Non smettere di stringermi così

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Ignazietto: "Sei bello anche quando resti fermo a non fare niente."
Sorrido a quel messaggio e mi alzo notando che mi sta guardando dal balcone adiacente.
I: <<Ciao...>> mi sussurra ed io gli sorrido.
I: <<Come ti senti?>> mi chiede appena.
Io: <<Meglio... Mio fratello e Mattia mi sono stati vicini.>> gli dico e lui annuisce.
I: <<Tuo padre e Guido sono usciti mi sa...>>
Io: <<Meglio così.>> la faccio breve mentre lo vedo appoggiarsi al muretto che separa i balconi.
I: <<E se scavalcassi...>>
Io: <<Passa dalla porta, non voglio una vita sulla coscienza.>> dico acido e lui mi fa una smorfia.
I: <<Spostati, va!>> mi dice prima di slanciarsi e finire sul mio balcone.
Io: <<Sei davvero spericolato.>> sussurro prima che rapidamente mi attiri a sé.
I: <<Fai ancora l'offeso Barone?>> mi dice a bassissima voce ed io sorrido.
Io: <<Chissà...>>
I: <<Dai...>> sussurra piano avvicinando il volto al mio, ma io poggio una mano sulle sue labbra allontanandolo da me.
I: <<Piè...>>
Io: <<Te le devi guadagnare le mie labbra, 'Gnà.>> sussurro, lui mi sorride prendendomi il volto tra le mani e baciandomi la fronte per poi accarezzare con le sue dita affusolate le mie gote, fa attenzione sulla guancia lesa che poi bacia con dolcezza.
I: <<Vorrei proteggerti sempre.>> mi sussurra sulla guancia ed io mi trovo a chiudere gli occhi.
I: <<Sei così... Così dannatamente bello.>> dice ancora e sento che sorride sul mio orecchio, mi limito a non dire nulla, a farlo disperare prima di un bacio, mi allontano da lui dandogli le spalle, un sorriso mi si dipinge in volto quando lui sbuffa circondandomi con il busto con le braccia.
I: <<Fai lo stronzo adesso, eh...>> mi dice con dolcezza.
Io: <<Imparo da te...>> sussurro sentendo le sue labbra sulla mia nuca.
I: <<Stupido...>> appoggio le mie mani sulle sue beandomi del suo abbraccio, mi stringe a sé lasciando un bacio sul mio collo.
I: <<Non mi allontanare, ti prego.>> mi sussurra, io non gli rispondo, lascio che il suo profumo diventi nuovamente familiare, timidamente riappoggia le labbra sul mio collo ed io spingo la mia schiena contro il suo addome, è la mia risposta, è il mio dirgli "Non smettere di stringermi così ".
I: <<È così bello averti nuovamente tra le braccia.>> mi sussurra ed io sto per rispondergli quando sento però Mattia urlare nervoso.
F: <<Mattia...>>
M: <<Salta tutto per stasera, lo capisci? Tuo padre è peggio di un bambino.>> gli dice ad alta voce ed io mi affaccio con Ignazio.
Io: <<Cosa succ...>>
F: <<Succede che tuo padre ha detto a Guido che non vuole uscire più, senza motivo...>>
M: <<La nostra serata va in fumo. Io mi ero anche preparato psicologicamente.>>
Io: <<Che cosa?>> chiedo non capendo questo repentino cambio di scelta, guardo in camera e poi fuori, poi nuovamente alterno lo sguardo e chiudo gli occhi quando avverto una strana ansia crescere dentro me.
Io: <<No, no, no.>> sussurro a bassa voce.
F: <<Brò fa niente. Ci dobbiamo rassegnare.>>
Io: <<Voi dovete avere la vostra sera, ed io devo farcela ad andare a cena con lui e Guido.>>
I: <<Guido sicuramente lo convincerà...>>
F: <<No se papà si è impuntato, ma poi tu da dove sei entrato?>>
I: <<Ehm, ho scavalcato, cioè dal balcone.>> ride.
