Sei tu la mia forza ora

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Guido lo afferra dalla felpa.
G: <<Chiudi la bocca una buona volta, Gaetano dorme e Pier...>> Mattia non lo fa finire di parlare e mi trascina fuori la finestra.
F: <<Non diamo spettacolo Mattia...>>
M: <<Non voglio litigare amò, né gridare... Voglio solo spiegargli.>>
F: <<L'ho già fatto io.>> dice serio, ma Mattia non lo ascolta, mi blocca in un angolo ed inizia a parlare a raffica.
M: <<Tu non sai cosa ci lega, non sai quanto io tenga a tuo fratello, quanto io stia male non riuscendogli a dire quanto io tenga realmente a lui. Tu non lo sai e non lo saprai mai. Mai Piero.>> dice duro ed io mi ritrovo a chiudere gli occhi sentendomi aggredito.
F: <<Mattia... Calmati.>> gli sussurra appoggiando una mano sulla sua spalla, sento Mattia improvvisamente abbracciarmi senza darmi spiegazioni, mi stringe quasi con dolcezza.
M: <<Scusa... Non voglio che pensi che io non ci tenga a lui perché credimi è l'unica cosa fondamentale per me.>> io annuisco appena, non ricambio quella stretta mi sono sentito aggredito e non riesco a non sentire la sua voce alta rimbombarmi nelle orecchie, continuo a tenere gli occhi chiusi poggiando la fronte sulla sua spalla per nascondermi da Guido, Mattia mi stringe un po' di più fino a sentir su di lui l'odore di mio fratello misto al suo.
M: <<Piccoletto... Io... Io mi sto affezionando tanto a te.>> sibila per poi sollevarmi il volto e baciarmi la fronte, io mi allontano piano da lui per poi girarmi di spalle.
F: <<Piero...>> mi chiama piano, ma io scuoto il capo.
M: <<Piero io...>> io lo fermo subito.
Io: <<Lasciatemi stare okay? Ho capito che non devo intromettermi nella vostra storia.>> dico freddo e li sento sospirare.
M: <<Non è così... Io voglio che tu dica cosa ne pensi, ma solo non mettere in dubbio i sentimenti... Perché sono veri e sinceri.>> sussurra, sento ancora la sua vicinanza, fa emergere questo suo lato particolarmente dolce e morboso, mi avvolge un braccio attorno alle spalle appoggiandosi lentamente a me.
M: <<Ti prego... >>
Io: <<Che scemo che sei... Anche io mi sono affezionato a te, solo... Non far soffrire mio fratello.>> dico infine.
M: <<È l'ultima cosa che farei.>> mi sussurra lui, io mi ritrovo a stringere la sua mano nella mia quando avverto il cuore perdere un battito.
M: <<Calmo...>> mi sussurra, ma queste sono le conseguenze di un attacco, sento l'aria quasi mancare e Mattia si accorge di farmi male le ferite alla mano stringendola, mi fa appoggiare la schiena al suo addome.
M: <<Respira... Va tutto bene, respira.>> mi dice ed io lo assecondo sentendo piano l'aria entrare.
G: <<Continua a farlo respirare fino a quando non è regolare.>> sento dire Guido a Mattia
M: <<Non ce la fa...>> lo sento sussurrare, Guido mi viene vicino e poggia due dita sul mio collo per sentire il battito.
G: <<È un po' accelerato. Mattia lascialo un attimo.>> gli sussurra e Mattia si allontana da me dandomi inconsapevolmente la possibilità di portarmi in un angolo, Guido capisce che potrei star male e mi viene vicino.
G: <<Guardami...>> io scuoto lentamente il capo, ma lui prende il mio volto sollevandolo e punta i suoi occhi nei miei che chiudo non volendo il suo aiuto, non voglio seguire le sue indicazioni, voglio solo esser lasciato solo ed in pace.
G: <<Piero forza...>> mi dice serio, ma io non lo ascolto, mi lascio scivolare lungo la parete.
F: <<Piero!>> sento la sua voce più alta capendo che l'aria mi manca, serro ancor di più gli occhi e sento delle mani sul mio corpo, provare a calmarmi e poi dei rumori confusi, una porta che si apre ed un odore terribilmente familiare vicino a me, il mio Ignazio.
