A nessuno importa dei miei sentimenti

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{Ragazze buonasera, vi scriviamo anche qui per dirvi di leggere attentamente le note, abbiamo delle cose da dirvi!
Buona lettura, ci vediamo giù!}



G: <<Quanto cammini? Fermati un attimo.>> mi dice serio, ma io non ascolto neanche lui.

M: <<Madonnina mia, adesso mi deve esplodere un polmone.>> dice facendomi quasi ridere ed allora mi fermo.
G: <<Ci voleva Mattia a dar voce ad un pensiero comune.>> ridacchia.
Io: <<Scusate, ero agitato.>>
M: <<Ma non ce ne siamo proprio accorti, lo sai?>> dice col fiatone ed io sorrido appena.
G: <<Non hai mangiato niente.>> mi rimprovera.
Io: <<Lo so, e non ho neanche fame.>> dico nervoso, Mattia sussurra qualcosa nell'orecchio di mio fratello, li vedo restare indietro e poi sparire mentre Guido si sofferma alle vetrine di qualche negozio.
G: <<Qui dobbiamo entrare... Dove stann...>>
M: <<Sorpresa!>> ride comparendo dal nulla con un sacchetto di carta.
F: <<Per te!>> mi dice carinamente mio fratello, io rido e noto che sono due cornetti .
Io: <<Grazie...>>
M: <<Ora non puoi dire di no.>> io sorrido e prendo un cornetto vuoto a cui do un morso, vedo i ragazzi che mi guardano sorridendo.
Io: <<Non mi guardate mentre mangio, mi imbarazzo.>> dico serio e Guido lancia loro un'occhiataccia.
M: <<Se guardo Ciccio poi mi imbarazzo io.>> mi fa sorridere e noto che mio fratello gli stringe teneramente la mano.
F: <<Comunque ha vinto Mattia, Brò.>> mi dice con finta indifferenza, Mattia fa finta di niente e Guido ride, io annuisco guardando il ragazzo accanto a lui con un sorrisetto eloquente.
Io: <<Farò in modo di lasciarvi la camera... Vero Guido?>> gli dico, ma lui non fa in tempo a rispondere perché lo fa Mattia al posto suo.
M: <<No, non importa, è rischioso, c'è Gaetano...>>
G: <<Non è un problema tenerlo occupato un po'.>> Mattia mette su un'espressione abbastanza preoccupata.
F: <<Puoi dirlo che non ti va di passare del tempo con me, eh. Oltre al fatto che nessuno ha detto che necessariamente debba accadere altro.>> gli dice sciogliendo la stretta di mano, guardo insistentemente Mattia e lui abbassa lo sguardo.
F: <<Va bene Mattia, lascia stare.>> dice risentito mio fratello allontanandosi da noi.
M: <<Franz... Ciccio...>> lo chiama flebilmente.
Io: <<Vai... Dai.>> gli sussurro, lui annuisce e lo tira lentamente da un polso avvicinandolo a sé.
M: <<Non è che non voglio passare del tempo con te...>>
F: <<Me lo fai credere, però.>> dice senza aggredirlo mio fratello.
M: <<No, non è così.>>
F: <<Perché allora, ieri eri tutto entusiasta di ciò, ti stavi lasciando così andare ed oggi... Perché?>>
M: <<Frà ho paura: paura di legarmi ancor di più a te, paura di affrontare qualcosa di grande che non affrontiamo da troppo tempo...>> gli sussurra a sguardo basso.
F: <<Amore...>> gli dice teneramente abbracciandolo.
M: <<Scusa.>> sibila Mattia.
F: <<Shh... Anch'io ho un po' paura, ma poi ti guardo e mi passa, non accadrà nulla se non lo vogliamo.>> gli dice mio fratello.
M: <<Eh... Il problema è che io... Che tu mi piaci tanto.>> guardo Guido.
Io: <<Sono così...>>
G: <<Insicuri sì, lo sono sempre stati.>> mi dice.
Io: <<Però si fanno forza a vicenda.>> sussurro e lui annuisce.
F: <<Tu sei il mio piccolo amore. Io non posso far altro che proteggerti.>> gli sussurra e sento Mattia tirare su col naso.
M: <<Ed io devo proteggere te. Sono qui per questo.>>
F: <<Lo so, grazie.>> Mattia scuote il capo stringendo il suo giubbino.
M: <<Non posso fare a meno di te. Ho bisogno di te e temo di lasciarmi andare con te, di non sapere più gestire niente.>>
F: <<Shh... Lo so.>>
M: <<Ho paura che tu possa stancarti di me che sono complessato trovando qualcuno migliore di me.>> dice serio e Franz lo allontana un po' da sé.