M: <<Pazzo. L'unico che può convincerlo è Piero.>>
Io: <<Si...>> sussurro per poi avvicinarmi alla finestra e guardare fuori dove vedo mio padre con Guido ed Ercole, mi ritrovo improvvisamente a boccheggiare.
Io: <<O mio Dio...>> sussurro appena.
I: <<Piè... Io a questo punto vado, okay?>>
Io: <<Non riesco più a riflettere, ora mi uccide...>> sibilo senza dargli molta importanza e noto mio fratello stringermi subito a sé.
F: <<Vai Ignazio, è solo un po' agitato ora.>> lo rassicura.
F: <<Calmo, devi stare calmo.>> mi sussurra, ma io non riesco a calmarmi.
F: <<Può non aver visto...>> mi sussurra, ma Mattia non è dello stesso avviso.
M: <<Figurati se non l'ha visto. È solo colpa sua se non passeremo la serata insieme.>> urla Mattia infuriato.
F: <<Mat sai che papà...>>
M: <<Ha rotto Franz, veramente mi ha stufato e tu continui a giustificarlo, ma ti vedi? Vedi come ti ha ridotto?>>gli dice ed io noto che tutti e tre siamo ormai al limite, ci sta lentamente portando all'esasperazione questa situazione, questo nascondersi continuamente, abbasso il capo sentendomi in colpa, mi allontano da mio fratello e mi dirigo alla porta.
Io: <<Scusatemi ragazzi, davvero.>> sussurro loro prima di uscire e dirigermi da mio padre che quasi davanti la mia camera.
G: <<Ehy...>> mi dice con un sorriso che io ricambio e ci scambiamo uno sguardo complice.
Io: <<Papà, mi hai fatto anzi ci hai fatto preoccupare, pensavamo tornassi presto... Scusa se prima alle prove...>>
P: <<Stai tranquillo bello di papà, stai bene adesso ed è questo l'importante.>> Guido gli ha davvero fatto il lavaggio del cervello.
Io: <<Allora, sei pronto per la cena insieme?>> domando mettendogli un braccio intorno il collo.
P: <<Io non credo sia il caso di andare.>> sussurra, ma io metto su una faccia da cucciolo.
Io: <<Ma papà... Io, tu e Guido, solo noi dai.>> dico facendo uno sforzo sovrumano per fingermi davvero desideroso di questa uscita.
P: <<Piero dopo il concerto probabilmente sei debol...>>
Io: <<Ce la faccio papà, tranquillo.>> guardo Guido che viene in mio aiuto.
G: <<Te l'ho già ripetuto mille volte che andrà benissimo.>> gli dice ridendo, mio padre sospira e mi scompiglia i capelli ed io fingo un sorriso.
P: <<Se lo dici tu...>> sussurra e noi annuiamo per poi dirigerci in camera ed una volta dentro noto Franz fuori al balcone e Mattia sul letto, stanno fingendo in maniera splendida.
P: <<Allora mi faccio rapidamente una doccia e mi cambio così sono pronto per dopo.>> mi dice ed io annuisco con un altro sorriso finto, la porta del bagno si chiude ed io afferro Guido dalla manica.
Io: <<Dammi i calmanti per questa sera.>> dico sottovoce, ma mi accorgo che proprio alle spalle di Guido c'è Franz.
F: <<Brò...>>
Io: <<Io devo farcela questa sera e...>>
G: <<Lo avevo pensato anche io soprattutto dopo i continui cali di zuccheri.>>
F: <<Ma non è peggio così?>> domanda preoccupato e sentiamo Mattia sbuffare.
M: <<Tanto peggio di così non si può.>> sussurra scorbutico, Guido lo osserva provando a capire cosa stia accadendo mentre io mi faccio forza per non rispondergli.
G: <<Te li do io più tardi...>> mi sussurra ed io annuisco.
G: <<Ora esco un attimo con Mattia ragazzi, fate i bravi.>> ci dice per poi andare verso suo figlio.
M: <<Papà...>>
G: <<Andiamo, vieni qui.>> gli dice spingendolo verso la porta e cingendogli il collo con il braccio, escono e restiamo solo io e Franz, mi siedo sul letto imbarazzato, ho quasi paura che possa incolparmi anche lui di qualcosa.
