Con te fermo solo il tempo

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Avviso: E' un capitolo importante, serio, delicato dove non vogliamo colpire la delicatezza, il pensiero ed i principi di nessuno con quanto scritto. Essendo un capitolo rosso, vi chiediamo gentilmente di non leggerlo in caso non dovesse piacere il genere.
Buona lettura, ci vediamo giù! 



I: <<Ehy... Ciao come stai?>> mi chiede facendomi entrare.
Io: <<Ciao.>> sussurro per poi alzare le spalle in risposta alla sua domanda.
I: <<Sembri più colorito.>> mi dice passandomi due dita sulla guancia.
I: <<Tuo padre è uscito?>>
Io: <<A cena con Ercole e Michele... Non voglio pensarci.>> lui annuisce e mi porta con lui sui divanetti.
I: <<Senti, mi dispiace non avertelo detto, ma...>> io scuoto il capo.
Io: <<Tranquillo, lo hai fatto per proteggermi, no?>> gli chiedo e lui annuisce.
I: <<E poi era una cosa che non dipendeva da me quindi non mi sembra... Ah che importa Piero, meglio così, ti devi riposare e riprendere.>>
Io: <<Forse sì...>>
I: <<Ti va un succo di frutta o vuoi aranciata? Oppure... Fammi vedere nel frigorifer...>>
Io: <<Va bene un succo, 'Gnà.>> lui annuisce e mi versa un poco di succo porgendomi poi il bicchiere.
Io: <<Grazie.>> gli sussurro bevendo a piccoli sorsi.
Io: <<Ah, i ragazzi vorrebbero ordinare una pizza tutti insieme, se per te va bene... Altrimenti li chiamo e dico loro di non prenderla per noi.>> parlo a raffica.
I: <<Sì... Più tardi sì. >> la fa breve bevendone un sorso anche lui per poi appoggiare il bicchiere sul tavolo, noto che mi guarda fino a quando non finisco tutto il mio succo di frutta.
Io: <<Perché mi guardi?>> chiedo appoggiando una gamba sulla sua.
I: <<Così... Mi va.>> io annuisco e lui mi sorride venendomi vicino stringendomi poi tra le braccia.
I: <<Mi sei mancato così tanto, piccolino.>> mi sussurra.
Io: <<Un po' anche a me.>> sussurro e lui sorride passando le labbra sulla mia guancia.
I: <<Forse mi piace quando fai il sostenuto.>> credo ammetta con voce abbastanza calda.
Io: <<Vuol dire che lo farò più spesso, no?>>
I: <<Anche no!>> io rido passando una mano sulla sua spalla.
I: <<Mi era mancato averti tra le braccia.>> mi sussurra ed io gli sorrido passando poi il mio naso sulla sua guancia.
Io: <<Dovresti andare dal barbiere.>> gli sussurro.
I: <<Per la barba?>> chiede.
Io: <<Anche per i capelli.>> sibilo passandogli una mano tra quei capelli scuri.
Io: <<Sei morbidissimo.>> ridacchio lasciandogli un pizzicotto sulla guancia.
I: <<Sono un arancino.>> mi dice stringendomi i fianchi troppo magri.
Io: <<Io sono un grissino ormai.>> sussurro a sguardo basso.
I: <<Neanche troppo.>> mi rassicura passando una mano sulle mie cosce.
Io: <<Sì, come no...>> lui ridacchia prendendo una mia guancia tra le dita.
I: <<Emani un odore piacevole...>>
Io: <<Tu non puzzi!>> lui ride.
I: <<Sei uno scemo.>>
Io: <<E tu sei bellissimo.>> gli sussurro e lui abbassa lo sguardo imbarazzato per poi prendermi di peso e farmi sedere sulle sue gambe.
I: <<Non avevi detto che ero un barbone?>>
Io: <<Dettagli.>> Ignazio preme le labbra sulla mia guancia e ci lascia un leggero morso.
I: <<Ora non ci vede nessuno Piero...>>
Io: <<E quindi?>>
I: <<Così...>>
Io: <<A titolo informativo...>> sussurro e lui ridacchia per poi iniziare a baciare piano la mia guancia.
I: <<È sempre bello baciarti.>> mi sussurra ed io arrossisco.
Io: <<Mi mancava questo tuo essere tanto un orsacchiotto coccolone.>> gli dico sottovoce mentre sento le sue labbra scendere sul mio collo.
