Mi fido di noi

603 35 14
                                    

Sbatto un pugno sul tavolo per poi alzarmi e uscire fuori, mi siedo stringendomi le gambe al petto e sulle ginocchia appoggio la fronte lasciando silenziosamente cadere le lacrime che stavo trattenendo.
G: <<Lasciatelo sfogare... Ne ha bisogno.>> dice serio ai ragazzi che probabilmente sarebbero voluti venire da me.
G: <<Franz fai colazione, forza.>> lo incita appena continuando a mantenermi sotto controllo, quando penso di essermi sfogato non faccio neanche in tempo ad asciugarmi gli occhi che avverto altre lacrime bagnarmi le gote.
Resto ancora un po' lì bagnando le maniche e le ginocchia di lacrime, per poi prendere un respiro profondo e alzarmi, mi dirigo velocemente vicino la valigia, prendo il cambio e mi chiudo in bagno dirigendomi velocemente sotto la doccia, mi rilasso finalmente un po' a causa dell'acqua calda e del profumo del bagnoschiuma, avverto i muscoli delle spalle e dell'addome rilassarsi e mi insapono lentamente prima di sciacquarmi, asciugarmi e vestirmi, esco fuori cogliendo Mattia voltarsi di scatto verso mio fratello ed io mi ritrovo a sbuffare appena, Guido mi sorride e io ricambio.
Io: <<Che dite, li andiamo a tagliare questi capelli?>> chiedo rivolto a Franz e Mattia.
M: <<Sì e vediamo di darci tutti una sistemata.>> mi sorride, Mettiamo le giacche e ci avviamo nella hall dove Gianluca mi viene subito incontro.
G: <<Oh, come stai? Come ti senti? Ha detto tuo padre che sei stato male...>> dice nervoso.
Io: <<Sì un po' ieri dopo il concerto e stanotte, ma ora tutto bene.>> dico con un sorriso.
G: <<Sei sicuro? Oddio poverino...>> mi dice ansioso ed io gli metto una mano sulla spalla tranquillizzandolo.
Io: <<Sì Gianlù, tutto okay e poi devi star tranquillo perché c'è Guido se sto male.>>
G: <<Sì, certo...>> mi sussurra per poi allontanarsi da me quando lo chiama Sonia.
Io: <<Vai vai, tranquillo.>> lascio l'hotel con Guido ed i ragazzi, cammino lontano da loro per poi sentire un braccio di mio fratello avvolgermi il collo.
F: <<Ehy Brò...>>
Io: <<Sto meglio Franz, volevo star solo prima, scusa.>>
F: <<Shh, non devi con me.>>
Io: <<Sì, invece. Sono stato orribile, cattivo ed Ignazio ha ragione, maledettamente ragione.>>
F: <<Tu non sei cattivo Piero, sei la persona più buona di questo mondo. Ieri hai solo avuto paura di papà, io posso capirti perché anche io avevo paura, ho sempre il terrore che possa farti del male.>>
Io: <<Io non voglio che tu stia male per colpa mia... Ti prego, torna a casa, prendi Mattia e tornate a casa.>> gli dico serio, mio fratello mi stringe a sé.
F: <<Non ti puoi liberare così in fretta di me fratellino.>> mi dice dolcemente ed io sorrido sinceramente davanti a quelle parole.
Io: <<Davvero Brò?>>
F: <<Davvero piccolo.>> dice serio ed io sorrido.
Io: <<Non saprei come fare senza te.>>
F: <<Ed io senza te... Sei il fratellino beddo tu.>> mi sussurra teneramente lasciandomi un delicato bacio sulla tempia.
M: <<Ehy vedi che sono geloso...>> sento Mattia a metà tra il brontolare e il ridere.
F: <<Zittiti tu!>> dice ridendo.
M: <<Papà, ma lo senti?>> quasi glielo urla, Guido ride.
G: <<Preparati, presto anche i tuoi capelli saranno tagliati e la barba sfoltita...>>
M: <<Ma perché? Sta bene...>>
G: <<Potresti star meglio.>> ridacchia.
M: <<Ti odio.>> borbotta mettendo su un tenero broncio, Io sorrido per poi entrare presso un barbiere, mi faccio tagliare i capelli e dare una sistemata alla barba.
Io: <<Ah Guido, pretendo che ti faccia sistemare anche tu nonostante sia bello.>> rido⁠⁠⁠⁠.
G: <<Va bene.>> acconsente ridendo, e pian piano tutti noi ci facciamo dare una sistemata ottenendo un aspetto normale.
Camminiamo un po' soffermandoci dinanzi alle vetrine e sento il telefono trillare e vedo la notifica di un messaggio.
Ignazietto "Dove siete? Io mi annoio e se vuoi posso raggiungervi."
Sbuffo e Mattia sta spiando sul mio telefono sicuramente dato che si avvicina sempre più.
M: <<Digli di sì...>> io lo guardo e lui ride.
