Così per gioco?

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Io: <<Andiamo dai!>> gli do una pacca sulla spalla e lo porto verso la porta, usciamo da quella camera e vedo Michele poco lontano che si avvicina non appena ci vede.

M: <<Buongiorno Piero...>>

Io: <<Ciao.>> mi limito a dire.

M: <<Sei pronto per stasera o anche questo concerto vuoi annullarlo?>> mi chiede in modo sprezzante, mi costringo a non abbassare lo sguardo e blocco Guido che sta per rispondere.

Io: <<Questo concerto si farà, come gli altri che seguiranno. Per quanto ancora vorrai rinfacciarmelo?>> il mio tono è freddo e duro, non aspetto neanche una risposta che poggio una mano sulla spalla di Guido invitandolo a camminare, superiamo Michele nonostante sappia che ci sta fulminando con lo sguardo.

G: <<Mi è piaciuto come hai risposto poco fa.>> mi dice una volta fuori l'hotel.

Io: <<Mi sono piaciuto anch'io.>> ammetto sentendolo ridacchiare.

G: <<Dove andiamo di bell...>> non finisce la frase che il mio cellulare inizia a squillare, lo prendo dalla tasca del giubbino e noto che è Franz, prendo un respiro profondo guardo Guido e rispondo.

Io: <<Pronto?>>

F: <Ciao fratellino, come stai?>> ha una voce allegra, come se niente fosse accaduto in questi giorni, come se non gli importasse.

Io: <<Bene, grazie.>> dico incolore, non voglio lasciar trapelare alcuna emozione con lui, non più.

F: <<Che stai facendo Piè? Scusami se non ti ho chiamato ieri, ma...>>

Io: <<Non preoccuparti, sono in giro con Guido al momento.>>

F: <<Ah... Come ti trovi con lui?>> mi chiede con un tono più dolce.

Io: <<Bene.>> mi limito a dire.

F: <<E' successo qualcosa?>> mi chiede ad un certo punto.

Io: <<Niente che ti riguardi.>> gli dico brusco riferendomi ancora una volta a quanto mi ha detto qualche giorno fa.

F: <<Piè per favore... Sono stato male per quanto ti ho detto, mi dispiace e non avrei voluto scattare in quel modo, è solo che ero nervoso.>>

Io: <Okay eri nervoso, ma mi hai ferito comunq...>>

F: <<Lo so, mi dispiace davvero tanto Piè.>>

Io: <<Sì, certo. Chissà da quanto te lo portavi dentro.>> sussurro appena, Guido mi poggia una mano sulla spalla per farmi smettere di parlare in questo modo a mio fratello, ma io non ce la osso fare a passarci sopra.

F: <<E' un periodo in cui anch'io non son tranquillo... Non so più come chiederti scusa.>>

Io: <<Vabbè... Io sto bene, comunque.>>

F: <<Okay, ti voglio bene Piero...>>

Io: <<Okay...>> mi limito a dire, nonostante vorrei dirgli che anch'io gliene voglio.

F <<Puoi passarmi Guido, se vuole?>> passo direttamente il telefono a Guido.

Io: <<Vuole parlare con te.>> dico semplicemente e lui annuisce appena prendendo il telefono tra le mani.

G: <<Pronto?>> dice avvicinando il telefono all'orecchio.

G: <<Sì... Sta meglio e sta mangiando... Ci vuole tempo in questi casi...>> stanno parlando di me e mi fa anche piacere che mio fratello si interessi.

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