Sei speciale

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M: <<Doveandate?>> chiede curioso.
F: <<Vado a vedere la palestra con Piero.>> mente poiché potrebbesentirci nostro padre.
M: <<Ah bello, ed io posso venire? Così se ci piace domani andiamo.>>Franz si morde leggermente il labbro guardandolo.
F: <<Okay...>> gli dice.
G: <<Fate doppiamente attenzione.>> gli dice Guido e mio fratelloannuisce, ci dirigiamo verso la palestra.
M: <<Ma non l'avevamo già vista?>>
F: <<Sei stupido Mat, semplicemente Piero ha ricevuto un invito daIgnazio.>>
M: <<Ed io perché non lo sapevo?>> ci chiede sconvolto.
Io: <<Eri impegnato con la psicologa...>> dico alzando le spalle elui mugugna appena, arriviamo in palestra e non c'è nessuno, mi siedo su di unapanca ed aspetto che Ignazio arrivi. Passano i minuti, ma di lui neanchel'ombra così mi alzo e sto per andarmene quando Mattia mi tira indietro.
M: <<Sta arrivando, resta qui. Noi due lasciamoli soli.>> dice amio fratello tirandolo in un angolo, io avverto le mani sudare ed il cuoreaumentare qualche battito, forse non sono pronto a vederlo, forse non sarei maidovuto venire, e sto per lasciare l'ambiente quando in realtà me lo ritrovodavanti.
I: <<Eccomi, scusa il ritardo.>> mi dice, ma non sembra affattotrafelato da una corsa.
Io: <<Non mi piace aspettare, e lo sai.>> dico brusco e lui prendeun respiro profondo per poi guardarmi senza però accennare a parlare ed a mequesta situazione stanca, rischio molto a stare qui con lui, potrebbe veniremio padre e sarebbe la fine, così lo supero di poco per uscire, ma lui miblocca per un braccio.
I: <<Non andare via...>> mi sussurra appena.
Io: <<Allora parla, odio questo silenzio.>> dico brusco.
I: <<Okay senti, io lo so che ho sbagliato, come anche stamattina, matu... Sembra che tu non capisca quanto tu sia importante per me.>> diceserio dopo esserci seduti su un attrezzo ciascuno.
Io: <<Lo sai perché non riesco a crederci...>>
I: <<Sì, e hai ragione, ma guardami Piero... Pensi davvero che potreimentirti e mettere a rischio te, me ed il gruppo per un capriccio?>> ionon lo guardo e lui dolcemente solleva il mio mento facendo incontrare i nostriocchi, mi perdo in quelle iridi color del cioccolato, in quei pozzi scuriincapaci di mentire.
I: <<Io non ti mentirei mai.>> sussurra.
Io: <<Però mi hai ferito Ignazio...>>
I: <<Anche tu mi hai ferito e non per lo schiaffo, ma per tutto il tempoche stavi con Maxim...>> mi dice ed io nascondo un sorriso, era il mioscopo e non glielo dirò mai.
Io: <<Tu stavi con lei... Io non mi sarei mai messo in un angolo adaspettarti. Io sono stato male Ignazio, male e tu non c'eri.>> sussurro elui abbassa il capo.
I: <<Mi dispiace...>>
Io: <<Già, ma comunque non fai nulla per dimostrarmelo.>> Ignazioprende una mia mano nella sua ed io provo a non guardarlo negli occhi.
I: <<Dammi la possibilità di dimostrartelo Piero, dammi il tempo perfarti capire che sei importante per me.>>
Io: <<A che scopo Ignà? Stare ancor più male? Come se il dolore provatonon conti niente? No grazie.>> gli dico tirando dalle sue mani la mia.
I: <<Piero... Ehy...>> devio lo sguardo nonostante so che lui stiacercando un contatto visivo.
Io: <<Non voglio la tua pietà e fors...>>
I: <<Io voglio solo starti vicino e passar del tempo con te senza terzepersone come Maxim...>>
Io: <<Come anche la tua fidanzata Ignazio. Come anche la tuafidanzata.>> gli ringhio contro e lo sento prendere un profondo respiro,noto che non mi risponde e sto per alzarmi, ma lui mi afferra dalla manica.