F: <<Piero...>> mi sussurra ed io alzo appena lo sguardo.
Io: <<Mi dispiace... Se voi stasera non doveste... Sarebbe solo colpa mia e della mia stupidità.>> dico di getto mantenendo sempre lo sguardo basso.
F: <<Ma che dici... Lo so che ti sta costando uscire con lui e davvero non so come tu faccia.>>
Io: <<Lo faccio per te... Perché mi dispia...>> mio fratello mi stringe a sé senza farmi finire di parlare.
F: <<Sei il fratello che tutti vorrebbero... E per Mattia, devi sapere che non ce l'ha con te, lui... Lui è così, è tanto fragile e Guido dice che fa così per far fronte alle situazioni che lo destabilizzano.>>
Io: <<No Franz, è colpa mia, perché se Ignazio non fosse venuto qui o quantomeno non fossimo rimasti sul balcone tutto sarebbe andato meglio, quindi lui ha ragione ad avercela con me.>> sussurro stretto a lui.
F: <<Papà non lo ha visto, ti avrebbe fatto subito una sparata, stai tranquillo.>> mi sussurra per poi staccarsi un po' da me quando mio padre esce dal bagno.
P: <<Guido e Mattia?>> chiede non vedendoli.
Io: <<Sono usciti a fare un giro.>> sorrido appena e mio padre annuisce.
P: <<Allora avete fatto acquisti oggi?>>
F: <<Stamattina, stasera ti faccio vedere.>> dice provando a star calmo.
P: <<Sì... Comunque Francesco, ora che ci siamo solo noi posso dirtelo: se è un problema per te star con Mattia, se ti da fastidio perché lui è... Così...>>
F: <<E' omosessuale...>>
P: <<Sì, se ti da fastidio puoi dirmelo e vedo un po' di far qualcosa.>>
F: <<No, tranquillo, non mi da fastidio, anzi... Poi sto ritrovando un amico con cui mi ero perso di vista... Mi fa piacere star con lui.>> dice serio quasi con un sorriso.
P: <<Va bene, ma per qualunque cosa basta che me lo dici.>> dice quasi protettivo.
F: <<Sì papà...>>
P: <<Davvero non so come faccia Guido ad accettare una cosa simile.>> dice mettendosi gli occhiali ed io stringo il ginocchio di mio fratello.
F: <<E' sempre suo figlio.>>
P: <<Se fosse il mio stava già fuori casa, eccome.>> brontola e Franz abbassa il capo.
F: <<Ma non l'ha deciso lui di essere così... Non è colpa sua...>>
P: <<Non lo difendere, okay?>> lo sgrida, mio fratello continua a mantenere gli occhi bassi, stringe impercettibilmente la mia mano sul suo ginocchio.
F: <<Okay, va bene...>> sussurra appena ed io so quanto si stia sforzando nel fare una cosa simile.
P: <<Ti senti meglio?>> mi chiede ed io annuisco, guardo mio fratello, gli hanno fatto male quelle parole e noto che respira più profondamente un paio di volte, per fortuna tornano Guido e Mattia.
G: <<Gaetano ti aspettano giù quelli della band mi sa, non so...>>
P: <<Sì ora vado, ci vediamo in teatro tra poco, okay?>>
Io: <<Sì, certo papà.>> dico con il più falso dei miei sorrisi, appena si chiude quella porta mio fratello si alza e si dirige fuori la finestra sedendosi sul puff ed accendendosi una sigaretta.
Io: <<Fra...>> lo chiamo piano, tra poco scatta ne sono più che certo.
G: <<E' successo qualcosa?>> mi chiede mentre mi prepara un bicchiere d'acqua con i tranquillanti, io annuisco appena e noto Mattia guardare Franz.
G: <<Prendi questo Piero, non è una dose eccessiva.>> mi porge il bicchiere ed io bevo rapidamente.
G: <<Franz tutto bene?>> gli chiede Guido uscendo ed appoggiando una mano sulla sua spalla.
F: <<Mi caccia di casa... Mi caccerà di casa...>> sussurra quasi terrorizzato e sia Mattia che Guido capiscono a chi e cosa si stia riferendo.