I: <<Che succede?>> lo sento chiedere confuso per poi avvertire una mano sul mio braccio, ma io mi scanso, non voglio neanche lui vicino a me.
I: <<Piero forza...>> lo sento sussurrare, ma io non voglio ascoltarlo.
M: <<Oddio Ciccio...>> lo sento dire agitato ed io appoggio la testa sulle mie ginocchia che stringo al petto per poi essere sollevato di peso, ma con delicatezza.
Io: <<No... Lasciami...>> sussurro riconoscendo la presa di Ignazio.
G: <<Portalo in camera tua...>> gli dice e subito mi ritrovo sul suo letto.
G: <<Procurami delle pezze fredde.>> gli dice serio ed io penso di essere ritornato al punto di partenza, a quando per calmare le crisi c'era bisogno di pezze fredde, e questo non fa che farmi agitare di più.
F: <<Ora passa Piè... Ora passa, okay? Come sempre, respira Brò.>> mi dice senza toccarmi.
Io: <<Non rie... Riesco.>> mi porto le mani alle tempie chiudendo la testa tra le mie braccia.
G: <<Piero ora devi permettermi di aiutarti, non voglio farti del male.>> è rassicurante il tono di Guido tanto che lascio che lui mi faccia portare le braccia lungo i fianchi e mi sistemi dei panni freddi sulla fronte e sui polsi.
G: <<Ora piano, respira...>> sussurra mettendo due dita sul mio collo per capire il ritmo dei miei battiti, io mi rendo conto che nonostante i panni freddi non riesco a respirare o a calmarmi.
M: <<Non ce la faccio a vederlo così...>> lo sento dire ed avverto la sua voce fin troppo alta.
F: <<Mat... Calmati...>>
M: <<E' così indif...>>
F: <<Shh... Ora gli passa.>> gli dice mentre sento l'aria venir meno.
I: <<Guido non...>>
G: <<Lo so, non sta reagendo.>> è calmo, come riesca a restar così non lo saprò mai.
I: <<Guido ti prego, fai qualcosa...>> dice impaurito.
G: <<Non agitatevi, vi prego, non gli fate bene.>> dice serio portando una mano sul mio petto e premendo leggermente, ma io non faccio altro che gemere di dolore.
G: <<Guardami... Forza.>> io scuoto il capo.
G: <<Piero devi guardarmi, piano piano ce la fai.>> lentamente apro gli occhi e avverto quasi la testa girare.
G: <<Guarda me... Bravo così.>> mi sussurra quando il mio sguardo trova il suo e lascio che lui prema sul mio petto facendomi buttare subito fuori l'aria, lancio quasi un urlo quando i miei polmoni bruciano improvvisamente.
G: <<Calmo, calmati.>> dice serio, ma io non riesco a fare quel che lui mi dice, non riesco a stare calmo ed a respirare.
G: <<Piero mi devi guardare...>> spinge ancora sul mio petto ed io sento l'aria entrare così rapidamente da farmi boccheggiare.
M: <<Ciccio...>>
F: <<Va tutto bene.>> lo rassicura ed io sento le mani di Guido sul mio addome.
G: <<Piano forza...>> sussurra piano iniziando a massaggiare il mio addome ed io mi ritrovo a gemere di dolore.
Io: <<Basta... Ti prego...>> gemo provando a sottrarmi al suo tocco.
G: <<Ancora un po', stai respirando meglio... Continua.>> mi dice ed io respiro spostando lo sguardo su Ignazio.
I: <<Sei bravissimo.>> mi dice a bassa voce per poi appoggiare una mano tra i miei capelli, non lo ascolto, non gli presto grande attenzione, ma provo solo a non cedere totalmente, non ora, non qui, non davanti a tutti.
I: <<C'è la possibilità che possa avere della nausea?>> chiede a Guido il quale suppongo che annuisca, respiro lentamente sentendo meno dolore al petto.
G: <<Sei molto contratto nell'aria addominale Piero, devo un po' insistere.>> mi dice spingendo sul mio addome mentre serro le labbra per non urlare.