I: <<Prendiamoci del tempo per noi. Da soli, certo di nascosto, ma dasoli.>> mi sussurra ed io sospiro.
Io: <<Perché?>>
I: <<Perché mi va così Piero. Semplicemente perché mi piacerebbe.>>
Io: <<E se io non volessi? Se bon volessi stare con te per un tuo sfiziopersonale?>> gli dico serio e lui sospira.
I: <<Non ti obbligherò, ma... Insomma Piè, almeno diamoci questaopportunità e mettiamo da parte tutto il resto.>> io mi siedo nuovamentee lo guardo pensando che non è da me metter da parte i problemi e far finta dinulla.
Io: <<Non riesco a far finta che non sia successo niente in questoperiodo...>>
I: <<Lo so, so che non riesci, ma ti chiedo semplicemente di non farprevalere ciò.>> mi dice lentamente ed io sospiro, chiudo gli occhi elascio che Ignazio mi lasci una carezza sulla guancia, vorrei tanto dirgli dino, ma dentro di me so che una delle poche persone a cui tengo davvero è lui.
Io: <<Vedremo se sarai convincente allora.>> gli dico continuando anon cedere.
I: <<Perfetto...>> sibila, mi allontano leggermente da luilasciando che la sua mano cada lontano dal mio viso, lo sento sospirare e poi unamano sul mio braccio tirarmi piano verso di lui e poggiare le labbra sulle mie,chiudo gli occhi godendomi per pochissimo tempo la consistenza delle suelabbra, cerco in brevi attimi di recuperare la lucidità e lo allontano da mepremendo delicatamente sul suo petto.
I: <<Scusa...>> serro le labbra sentendo il suo sapore nella miabocca e scuoto appena il capo.
Io: <<Dobbiamo essere discreti. Sempre.>>
I: <<Si, scusami...>> mi sussurra ed io gli sorrido appena.
M: <<Fate i bravi voi due!>> ci urla dall'angolo in cui si trova, sentoIgnazio ridacchiare, quella sua risata mi confonde e non so come, ma avverto lesue mani sui miei fianchi mentre mi ritrovo sulle sue ginocchia.
I: <<Rilassati, non ci vede nessuno.>> mi sussurra.
Io: <<Non è solo questo, mi devo riabituare a queste attenzioni da partetua.>> ammetto facendolo sorridere sulla mia guancia, sposto lo sguardoverso mio fratello e Mattia che sono stranamente troppo silenziosi e li vedobaciarsi con fin troppa passione.
I: <<Sono affiatati.>> mi dice dolcemente ed io annuisco con unsorrido per poi distogliere lo sguardo da loro, Ignazio mi fa sentire la suaforza sui miei fianchi ed io appoggio il capo sulla sua spalla rimanendodiversi minuti senza fiatare.
F: <<Brò... Andiamo?>> sento dirmi e mi volto notando che si èalzato ed altrettanto Mattia.
Io: <<Sì, meglio non far insospettire papà.>> gli dicosollevandomi.
I: <<Ci vediamo dopo allora? >> mi chiede ed io annuiscorivolgendogli un sorriso. Esco prima io con Franz e Mattia e mi dirigo incamera dove troviamo mio padre e Guido, stanno parlando e noi ci sediamo ognunosul proprio letto, ognuno con i propri pensieri.
Mi stendo notando che lo stesso ha fatto mio fratello, metto le cuffiette eripasso tutte le canzoni fin quando mio padre non lascia la stanza lasciandocifinalmente soli, Guido entra e mi guarda, io gli faccio solo un dolce sorrisoche lui ricambia.
G: <<Tutto bene Piero?>>
Io: <<Sì, ho parlato con Ignazi...>>
M: <<Ed Ignazio lo ha baciato.>> gli dice ridacchiando.
G: <<Mi auguro solo che questo ti aiuti in questo periodo.>> midice iniziando a prendere gli abiti.