M: <<Non accadrà.>> prova a rassicurarlo, ma Franz scuote il capo.
F: <<Lo ha detto Mat...>> Guido si piega davanti a lui e mio fratello lo abbraccia.
G: <<Io non voglio dirti che andrà tutto bene perché lo conosco tuo padre e so che non sopporterebbe questa situazione, ma sai dove trovarmi, qualsiasi cosa accada.>> gli dice dolcemente.
F: <<Io vorrei non aver bisogno di te, vorrei che lui potesse accettarmi senza problemi.>> sussurra a Guido.
M: <<Basta Francesco. Basta.>> dice serio Mattia e mio fratello lo guarda impaurito, vedo Mattia avvicinarsi a lui e appoggiare entrambe le braccia attorno al suo collo.
M: <<Basta...>> sussurra ancora.
F: <<Ma Mat lui...>>
M: <<Non è importante, sai che hai noi, a me piace pensare che siamo anche noi la tua famiglia .>>
F: <<Voi siete la mia famiglia, ma lui... Lui è mio padre... Mi ha messo al mondo ed io...>> prende un respiro profondo, Mattia scuote il capo.
M. <<Non sentirti che lo stai deludendo. Basta Ciccio, smettila di consentirgli di farti star male.>> gli dice lasciandogli un bacio sulla testa.
G: <<Franz tesoro, ne abbiamo parlato tante volte, non sei tu sbagliato capito?>> gli dice accarezzandogli le ginocchia e mi rendo conto che mio fratello ha sempre sofferto in silenzio.
F: <<No, non è vero... Scusatemi, scusami Mattia...>> sussurra provando ad alzarsi, ma gli viene impedito dai due.
G: <<Frà... Con calma ti va di dirmi quello che senti adesso?>> gli dice sottovoce dandogli quel senso di protezione che probabilmente cerca e mio fratello annuisce debolmente.
F: <<Mi sento come se stessi lottando con me stesso... Sto andando contro tutti i buoni principi che i miei genitori mi hanno insegnato, sto disprezzando tutti i loro sacrifici, ma se solo provo a pensare a me senza Mat... E' impossibile, non posso rinunciarci, io ho provato a stare senza di lui, ma non ci sono riuscito, mi sento vuoto, perso. Però io... Io non voglio deluderli ed io so che questa cosa accadrà.>> sussurra chiudendo gli occhi e sento Mattia prendere un respiro profondo.
M: <<A questo punto non dirlo Franz, non glielo dire.>> dice serio.
F: <<No... Tu meriti di più Mat di una storia al buio.>> gli dice mentre riabbraccia Guido.
G: <<Tu sbagli quando dici che li stai deludendo, i tuoi genitori ti hanno insegnato ad essere la persona stupenda che sei... Qual è il problema? Essere omosessuali non è un problema, l'amore non è razionale Franz, non è mai un errore.>>
F: <<Guido tu parli così perché hai preso bene la situazione di Mattia, perché conosci me, ma papà e mamma non la prenderanno bene, si chiederanno dove hanno sbagliato.>> dice serio.
G: <<Non hanno sbagliato i tuoi genitori. Piccoletto sei un ragazzo d'oro e non devi farti scoraggiare.>> gli sussurra dolcemente accarezzandogli le gambe.
F: <<Grazie Guido... Come diamine fai a capirmi.>>
G: <<Sei cresciuto con me, è facile capirti. Sei un libro aperto Franz.>> gli sussurra accarezzandogli il viso.
M: <<Sì, ma magari basta, eh?>> dice sbuffando e Franz ridacchia appena.
F: <<Che stupido gelosone...>> gli sussurra reclinando la testa e permettendo a Mattia di lasciargli un bacio sulla guancia.
F: <<Ti sei calmato un po'?>> gli dice e Mattia annuisce con un mezzo sorriso.
M: <<Mi dispiace piccolo è che io non voglio vederti soffrire.>> gli sussurra e Franz gli lascia un bacio sulla fronte.
F: <<Non ci pensare, non devi farlo.>> dice serio, Mattia gli scompiglia i capelli.
