Io: <<Cretino...>> sbuffo vedendolo ormai lontano.
M: <<Cognatino mio.>> sussurra avvolgendomi un braccio attorno al collo e camminando più avanti di Franz e Guido.
M: <<Ha solo paura Piero... Però ti vuole bene.>> mi dice.
Io: <<Mattia lui, dopo Franz, è stato il primo a dire che mi sarei dovuto far seguire da qualcuno. Lui è quello che mi lascia attaccare dalla fidanzata senza prendere le mie difese.>> sussurro e lui sospira.
M: <<Piè indipendentemente dal passato, indipendentemente dalla sua fidanzata, indipendentemente da tutto tu cosa provi per lui?>> mi chiede sottovoce ed io sospiro.
M: <<Bene... Se sei innamorato di lui metti davanti la tua felicità con lui, perché forse è anche di questo che ha bisogno anche Ignazio.>>
Io: <<No Matt, ci andrebbero di mezzo troppe persone. Poi io l'amante non lo faccio.>> dico serio e lui sospira.
M: <<Piero io credo che Ignazio non abbia capito quanto questo vostro essere vicini sia importante... E' evidente che lui ha un senso di affetto e protezione, ma sembrava spiazzato dalle parole di mio padre e ciò significa che lui stesso non ci sta capendo molto.>> mi spiega, io annuisco abbassando lo sguardo mordendomi il labbro inferiore, lui mi stringe un po' di più senza più parlare, prendo un respiro più profondo degli altri.
Io: <<Io non gli piaccio forse...>>
M: <<Ma che dici! Si vede che gli piaci, si vede che ci tiene e che non vuole perderti...>> mi dice teneramente mentre Guido si avvicina a me.
G: <<Piero...>>
Io: <<Cos'è successo?>>
G: <<Ignazio mi ha mandato un messaggio, non me lo aspettavo, ma mi ha detto che gli piacerebbe parlare da solo con me...>>
M: <<Meglio no?>>
Io: <<Almeno capiamo cos'ha in testa...>>
G: <<Io dopo non potrò dirti niente, ho il segreto professionale.>> mi dice serio ed io lo guardo sgranando gli occhi.
M: <<Ma papà...>>
G: <<È giusto che sappia che io non potrò dirgli niente dopo.>> dice rivolto al figlio.
Io: <<Tanto vale che parli con Sonia.>> mugugno riprendendo a camminare.
G: <<Piero...>>
Io: <<Okay okay, non voglio neanche sapere i fatti suoi e soprattutto suoi e di quella lì. Basta che la finiamo con questa pagliacciata. Fa tanto che vuole vedermi ed ora che poteva star con me fa il cretino.>>
G: <<Hai tirato in ballo un argomento che gli ha fatto male, ci è rimasto male.>> dice serio.
Io: <<La verità fa sempre male. È anche a causa sua se Sonia sta con noi, lui l'ha detto a Michele.>>
G: <<Lo so Piero, ma ormai è fatta, che vuoi che faccia...>>
Io: <<Non lo so Guido, io sono quasi a disagio con lui dopo ieri e lui con me perché non è normale... Mi fa sentire a disagio il solo sapere che lui pensa a me mentre vive dei momenti intimi con quella.>> dico sbuffando.
M: <<Ma veramente ti ha detto questa cosa?>>
Io: <<Si, ma non è questo l'importante.>> dico serio, ma Mattia sbuffa.
M: <<È proprio questo importante, invece.>> dice serio, ma io scuoto il capo.
G: <<Piero, non puoi incolparlo di averti pensato...>>
Io: <<Lo so.>> sospiro.
M: <<Sì, ma è la circostanza del pensiero che giustamente lascia perplessi, perché in sostanza lui ha pensato a te in un momento in cui non avrebbe dovuto pensarti, l'unico in cui non pensi.>>
Io: <<Ecco perché ti dico che non voglio esser il sua amante...>>
G: <<Ma non lo sei...>>
F: <<Lo sei perché stai pensando a qualcuno a cui tieni davvero invece di pensare a chi hai tra le braccia in quel momento.>> dice serio e Mattia lo guarda alzando un sopracciglio.