I: <<Hai messo il profumo qui.>> afferma passando il naso proprio nel punto in cui lo avevo spruzzato.
Io: <<Sì...>>
I: <<Per me? >>
Io: <<Non potevo presentarmi qui come un ammalato, non trovi?>>
I: <<Tu sei bellissimo anche con un pigiama e con i capelli sfatti.>> mi dice serio ed io annuisco.
Io: <<No, sarei stato una persona bruttissima.>> dico serio.
I: <<Shh, ma quante ne dici di cavolate?>> mi dice lentamente per poi zittirmi con il solo gesto di passare un dito sulle mie labbra.
I: <<Sono perfette...>> lascio un bacio leggero su quel dito allontanandomi un poco da lui per osservarlo.
Io: <<Avevo così bisogno di te.>> gli dico serio.
I: <<E pensi che io non abbia bisogno di te?>>
Io: <<Io non penso più quando sono con te e non so se te ne rendi conto.>> sibilo.
I: <<Eppure stai pensando adesso...>>
Io: <<Anche tu.>> e lo dico appoggiando la fronte sulla sua ritrovandomi ancora una volta le gambe attorno al suo busto, passa le mani sulla mia schiena, chiudo gli occhi quando il suo respiro inebria dolcemente i miei sensi.
Io: <<Mamma se mi eri mancato.>> sibilo non muovendomi da quella posizione.
I: <<Smettila di esser teso... >> mi sfiora delicatamente ogni vertebra ed io credo che in quelle mani potrei abbandonarmi.
Io: <<Riesci a rilassarmi...>>
I: <<Ti fidi?>> mi chiede mentre sento il suo fiato sul mio volto.
Io: <<Perché dovrei?>> faccio ancora un po' il sostenuto.
I: <<Perché ti farebbe bene.>> mi dice serio alzandosi con me tra le braccia e mi fa stendere sul letto.
Io: <<Ehy, che fai?>> dico tendendo ancor di più i miei muscoli.
I: <<Metti che ci vedevano dalla finestra...>> ride.
Io: <<Cos'è un' ossessione questa?>> sussurro ritrovandomelo al mio fianco.
I: <<Sei tu un'ossessione Piero.>> non gli rispondo, poggio solo il capo sul suo petto stringendomi a lui.
I: <<Mi completi.>> mi sussurra improvvisamente.
Io: <<Dici?>>
I: <<Io percepisco questo.>>
Io: <<Sì, anche io.>> avverto il cuore accelerare quando mi bacia all'angolo della bocca .
Io: <<Dicevi che non vedevi l'ora di baciarmi, eppure...>>
I: <<Sì... Infatti è così, infatti perché non ci stiamo baciando?>> arrossisco nel fissare i suoi occhi.
Io: <<Non lo so...>> lui non mi risponde, si avvicina solo di più poggiando le sue labbra sulle mie, mi stringe forte, io porto le mie mani sul suo petto, un lieve contatto che basta a farmi capire che non ne avrò mai abbastanza dei suoi baci; mi stacco appena da lui sentendo il suo sapore appena accennato sulle labbra.
Io: <<Io...>>
I: <<Shh...>> sono io ora a premere con più forza le labbra sulle sue lasciando che Ignazio possa stringerle tra le sue, fa passare una mano lungo la mia schiena fino ad arrivare ad un fianco e stringerlo, avverto il fiato iniziare a scarseggiare, ma non mi allontano da lui, approfondisco ancor di più quel contatto: passo la lingua sulle sue labbra morbide e dolci lasciando che il suo baffetto pizzichi piacevolmente ogni tanto il mio labbro superiore. Stringo la sua felpa tra le dita attirandolo ancor di più a me come se davvero si potesse far più vicino, ma lui si allontana appena puntellando di con i gomiti sul materasso per non pesarmi.
I: <<Tu non puoi strapazzarti.>> mi sussurra.
Io: <<Con te fermo solo il tempo.>> gli sussurro per poi baciarlo nuovamente, è forse il bacio che entrambi volevamo dal primo momento che sono entrato in questa stanza. Ignazio non aspetta un attimo a spingere la sua lingua nella mia bocca facendola sfiorare con la mia, inizia così una danza il cui ritmo è dettato dal battito assordante dei nostri cuori, mi sento improvvisamente più leggero, l'unico peso lo avverto alla bocca dello stomaco capendo solo in quel momento il significato di avere "le farfalle nello stomaco".