M: <<Dai iniziamoci a preparare.>> ride tornando dentro e trovandomi steso sul letto mentre mi sento sempre più rilassato.
G: <<Tranquillo. È l'effetto dei calmanti.>> gli dice rassicurandolo, Mattia annuisce, ma in realtà non mi presta molta attenzione.
G: <<Come ti senti?>> mi chiede piano.
Io: <<Più rilassato, ma pensa a loro.>> dico serio.
G: <<Scelgo io che cosa indossi oggi?>> mi chiede ed io annuisco chiudendo gli occhi, Franz si chiude in bagno per sistemarsi mentre Mattia sbuffa prendendo una camicia e poi fruga in valigia per prendere degli slip bianchi.
G: <<Davvero vuoi mettere quelli? Non sono affatto sensuali.>> ride e Mattia alza un sopracciglio in modo buffo.
G: <<Metti gli Armani neri, forza.>> dice ridendo per poi prendere per me un pantalone nero ed una maglia a mezze maniche anch'essa nera.
M: <<Non mi piace, proprio no.>> dice serio dopo essersi vestito.
G: <<Stai bene.>> gli dice guardandolo.
M: <<Ma sembro uno struzzo, davvero.>> si guarda dalla testa ai piedi quasi schifato, io mi vesto e lascio che Guido mi aiuti ad indossare la maglietta, sono particolarmente rilassato da quando ho preso i calmanti.
M: <<Ascoltami un attimo, io mi metto il jeans e non voglio saperne se non è giusto o meno.>> dice serio e Guido sbuffa.
G: <<Prova il jeans nero che hai in valigia.>> dice serio e lui annuisce, io mi stendo nuovamente sul letto e chiudo gli occhi, Mattia lo indossa e scoppia a ridere.
G: <<Stai male...>>
M: <<Già, mi fa sembrare anche senza sedere.>> ride per poi rimettere il pantalone che ha comprato, Guido gli passa la mia giacca in pelle nera leggermente borchiata.
G: <<Così non passi inosservato.>>
M: <<Ma è sua...>> dice serio senza guardarmi ancora.
G: <<Lo so, e te la presta volentieri, quindi vai.>> lui la indossa mugugnando appena, mio fratello esce dal bagno abbastanza imbarazzato, ha nuovamente indossato la camicia nera che risulta in contro luce trasparente sapendo che piace a Mattia che infatti resta a fissarlo incantato.
F: <<Sto così male? >> chiede dubbioso.
M: <<Sei... Sei troppa roba così.>> mio fratello si limita ad alzare le spalle distogliendo lo sguardo da quello di Mattia, io mi alzo lentamente e metto il cappotto per poi prendere la giacca.
Io: <<Io mi avvio...>> sussurro appena, Franz mette subito la giacca e mi segue.
F: <<Andiamo Brò...>> troviamo Ignazio che sta per scendere le scale.
I: <<Ragazzi... Andiamo insieme?>> chiede a mio fratello che annuisce, arriviamo velocemente in teatro e Franz mi accompagna in camerino e mi aiuta a togliermi il cappotto facendomi sedere.
F: <<Sei molto tranquillo, Piè... Ti senti bene?>>
Io: <<Sì, sono i calmanti nuovi Brò, mi rendono più spossato degli altri.>> sussurro, Franz annuisce e mi aggiusta leggermente i capelli quando entra nostro padre.
P: <<Siete arrivati, bene. Guido?>> chiede sorridendo.
F: <<Si stava finendo di preparare.>>
P: <<Quell'uomo ci mette ogni volta secoli per vestirsi.>> dice con un sorrisino, attiro mio fratello sul divano e scatto un paio di foto che metto in rete, mio padre ci guarda quasi con affetto.
P: <<Stai bene stasera Francesco.>>
F: <<Grazie... Il pantalone l'ho preso oggi.>>
P: <<Ti sta proprio bene.>> gli sorride e mio fratello fa un cenno col capo, vediamo nostro padre sedersi davanti a noi ed osservarci.
P: <<Sono contento che stiamo tutti insieme.>> ci dice e Franz è particolarmente rigido, ma cerca di rispondere.