Io: <<Basta...>>
G: <<No Piè, rischi di star male nuovamente se no...>> non gli lascio finire la frase che mi porto una mano sulle labbra e Guido subito capisce e mi trascina in bagno, mi piego verso il water e butto via tutto, buona parte delle forze e della voglia di riprendermi.
G: <<Okay, piano piccolo...>> mi sussurra, e nonostante io prenda un respiro profondo sento le forze venir meno e sono costretto a vomitare nuovamente.
G: <<E' normale, non preoccuparti.>> mi dice con un tono dolce mentre mi aiuta a sciacquarmi la bocca per poi prendermi in braccio per riportarmi sul letto, il respiro è abbastanza regolare ed anche Guido lo nota.
G: <<Rilassati... Ora non sentirai molto male.>> mi dice riprendendo a passar le mani sul mio ventre.
Io: <<Ignazio...>> sibilo a fatica.
I: <<Sono qui piccolo, sono qui.>> mi sussurra accarezzandomi i capelli.
M: <<Ciccio... Sta peggio di come stavo io...>> sussurra impaurito e sento mio fratello sospirare.
F: <<Mat lui ha queste crisi delle volte, questa volta è riuscito ad uscirne bene... Quando blocca una crisi è normale che vomiti.>>
G: <<Ad ogni azione corrisponde una reazione... Che ti mando a fare all'università?>> ride per alleggerire il momento.
M: <<Papà per piacere...>> sussurra sconvolto e Guido sospira continuando ad accarezzarmi l'addome.
G: <<Franz, portalo via...>> gli dice.
M: <<Ma non se ne parla proprio. È colpa mia se sta così, io devo rimanere qui.>> dice serio.
G: <<Allora stai zitto...>> gli dice serio.
I: <<Tranquillo Piè... E' tutto finito ora, sei stato bravo.>> mi tranquillizzano le sue parole unite al massaggio delicato di Guido.
M: <<Ma io... Papà insomma... È così indifeso e piccolo e... E mi ricorda me...>> sussurra stretto tra le braccia di Franz.
G: <<Lo so... Calmati però.>>gli dice per poi smettere poco dopo di massaggiare il mio addome.
G: <<Hai una coperta Ignazio?>>
I: <<Lo mettiamo nel mio letto, sta più comodo.>> dice subito.
G: <<Va bene...>> Guido mi toglie le scarpe mentre Ignazio mi sistema sotto le coperte, il mio volto sul suo cuscino pieno del suo meraviglioso profumo, chiudo gli occhi rimanendo in ascolto su quel che dicono.
F: <<Guido...>> sussurra appena.
G: <<Calmatevi, è stata presa, ha avuto questa reazione e potrebbe averne altre simili più tardi.>> dice serio e sento gli altri sospirare.
F: <<Se si sveglia papà e lo trova nel letto di Ignazio...>>
G: <<Parlo io, so cosa dire, voi dovete star tranquilli adesso.>> gli dice passandomi una mano sul collo.
G: <<Ti sei affaticato molto, sei accaldato e hai sudato freddo.>> mi dice.
F: <<Vado a prendergli un cambio allora.>>
G: <<Sì... E' meglio cambiar...>>
I: <<Gli do io una maglietta ed una felpa, non preoccupatevi.>> ed a me terrorizza l'idea che tutti mi vedranno senza maglia.
F: <<Va bene...>> sussurra e poco dopo sento le sue mani sui miei fianchi che mi tirano su il maglioncino e sbottona velocemente la camicia, io mi stringo improvvisamente su me stesso facendo aumentare i versi sorpresi di Ignazio e quelli spaventati di Mattia.
G: <<Piero collabora.>> mi dice notando che non accenno a indossar la maglia.
Io: <<Sono orribile...>> sibilo trovando le braccia di Ignazio pronte a stringermi.
I: <<Non è vero... Non è affatto vero.>>
Io: <<Sì invece, sono un esserino tutto ossa.>> dico provando a non piangere.
I: <<Shh, sei bellissimo così.>> mi sussurra dandomi un bacio sulla fronte.
Io: <<No...>>
I: <<Sì invece... Tanto Piero, davvero.>> e lascio che sia lui a farmi indossare la sua maglietta e poi la sua felpa.
I: <<Ora stai un po' calmo sotto le coperte, noi non andiamo via.>> io annuisco e chiudo gli occhi poggiando la testa sulle sue gambe.
M: <<Papà...>> lo chiama quasi spaventato e sento poi Guido sospirare.
G: <<Mattia che c'è?>> gli dice con calma.
M: <<Posso avvicinarmi?>>
G: <<Certo che sì.>> gli dice e sento dei passi e poi una mano sul mio fianco.
M: <<Va tutto bene adesso...>> mi sussurra ed io apro appena gli occhi facendogli un leggero sorriso.
M: <<Mi dispiace... È solo colpa mia se stai così...>>
Io: <<No tranquillo... E' un insieme di cose.>> gli dico.
M: <<No, io non avrei dov...>>
G: <<E' un insieme di cose infatti, stanotte è stato male, stamattina già era nervoso e si è notato, il viaggio aereo provoca stress che associato al fatto che si è agitato ha portato ad una crisi di panico, non è colpa di nessuno nello specifico.>> chiarisce a Mattia ed anche a me.
Io: <<Non è una crisi di panic...>>
G: <<Sì Piero, eccome se lo era, ma ne sei uscito facilmente.>>
Io: <<Non è possibile... Era una semplice crisi respiratoria...>> sussurro, ma lui scuote il capo.
G: <<Era una crisi di panico Piero, ti sei sentito attaccato e di questa entità non ti venivano da...>> viene fermato da Ignazio.
I: <<Dal tour in Italia... Così l'ultima volta l'ha avuta in Italia...>> dice a Guido il quale mi guarda accigliato.
G: <<Forse sì... Ma non è importante, conta solo che stai meglio.>> mi dice ed io annuisco appena sentendo le dita di Ignazio tra i miei capelli, mio fratello è seduto alle spalle di Mattia e gli cinge la vita con un braccio mentre ha il mento sulla sua spalla, mi fa un sorriso che io ricambio per poi chiudere gli occhi stremato con la consapevolezza che le crisi non sono mai davvero passate.
F: <<Guido che si può fare?>> gli chiede piano.
G: <<Non molto, non mi preoccupano tanto queste crisi, riesce a gestirle se lo si aiuta... Possiamo integrare con vitamine e sali minerali per renderlo più forte.>> gli dice.
F: <<Okay... Fai tu Guì quello che ritieni giusto.>>
G: <<Sì, solo... Mi preoccupano le nausee continue, mi preoccupa che dopo una crisi potrebbe procurarsi il vomito...>>
F: <<Quando gli sono ritornate capitava spesso una cosa simile...>> lo sento sussurrare, sento le mani di Ignazio stringere con più forza i miei capelli, ma senza farmi male.
M: <<E' abbastanza magro...>>
G: <<E' normale Matti, più che normale tranquillo.>> rassicura tutti ed un po' anche me.
F: <<Guido e se dovesse sfociare nell'...>> viene bloccato all'istante da Guido.
G: <<Non ci pensare neanche Franz. Non capiterà. Farò in modo che non capiti.>> dice serio.
Io: <<No...>>
G: <<Andrà tutto bene, te l'ho già promesso Piero.>> io annuisco mentre Ignazio prende una mia mano ed io gemo dal dolore.
I: <<Guido... Sta...>>
G: <<Sì, sanguina purtroppo facilmente perché è un punto delicato.>> sento Guido togliermi le bende e disinfettarmi i palmi, non ho neanche la forza di ribellarmi.
M: <<È così indifeso...>> lo sento sussurrare.
F: <<Già... Un po' come te.>> sento mio fratello dirgli.
M: <<Sì...>> è la sola cosa che gli dice e mio fratello sospira.
G: <<Dovrebbero farti meno male se le tieni ferme.>> io annuisco.
M: <<Ciccio...>> lo sento dire.
F: <<Ehy... >> risponde con voce dolce .
M: <<Io comunque ora ho te che mi dai forza... Sei tu la mia forza, amò.>>
F: <<E tu la mia, piccolo.>> sussurra per poi lasciargli probabilmente un bacio sulla fronte.
M: <<Anche Piero dovrebbe avere qualcuno come te al suo fianco, qualcuno che nonostante tutto si prenda cura di lui.>> sussurra.
F: <<E noi che stiamo a fare secondo te?>> ridacchia.
M: <<Sì, in effetti... Dico cose poco sensate lo so.>> gli dice di rimando e Guido ride
M: <<Dai papà...>>
G: <<Scusa Mattia, ma dici certe cose...>>
M: <<Ma tu tranquillo che so fare meglio altro...>>
F: <<Mattia!>>
M: <<E che vuoi, lui provoca!>> ride ed io apro appena un occhio notando un Ignazio abbastanza scioccato.
G: <<Vado ad avvisare Gaetano se è sveglio...>> dice alzandosi e deduco uscendo.
I: <<Se arriva tuo padre mi devo allontanare...>> io annuisco ma non mi muovo.
M: <<Anche noi ci dobbiamo allontanare Ciccio.>>
F: <<Tra poco... Tuo padre manda un messaggio o fa uno squillo per avvisarci.>>
M: <<Sì... Ma che ansia.>>
F: <<Lo so...>> sussurra e come volevasi dimostrare dopo pochi minuti arriva uno squillo a Franz e tutti noi ci allontaniamo gli uni dagli altri, Ignazio va ad aprire quando Guido bussa alla porta e mio padre entra dentro con un colorito ceruleo.
P: <<Come stai?>> è la prima cosa che mi chiede.
Io: <<Pà...>>
P: <<Sei bianco bianco...>>
F: <<Fallo riposare un pochino.>>
P: <<Può riposare anche in camera.>> dice freddo.
G: <<Non iniziate voi due. Francesco vai a prendere un po' di aria, Mattia accompagnalo.>> dice autoritario Guido evitando così uno scontro con mio padre.
F: <<Ci vediamo dopo piccoletto.>> mi sussurra, noto mio fratello uscire con Mattia ed Ignazio essere fintamente indifferente.
P: <<Perché si è agitato?>> chiede a Guido.
G: <<Niente di particolare, un po' di stanchezza accumulata ed una discussione con me.>> dice in parte mentendo.
P: <<Tu devi ascoltare quelle che Guido dice e devi far quello che lui consiglia, okay?>> mi dice serio.
G: <<Apprezzo il fatto che ci confrontiamo, non c'è problema .>>
P: <<Sì, ma con moderazione. Non può star male...>> dice ancora freddo e capisco che questa freddezza è dovuta dalla presenza di Ignazio.
Io: <<Voglio tornare in camera...>> sussurro provando a mettermi seduto, ma crollo nuovamente tra le lenzuola.
G: <<Non puoi tornare in camera ora, sei molto debole e devi riposare.>> mi dice.
P: <<Sì, devi aspettare un po'.>> io annuisco fingendo uno sbuffo, mi salva il telefono di mio padre che squilla.
P: <<Scusa... E' tua mamma.>> sorride uscendo.
I: <<Almeno non ti ha aggredito...>> sussurra ed io annuisco.
G: <<Come ti senti?>> mi chiede passandomi una mano sulla fronte.
Io: <<Stanco come non mai...>> sussurro poggiando meglio il viso nel cuscino di Ignazio che si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla fronte.
I: <<Ti esce bene fingere che mi odi.>> sussurra mentre io avvolgo un braccio attorno al suo collo lasciando che mi baci ripetutamente la guancia.
Io: <<Non fingo poi così tanto.>> gli sussurro e lui sbuffa lasciandomi un piccolo morso sulla guancia.
I: <<Non ti conviene fare il sostenuto ora, sei in camera mia.>> dice serio.
Io <<E quindi? Potrei andarmene se ti do fastidio.>> sibilo.
I: <<No anzi, stai fin troppo poco con me.>>
Io: <<Sì? Non ci ho fatto caso sai.>>
I: <<Come no.>> sorride facendomi sentire il suo fiato sulle labbra e appoggiando la fronte sulla mia.
Io: <<Stai pensando troppo...>>
I: <<Sto contando quanto tempo resisto così senza baciarti.>> non gliene frega nulla che c'è Guido in camera.
G: <<Ignazio mi raccomando...>> gli sussurra, ma Ignazio si allontana di scatto quando sentiamo dei rumori dietro la porta che vediamo poi aprirsi.
