.
F: <<Non mi va...>>
M: <<Ha detto papà che ci dobbiamo move.>> gli dice mentre miofratello lo attira a sé, Mattia gli accarezza la guancia dolcemente mentre iomi alzo.
M: <<Forza bimbo bellissimo... Alziamoci.>> gli sussurra per poilasciargli un bacio sulla fronte, mio fratello si alza con un'espressione didolore.
M: <<Ce la fai?>> gli chiede alzandosi, mio fratello annuisce conun sorrisino prima che Mattia gli getti le braccia al collo.
F: <<Tesoro...>> gli sussurra accarezzandogli la nuca e ricevendoun bacio a stampo.
M: <<Grazie piccolo mio, davvero.>> gli sussurra pianoaccarezzandogli i capelli con un grande sorriso che mio fratello bacia, Mattiasi allontana da lui per venire poi vicino a me.
M: <<Ehy... Cognatino.>> mi dice scompigliandomi i capelli.
M: <<Sei un po' pallido.>> mi dice e sto per rispondergli quandoentrambi notiamo mio fratello fare qualche passo per poi appoggiare una manoalla parete.
Io: <<Brò...>> dico precipitandomi vicino a lui.
F: <<È tutto okay, tranquillo...>> mi sussurra poggiando una manoalla schiena.
Io: <<Cosa ti succede?>> chiedo preoccupato, ma lui scuote il capo.
F: <<Niente...>> sento Guido ridere, noto che si è già vestito.
G: <<Sei sempre il solito Mattia>> gli dice con un sorriso.
M: <<Dai papà...>> io guardo stralunato sia lui che Mattia.
M: <<Niente Piero, starà così per un poco..>> dice ridendo per poiricevere un'occhiataccia da mio fratello.
F: <<Ti odio...>> sussurra riprendendo poi a camminare, lo vedoindossare una camicia ed un maglione e mugugnare appena mentre infila il jeans,mio padre esce dal bagno quando ormai tutti ci siamo vestiti.
P: <<Ciao ragazzi... Tutto bene?>>
M: <<Sì meglio.>> sorride mentre usciamo fuori alla terrazza dell' albergoper far colazione.
P: <<Tutto bene Francesco?>>
F: <<Sì, ho solo un po' di mal di schiena, avrò dormito male.>>sussurra appena e Mattia sta per ridere, ma viene bloccato da Guido.
G: <<A che ora è l'aereo?>> Mattia subito beve il suo caffèignorando del tutto mio fratello che fa altrettanto.
P: <Tra un'ora dobbiamo essere in aeroporto, io finisco di preparare lavaligia e raggiungo Ercole.>> tutti noi annuiamo e lo vediamo poi alzarsied allontanarsi.
F: <<Bedda matri, Mattia. Chi duluri.>> sussurra e vedo Mattiaridere.
G: <<Ti aspetta un viaggio di due ore, Frà.>> ride.
F: <<Fantastico.>> ride, io mangio la mia frutta notando Mattia accendereuna sigaretta.
M: <<Ti concedo il primo tiro.>> dice con dolcezza a mio fratello, Franzprende la sigaretta dalle mani di Mattia e prende un tiro per poi lasciarla alproprietario.
M: <<Ah, smettila di fare così.>> sussurra.
F: <<Così come?>> sibila.
M: <<Sei troppo sensuale quando fumi...>> ride.
F: <<Stupido>> arrossisce abbassando lo sguardo proprio quando miopadre lascia la terrazza, Mattia tira un sospiro e ci guarda.
M: <<che ansia vostro padre.>>
Io: <<Ieri sera è andata bene, era tranquillo...>> sussurro alzandole spalle.
M: <<Mah... Ieri quando ci è arrivato il messaggio ci è venutaun'ansia...>> ammette.
F: <<Stavi tremando quando ha aperto la porta.>>
M: <<Sì, giuro veramente stavo per morire.>> ride e mio fratellomangia il terzo cornetto.
G: <<Frà...>>
F: <<ieri non abbiamo cenato più>> ammette.
G: <<Non si era capito guarda...>> ride.
M: <<Pà smettila che lo sai che si imbarazza.>>
G: <<Appunto!>> Franz mi guarda e nota che sono abbastanzaperplesso.
M: <<Non fare quella faccia tu, non abbiamo sicuramente giocato a damaieri sera.>> dice con un tono quasi acido e tutti noi lo guardiamosbigottiti.
Io: <<Ma... Ma io... Io non ho detto niente...>> sussurro appenaavvertendo un groppo in gola segno che sto per piangere, ma non voglio farlo,così chiudo le mani a pugno e premo le unghie sul palmo.
M: <<La tua espressione parlava per te.>> alza le spalle e nessunodi noi risponde, ripenso a quanto sia stato male questa notte senza neanche unaragione e spingo con più forza le unghie nel palmo notando le nocche dalle manibianche, gemo di dolore quando avverto di essermi graffiato e a fatica aproappena una mano.
G: <<Piero... Che diamine...>> mi dice Guido afferrandomilentamente un polso e osservando qualche rivolo di sangue bagnarmi il palmo.
G: <<Apri il pugno...>> io scuoto il capo.
G: <<Piero forza...>> lo faccio sentendo un dolore maggiore.
M: <<E' solo e tutto colpa mia... Non capisco mai un cazzo, non volevo...>>lo sento sussurrare.
G: <<Okay, tutto si risolve, tranquillo.>> mi sussurro, ma ioscuoto il capo togliendo i polsi dalle sue mani e mi alzo lentamente lasciandopoi la terrazza dell'albergo non volendo ascoltare Guido e Franz che mi chiamano,mi incammino verso la mia camera in cui entro trovando mio padre, mi rifugionel bagno chiudendo a chiave la porta alle mie spalle, lavo le mani sottol'acqua fredda, papà non deve assolutamente capire che altro ho combinato, sentobussare e mi schiarisco la voce.    


Note: 
Eccoci!


La cena si è svolta ed anche la serata di Franz e Mattia! 
Chi sarà alla porta? 
A voi la parola! 


Un bacio ed a presto,
S&I

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