F: <<Anch'io papà, sono venuto qui proprio per ciò.>> mente.
P: <<Ho sentito vostra madre prima... Potreste chiamarla più spesso, eh.>>
F: <<Magari domani la chiamiamo...>> mi dice sincero ed Io annuisco.
P: <<Era contenta ci fossi anche tu Franz, diceva che così avremmo potuto recuperare il tempo perso...>>
Io: <<Mamma si preoccupa sempre troppo.>> ridacchio fintamente e mio padre annuisce.
P: <<Carico per il concerto?>> mi chiede cambiando discorso.
Io: <<Sì, spero vada bene.>>
P: <<Sì, sei stato bravo alle prove, forse più delle altre volte.>> mi sorride ed io lo osservo provando a capirlo, sento Franz sbuffare.
P: <<Tutto bene Francesco? Hai qualcosa da dire?>>
F: <<Sono solo stanco, niente di preoccupante.>> dice senza guardarlo e mio padre mugugna qualcosa prima che Mattia e Guido si uniscano a noi ed ormai Michele ci chiama sul palco, Guido mi porta in disparte, ma prima che possa parlare gli dico io una cosa.
Io: <<Goditi il concerto per una volta. Io ce la faccio da solo.>> lo lascio con un'espressione dubbiosa e mi dirigo sul palco, lui mi ferma dal fianco.
G: <<Sono li giù Piero, che tu mi voglia o no.>> mi sussurra lasciandomi poi andare. Mi sfugge un sorriso, è di questo che ho bisogno e lui lo ha capito senza che glielo dicessi, ho bisogno di lui o meglio, del suo darmi sicurezza.
Canto sentendo l'aria entrare ed uscire regolarmente, scendo dal palco quando inizia il duetto di Ignazio e Gianluca, resto fermo seduto sulle scalette ad osservarlo e mi rendo improvvisamente di quanto io non stia avvertendo l'adrenalina del concerto, di quanto i calmanti mi stiano buttando giù.
Ignazio mi spinge sul palco per il mio assolo, canto "Cielito Lindo" seguendo Guido che mi indica di respirare e nonostante la canti bene arrivo con i polmoni che bruciano alla fine della canzone. Scendo rapidamente dal palco e bevo un po' d'acqua.
P: <<Bravissimo tesoro di papà.>> mi dice dandomi due pacche sulla spalla, io annuisco ed avverto improvvisamente la testa girare, poggio una mano sul braccio di mio padre per riuscire a rimanere in piedi.
P: <<Respira Piero...>> faccio un respiro più profondo degli altri e sento tornare un po' le forze, noto Guido avvicinarsi.
G: <<Okay, è normale Piero, guarda sempre me quando canti, okay? Dai vai ora.>> mi incoraggia per poi farmi l'occhiolino prima di salire sul palco, salgo su e riprendo a cantare fin quando non inizia il duetto mio e di Ignazio dove non riesco a prendere subito le note ed inizio a disperarmi, Ignazio afferra la mia mano che nasconde dietro la sua schiena, muove lentamente l'indice sul dorso della mano dandomi il tempo e riesco seguirlo per tutta la canzone, anche durante l'acuto in cui l'aiuto di Guido è indispensabile.
I: <<Bravo...>> sibila prima di ricever l'applauso per poi lasciare il palco lasciandolo a Gianluca.
Io: <<È stato un disastro.>> sussurro andandomi a sedere sulla sedia, vengo subito raggiunto da mio padre il quale mi osserva e mi accarezza il viso con tenerezza.
I: <<E' andata bene...>>
Io: <<L'inizio era un po' sottotono Ignazio.>>
I: <<Ma neanche si sentiva dai.>> mi dice ponendo subito fine alla questione data la presenza di mio padre, mi ha confortato il suo sguardo nonostante le poche parole dette e sono capace di reggere le ultime tre canzoni.
Il concerto finisce e noi scendiamo dal palco dirigendoci giù del palco, ci guardiamo tutti e tre e ci stringiamo in un grande abbraccio.