Io: <<Lui involontariamente mi tratta già da amante e tutta la situazione di doverci continuamente nascondere influisce.>> sbuffo.
M: <<Non lo so... Cioè, secondo me non devi vederlo come una cosa necessariamente negativa.>>
F: <<Infatti non credo lo sia, è come se la persona a cui pensi ti mancasse.>> noto Mattia allentare la presa su di me e guardarlo.
M: <<Su che basi lo dici?>>
F: <<Così...>>
M: <<Così? >>
F: <<Mi è successo... Forse più di una volta... Ed il pensiero eri tu Mattia, ma non è questo quello che conta adesso.>>
M: <<Che diamine stai dicendo?>> quasi lo urla.
F: <<Non urlare.>> dice serio.
M: <<Non urlare? Tu mi tradisci ed io non dovrei urlare?>> dice infuriato Mattia mentre mio fratello sgrana gli occhi.
F: <<Ma vieni qui...>> lo attira a sé prendendolo dal polso.
M: <<Se m...>>
F: <<Non ti tradisco, come potrei... E' una cosa che risale ai primi mesi in cui ci lasciammo, volevo solo dimenticarti come pensavo avessi fatto tu mettendoti con quello... Non ti ho mai tradito.>> sussurra e Mattia appoggia la fronte sulla sua spalla.
M: <<Non ti avevo dimenticato...>>
F: <<Lo so, non ribadirlo, no...>>
M: <<Non voglio vivere nel passato amò, solo... Cioè, oddio è imbarazzante.>> ride.
F: <<Mat ogni volta!>> ridacchiano e Mattia alza le spalle.
G: <<Ragazzi facciamo così, io torno in albergo per vedere di parlare con Ignazio, voi tornate tra un'oretta.>> dice serio.
Io: <<Sì... Okay.>> dico titubante lasciandolo andare, Mattia mi passa una mano sulla spalla mentre resta vicinissimo a mio fratello.
M: <<Boh Piè, sicuramente ne parlerà con mio padre e mio padre farà in modo che ne parli con te... Sicuramente sarà Ignazio stesso a dirti cosa si sono detti.>>
Io: <<Non lo voglio neanche sapere Matt, guarda.>> dico serio mentre i due sbuffano.
F: <<Sì certo Brò, e poi ti consumi il cervello per sapere che pensa... Ti conosco.>> mi dice fermandosi davanti ad una panchina, Mattia si siede attirandomi dalla manica vicino a lui.
M: <<Riposa un po'...>>
Io: <<Sì... Non ti ho neanche chiesto come stai...>>
M: <<Io sto bene, è stato solo un momento quello di ieri, ma sto bene, e poi ho papà, Ciccio e te vicino.>> mi sussurra, io mi lascio stringere lentamente e noto la mano di mattia intrecciarsi a quella di mio fratello, sospiro chiudendo gli occhi, non riesco a non pensare al fatto che lui non abbia smentito le parole di Guido e che ora voglia parlare con lui.
M: <<Respira...>> mi dice piano ed io lo ascolto respirando lentamente.
F: <<Mat...>>
M: <<Oi amò... Per fortuna ora possiamo star vicini.>> gli sussurra.
F: <<Fin quando non c'è papà sì.>> Mattia mugugna.
M: <<Dai, dammi un bacio.>>
F: <<Passa gente Mattia...>>
M: <<Che ti importa.>> lo sento dire sottovoce e mio fratello prende un respiro prima di lasciare un bacio sulle labbra di Mattia, io volto lo sguardo dando loro quel po' di privacy che forse gli manca, resto appoggiato a Mattia appisolandomi fino quasi ad addormentarmi.
M: <<Piccolo...>> io mugugno facendolo ridacchiare.
F: <<dobbiamo tornare ora>> mi dice piano e io mi alzo lentamente seguito da loro, ci avviamo all'albergo, arriviamo in poco tempo e saliamo in camera dove troviamo fortunatamente solo Guido intento a mettere in ordine delle carte.
F: <<Papà?>> è la prima cosa che chiede.
G: <<Abbiamo appuntamento a pranzo...>> Mattia avvolge un braccio attorno alla vita di Guido e gli lascia un bacio sulla nuca.