F: <<Io non ti lascerei mai. Mai, Mattia.>> dice serio guardandolo negli occhi ed asciugandoglieli.
M: <<Ti odio quando dici così...>>
F: <<Quanto sei deficiente. Il più bel dolce deficiente che io possa desiderare.>> Mattia sorride e gli passa le mani tra i capelli, Guido capisce che si stanno per baciare e ride.
G: <<Per fortuna non siamo in Italia!>> Mattia si allontana da lui ed annuisce.
M: <<Avremmo fatto scandalo.>> sussurra per poi lasciare un rapido bacio sulle labbra di mio fratello.
G: <<Ora che vi siete chiariti voi due che ne pensate di entrare?>> dice loro che annuiscono ed entriamo così all'interno del negozio, Guido prende un paio di pantaloni neri e li porge a Mattia.
G: <<Provali.>>
M: <<Già sembrano brutti.>> ride entrando nel camerino mentre noto mio fratello guardare un pantalone nero con un dettaglio bordaux.
Io: <<E' bello...>>
G: <<Infatti, provalo.>> gli dice e lui ride.
F: <<No, ho già qualcosa di carino per stasera e...>>
Io: <<Muoviti Franz ed entra in quel camerino.>> rido spingendolo.
F: <<Non ti fa bene stare con Guido!>> ride per poi provare i pantaloni.
G: <<E tu che metti stasera?>> mi chiede ed io alzo le spalle.
Io: <<Un completo sportivo Armani con una maglia bianca sotto.>>
G: <<No, il completo è perfetto, ma metti la camicia sotto, appena sbottonata.>> mi dice strizzandomi l'occhio.
Io: <<Okay, va bene dai.>> rido notando che Mattia sta brontolando.
M: <<Papà fanno schifo questi pantaloni.>> dice uscendo dal camerino.
G: <<Ma se sei stupendo così.>>
M: <<No, sono aderenti e ho le gambe magre, sembro uno struzzo.>> ridacchia.
Io: <<Non vero, stai proprio bene, poi mette le cosce in risalto.>>
F: <<Le sue coscette di pollo?>> dice ridendo mentre esce dal camerino.
M: <<Che simpaticone, e comunque stai bene con questo pantalone.>> dice facendogli la linguaccia e noto il suo piercing alla lingua.
Io: <<Non sapevo lo avessi...>>
M: <<Ah quello? Non si nota molto.>> ride.
F: <<Si sente, tranquillo.>> si lascia sfuggire facendo ridere Guido.
M: <<Non mi pare ti dia fastidio, anzi...>> dice ammiccando e vedo mio fratello arrossire considerevolmente.
G: <<Seriamente, state bene entrambi.>> gli dice.
M: <<No papà, veramente, ho le coscette di pollo...>> ride, mio fratello ridacchia senza aggiungere altro e tornare nel camerino.
G: <<Lo compriamo e basta Mattia, per una sera il jeans lo lasciamo in valigia.>> Mattia fa teneramente spallucce.
G: <<Dai bimbo, vatti a cambiare.>> gli scompiglia i capelli spingendolo appena nel camerino. Mio fratello esce dal suo con uno sguardo basso.
Io: <<Ehy, che succede?>> gli chiedo piano poggiandogli una mano sul fianco, ma lui si scosta ed io non capisco questo suo comportamento.
Io: <<Francesco...>>
F: <<E' che sono qui a spese tue e questi costano un occhio della testa. Non mi va...>>
Io: <<Lo sai che i soldi non sono un problema, Brò... Prendi quello che ti piace senza farti complessi.>> gli dico.
F: <<No, non mi va, poi li ho simili a casa.>> dice serio andandoli a posare.
M: <<Okay, avanti, prendiamo questi pant... Ciccio.>> lo chiama quando lo vede posare i pantaloni.
F: <<No Mat, non fa niente.>>
M: <<Ma stavi bene...>>
Io: <<Dice che non vuole darmi spese, anche se le spese non sono un problema...>>
M<<Infatti, quindi ora lo prendi ed andiamo.>> gli dice e Franz sbuffa prendendo il pantalone, Guido va già alla cassa, ma io lo fermo.
Io: <<Dai lascia stare, è un mio regalo per tuo figlio tranquillo.>>
M: <<Ma non c'è bisogno Piero.>> mi dice, ma io non lo ascolto e pago le cose per i ragazzi per poi uscire da lì.
M: <<Grazie...>> mi sussurra ed io gli sorrido passandogli un braccio intorno al collo, Franz non mi guarda.
G: <<Franz qual è il problema se ha pagato lui? Gli andava di farlo.>>
F: <<Non è questo. E' che mi mantiene praticamente lui a Bologna, ed io sono solo un cretino che ho anche avuto il coraggio di accusarlo di tante cose.>> dice sottovoce, sto per avvicinarmi, ma Mattia mi ferma.
M: <<Lascialo parlare con papà, riesce a farlo calmare.>> mi dice piano per poi sorridermi.
F: <<L'ho accusato di voler comprare il mio affetto, di essere solo un egoista che pensava solo alla sua carriera, di aver fatto allontanare i nostri genitori da noi a causa dei suoi problemi di salute. L'ho accusato di tante cose Guido, l'ho fatto star male e lui questo non se lo merita...>> sussurra appena, io abbasso lo sguardo riprovando tutto quel dolore che mi ha causato e mi porto una mano all'altezza del cuore avvertendo un dolore straziante, Mattia appoggia la mano sulla mia.
M: <<E' passato. Ricordalo.>> dice sottovoce dandomi forza con sole tre parole.
G: <<Hai sbagliato, era un momento difficile ed avete chiarito la situazione. Ti sei aperto con tuo fratello ed ora stai vivendo una situazione più positiva del previsto con lui, siete complici oltre che fratelli. Va tutto bene.>>
F: <<Mi sento in colpa... Anche per lo schiaffo, per non essere riuscito a proteggerlo come meritava, per aver capito troppo tardi quanto fosse vero e forte il legame con Ignazio.>> sussurra ed io mi rendo conto che non ho superato ancora tutte le sue bugie, il suo mentirmi per anni. Faccio dei silenziosi passi indietro allontanandomi sempre più da loro, Mattia resta al mio fianco capendo che ho bisogno di sostegno.
M: <<Non siamo perfetti Piero...>> annuisco, so che ha ragione e so che mio fratello ha fatto tutto solo per proteggere me ed un sentimento troppo importante.
Io: <<Lasciami solo Mat, ti prego...>> gli sussurro quando mi rendo conto che non riesco a stare più lì, che ho bisogno di stare un attimo solo.
M: <<No Piero.>> dice serio.
Io: <<Mattia ti prego...>> gli sussurro e lui sospira.
M: <<Non posso Piero. Io so che ora sei troppo fragile per superare queste emozioni da solo.>> sospiro, mi capisce più di qualsiasi altro oltre Guido, prendo dei respiri profondi sentendomi quasi più leggero.
M: <<Sei il cognatino che tutti vorrebbero.>> mi dice quasi in un soffio.
Io: <<Non è vero Mattia, sono così imperfetto che nessuno mi vorrebbe.>> sussurro sedendomi su una panchina, lui viene a sedersi vicino a me.
M: <<Piero tu non sai quanto bene fai a Franz.>> mi dice serio.
Io: <<Non è vero...>>
M: <<Sì invece, lui ieri ha reagito perché ti sentiva vicino, perché si sentiva capito da te. Per quanto io possa stargli vicino non potrei mai capire cosa si prova nella sua situazione.>> mi dice con la stessa dolcezza di Guido, sospiro e porto il capo tra le mani.
M: <<Non disperare ora.>> mi sussurra ed io alzo le spalle.
Io: <<A chi vuoi che importi dei miei sentimenti.>> sussurro sentendo una lacrima cadere.
M: <<A tuo fratello, a mio padre, a me e persino a quell' imbecille di Ignazio, sei solo molto insicuro al momento per capirlo. Sei così simile a me, Piero.>> mi dice sottovoce.
Io: <<Già, mi sa tanto che siamo più simili di quanto pensassi.>> ammetto asciugandomi la lacrima, lui annuisce e mi passa una mano tra i capelli.
M: <<Sai, Franz mi parlava sempre di te, mi raccontava dei tuoi viaggi, di quanto tu stessi crescendo in fretta e di quanto lui non potesse proteggerti dalle intemperie del mondo.>>
Io: <<Davvero?>>
M: <<Sì, ti ha sempre voluto tanto bene e ha sempre pensato che tu gliene volessi tanto->> mi dice con un sorrisino ed io so che Mattia non è in grado di mentire.
Io: <<Sì, eccome se gliene voglio.>>
M: <<Allora non pensare più di non essere importante per chi ti circonda, perché non è assolutamente così.>> dice serio ed io nonostante tutto annuisco.
Io: <<Grazie. Non sei tenuto a starmi dietro.>> gli dico e lui ride scompigliandomi i capelli.
M: <<Ma che scemo, a me va così...>> mi strappa un sorriso che lui subito mi rimanda.
M: <<Possiamo andare adesso, piccolo cognato.>> ridacchia avvolgendomi un braccio attorno al collo, io annuisco e lo seguo ritornando da Guido e Franz che troviamo ancora intenti a parlare.
F: <<Io le capisco le sue paure... Sono anche le mie.>> si abbraccia le gambe con le braccia portandosi le ginocchia al petto.
M: <<Vederlo così... E' un insieme di emozioni, ma aspetta, fammi sentire.>> io sorrido, siamo uguali anche in ciò.
G: <<Matti è pazzo di te Franz, gli piaci da tutti i punti di vista...>>
F: <<Ma ha paura che diventiamo ancor più legati, ho paura anche io Guido, ma è un passo che stiamo rimandando già da quando ero a Roma. Facciamo fatica a star lontani.>> dice guardando Guido.
M: <<Non ci credo, glielo sta dicendo...>> sussurra Mattia rosso dall'imbarazzo.
G: <<Lo so, lo conosco mio figlio e conosco anche te: so che tu aspetteresti i suoi tempi, lo aiuteresti, non lo obbligheresti a fare niente.>> dice serio e mio fratello annuisce.
M: <<Tuo fratello fa sempre fatica a toccare questi argomenti con mio padre...>> mi dice senza farsi sentire.
F: <<Sì... Io volevo solo passar del tempo con lui, senza pretendere chissà che.>>
G: <<Frà passare del tempo soli significa automaticamente abbandonarsi alle carezze ed ai baci. Vi conosco fin troppo bene e penso che ora che non vi vedete da tanto sia più difficile evitarlo.>>
F: <<Sì okay, è vero, ma questo non implica il dover fare qualcosa che lui non vuole. Insomma, non penso di chiedere tanto.>> dice serio e Mattia sospira appoggiandosi a me.
M: <<Non lo capisce che mi trattengo dal saltargli addosso e più fa così più mi piace?>> mi dice con un mezzo sorriso.
G: <<Lo so... E' che Mattia è insicuro, Mattia ha bisogno del tuo consenso sempre, anche quando non te lo sta chiedendo, ha sempre bisogno della tua opinione. E lo sai anche tu.>>
F: <<Più di quello che sto facendo? Io... Mi sto forzando nel riprendermi velocemente, li conosci i miei tempi, ma lo sto facendo per Mattia, per noi, perché lui ha anche ragione quando dice che non vuole parlare con qualcuno che annuisce soltanto. Lui ha ragione su tutto.>>
G: <<Stai reagendo bene Franz e lo sappiamo tutti...>>
F: <<Io non voglio star male con lui, non voglio che trascorra notti insonni per i miei incubi.>> dice teneramente ed a Mattia scende una lacrima.
Io: <<Ehy...>>
M: <<Io... Mi sta solo confermando che mi ama.>> sussurra, gli stringo una mano dandogli un po' di forza.
G: <<Lui passerebbe notti insonni per te, Franz. Lui si annullerebbe pur di vederti sereno.>> dice serio Guido parlando ora come "il padre di Mattia" e non come medico.
F: <<Lo so, non voglio accada.>> dice abbracciando Guido.
F: <<Scusami tanto.>> sussurra.
G: <<Calmo...>>
F: <<Sei il padre che avrei sempre voluto... Davvero.>> e Mattia mi stringe a sé sapendo che il mio pensiero è lo stesso.
G: <<Vostro padre vi vuole bene.>> gli dice serio senza un minimo di incertezza nella voce.
Io: <<Come si può voler bene ad un figlio e fargli questo?>> sussurro appena.
M: <<Infatti, ma papà ha sempre ragione.>> dice sicuro.
F: <<No Guido, io ci ho provato a convincermi, ma non riesco, io non so cosa avrei fatto senza il tuo aiuto... Quando tu c'eri anche a notte fonda o all'alba per ascoltarmi e mi aiutavi, mi sostenevi, è solo grazie a te e tuo figlio che io sto provando ad accettare la mia sessualità, perché voi non mi avete mai fatto sentire inferiore a nessuno... Voi e mio fratello, ovviamente.>>
G: <<Neanche i tuoi a casa.>> dice prima di sentirlo sbuffare.
F: <<Per quanto ancora? Per poco, molto poco.>> dice serio.
G: <<No, Franz devi aspettare.>> gli dice seriamente.