P: <<Ti saluta la mamma.>> mi dice sorridendo ed io annuisco chiudendo gli occhi.
Io: <<Lo so...>> mi limito a dire.
G: <<Riposa ora.>>
P: <<Sì, io resto vicino a te->> si siede vicino a me ed io sento una strana agitazione invadermi.
Io: <<Oddio...>> dico premendo una mano sul petto.
G: <<Piero... Senti che ti sta venendo nuovamente?>>
Io: <<Sì... Il respir...>> strizzo gli occhi quando mi rendo conto che l'aria non entra ed il battito è fin troppo accelerato.
P: <<Calmo piccolo mio...>> mi sussurra nonostante io senta il panico nella sua voce.
G: <<Gaetano spostat...>>
P: <<No, ce la faccio a farlo riprendere.>> gli dice serio mentre mi pera indietro i capelli.
G: <<Non gli fa bene avere qualcuno vicino... Allontanati.>> gli dice e mio padre lo fa.
Io: <<Guido...>>
G: <<Respira Piero, devi buttare pian piano l'aria e riprenderla, con calma.>> mi dice ed io lo faccio non avvertendo più la figura di mio padre tanto vicina da farmi agitare, all'ennesimo respiro avverto il respiro bloccarsi non riuscendo più a prendere aria ed i battiti diminuire sempre più.
I: <<Guido...>> lo chiama appena e Guido sospira.
G: <<È pallido ed ha le labbra viola.>> sussurra portando una mano sul mio addome facendomi trattenere appena un urlo.
G: <<Respira ora dai... >> emetto a fatica un respiro.
G: <<Bravo... Ancora.>> mi dice sollevandomi e sedendosi accanto a me per poi trascinarmi con grande agilità vicino a lui e far scontrare il mio petto al suo.
G: <<Riesci a seguirmi?>> mi chiede ed io annuisco.
G: <<Bravo, piano.>> mi sussurra intrecciando la sua mano nella mia e con il polpastrello riuscire a massaggiarmi il dorso della mano.
G: <<Rilassati...>> sussurra, ma io non ci riesco ed emetto un gemito quando Ignazio scusandosi lascia la sua stessa camera.
G: <<Piano Piero... Chiudi gli occhi e segui me, senti il mio respiro?>> io annuisco e capisco che lui sta regolando la sua respirazione per favorire la mia, ora è lento il suo modo di respirare, facile per me da seguire.
G: <<Perfetto.>> mi sussurra sfiorandomi il dorso della mano e le nocche.
Io: <<Non ce la faccio... Non ce la faccio più...>> riesco a sussurrare appena per farmi sentire solo da lui.
G: <<Ancora un poco, non mollare adesso.>> mi sussurra all'orecchio, ma io sono troppo stanco anche solo per riuscire ad ascoltare quel che dice.
G: <<Piero non mollare... So che ce la fai piccoletto, ne sono certo.>> sibila dandomi quella forza per seguire ancora il suo respiro che si fa più rapido, più normale forse.
G: <<Dai ancora un po', forza.>> mi dice ancora mentre avverto i polmoni riempirsi e svuotarsi senza che io faccia sforzo, si allontana piano da me quando capisce che riesco a respirare senza il suo aiuto, mi fa stendere piano sotto le coperte.
G: <<Okay, ce l'abbiamo fatta.>> lo sento sussurrare forse a mio padre.
P: <<Guido, ma perché?>> chiede sempre col terrore nella voce.
G: <<Ha avuto una crisi respiratoria, sapevo che sarebbe potuto succedere dato che è debole ed emotivamente provato, ora ha bisogno di riposo, tranquillità e silenzio.>> gli dice abbastanza professionale mentre io mi porto le coperte al volto e l'unica cosa che mi piace adesso è sentir il suo odore in questo letto, sento solo il suo odore e forse è usata la fortuna di essere in un nuovo albergo.
P: <<Quindi non posso fare niente? Non posso aiutare mio figlio?>> chiede piano.
G: <<Ora no Gaetano, lascialo dormire o quantomeno riprendere le forze.>> dice serio e mio padre sospira, Guido mi lascia la mia tranquillità, mi addormento senza rendermene conto per poi essere svegliato da un bacio sulla fronte, il bacio di Guido che riconosco dal fresco odore di dopobarba.