G: <<Ehy... Tesoro.>>
M: <<Mi sei mancato.>>
G: <<Io sono sempre qui piccolo, lo sai.>> gli dice con dolcezza a Mattia annuisce, io mi stendo sul letto dando loro le spalle e chiudo gli occhi stanco.
F: <<Mat sigaretta?>> gli chiede uscendo già fuori seguito subito da Mattia.
Io: <<Allora...>>
G: <<Allora curiosone... Non posso dirti nulla, però Ignazio è un bravo ragazzo e... E' complicato.>>
Io: <<Dai...>> gli sussurro, ma lui scuote il capo venendomi vicino, mi accarezza le braccia facendomi rilassare ed io mugugno appena poichè voglio sapere cosa si sono detti.
Io: <<Dimmi qualcosa...>>
G: <<Sono cose che dovete affrontare insieme, posso solo dirti che ci tiene molto a te... Più di come si dovrebbe tenere ad un amico.>> mi dice piano ed io avverto la risata di mio fratello arrivare in camera, annuisco e mi volto piano verso di lui quasi senza forze, lui continua ad accarezzarmi dolcemente un braccio facendomi rilassare sempre di più.
Io: <<Mi sento... Stanco.>>
G: <<Hai dormito poco ed i calmati ti hanno comunque aiutato a rilassarti, riposa Piero.>> mi dice portandomi pian piano con le sue carezze a dormire.
Mi svegliano le sue carezze, mi rendo conto che è sera e che ho dormito tanto, forse troppo. Mi guardo in giro e noto Mattia e Franz sul letto l'uno nelle braccia dell'altro, segno che papà non c'è.
Io: <<E' tardi?>> chiedo a Guido sottovoce.
G: <<No, hai tempo per mangiare e vestirti.>> annuisco appena sentendo solo alcuni schiocchi di labbra.
M: <<Mi piace quando mi abbracci...>> lo sento dire a mio fratello, mi alzo lentamente e noto per qualche attimo il loro modo intenso e dolce di baciarsi.
M: <<Sei solo mio Ciccio.>>
G: <<Mattia placati...>> gli dice ridendo, Mattia non lo ascolta e continua a baciare mio fratello finendo poco a poco su di lui, Franz lo stringe premendoselo contro e gli accarezza i capelli con dolcezza.
F: <<Sei il mio bimbo bellissimo...>> lo sento dire mentre io mi siedo al tavolo trovando già un piatto di pasta, mangio lentamente sentendomi sempre addosso l'occhio vigile di Guido, dopo poche forchettate sospiro allontanando il piatto da me, non riesco a mangiare, avverto su di me e aspettative di Guido e non riesco a mangiare.
G: <<Prendi un respiro e mangia tra qualche minuto... Abbiamo tempo e gli abiti per stasera te li ho già sistemati sul letto.>> mi dice con tono calmo, io annuisco e sposto lo sguardo su mio fratello e Mattia notando come Franz gli stringe il busto e come Mattia gli accarezza i fianchi lasciandogli dei baci sul collo.
F: <<Non mordere...>>
M: <<Mai...>> sussurra facendoci ridere, riporto l'attenzione sul piatto e sospiro avvertendo lo stomaco chiudersi, ma mi costringo a mangiare quel che resta, bevo un po' d'acqua e mi alzo vestendomi lentamente dinanzi allo sguardo di Guido che prontamente mi sistema i capelli.
G: <<Sei bellissimo...>> io mi guardo allo specchio e sbuffo.
Io: <<Sono magro... E brutto.>>
G: <<Non è assolutamente vero e poi vedrai che riprenderai peso.>> mi dice passandomi le mani sulle spalle, spalle che io alzo, non riesco più ad essere me stesso, non mi piaccio e non mi piace quel che vedo, ma forse questo è meglio se non lo sa Guido.
Mi allontano da lui preparando lo zainetto e sento ancora Mattia e Franz baciarsi anche se sono di spalle e non vedo la scena.
G: <<Mattia! >> lo richiama.
M: <<Non sto facendo nulla...>> Franz ride e io mi volto.