M: <<Non so farmeli i fatti miei delle volte.>> io alzo le spalle e ripongo il telefono in tasca senza rispondergli.
M: <<Perché non gli rispondi?>> mi chiede non capendo.
Io: <<Perché non mi va, voglio stare con voi... Lui avrebbe potuto non aggredirmi in camera...>> dico abbassando lo sguardo.
M: <<Tu potevi anche non mentirgli.>> ribatte duro lui.
Io: <<Si sarebbe preoccupato...>>
M: <<Lui voleva starti vicino Piero.>>
Io: <<Lo so, ora non lo voglio vicino, non mi va... Dirò che non ho sentito il cellulare.>> dico sicuro e Mattia mi appoggia un braccio sulle spalle
M: <<Non fai altro che fargli credere che l'hai usato. Perché? Stai alzando una barriera tra te e lui... Non è questo che ti serve in questo momento.>> prova a farmi ragionare, ma io mi allontano di scatto da lui.
Io: <<Ma cosa ne sai tu? Cosa sai tu di ciò che ho bisogno io?>> quasi glielo urlo e Mattia mi afferra dalle braccia senza farmi male.
M: <<Lo so... Ti ho capito più di quanto tu possa pensare. Prendi quel telefono e rispondigli di raggiungerci. Prova a fidarti di lui, perché se non ti è chiaro Ignazio lo sta facendo e si sta fidando anche di noi.>> mi dice per poi lasciarmi, io lo guardo, ha ragione, metto la mano in tasca e gli passo il cellulare.
Io: <<Scrivi tu...>> lui scuote il capo.
M: <<Devi farlo tu, non io.>> dice serio ed io sbuffo scrivendogli soltanto "Siamo al parco... Ora fai quel che vuoi.", lui non risponde ed io mi siedo sbuffando su una panchina.
Io: <<Scusa se ho alzato la voce Mattia...>> sussurro.
M: <<Tranquillo, non mi lascio intimorire.>> mi dice mentre si siede accanto a me.
Io: <<Non ti meriti un trattamento simile ed io sono solo un cafone, scusami.>> sussurro a sguardo basso, sento il braccio di Mattia intorno il mio busto portarmi lentamente vicino a lui.
M: <<Sei solo impulsivo delle volte... Ed è anche bella questa cosa.>> mi dice ed io mi appoggio a lui.
Io: <<Grazie...>>
M: <<Ma va, scemotto.>> mi dice piano, Franz ci guarda con un dolce sorriso e Mattia lo tira da un braccio verso di sé, Franz si siede vicino a noi continuando a tenermi d'occhio.
F: <<Tutto okay?>> mi chiede ed io annuisco appena portando le ginocchia al petto ed il capo sulla spalla di Mattia.
M: <<Stai meglio ora...>> dice guardando mio fratello.
G: <<Mattia che fa un complimento!>> ride Guido.
M: <<Non ho detto che è bello, sta meglio.>>
G: <<È da considerare come un complimenti però!>> dice ridendo seguito da noi.
M: <<Ma non fate le persone cattive, forza! Io so farli i complimenti...>> borbotta e Franz lo guarda con un sopracciglio alzato.
G: <<Era per dire che sei bello Franz.>>
M: <<Non è vero... Cioè sì, ma quello è ovvio.>> dice mettendosi poi una mano sul volto imbarazzato.
M: <<Non mi guardate più.>> ride, Franz gli toglie le mani dal viso e gli lascia un bacio leggero a fior di labbra.
M: <<Sono i più belli questi.>> sussurra e potrei giurare d'aver visto degli occhi a cuoricino.
F: <<Sai essere quasi romantico qualche volta.>> gli sussurra.
M: <<Che brutta cosa!>> ride immediatamente e mio fratello lo guarda con un sorriso, sa che Mattia ci tiene a lui, Franz se lo stringe contro ed io poggio la fronte sulle ginocchia prendendo un respiro profondo.
Io: <<Ma tanto non viene...>> dico a Mattia.
M: <<Dagli tempo...>> è quasi certo che Ignazio davvero verrà, mio fratello appoggia le gambe su quelle di Mattia e si volta.
F: <<Infatti eccolo... Fate finta di niente.>> dice per poi voltarsi, reprimo un sorriso e continuo a stare in quella posizione finché non sento una mano tra i miei capelli ed io sobbalzo appena, alzo la testa e la reclino verso dietro.
I: <<Ciao...>> mi sussurra ed io gli sorrido appena.
Io: <<Ehy...>>
I: <<Vi siete fatti belli vedo.>> sorride.
M: <<In realtà lo eravamo già.>> dice ridacchiando Mattia, Ignazio si siede vicino a me ed appoggia una mano sul mio ginocchio.
I: <<Come ti senti?>> mi chiede.

Un pensiero speciale - Il VoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora