Non voglio farti del male

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Ignazio si precipita su di me e mi stringe le braccia attorno al corpo.
I: <<Piero... Finalmente.>> mi stringe a sé ed io avvolgo le braccia attorno al suo collo.
Io: <<Gnè...>> sussurro affondando il voto nell'incavo del suo collo.
I: <<Piccolo mio... Come stai? Come ti senti? Non ti accadrà più niente ora, niente.>> mi sussurra a raffica ed io non faccio altro che stringermi a lui.
I: <<Dimmi che stai meglio...>>
Io: <<Sì... Un po' sì.>> sussurro sentendo subito le sue labbra sulla mia guancia.
I: <<Ora ci sono io con te...>> mi dice con un filo di voce e l'unica cosa che voglio adesso e star solo con lui, poter avere uno spazio tutto nostro, mi stringo a lui lasciandogli un bacio leggero sul collo che però lo fa rabbrividire.
I: <<Piccolo mio...>> mi sussurra allontanandosi un poco da me, prende il mio viso tra le mani e mi lascia un tenero bacio sulle labbra. Mattia si siede sulle gambe di mio fratello avvolgendogli un braccio attorno al collo
M: <<Io veramente sto riempiendo la vasca da bagno.>> gli dice mentre Ignazio si siede vicino a me.
F: <<Okay...>> arrossisce teneramente.
I: <<E' da stamattina che volevo abbracciarti.>> sussurra ancora ed io non gli rispondo, appoggio la testa sul suo petto lasciando che le sue dita accarezzino i miei capelli
I: <<Quando Guido mi ha detto cosa ti fosse accaduto mi sono spaventato così tanto... Ho avuto paura che ti fosse accaduto qualcosa... Poi quando ti ho visto con la flebo e che non riuscivo neanche a parlare mi piangeva il cuore, mi stavo sentendo male.>> mi sussurra ed il abbasso lo sguardo.
Io: <<Mi dispiace, scusami.>> sussurro.
I: <<Ma no, dispiace a me non esserti stato vicino... Avevi bisogno di me ed io non potevo esserci.>>
Io: <<Lo so, però ora non pensarci più... Ora sei qui.>>
I: <<Adesso sì, sono più tranquillo sapendoti vicino a me.>> mi dice sottovoce mentre noto mio fratello lasciare un leggero morso sulla mandibola di Mattia che sorride chiudendo gli occhi.
Io: <<Abbiamo tutti bisogno di stare con chi ci fa stare bene.>> sussurro.
I: <<Quindi io ti faccio stare bene?>> mi chiede piano stringendomi nuovamente a sé.
Io: <<Come neanche immagini.>> sussurro piano.
I: <<Sei stranamente dolce quando stai poco bene...>> ammette sorridendo
Io: <<Forse.>> mi limito a dire guardando i suoi occhioni scuri, così profondi e quasi luminosi, bellissimi.
I: <<Sei bello anche pallido come ora...>>
Io: <<Non dire sciocchezze, sono un cadavere e senza forze. Michele che ha detto?>> chiedo piano.
I: <<Ha detto che la riunione è annullata, che domani non fai le prove...>> io annuisco appena, non posso permettermi di far annullare un altro concerto, mi manderebbe sicuramente a casa. Mattia si alza e con lui mio fratello
M: <<Noi vi lasciamo un po' di calma... Così siete più liberi di parlare.>> dice senza aggiungere altro per poi chiudere la porta del bagno dopo aver fatto entrare mio fratello, Ignazio mi guarda ed alza un sopracciglio.
Io: <<Vogliono stare soli, devono chiarire un po' di cose.>> dico una mezza verità stendendomi nuovamente sul letto, Ignazio annuisce e si mette al mio fianco.
I<<vieni qui amore>> mi dice con un dolce sorriso prendendomi dai fianchi ed adagiandomi sul suo corpo.
I: <<Così non puoi scappare.>>
Io: <<Non voglio scappare Ignazio...>> sussurro guardando il suo sorriso. È così diverso da quando stava la sua fidanzata, è come se ora fosse nuovamente luminoso.
Io: <<Sei così diverso da quando c'era lei... Sei più luminoso.>> gli sussurro poggiando il volto sul suo petto sentendo il suo battito regolare.
I: <<Che intendi dire??>> mi chiede piano accarezzandomi la schiena.
Io: <<Che hai di nuovo gli occhi che brillano, che sorridi di più.>> gli spiego.
I: <<Non so perché... Non ci pensare. Ora sono contento di esser qui, di averti tra le mie braccia.>>
Io: <<Anche io...>> mi sporgo verso di lui e arrivo a toccare il suo mento con la mie labbra, si allunga un po' verso di me fino a far sfiorare le nostre labbra, un tocco leggero che mi fa scoppiare il cuore di gioia.
I: <<Non posso fare a meno di te.>> mi sussurra intrufolando le sue mani fredde sotto la mia maglia facendomi avvertire numerosi brividi alla schiena. Sento le sue dita toccarmi ogni vertebra e ad ogni contatto il contrasto tra la sue mani fredde e la mia pelle calda mi fa sussultare
I: <<Sei bellissimo... Hai la pelle così morbida e calda.>> mi dice facendo scivolare le mani sui miei fianchi, faccio intrecciare le nostre mani e le porto al lato del suo viso.
Io: <<Non è vero. Sono un piccolo esserino a cui escono le ossa da fuori. Non c'è niente di bello in me.>> dico serio, ma lui scuote il capo.
I: <<Solo perché sei più magro non significa che sei brutto...e poi a me piaci e mi prenderò cura di te>> sibila per poi accarezzarmi tutta la colonna vertebrale con una rapidità tale da farmi sfuggire un sommesso mugolio Ignazio sorride notandolo e lascia un bacio sul mio naso e poi all'angolo della mia bocca, sospiro quando mi stringe a sé e chiudo gli occhi beandomi del suo corpo a contatto col mio.
Io: <<Ho rischiato un arresto...>> sussurro ad occhi chiusi e mi rendo conto che mi ha sentito e mi ha capito quando avverto il suo corpo irrigidirsi sotto il mio.
I: <<Amore...>> mi sussurra stringendomi ancor di più.
Io: <<Guido era molto preoccupato... Sono svenuto in bagno e sarò rimasto a terra privo di sensi per un due o tre ore.>> sento nuovamente gli occhi lasciar cadere delle lacrime e con lui è sempre così facile lasciar libere le emozioni.
I: <<Non piangere...>> mi sussurra stringendomi ancor di più lasciandomi quasi senza fiato, come se volesse far fondere i nostri corpi.
Io: <<Ho paura Gnè... E se qualcosa andasse storto? E se mi sentissi male durante il concerto di domani? Io non posso continuare...>> sussurro appena.
I: <<Ce la farai... Te lo assicuro, io ti aiuterò.>> mi dice con dolcezza mentre tiro su con il naso.
Io: <<Okay... Mi stanca anche questa storia che dobbiamo vederci di nascosto, che non possiamo neanche scambiarci uno sguardo.>> ammetto.
I: <<Lo so piccolo mio, ma non posso permettere che tu venga fatto altro male, hai sofferto anche troppo.>> mi dice serio per poi guardarmi.
Io: <<Che c'è?>> chiedo piano.
I: <<E se chiedessimo a Franz e Mattia di coprirci per una sera?>> Io trattengo un sorriso
Io:<<Perché?>> sussurro.
I: <<Così possiamo star un po' per i fatti nostri, ceniamo insieme e vediamo un film.>> io alzo un sopracciglio e lui ride.
I: <<Lo so che l'ultima volta che l'ho detto non lo abbiamo più visto, però questa volta proverò a far il bravo.>> sibila ed io sento un brivido correre lungo la mia schiena quando quasi come fosse un flash mi rivedo con le sue mani sul corpo in quella che è stata la nostra notte, provo a non sorridere al ricordo.
Io: <<Boh, vediamo... Anche perché per loro è più difficile riuscire a coprirci... Io per lasciare loro del tempo sono andato a cena con mio padre e con Guido, ma per loro sarà complicato...>> sussurro e lui annuisce.
I: <<Proviamoci quando stai meglio, okay?>>
Io: <<Perché quando sto poco be...>>
I: <<Quando stai poco bene ho paura anche solo di baciarti, ho paura di farti del male.>>
Io: <<Quindi sarebbe per questo che non mi baci.>> lui ride stringendo le mie dita tra le sue.
I: <<Non sapevo che volevi un bacio...>>
Io: <<Io voglio sempre un bacio...>> gli sussurro e lui mi sorride malizioso.
I: <<Autoritario.>> mi sussurra prima di poggiare, finalmente, le sue labbra sulle mie. Io mi lascio andare nelle sue braccia, lascio le mie labbra sfiorare lentamente le sue per poter bearmi della consistenza e della dolcezza delle sue labbra carnose. Avverto che Ignazio spinge con delicatezza il mio corpo sul suo quando inizia a mordermi il labbro inferiore, porto una mia mano tra i suoi capelli, mentre l'altra resta legata alla sua.
I: <<Mi sei mancato.>> mi sussurra quando ci allontaniamo leggermente per riprendere fiato, ma io non gli rispondo, poggio solo le mie labbra sulle sue. Ignazio dischiude le sue labbra accarezzando con la lingua le mie e quel contatto fa emergere quanto per entrambi sia importante star vicini, sia importante un bacio e una carezza. La mia lingua scivola nella sua bocca e proprio quando sta per sfiorar la sua sento i polmoni bruciare e sono costretto ad allontanarmi, porto la fronte sul suo petto e nonostante l'affanno e le orecchie fischiare provo a respirare quanto più posso.
I: <<Ehy, ehy, che succede?>> mi chiede spaventato, ma io non riesco a rispondergli, stringo solo di più la sua mano.
I: <<Respira con me...>> mi dice ed avverto il suo petto alzarsi e abbassarsi, seguo il suo respiro e riesco a regolare il mio.
I<<Va meglio?>> io annuisco per poi sospirare.
Io: <<Se per un bacio sto così non oso immaginare domani.>> dico sconsolato poggiando il volto sul suo petto provando a non farmi prendere nuovamente dalle lacrime.
I: <<Domani starai meglio, devi dar modo al tuo organismo di reagire... Non puoi pretendere che in poche ore tu stia in forma.>> mi dice con un tono che mi rassicura portandomi a credere alle sue parole, cala un rilassante silenzio tra noi, uno di quei silenzi in cui mi sento voluto bene, mi sento apprezzato e sostenuto da lui. Ed è in quel silenzio che entrambi sentiamo qualche verso provenire dal bagno, inizio a ridere preso dall'imbarazzo e lo stesso fa Ignazio, ridiamo forse perché imbarazzati, forse per coprire i rumori dei ragazzi, forse per lasciar loro ancora della privacy.
I: <<Sono affiatati però.>> mi dice mettendosi seduto sul letto portandomi tra le sue gambe.
Io: <<Già, forse anche troppo!>>
I: <<Se stanno bene insieme che c'è di male...>> dice guardandomi.
Io: <<Sono pur sempre due ragazzi Ignazio...>>
I: <<Anche noi siamo due ragazzi, eppure mi viene naturale baciarti o accarezzarti.>>
Io: <<Quindi non sei pentito di tutto ciò che è accaduto prima che arrivasse lei?>> chiedo assillato da tempo ormai da questo dubbio.
I: <<No... Anzi...>>
Io: <<Però poi hai cercato lei tra le lenzuola...>> sussurro chiudendo gli occhi.
I: <<Piero...>>
Io: <<Sì, lo so che lei è la tua ragazza, lo so.>> sussurro allontanandomi piano da lui.
I: <<Ehy... Torna qui.>> mi afferra nuovamente avvicinandomi a sé
I: <<Io... Non è tutto proprio come credi.>> mi dice quasi arrossendo.