Mattia si dirige verso Franz , il quale è vicino a me e gli lascia un baciosulla guancia.
M: <<Topino...>> mio fratello gli avvolge un braccio attorno allespalle facendo sorridere Mattia.
M: <<Che c'è?>> gli chiede dolcemente delineando con due dita ilprofilo del suo viso.
F: <<Ancora per poco e poi staremo da soli, te lo prometto.>> glisussurra stringendolo ancor di più.
M: <<Non vedo l'ora, anche stare solo così.>> gli sussurra condolcezza, mio fratello non risponde, ma noto che chiude gli occhi quando Mattiaappoggia il volto sul suo petto.
M: <<Sei teso...>> gli sussurra passandogli una mano sul ventre.
F: <<Un po'...>>
M: <<Per tuo padre?>> Noto Franz sospirare.
F: <<Anche, temo che ci veda, che inizi a sospettare di noi e tu...>>
M: <<Shh... Non accadrà nulla di tutto ciò, okay? Ne sono certo.>>
F: <<E se dovesse accadere?>> chiede con un sospiro.
M: <<Fidati di me amore mio, non accadrà.>> gli sussurralasciandogli un bacio sul mento.
F: <<Non voglio che ne andiate di mezzo tu e Piero, tutto qui.>> iosorrido senza farmi notare contento che per lui io sia importante.
M: <<Ciccio... Stai tranquillo, ehy.>> gli passa una mano lungo ilfianco pizzicandolo un pochino.
M: <<Sei morbido... Perfetto da mordere.>> gli dice e mio fratelloarrossisce quando il mio sguardo trova il suo.
F: <<Scusa, è che...>> prova a giustificarsi, ma io lo fermo.
Io: <<Anch'io ti mordevo da piccolo, non devi scusarti.>> gli dicosorridendogli.
Mattia lo bacia lungo il collo per brevi attimi prima che Guido ci richiamiinvitandoci ad alzarci per andar in teatro. Tutti e tre ci sistemiamo per poilasciar la stanza con Guido ed in breve tempo arriviamo tutti in teatro, misiedo su delle poltroncine e prendo tra le mani il mio spartito.
Neanche mi rendo conto del tempo che passa fin quando non avverto la voce diMichele che mi invita a salire sul palco su cui vedo già Gianluca e Ignazio, unavolta su quel palco la musica inizia ed io lascio che la voce esca. Le primecanzoni le provo senza problemi, senza fatica, ma il duetto e l'assolo arrivanotroppo velocemente ed io forse non sono pronto. Sento l'aria mancarmi e sonocostretto a boccheggiare una volta terminata la canzone, scendo a fatica dalpalco e subito trovo le braccia di Guido ad accogliermi, l'aria non entra ed iofaccio fatica a respirare, lui se ne rende conto e mi fa sedere su una dellepoltroncine.
G: <<Bravo così...>> mi sussurra ed io annuisco continuando arespirare.
P: <<Guido che succede?>> chiede preoccupato.
G: <<Un calo di zuccheri Gaetano, tranquillo.>> gli dice piano.
P: <<Piero perché fai così? Ti devi muovere, è solo un capogiro, haicapito? Non è che muori.>> mi dice brusco.
G: <<Ora gli passa, ha bisogno di un po' di calma per dieci secondi.>>mi difende senza farsene accorgere.
P: <<Non li ha dieci secondi Guido. Sta facendo delle prove, deve staresu un palco a cantare.>> dice duro ed io prendo un respiro più profondodegli altri.
G: <<Lo so Gaetano, ma così tu non mi aiuti, ma proprio perniente.>> dice serio.
P: <<Ma fa tanto caos per un calo di zuccheri...>> quasi mirimprovera ed io stringo la giacca di Guido.
G: <<Gaetano per favore, glielo dici dopo.>>
P: <<No, perché deve capire che è colpa sua che non mangia niente. Cosìimpara.>>
G: <<Sta mangiando il giusto Gaetano, anzi, oggi ha mangiatotutto.>> dice serio e mio padre sbuffa.
P: <<È comunque colpa sua se sta così. Se vedo che sta nuovamente maleprende il primo aereo per l'Italia.>> dice serio, ma nessuno di noirisponde.
G: <<Ma ti sembra il modo di dirgli queste cose?>> lo rimproveraaccarezzandomi.
P: <<Deve imparare, non risolve il problema senza guardare la realtà.>>alza il tono ed io chiudo gli occhi.
G: <<Gaetano per piacere.>> lo richiama, ma mio padre sembra nonsentire.
P: <<Guido deve capire che o sta bene o se ne ritorna in Italia. Fa piùmale che bene al gruppo in questo momento la sua presenza.>> dice duroalzando il tono facendo fermare le prove.
Io: <<Smettila ti prego... Smettila.>> sussurro appena.
G: <<Vai da Franz, fatti portare fuori e continua con questo esercizio.>>mi dice dandomi due colpetti sulla schiena, io annuisco e raggiungo miofratello che subito mi viene in contro.
Io: <<Dobbiamo uscire... Guido ha dett...>>
M: <<Andiamo dai, non meriti di esser trattato così.>> mi dicedolcemente Mattia, usciamo fuori ed io continuo a fare l'esercizio che stavofacendo con Guido.
F: <<Non dargli ascolto, non ha ragione.>> mi sussurra, ma io nongli rispondo.
M: <<Piero, forza. Tu sei un vincitore e lo sai.>> mi dice serio,ma io non rispondo neanche a lui, mi viene vicino e mi mette una mano dietro laschiena per poi farmi appoggiare il volto sul suo petto.
M: <<Respira adesso...>> mi sussurra dandomi un po' più di calmacon quel gesto.
Io: <<Ha ragione...>>
M: <<Non ha ragione, lo sanno tutti... Odio quando diventi come me.>>mi dice ridendo e strappandomi un sorriso.
Io: <<Invece si, ha ragione... Magari lo pensano anche tutti, ma nessunoha il coraggio di dirmelo.>> sussurro piano sentendo le dita di Mattiatra i miei capelli.
M: <<Non è vero.>> mi sussurra.
Io: <<Anche Michele lo pensav...>>
F: <<Michele ha capito che stai dando il massimo e diciamolo, da quando ètornato papà avverti di più la pressione, è colpa sua Piero, lo sai anche tu.>>è rassicurante il suo tono ed io continuo a guardare davanti a me ed arespirare seguendo quasi il respiro di Mattia.
Io: <<Sono io che lo porto a reagire così, è colpa mia.>> sussurroappena e Mattia sbuffa sonoramente.
M: <<Smettila. Non dire queste stupidaggini.>> dice serio, ma ioscuoto il capo.
Io: <<È colpa mia Mattia...>>Mattia mi solleva il volto e punta isuoi occhioni nei miei.
M: <<Tu devi reagire, hai capito? Non lo voglio più sentire che è colpatua, l'unica colpa che hai è buttarti giù senza lottare. Tu sei speciale Piero,punta in alto e ricorda che la sfida più dura è sempre con te stesso.>>mi dice serio, stranamente senza sarcasmo.
Io: <<Io non ce la faccio Mattia. Ci sono momenti in cui mi verrebbe lavoglia di andare da lui e dirgli "Okay, prenota il volo e torniamo acasa", curioso anche di una sua reazione. Io non so lottare Mattia, non soessere forte.>> sussurro mantenendo lo sguardo nel suo.
M: <<Tu sei forte, più di quanto credi e più di quanto noi tuttocrediamo, devi solo fregartene di quello che ti dice tuo padre in questomomento.>> mi accarezza poi una guancia con fare protettivo ed io chiudogli occhi e lui continua a parlarmi.
M: <<E poi hai noi, lotteremo sempre con te ed anche per te se dovesseservire.>> continuo a mantenere gli occhi chiusi e lo stringo a meportando le braccia intorno al suo busto.