G: <<Piero, piccino...>> io apro lentamente gli occhi trovando nella stanza Ignazio appoggiato alla finestra, mugugno appena chiudendo nuovamente gli occhi.
G: <<Forza piccolo, ti devi cambiare... Abbiamo la cena tra poco.>> mi ricorda.
Io: <<Non voglio venire...>> sussurro appena.
G: <<Piero dobbiamo andare, ora prendi una vitamina e dopo cena prenderai un integratore a base di magnesio e potassio soprattutto, ma ora ti devi alzare.>> io mi alzo lentamente e la figura attenta di mio padre, anche se sta fuori con una sigaretta in mano, non mi permette di salutare come avrei voluto Ignazio.
G: <<Bene... Andiamo ora, forza.>> mi incoraggia ed io provo a seguirlo, ma vengo colpito da un giramento di testa che mi costringe a poggiarmi al muro più vicino, ed inizio a guardare un punto preciso per riprendere l'equilibrio.
G: <<Ehy.>> mi viene vicino rendendosi conto che non lo stavo più seguendo.
Io: <<Ce la faccio.>> sussurro portando una mano tra i nostri corpi, arrivo in camera sentendomi un po' meglio, mio padre si chiude nel bagno più grande e Guido mi fa prendere una vitamina per poi passarmi gli abiti che mi ha già preparato.
G: <<Vai nell'altro bagno e cambiati, mi sa che si sta facendo Franz una doccia.>> mi dice con un sorriso ed io apro la porta entrando e notando che l'acqua e aperta e il gabbiotto della doccia chiuso.
Io: <<Brò... Sono io.>>
F: <<Bedda matri... Piero esci dal bagno...>> mi dice per poi sentirlo sospirare e mi rendo conto che non è solo.
Io: <<Oddio. Scusatemi. Esco, è meglio.>> dico rosso in viso per poi uscire e chiudermi la porta alle spalle.
G: <<Piero già...>>
Io: <<Oddio...>> ridacchio.
G: <<Dai sbrigati.>>
Io: <<Mi cambio qui... Il bagno è occupato.>>
G: <<Te l'ho detto sta Fran...>>
Io: <<Sì, ma con tuo figlio nella doccia a fare non so cosa.>> rido, Guido mi guarda sconvolto ed io non posso far altro che ridere per poi cambiarmi velocemente prima che mio padre esca dal bagno e veda le mie condizioni pietose.
G: <<Beh, che ne pensi?>> mi chiede dopo essersi ripreso.
Io: <<Mi piace questo look.>> ammetto mettendo gli occhiali neri che con il jeans e un maglione nero risaltano.
G: <<Un po' meno impegnativo, ma bello...>> mi sorride mentre mi si avvicina.
G: <<Ti sistemo i capelli dai.>> ridacchia e mi passa un bel po' di gel dandomi un look più spettinato che mi piace, sentiamo entrambi la porta del bagno aprirsi e mio padre uscire.
G: <<Madonna mia, ma quei due che fine fanno?>> mi sussurra piano ed io alzo le spalle.
P: <<Piccolo ciao...>> mi sussurra accovacciandosi davanti a me poggiando le mani sulle mie cosce.
Io: <<Ehy...>> gli sussurro poggiando una mano sulla spalla.
P: <<Stai benone.>> sorride per poi prender la giacca.
P: <<Io raggiungo Ercole, okay?>>
Io: <<Sì, ci vediamo giù.>> gli dico, lui annuisce e sta per uscire quando si volta.
P: <<Ma tuo fratello?>>
Io: <<Forse è già uscito...>>
G: <<A fumare credo con Mattia.>>
P: <<Okay, allora a dopo.>> noi annuiamo e quando la porta della camera si chiude si apre subito quella del bagno vedendo i ragazzi uscire, Franz non mi guarda in volto mentre Mattia inizia a ridere.    



Note:
Eccoci con un capitolo un po' più lungo del solito!

Ecco svelata le reazioni di Mattia e Piero; Ignazio si preoccupa così come anche Gaetano.
Una cena in vista, come andrà? 
A voi la parola! 

Un bacio, a presto, 
S&I

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