Dolore e forza

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Tutti e due ci svegliamo solo a causa della voce alta di Mattia

M<<non erano due bicchierini papà, maledizione >> lo sentiamo dire e entrambi ci alziamo a guardare la scena

G: <<Non urlare Mattia, per piacere.>> gli dice portandosi una mano alla tempia, segno del mal di testa.

M: <<Non urlare? Non urlare? Certo, la fai facile tu: ti vedi con quella, chissà che ci hai fatto e poi vai a bere. Sei tornato come non so che. Eri una spugna e puzzavi di alcol, anzi, puzzi ancora.>> gli dice con una freddezza tale da far ghiacciare me che sto assistendo alla scena, non oso immaginare come si senta Guido.

G<<Matti devi star tranquillo ok? Ne parliamo con più calma e da soli eh>> prova a dirgli con molta dolcezza

M<<ma mi prendi per il culo o cosa? Ne parliamo adesso e non me frega proprio de niente >> gli dice alzando il tono e io non so se ridere per il suo accento o continuare a esser serio per la situazione

G:  <<Mattia ti ho detto che non devi urlare. Ne parliamo dopo e basta.>> dice duro e Mattia scuote il capo, non si arrenderà facilmente.

M<<ma vedi come cambi a causa di quella stronza...

G<<non ti permettere Mattia eh>> Mattia ride istericamente e mio fratello si fa sempre più serio

M<<la difendi ora? Dopo che andava a letto con i tuoi amici in casa tua...sei incommentabile fattelo dire, aspè com'è che si dice? Ah sì, cornuto e contento>> dice sarcastico

Vedo quella scena a rallentatore, vedo Guido alzare la mano che colpisce la guancia di un Mattia che non ha avuto la prontezza di spostarsi.
Sgrano gli occhi, resto paralizzato al mio posto e mio fratello fa lo stesso al mio fianco a causa della presenza di nostro padre.

Mattia reagisce immediatamente afferrando Guido dalla camicia

M<<non sto giocando papà chiaro? te lo chiedo con calma...cosa diamine voleva quella? Ma soprattutto perché diamine ci sei andato eh? Ti piace? Vuoi tornare con lei? Spiegami...>> gli dice davvero con voce gelida

Guido si scrolla senza molte difficoltà Mattia di dosso.

G: <<Non sono cose che ti riguardano, è la mia vita Mattia. Sono mie scelte.>> dice duro, so che non pensa davvero ciò che dice, ma Mattia non è dello stesso avviso.

M: <<No maledizione. Riguarda anche me...riguarda soprattutto me. Le tue scelte mi riguardano.>> gli dice alzando la voce per poi annaspare.

G<<ora bevi un po' e con calma poi ne parliam...

M<<io non bevo proprio un bel niente...sei pessimo lo sai? Irriconoscibile...mi spieghi che cazzo è successo?>> gli dice alzando nuovamente il tono e non si oppone quando Guido lo afferra dolcemente dalle spalle guardandolo

G<<niente che ti deve preoccupare...voleva solo un parere medico>>

M<<oddio...sta male? >>Guido scuote il capo.

G: <<Non sta male il ragazzo che sta con lei, voleva solo una conferma.>> dice serio e Mattia si limita ad annuire senza però addolcire lo sguardo.

M<<parla movete >> gli dice ancora invitandolo a parlare e appena Guido gli passa una mano tra i capelli vedo Mattia iniziare appena a tremare

F<<Mat...>> lo sento sussurrare mentre prende la mia mano e io stringo la sua

G<<Mattia diciamo che abbiamo preso un caffè e...sono stato bene...

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