F: <<Sì Guido, ma tra due, sei mesi o un anno non cambierà niente. Lo sappiamo tutti, mamma avrà la delusione di non poterla mai conoscere la fidanzatina e si dovrà accontentare, se vuole, di conoscere davvero il mio vero amore, il mio principino. Mariagrazia rimarrà delusa di non poter mai legare con una mia fidanzata, ma dovrà farlo col mio cucciolo. Poi... Poi c'è papà che appena saprà di Matt litigherà con te ed io non voglio.>>
G: <<Tuo padre dovrà pensare che io non ne sapevo nulla... Ci ho pensato e ho bisogno di avere la fiducia di tuo padre per starvi vicino, mi toccherà fingermi arrabbiato con voi, ma sarà solo una buffonata.>> Franz ride.
F: <<Sei un genio. Lo sai già, però.>>
G: <<Non potrò farlo con te Franz, dovrò farlo con Piero e questo non può far altro che spezzarmi il cuore.>>
F: <<Devi fingerti arrabbiato con tutti noi. Ce la faremo Guido, insieme, tutti e quattro, capito?>> gli dice e Guido annuisce mentre Mattia mi stringe a sé.
M: <<Ce la faremo, te lo prometto piccoletto.>> mi sussurra quando mi avverte singhiozzare, io annuisco e mi calmo un po', ci avviciniamo finalmente a loro e Guido guarda Mattia e ride.
G: <<Da quant'è che origliavate voi due, eh?>>
M: <<Origliare noi? Ma quando mai!>> dice ridendo sedendosi su una gamba del padre mentre io resto in piedi a sguardo basso per non far vedere gli occhi rossi, mio fratello mi attira per i fianchi accanto a sé.
F: <<Non piangere, Brò...>> sussurra lasciandomi un bacio su una tempia ed io annuisco.
F: <<Si sistemerà tutto, come dice Guido capito?>>
Io: <<Sì... Grazie di essere qui per me.>> sibilo.
F: <<Sei il mio cucciolino, non potrei fare diversamente.>> mi sussurra ed io poggio il capo sulla sua spalla.
M: <<Che teneri siete.>> dice accarezzando i capelli di suo padre, Franz e Mattia si scambiano un'occhiata ed un sorriso, gli basta forse per essere più forti.
M: <<Mi sa che è già ora di pranzo.>> ridacchia.
G: <<Sì, andiamo.>> ride alzandosi per poi ricevere una telefonata.
G: <<Vostro padre...>> sussurra per poi rispondere.
G: <<Gaetà dici... Tutti insieme?... Va bene, ora vi raggiungiamo.>> annuisce per poi chiudere la chiamata.
G: <<Pranzo tutti insieme in hotel...>> io sbuffo mentre Mattia ride, Guido si accorge del mio cambiamento e si avvicina a me mentre camminiamo.
G: <<Che ti succede?>> mi chiede passando un braccio sulle mie spalle.
Io: <<Niente.>> dico serio portando lo sguardo davanti a me.
G: <<Piero forza, ti conosco.>> dice serio, ma io sono intenzionato a non dirgli niente.
Io: <<Ho detto niente. Non mi succede niente.>> dico forse anche troppo duro.



Note: 
Buonasera ragazze, come state? 

Troviamo un confronto tra fratelli, un confronto tra Piero e Mattia, un altro tra Mattia e Franz, un altro ancora tra Franz e Guido. 
Il capitolo dei confronti!
Cos'ha realmente Piero, però?
Che ne pensate? Fateci sapere!


Ps: Vi stiamo rubando del tempo per condividere con voi una situazione su cui sorvoliamo da un po' di tempo.
Abbiamo notato che circolano alcune storie che riproducono gli stessi temi, spesso anche gli stessi dialoghi e le stesse vicende di questa fanfiction, addirittura i nostri personaggi inediti frutto solo della nostra inventiva, ciò ci lascia abbastanza perplesse e ci induce a puntualizzare alcune cose: ciò che leggete è frutto di un lavoro a quattro mani, è il tentativo di portare sotto i vostri occhi diverse realtà che abbiamo sempre cercato di trattare in modo delicato e profondo. Dietro tutto ciò c'è del tempo impiegato, c'è affetto verso Gianluca, Ignazio e Piero, c'è la volontà di non voler urtare la sensibilità di nessuno, ma ci sono soprattutto delle riflessioni personali. Ci teniamo a precisare che ci fa piacere che certi temi vengano trattati anche da altri e non siamo qui ad accusare di "copiare", vorremmo solo invitarvi a rendere "vostre " le vostre storie, a renderle uniche e non a manipolare le idee altrui.Siamo soddisfatte nel vedere che questa fanfiction vi stia piacendo oltre le nostre aspettative. Vi ringraziamo del supporto e dell'affetto che ci dimostrate.

Grazie per la pazienza, a prestoS&I

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