Sarebbe bello se l'amore vincesse qualche volta

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Guido mi solleva senza dirmi nulla, mette un paio di cuscini dietro la mia schiena.

G: <<Guardami. Ce la facciamo tranquillo.>> mi dice ed appoggia una mano sul mio petto e preme.

G: <<Inspira...>> lo faccio nonostante mi dia fastidio quella pressione sul petto.

I: <<Oddio... E' solo colpa mia.>> lo sento sussurrare mentre si siede al mio fianco.

G: <<Non è colpa di nessuno.>> dice serio continuando a fare pressione sul mio petto.

G: <<Fissa un punto è respira. Respira col naso.>> dice serio con uno sguardo di ghiaccio, guardo davanti a me trovandomi i suoi occhi e li guardo vedendovi dentro solo ghiaccio, mi fa una carezza sulla guancia ed io penso che lui non mi farebbe mai del male come mio padre.

Respiro sentendo improvvisamente e fin troppo rapidamente l'aria entrare.

G: <<Piano, con calma.>> io annuisco appena e lui continua a darmi istruzioni nel riuscire a respirare senza andare in apnea.

Io: <<Mi dispiace...>> sussurro appena e lui fa appena un sorrisino.

G: <<Shh, pensa a respirare.>> mi dice per poi voltarsi verso Ignazio ed osservarlo.

I: <<Non so come sia successo...>> dice senza guardarlo.

G: <<Lo so io Ignazio.>> gli dice serio.

I: <<Guido, senti io...>>

G: <<Ne parliamo dopo, ora no, Piero ha bisogno di calma adesso.>> mi guarda scostandomi i capelli dal volto, mi accorgo che ho la fronte ed i capelli ancora leggermente sudati. Mi imbarazza così tanto questa situazione, vorrei che Guido non mi vedesse così, ora sicuramente lo dirà a papà e tempo pochi giorni lui sarà nuovamente qui. Chiudo gli occhi per non piangere a causa della disperazione che mi sta assalendo, Ignazio mi accarezza il braccio con la punta delle sue dita e già questo gesto mi tranquillizza. Inizio a respirare con più regolarità a poco a poco.

G: <<Bravissimo, sai uscirne hai visto?>> mi dice.

Io: <<Solo perché ci sei tu.>> dico sorridendo a fatica.

G: <<Sarà, ma l'importante è che ora stai bene.>> è serio il suo tono, ma anche rassicurante, annuisco appena continuando ad avere gli occhi chiusi, non ho il coraggio di guardarlo in volto, so che un solo sguardo con i suoi occhi di ghiaccio potrebbe aumentare smisuratamente i miei sensi di colpa. Ma cosa mi è saltato in mente?

G: <<Come ti senti?>> mi chiede in modo più dolce.

Io: <<Meglio...>>

G: <<Okay, allora posso andare.>>

I: <<Ma...>>

G: <<Avete bisogno di un po' di tempo per voi, è normale.>>

I: <<Grazie Guido.>>

G: <<Ne parliamo domani, okay?>> Ignazio annuisce ed io lo guardo appena abbassando poi lo sguardo.

G: <<Per qualunque cosa sono accanto.>> ci dice per poi uscire e lasciarci soli. Ignazio si precipita al mio fianco mentre io resto immobile tra le sue braccia.

I: <<Amore...>> dice stringendomi, riesco a ricambiare l'abbraccio ed il calore della sua pelle sulla mia non è mai stato così familiare.

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