Io: <<Non sono stupido Ignazio e poi non si risparmiava davanti a tutti, figurati quando eravate soli...>>
I: <<Non è questo ciò che intendo.>> mi interrompe.
Io: <<Ed allora dimmelo cosa intendi, perché io non sono ancora un veggente.>> sono tornato più freddo e scostante adesso.
I: <<E' che... Io... Io ho pensato a te in più di una occasione mentre ero con lei.>> dice rapidamente, mi allontano da lui invaso un senso di nausea e di ribrezzo.
Io: <<Ma che schifo... Neanche alla peggiore delle amanti capita una cosa simile.>> dico ad alta voce.
I: <<Ecco... Lo sapevo che ho sbagliato a dirtelo...>>
Io: <<Ma ti rendi conto o no? >>
I: <<Non ci voglio pensare, okay? Mi sei venuto in mente tu, che ci posso fare... Sarà che il ricordo di noi due era fresco.>> dice abbassando il capo.
Io: <<E quando stai con me pensi a lei?>> chiedo e lui scuote la testa arrossendo.
Io: <<Non ti credo, mi dispiace.>> dico serio e lui abbassa lo sguardo.
Io: <<Secondo me tu non ci pensi a quello che dici, io non ci posso credere...>> dico iniziando ad agitarmi.
I: <<Perché? È tanto scandaloso che ti penso? Io davvero sono un cretino a dirti anche quello che mi passa per la testa... Come se davvero mi piaccia ammettere questa situazione.>> ed il tono delle sue parole mi fa riflettere, mi fa capire che forse non mi sta mentendo.
Io: <<Non è questo... E' che non me lo aspettavo e faccio fatica a crederci... Non riesco a capacitarmi dell'idea che io possa essere importante... Così importante per te.>>
I: <<Forse è la volta buona che capisci che non sto giocando con te...>> il suo tono è deluso ed io abbasso lo sguardo, lo sento alzarsi dal letto ed avviarsi alla porta.
I: <<Forse è meglio se me ne vado.>> dice serio.
Io: <<Gnè...>> sussurro piano, ma lui non presta ascolto al mio richiamo ed esce sbattendo la porta, mi alzo a fatica e raggiungo la porta appoggiandomi al muro fino ad aprirla e non serve nemmeno che percorra il corridoio perché lui è accanto alla mia porta che sbuffa.
Io: <<Ignazio...>> sussurro sentendo le gambe quasi cedere.
I: <<Ma sei pazzo ad alzarti...>>
Io: <<Non voglio che te ne vai.>> ammetto appoggiandomi alla porta.
I: <<Vieni qui, stupido.>> dice serio prendendomi tra le braccia e riportandomi sul letto.
Io: <<Non andartene...>> sussurro piano.
I: <<Dove vuoi che vada.>> mi accarezza piano i capelli e io chiudo un po' gli occhi.
I: <<Vuoi qualcosa da bere o da mangiare? >> mi chiede.
Io: <<Dovrei bere ancora il succo di frutta...>> lui prende il bicchiere e me lo avvicina.
I<<Bevine un po', forza.>> mi sorride ed io arrivo quasi a finirlo per poi stendermi sotto le coperte e guardarlo mentre mi guarda.
Io: <<Sei imbarazzante, smettila.>> gli sussurro e lui ride sommessamente per poi stendersi accanto a me.
I: <<Tu sei importante per me, non immagini neanche quanto, vorrei solo che tu lo capissi.>> Io annuisco sospirando.
Io: <<Tu pensi di essere importante per me?>> gli chiedo ed Ignazio sorride annuendo.
Io: <<Sì?>>
I: <<Sì... Me lo dimostri.>> io arrossisco evidentemente imbarazzato per poi attirarlo a me e premere le mie labbra sulla sua guancia.
I: <<Io so che non te lo dimostro abbastanza, so che può sembrare che io ti usi soltanto, ma non è così amore mio, non è per niente così.>> dice serio.
Io: <<In alcuni momenti percepisco in modo anche molto forte che ci tieni a me... Però prima non mi aspettavo che mi dicessi determinate cose... Cioè, è davvero impensabile per me...>>
I: <<Fai finta che non ti ho detto nulla...>>
Io: <<No Ignà, perché se hai pensato a me mentre stavi con lei vuol dire che con me puoi aver pensato a lei...>> sussurro piano e lui sospira.
I: <<Ti prego, non pensarci..>> mi dice serio.
Io: <<Ma...>>
I: <<Con te penso solo a te Piero...non sarei qui se fosse diversamente. Con te sto davvero bene, tu sai tutto di me, anche le mie paure, anche il mio passato, tu c'eri anche quando ero un arancino con i piedi... Tu ci sei sempre stato e non so perché, vicino a te i miei difetti sembravano scomparire.>> non gli rispondo, gli lascio solo un dolce bacio sulle labbra.
Io: <<Sei così bello quando fai così.>> gli dico teneramente e lui mi abbraccia forte.
I: <<Io senza te non so stare Piero.>> mi dice chiudendo gli occhi.
Io: <<Il tuo profumo... Mi rilassa.>> ammetto facendomi più piccolo tra le sue braccia e lasciando che le sue mani mi accarezzino con dolcezza la schiena dandomi la certezza che lui davvero vorrebbe restar al mio fianco.
I: <<Dormi un poco, dai.>> mi sussurra iniziando a farmi i grattini sulla schiena che mi portano a chiudere gli occhi ed a rilassarmi finché non mi addormento.
Mi sveglia forse poco dopo la voce sempre troppo alta di Mattia.
M: <<Sei scemo a chiudere a chiave? Metti che non uscivamo più?>> brontola aprendo la porta del bagno.
F<<come se ti dispiaceva se rimanevamo ancora...>>
M: <<Non significa niente, sai che mi spaventa questa cosa.>> dice serio e Franz sospira, Ignazio mi stringe a sé capendo che mi sono svegliato.
M: <<Che carini che siete.>> dice prendendo una sigaretta, Franz non mi guarda, è imbarazzato e subito si dirige fuori al balcone appoggiando la mano al muro e camminando in modo buffo facendo ridere Mattia.
F: <<Disgraziato, fituso.>> sussurra a Mattia che lo stringe forte.
M: <<Sei bello quando parli in dialetto.>> gli lascia poi un bacio sul collo.
F: <<A me non piace quando parli romano...>> ride.
M: <<Tanto non ci credo.>> gli dice accendendo la sigaretta.
F: <<Dai fammi far un tiro...>>
M: <<Ma stai zitto... Fuma da me.>> gli dice sorridendo, mio fratello sorride appena sedendosi poi lentamente sulla poltrona.
F: <<Mannaggia la miseria, Mat!>> mugugna appena, Mattia si siede sulle sue gambe baciandolo e buttando il fumo della sigaretta nella sua bocca ed Ignazio mi guarda quasi sconvolto.
I: <<Dovevano parlare Piero quei due...>> mi sussurra.
Io: <<Eh, evidentemente hanno trovato di meglio da fare...>> gli sussurro chiudendo nuovamente gli occhi sentendomi improvvisamente stanco e mi rendo conto come non mi abbia fatto bene agitarmi prima.
I: <<Sei pallido...>>
Io: <<Mi sento debole.>> ammetto.
I: <<Non ti dovevi alzare Piero, dovevi star calmo... Sei ancora sotto sedativi e fai fatica.>> mi dice baciandomi sulla fronte.
Io: <<Lo so, però...>>
I: <<È colpa mia, ti ho fatto agitare.>> mi sussurra baciandomi poi la fronte.
Io: <<Sh, non dire stupidaggini.>>
I: <<Non voglio farti del male...>>
Io: <<Tu non mi fai male, con te sto solo meglio.>> sibilo sentendo le sue mani ad accarezzarmi i fianchi e le sue labbra vagare dalla fronte alla tempia.

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