G: <<Tieni le mani a posto.>> gli dice emettendo una risatina e io noto le mani di Mattia fin troppo vicine alla cintura dei pantaloni di mio fratello.
F: <<Dai Mat, dobbiamo andare ora, abbiamo avuto modo di coccolarci un po'...>>
M: <<Ma perchè dobbiamo andare? Non possiamo rimanere qui? Tanto è sempre lo stesso concerto...>> sbuffa ed io ci resto vistosamente male, ma mi impongo di non rispondere mordendomi il labbro inferiore.
F: <<Amore... Pur volendo non possiamo restar qui, papà si insospettirebbe.>>
M: <<E Piero potrebbe aver bisogno di noi... Che gli diamo forza, lo so Ciccio...>> lo vedo alzarsi lentamente ed altrettanto fa Franz.
F: <<Mat...>>
M: <<Hai ragione amò, però... Volevo star con te.>> gli dice sbuffando ed io prendo un respiro e Mattia lo nota, ci scambiamo un'occhiata e lui sospira.
M: <<Cazzo Piè, mi dispiace offenderti... Io... Ci tengo ad esser presente, ma... Non le so dire le cose.>> io mi limito ad alzare le spalle, non gli rispondo neanche, non me la sento o forse non ne vale la pena rispondere ad un'affermazione simile; mi dirigo nel bagno in cui mi chiudo, poggio le mani sul lavabo e mi guardo, non posso continuare così.
F: <<Piero... Forza andiamo.>> mi richiama ed io sbuffo affrettandomi nel lasciare la stanza, rapidamente mi ritrovo in auto accanto a Guido.
G: <<Mi raccomando, durante il concerto respira.>> annuisco senza aggiungere altro, risparmio le forze sapendo che sarà difficile terminare tutto senza difficoltà, sospiro entrando poi in teatro dirigendomi nel mio camerino in cui trovo mio padre ad aspettarci, gli faccio un flebile sorriso per poi sistemare tutto in sul tavolino davanti lo specchio, ho bisogno di concentrarmi e di non pensare; i minuti passano e mi ritrovo ad esser chiamato da Guido sul palco, subito mi dirigo dietro quel palco trovandomi davanti Ignazio.
I: <<Ehy...>>
Io: <<Ciao...>>
I: <<Ti volevo parlare oggi, ma... Stavi riposando e...>>
Io: <<Ero stanco.>>
I<<Lo so, me l'ha detto Guido. Senti, a te non spiace se io parli un po' con Guido?>> mi chiede timidamente ed io scuoto il capo sorridendo per la sua dolcezza e per la sua incertezza.
Io: <<Se ti fa star meglio...>>
I: <<Sì e di Sonia non mi fido... Non voglio sappia cose private nostre.>> annuisco e trattengo un sorriso notando che usa il plurale.
P: <<Piero...>> mi volto e Ignazio si allontana appena da me, ci viene fatto cenno di salire sul palco e mi ritrovo a cantare seguendo ogni tanto Guido soprattutto durante l'assolo, cerco di non dare subito tutto ma le ultime canzoni mi tolgono ogni energia, scendere dal palco diventa complicato ed Ignazio è costretto ad aiutarmi a scendere dal palco, Gudo mi viene velocemente vicino quando nota che ho difficoltà a respirare.
G: <<Piano, guarda me, andrà bene. Stai andando bene.>> mi dice, ma io scuoto il capo, non riesco ad essere razionale ora.
Io: <<Non riesco...>> Guido mi conduce in camerino e subito noto le figure si Mattia e Franz al mio fianco.
F: <<Piano Brò...>> io provo a respirare, ma sento solo la gola sempre più secca.
M: <<Sei stato bravissimo...>> mi sussurra ed io nonostante tutto riesco a rivolgergli un sorriso.
G: <<Matti, sollevagli le gambe e tu Fra, portami dei panni freddi.>> Guido preme sul mio petto e io gemo dal dolore, preme un po' di più ed io lancio un urlo soffocato facendo spaventare Mattia che lasca un po' la presa sulle mie gambe e Franz mi appoggia le bende bagnate sui polsi e sulla fronte.
M: <<Papà...>>
G: <<Stai calmo Matti, ora passa.>> lo rassicura mentre avverto le lacrime bagnarmi appena il volto.