M: <<Ora calmati e respira, forza.>> mi sussurra quando sentiamodei passi avvicinarsi.
G: <<Ragazzi...>> la voce di Guido è rassicurante per tutti noi.
F: <<Che succede?>>
G: <<Possiamo andare, Michele ha detto che non serve provare ancora vistoche ieri hai fatto delle buone prove e la canzone con Ignazio era ottima.>>mi dice calmo.
Io: <<Davvero?>>
G: <<Sì, è stata anche una mia scelta, ma sì.>> io annuisco edabbasso il capo.
G: <<Che succede?>> mi viene vicino e mi poggia una mano sullaspalla, ma io scuoto il capo.
M: <<Dice che è colpa sua se il padre reagisce così. Dice anche che nonvuole lottare.>> sbuffa ed io lo incenerisco con lo sguardo, Guido silimita ad annuire.
G: <<Ne parliamo in hotel.>> la fa breve mentre prendiamo il primotaxi, Franz appoggia la testa sulla spalla di Mattia.
F: <<Mi piace quando riesci ad essere forte come prima...>> glisussurra e Mattia gli lascia un bacio sulla fronte. Dovrei dire grazie aMattia, ma adesso non mi va di parlare con nessuno. Arriviamo in albergo evelocemente mi dirigo in camera, entro e mi metto sul mio letto, do le spallealla porta che sento aprirsi poco dopo.
M: <<Perderò un polmone a furia di correre dietro a tuo fratello,sappilo.>> sento dire da Mattia a Franz, io chiudo gli occhi portando lacoperta poco sopra il capo, sento il letto abbassarsi, ma nessuno invadere imiei spazi.
M: <<Vieni qui, Ciccio...>> gli dice con dolcezza.
F: <<Che possiamo fare Mat?>> lo sento bisbigliare.
M: <<Niente, sta meglio ora... Lascialo un po' per i fatti suoi, papà lofa sempre con me.>>
F: <<Ma lui non è te... Lui non riesce a farcela da solo.>> losento sussurrare affranto.
M: <<Lui è peggio di me, è vero, ma non per questo tu devi per forzaaiutarlo. Devi lasciarlo crescere anche tu, non potrai sempreproteggerlo.>> gli sussurra e sento mio fratello sospirare, io mi raggomitoloancor di più su me stesso.
F: <<Non è peggio di te... Tu sei troppo... Come dire...>>
M: <<Troppo un caso perso, ma sai cosa? Sai cosa mi rende migliore ora?>>gli chiede con una voce dolce.
F: <<Cosa?>>
M: <<Chiediti più che altro chi.. >> non sento mio fratellorispondere, ma solo uno schiocco leggero di labbra.
M: <<Mi rendi diverso, migliore. Mi rendo conto di essere migliore anchecon gli altri quando ti ho vicino.>> gli sussurra.
F: <<Mi sto riabituando alla tua presenza Mat, ed è un bel problemaperché poi sarà difficile star lontani.>> gli dice teneramente.
M: <<Sì? È quello che voglio.>> gli dice con una punta di sarcasmo,mi fa sfuggire un sorriso la loro conversazione.
M: <<Piero lo sappiamo che ci senti e non stai dormendo.>> ride, tolgoun po' la coperta dalla testa e li osservo: stanno l'uno nelle bracciadell'altro, Mattia con il capo poggiato sul petto di Franz che gli accarezzateneramente i capelli.
Io: <<Smettetela di essere così belli, okay?>> sbuffo mettendomi apancia sotto rivolgendo nuovamente lo sguardo al muro.
M: <<Ma guardalo... Fa l'arrabbiato ora.>> dice a mio fratelloridacchiando.
F: <<Ma lascialo stare.>>
M: <<No, è il mio piccolo cognato.>>
F: <<Come sei affettuoso...>>
M: <<Che c'è, sei geloso? Topino da biblioteca...>> io trattengouna risata anche quando Franz spinge Mattia sul letto ridendo.
