G: <<E' normale Gaetano, stai tranquillo.>> lo rassicura e lui annuisce, io mi alzo in fretta.
P: <<Dove vai?>> mi chiede.
Io: <<In camera... Chiamo Francesco e poi vediamo.>>
P: <<Bene, vengo con te.>> io annuisco appena dirigendomi verso l'ascensore. Mio padre e Guido sono dietro di me, una volta dentro mi poggio al muro e prendo un profondo respiro, mio padre mi appoggia una mano sulla spalla ed io provo a non trasalire.
P: <<Tutto bene?>> mi chiede.
Io: <<Sì papà, tutto okay, tranquillo.>> dico fingendo un sorriso, lui mi lascia due pacche sulla spalla e sento abbastanza dolore, ma non lo do a vedere.
Una volta arrivati al piano sentiamo delle voci provenire dalle scale che riconosco come quelle di Ignazio ed Alessandra, ed è proprio quest'ultima a lamentarsi.
A: <<Ma io non capisco perché ti devi sempre impicciare dei fatti suoi. Può darsi che sbaglia e Michele lo manda a casa.>>
I: <<Può non piacerti, okay? Ma il gruppo è fatto da tre persone e fallirebbe senza di lui...>> dice con una freddezza disarmante.
A: <<Vedi ,continui a difenderlo... Sei assurdo.>>
I: <<Ma sei stupida o cosa?>> gli dice e probabilmente lei gli da uno schiaffo.
A: <<Non ti permettere mai più Ignazio. Sono stata chiara? Mai più.>> dice fredda lei, ma lui non risponde, non dice neanche una parola, apro rapidamente la porta ed entro in camera.
P: <<Che disastro, fai anche litigare gli altri.>> mi dice sottovoce.
Io: <<Ed allora scusami se sto ancora poco bene, eh?>> dico acido.
P: <<Non mi devi rispondere così, hai capito?>> non rispondo.
G: <<Dai Gaetano...>>
P: <<Sei un maleducato Piero, tu e tuo fratello.>> continuo a non rispondere, mi mordo un labbro per non far scendere le lacrime.
P: <<E questa storia che stavi svenendo durante il concerto? Ah?>> continua a chiedermi alzando la voce, ma io non rispondo, lui mi gira verso di sé facendo leva sulla spalla che ancora mi fa male.
Io: <<Ho avuto una crisi respiratoria, ma tutto okay.>> dico.
P: <<Me l'ha detto Guido, lui mi dice tutto hai capito? Ma non voglio che diamo spettacolo.>> dice serio.
Io: <<Non è colpa mia se mi viene quando canto e ci sono tutti vicino papà.>> dico freddo.
P: <<Devi resistere ed evitarle. Che direbbe la gente?>> io e Guido lo guardiamo sbigottiti, quindi il problema reale sono le critiche da parte del pubblico.
Io: <<Ma ti rendi conto delle cose che dici? Sanno che sono stato male visto che abbiamo annullato i concerti, può capitare.>> gli dico.
P: <<Non deve capitare più, chiaro? In paese tutt...>>
Io: <<Ma dicessero ciò che vogliono papà, che mi importa del paese... Tutti con una mentalità chiusa sono.>> forse ho parlato troppo perché mio padre mi si avvicina troppo, ma viene fermato da Guido, il quale si pone tra noi.
G: <<Forza Gaetano, ha ragione. È stato male ed il pensiero del paese è davvero l'ultimo adesso.>> pone le mani sul suo busto facendolo allontanare appena.
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Un pensiero speciale - Il Volo
Fanfiction"Hey scimunito! Volevo solo dirti che non mi dispiace affatto pensare che sei una testa di minchia, e non me ne frega nulla se ora tutto l'hotel mi sta sentendo. Lei non ti ama, non ti amerà mai, non lo vedi che sta con te solo per i soldi, solo per...