G: <<Bravo, sei stato proprio bravo.>> mi sussurra Gianluca ed io gli faccio un sorriso.
Torno in camerino e non ho il tempo di sedermi al divanetto che mio fratello mi stringe i fianchi facendo appoggiare la mia schiena al suo addome.
F: <<Ma quanto sei bravo, eh? Quanto?>> mi dice lasciandomi poi un bacio a schiocco sulla guancia.
Io: <<No, è andata male.>> dico serio stringendomi a mio fratello.
F: <<No, sei stato davvero bravo.>> dice serio quando lui entrano gli altri in camerino, Mattia mi viene vicino appoggiando la mano sulla schiena di mio fratello e scompigliandomi i capelli.
M: <<Che voce fighissima che hai, oh!>> mi dice entusiasta.
Io: <<Non è stata una performance brillant...>>
G: <<Per Michele la migliore fin'ora.>> mi dice con un sorriso Guido, io annuisco appena, guardo poi mio fratello.
F: <<È stato davvero bello.>> dice serio stringendomi ancor di più.
P: <<Sei stato davvero bravo, nonostante tutto.>> mi sorride.
Io: <<Grazie...>> dico quasi imbarazzato per quei complimenti.
P: <<Tu ti senti meglio Mattia?>> gli chiede.
M: <<Non proprio... Mi sento abbastanza stralunato.>>
P: <<Il fuso orario fa questi scherzi...>>
M: <<Non sono abituato purtroppo a tutto questo... Andiamo Francesco?>> gli dice volutamente con molta freddezza e mio fratello annuisce mettendosi la giacca.
G: <<Vi accompagno... Vieni con noi Piero, camminare ti aiuta nel tuo caso.>> mi dice, io annuisco e mi volto poi verso mio padre.
Io: <<Papà, io vedo con loro, ti aspettiamo fuori okay?>> gli dico piano e lui annuisce così io esco con gli altri tre dal camerino, Guido afferra Mattia sotto braccio.
G: <<Due ore, non ti assicuro nulla di più.>>
M: <<Okay...>> gli trema quasi la voce.
G: <<Ti mando un messaggio quando stiamo arrivando e non voglio roba sparsa per la stanza, okay?>> Mattia annuisce e Franz li guarda con un sorriso.
G: <<Calmati...>>
M: <<Mi sta venendo un'ansia.>> ride.
F: <<Possiamo anche solo guardare un film.>> dice, ma inizia a ridere guardando la faccia di Mattia.
G: <<Che poi dovrebbe essere più agitato Franz che tu, lo sai?>> dice quasi ridendo ed io non ne capisco il motivo, Mattia si morde leggermente il labbro per poi stringere la mano di mio fratello che arrossisce.
M: <<Grazie comunque Piè...>> mi dice ed io sorrido, Franz mi attira a sé senza mollare Mattia.
F: <<Tu cerca di assecondare papà... Ce la puoi fare, okay? Sei stato splendido.>> mi sussurra, io annuisco appena per poi lasciarli andare, mi guardo con Guido che mi sorride.
G: <<Sei stato davvero davvero bravo, solo durante il duetto non ho capito cosa sia accaduto.>> dice preoccupato.
Io: <<Ero arrivato che mi bruciavano i polmoni e nella disperazione non riuscivo a prendere le note...>> ammetto a sguardo basso.
G: <<Però poi è andata nuovamente bene.>> mi fa notare.
Io: <<Mi ha aiutato un po' Ignazio con i tempi.>> ammetto e lui annuisce.
G: <<Non dire dei calmanti a tuo padre.>> mi sussurra quando lo vediamo raggiungerci, io annuisco e sorrido a mio padre il quale inaspettatamente mi stringe in un dolce abbraccio, uno di quelli che mi dava prima che tutto precipitasse. Mi lascio andare in quell'abbraccio, quella stretta possente, ma delicata che ti fa capire che c'è, che è pronto a proteggerti da tutto e tutti.


Note:

Eccoci quiii! 

Il concerto è stato fatto, come evolveranno le due serate?
Cosa dobbiamo aspettarci? 


A presto e buon inizio settimana,
S&I

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