M: <<Non passa... Perché non passa?>> chiede dopo poco e Guido sospira.
G: <<Franz portalo fuori. Non riesce a reggere ora, porta Mattia fuori.>> dice serio provando a farmi respirare.
F: <<Mi raccomando Guido...>>
G: <<Stai tranquillo, fai bere qualcosa a Mattia.>> gli dice serio mentre io emetto un urlo quando preme sul mio ventre e mio fratello e Mattia escono.
Io: <<Non...>>
G: <<Respira piccolo... Piano.>> mi incoraggia, sento la porta aprirsi ed una voce familiare.
I: <<Piero... Oddio, ho trovato Mattia e... Ehy.>> mi dice subito Ignazio avvicinandosi a me.
G: <<Maledizione Piero, non chiudere gli occhi.>> mi dice Guido spingendo le mani sul mio petto ora.
I: <<Cosa posso fare?>>
G: <<Tienilo sveglio...>> Ignazio mi prende velocemente una mano.
I: <<Ehy, ehy. Sveglio, guardami, guarda me.>> dice serio provando a darmi minimo di forza, ma invano.
G: <<Forza Piero, respira un po'... Ancora.>> mi dice quando con un gemito faccio entrare l'aria.
I: <<Continua Piè...>> sento una sua mano calda accarezzarmi la guancia mentre l'altra mi stringe la mano, quel tenue calore mi rilassa, ma mi aiuta allo stesso tempo a tener gli occhi aperti.
I: <<Forza piccolo mio...>> mi sussurra, ma io non ce la faccio, mi sento svenire, ma Ignazio prova a non farmi perdere i sensi dandomi degli schiaffetti sul viso.
I: <<Piero ancora un po'...>> apro a fatica gli occhi guardandolo.
G: <<Continua così Piero, non chiudere gli occhi. La respirazione è molto lenta ed il battito basso, ma va bene, se continui a respirare si risolve tutto.>>
Io: <<No, non ci riesco...>> sussurro ormai privo di forze.
G: <<Piero, ti prego.>> mi dice serio, ma io inizio a sentire ovattato.
G: <<Non può svenire....>> sento dire e sento improvvisamente le labbra di Ignazio sulle mie e subito le dischiudo lasciando entrare l'aria che lui lentamente sta emettendo nella mia bocca, si allontana da me e quell'aria emessa riesco a espirarla grazie al fatto che Guido preme il mio petto.
G: <<Rifallo Ignazio...>> sento nuovamente l'aria entrare forzatamente per poi buttarla fuori quando Guido preme sul mio petto, quando Ignazio sta compiendo nuovamente quel gesto entra improvvisamente mio padre, il quale inizia ad urlare.
P: <<Ma che schifo... Ma dove crede...>>
F: <<Papà smettila... Non lo sta baciando.>> impreca mio fratello.
G: <<Gaetano ho detto io ad Ignazio di fare ciò, non potevo farlo io essendo impegnato a farlo respirare autonomamente.>> inizio leggermente a tremare scosso dalle parole di mio padre.
G: <<Continua Ignazio... Prendi aria come prima di far un acuto e falla uscire piano.>> sento ancora le sue labbra calde sulle mie credo sempre più fredde e la porta chiudersi in fretta.
F: <<E' andato via, calmo.>> sento mentre i miei polmoni si riempiono del suo respiro, ho nelle orecchie la voce di mio padre ed io non riesco più a respirare, chiudo gli occhi lasciandomi andare sentendo solo la voce improvvisamente acuta di Guido.
G: <<No, maledizione.>> urla per poi sprofondare nel buio più totale.
Note:
Eccoci!
Ignazio parla con Piero; un concerto; un'altra crisi ed una reazione di Gaetano.
Cosa accadrà ora?
A voi la parola!
A presto,
S&I
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Un pensiero speciale - Il Volo
Fanfiction"Hey scimunito! Volevo solo dirti che non mi dispiace affatto pensare che sei una testa di minchia, e non me ne frega nulla se ora tutto l'hotel mi sta sentendo. Lei non ti ama, non ti amerà mai, non lo vedi che sta con te solo per i soldi, solo per...