Mi dirigo in camerino seguito da Max e Guido i quali restano in religioso silenzio quando poggio le mani sul tavolo, abbasso il capo e lascio uscire qualche lacrima, sento dei passi, leggeri e una mano sulla mia spalla, chiudo gli occhi, provo ad asciugarmi le lacrime, ma quel qualcuno dietro di me mi abbraccia appoggiando la guancia sotto la mia nuca.
M: <<Vedrai che stasera riesci.>> mi dice Maxim ed io sfioro appena la sua mano che è sul mio addome.
Io: <<Sì... Lo spero.>> dico cercando di non farmi veder debole, la porta viene improvvisamente aperta rivelando la figura di Ignazio il cui sguardo diventa di ghiaccio quando vede me e Max così vicini.
I: <<Ero venuto a vedere come stessi, ma devo dire che hai già ottima compagnia.>> dice con una voce di ghiaccio che non fa altro che aumentare le lacrime nei miei occhi.
G: <<Ignazio.>> lo richiama lui, ma Ignazio sembra non sentirlo, Maxim mi stringe di più ed a me da quasi fastidio, ma sto provando a mantenere il gioco davanti agli occhi di Ignazio.
Io: <<Grazie dell'interesse Ignazio, ma sto bene.>> mi limito a dire freddo asciugando le lacrime e voltandomi, lui mi guarda ed io lo guardo: occhi negli occhi.
I: <<Posso andare allora... Hai già chi ti consola.>>
Io: <<Non ho bisogno della consolazione di nessuno, men che meno della tua.>> dico freddo allontanandomi da Max.
I: <<Bene. A più tardi allora.>> dice freddo sbattendo la porta dietro di sé, porta che io resto a fissare per chissà quanto tempo.
M: <<Stai bene?>> mi chiede.
Io: <<Sì Max grazie, è solo che non la cantavo da un po' quella canzone... Vedrai che andrà bene.>> lui annuisce e sorride, mi da due pacche sulla spalla che mi fa ancora male ed io stringo i denti.
M: <<Per me saresti comunque bravissimo.>> ride nonostante non sia il momento adatto per una risata.
G: <<Max scusa, ci potresti lasciare un attimo da soli?>> gli chiede gentilmente e lui annuisce uscendo dal camerino, come la porta si chiude scoppio in un pianto disperato cadendo in ginocchio poggiando le mani a terra.
G: <<Ehy...>> mi dice subito venendo verso di me: si piega sulle gambe davanti a me per poi prendermi il volto tra le mani.
G: <<Ce la facciamo, okay? Fidati di me.>>
Io: <<Non ce la facciamo perché stasera non c'è Ignazio a darmi le pause... Non c'è, okay?>> sibilo per poi trattenere un singhiozzo, Guido prova ad asciugarmi le guance, ma invano, sono troppe le lacrime che stanno scendendo.
G: <<Piero...>> mi chiama lui.
Io: <<È la loro canzone Guido, la loro canzone e lui disse che era per me. È la loro canzone ed io ho ricordato tutto di quella serata: dalla sorpresa alla notte passata in camera.>> alzo pian piano la voce e non mi interessa se mi sentono da fuori, ora ho bisogno di urlare.
G: <<Shh... Non dargliela vinta Piero.>> mi sussurra togliendomi gli occhiali, lo vedo sollevarsi e dolcemente alzarmi per stringermi a lui.
Io: <<Io non ce la faccio così... Vedendolo ovunque con lei.>> sibilo mentre il suo profumo ed il suo abbraccio stanno riuscendo a calmarmi, continuo a piangere come mai prima di adesso, quando le lacrime finiscono Guido mi fa poggiare al divanetto su cui mi fa stendere.
G: <<Dormi un poco, riposati. Io resto qui.>> mi sussurra dolcemente ed io annuisco appena chiudendo gli occhi.
Guido mi sveglia piano con una carezza sulla guancia.
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Un pensiero speciale - Il Volo
Fanfiction"Hey scimunito! Volevo solo dirti che non mi dispiace affatto pensare che sei una testa di minchia, e non me ne frega nulla se ora tutto l'hotel mi sta sentendo. Lei non ti ama, non ti amerà mai, non lo vedi che sta con te solo per i soldi, solo per...