F: <<Ti detesto quando lo dici...>>
M: <<Ma è vero, ogni volta che ti chiamo sei in biblioteca. Sei unpiccolo topino di biblioteca.>> dice prendendogli le guance etirandogliele facendo sbuffare mio fratello.
F: <<Ricordami perché voglio stare con te?>> gli chiede sbuffandoquando Mattia gli strizza ancora le guance.
M: <<Ma che me ne frega del perché, amò.>> gli dice ridendo attirandoloa sé.
F: <<Questo accento romano che ti compare dal nulla è abbastanzabuffo...>>
M: <<Tu sei buffo, Ciccio...>> gli tira ancora una guancialasciandoci un delicato morso.
F: <<Bedda matri santissima, Mattia.>> quasi lo urla tirandosiindietro e sia io che Mattia iniziamo a ridere per le smorfie che fa.
M: <<Mattia!>> lo imita ridendo, Franz gli da una manata sul visoper poi lasciarsi attirare da Mattia e cadergli quasi addosso.
F: <<Renditi conto Piero di chi conoscerà Mary...>>
M: <<Che stupidotto.>> gli prende il volto tra le mani e gli baciadolcemente la guancia fino all'angolo della bocca.
Io: <<Chissà se gli piacerà...>> sussurro e Mattia si ghiaccia.
M: <<Io... Mi conosce... Insomma sì, mi conosce già...>> balbettaappena.
F: <<Stai tranquillo, come si fa a non adorarti.>> gli diceguardandolo.
M: <<Tu sei diciamo abituato al mio modo di fare, però può non piacere...Non sono così pazzo ed esaurito.>>
F: <<Vedrai che le piacerai.>> Mattia ride.
M: <<Me devo fidà?>> è retorica la sua domanda infatti mio fratellogli stampa un bacio sul mento.
M: <<Ma magari mi fido...>> sussurra accoccolandosi a lui e miofratello se lo stringe contro.
Io: <<Sì, le piacerai di sicuro... Proprio come le piaceIgnazio...>> sussurro chiudendo gli occhi.
M: <<Avete chiarito, comunque...>>
Io: <<Diciamo, ma c'è papà e hai visto come ci tiene che io stia lontanoda lui.>> sbuffo.
F: <<Hai visto Mat... Proprio non tollera l'idea che ti possa piacer unapersona dello stesso sesso e secondo me veramente mi caccerà di casa...>>
M: <<Te ne vieni da me a Roma, in caso hai tuo nonno.>> dice serioe mio fratello ride istericamente.
F: <<Mio nonno non vorrà nemmeno vedermi.>>
Io: <<No, nonno secondo me capirà, lui ha sempre detto di seguire ilcuore.>>
F: <<Anche quando il cuore ti porta dove non ti dovrebbe portare, Piero?Per loro è tutto sbagliato... E non sarò io di certo a fargli cambiare idea.>>dice sottovoce e Mattia gli accarezza un braccio.
M: <<Io non ti lascio solo, Ciccio... Qualsiasi cosa pensino>>
Io: <<Nonno il giorno del concerto in Sicilia mi disse di lottare per luie di andarmelo a riprendere. In quel periodo stavo male, avevo già le primecrisi.>> sussurro ed abbasso lo sguardo.
M: <<Vedi, capiranno Ciccio, almeno qualcuno capirà e poi gli hai datotante soddisfazioni fino ad ora, non sarà ciò a fargli cambiare idea.>>gli dice e mio fratello gli scompiglia i capelli.
F: <<Mat per tutti in Sicilia noi non siamo normali, lo sai anche tu chelo pensano...>>
M: <<Lo so, ce ne siamo andati per questo amò.>> mio fratelloannuisce abbassando il capo.
M: <<Franz, è un passo importante questo, voglio che tu ne siasicuro.>> gli dice serio.
F: <<Lo sono, so di avere te comunque vada.>> Mattia gli fa unsorriso per poi stringergli il collo con un braccio, mio fratello si lasciaandare a quell'abbraccio anche quando Mattia gli accarezza la guancia ricopertadi lividi nascosti sotto il trucco.
M: <<Andranno via piccolo mio.>> sussurra baciandogli una guancia evedo mio fratello chiudere gli occhi, Mattia gli accarezza con dolcezza icapelli e lo guarda ora che mio fratello ha gli occhi chiusi come se fosse lasola cosa di cui davvero gli importi, come se fosse il suo sole, la sua stessavita.
M: <<Ogni ferita la guariremo insieme...>> sussurra.
F: <<Me lo prometti?>> gli sussurra e Mattia annuisce.
M: <<Lo abbiamo sempre fatto.>> Franz annuisce debolmente e Mattiasorride lasciandogli un bacio sulla tempia.
F: <<Perché sorridi imbarazzato?>>
M: <<Io?>>
F: <<E chi io, Mat...>>
M: <<Così...>> ride.
F: <<Così?>> Mattia arrossisce.
M: <<Penso solo che mi fai ancor più impazzire con quel visino dacucciolo...>>
F: <<Oh...>> sussurra ed alza lo sguardo verso il suo facendoincastrare i loro sguardi.
M: <<Sei così bello piccolo mio.>> gli sussurra baciandogli la fronte,mi stanno del tutto ignorando prendendosi degli attimi tutti per loro.
F: <<Mat smettila...>> sibila quando Mattia sfiora delicatamentecon le labbra la zona tra l'orecchio ed il collo.
M: <<Non ho neanche iniziato... Hai un buon profumo, sai?>> sorrideper poi lasciargli due baci sul collo, Franz rabbrividisce visibilmente ericorda me quando rabbrividivo ai baci di Ignazio.
M: <<Ogni volta...>>
F: <<Sempre.>> sussurra, Mattia accarezza lentamente i fianchi dimio fratello risalendo con le labbra lungo tutta la linea del suo collo.
F: <<Basta... C'è Piero ed io...>>
M: <<Non so se riesco ad arrivare a stasera Ciccio.>> ridestaccandosi un po' da lui.
F: <<Devi resistere.>> dice ridendo dandogli poi un bacio a fior dilabbra e Mattia fa una faccia strana.
M: <<Ma amò...>>
F: <<Che c'è? >> ride mio fratello.
M: <<Cioè, tu lo chiami bacio quello di prima?>>
F: <<Potrebbe entrare qualcuno cucciolo e non è il caso...>> glisussurra accarezzandogli il labbro inferiore con il pollice.
M: <<Ma io voglio un bacio...>> sussurra con una voce fa bimbopiccolo.
F: <<Stasera te ne do quanti ne vuoi, promesso.>> gli sussurra.
M: <<Tutti quelli che voglio?>> sibila.
F: <<Tutti...>> gli ripete stringendolo a sé, Mattia chiude gliocchi smettendo per qualche minuto di parlare e l'unica cosa che riesco asentire sono i loro respiri.
M: <<Mi basterebbe anche solo questo... Mi rilassa, mi fai sentire a casa.>>
F: <<Tu sei casa mia, sei la cosa più bella che io abbia in questomomento.>> gli sussurra e gli lascia un bacio tra i capelli.
Io mi inizio a sentire di troppo, mi inizio a sentire il terzo in comodo dellasituazione così mi alzo, indosso le scarpe ed esco sul balconcino lasciandolisoli, mi siedo appoggiando i piedi sulla ringhiera. Chiudo gli occhirilassandomi per minuti interminabili fino a quando non sento il cellularetrillare. 



Note: 
Eccoci... Sappiamo che non scriviamo da molto, ma abbiamo avuto problemi con la storia poichè non trovavamo dei pezzi. u.u
Ma siamo tornate con la speranza di riuscire ad aggiornare più frequentemente nonostante l'imminente sessione! 

I Pignazio (Tanto richiesti) stanno finalmente un po' insieme avendo il tempo di chiarire.
Mattia e Franz si confidano i loro dubbi e le loro perplessità.
Piero viene nuovamente attaccato dal padre, ed ora riceve un messaggio, di chi sarà?

Un bacio e speriamo a presto,
S&I

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