Cerco di trattenere il respiro per qualche attimo in modo da sentire ancora un po' il suo sapore misto al succo di frutta sulla mia lingua ora che le mie mani stringono i suoi capelli, mi allontano appena da lui senza fiato appoggiando la fronte sulla sua e boccheggiando per prendere aria.
I: <<Piano, prendi aria piano.>> mi sussurra lasciandomi tanti piccoli baci sulle labbra, porto poi il capo all'indietro permettendogli di scendere verso il collo. Sento le sue labbra sul mio collo, lambisce delicatamente ogni centimetro di pelle fino a lasciarmi quasi vicino alla clavicola un morso che mi fa sussultare, accarezzo la schiena di Ignazio e sollevo lentamente la sua felpa, gliela sfilo lentamente passando delicatamente le mie unghie sulla sua schiena, sento i brividi che gli scuotono il corpo, sento come si fa più vicino a me intensificando la pressione di quei baci. Ignazio mi lascia baci sempre più umidi e senza darmi tregua, provo a serrare le labbra per non gemere ad ogni bacio mentre premo i polpastrelli sulle sue spalle.
I: <<Sei teso...>> sibila facendomi tremare con quella voce calda.
Io: <<Lo so...>> gli sussurro a stento, lui risale verso le mie labbra dandomi ancora un bacio provando a farmi rilassare per poi allontanarsi.
I: <<Mi eri mancato...>> mi sussurra all'orecchio ed io vengo attraversato da un brivido che non riesco a trattenere.
Io: <<Anche tu Ignazio.>> sibilo per poi guardarlo negli occhi, mi accarezza la guancia con due dita e anche quel tocco così innocente diventa un gesto passionale in questo momento.
I: <<Io... Ho solo paura di farti male...>> scuoto il capo spingendo le mani sul suo petto e ritrovandomi con il peso sul suo corpo.
I: <<Ma quanta intraprendenza.>> mi dice quasi malizioso ed io gli sorrido per poi mordermi il labbro, lui fissa le mani sui miei fianchi mentre io mi abbasso piano verso di lui iniziando a baciargli il mento, la sua barba risulta morbida e profumata, lascio piccoli baci sul suo collo, indugio notando che recrina il capo lasciandomi più pelle a disposizione, ci passo la lingua su quella pelle e Ignazio immediatamente geme.
I: <<Piè... Smettila.>> sibila stringendo i miei fianchi, ma io non lo ascolto e continuo per poi arrivare al suo petto su cui passo una mano soffermandomi poi sui pettorali che inizia a massaggiare lentamente facendogli emettere qualche gemito.
I: <<Piero... Ti prego.>> mi sussurra, ma io non gli presto attenzione e scendendo con le mani verso i suoi addominali, pizzico i suoi fianchi e passo le mani su tutto il suo addome notando che contrae i muscoli se indugio, lascio un bacio sulla sua guancia accarezzando ancora quegli addominali poco scolpiti. Ignazio solleva leggermente il bacino per poi arrossire, porto i miei occhi nei suoi e mi ci perdo dentro, riesco a vedere tutta la sua bellezza interiore, tutti i suoi sentimenti.
I: <<Mi imbarazzi...>> mi sussurra quando si rende conto che muovo lentamente le mie dita sui suoi fianchi e non tolgo gli occhi dai suoi.
Io: <<Mi piaci tanto Ignazio...>> ammetto distogliendo lo sguardo davvero imbarazzato.
I: <<Almeno non sono solo io ad arrossire.>> emette una risatina che mi porta a sorridere, Ignazio solleva leggermente la mia maglietta e quando nota che mi irrigidisco si ferma, sospiro e chiudendo gli occhi la tolgo io stesso.
I: <<Mio piccolo amore...>> mi sussurra passando lentamente le dita sul mio costato constatando quanto io sia dimagrito.
Io: <<Non voglio la tua pietà.>> sussurro ancora ad occhi chiusi, lui porta una mano sulla mia schiena facendomi finire disteso sul suo busto: il mio petto a contatto col suo, il mio volto nell'incavo del suo collo, le mie ginocchi a stringergli i fianchi ed i bacini a contatto tra loro separati solo dalla stoffa dei nostri jeans.
I: <<Shh... Sei bello comunque Piero, saresti bello in ogni modo.>> mi dice dolcemente accarezzando la mia schiena con la sue mani calde, respiro il suo profumo rilassandomi sempre più.
I: <<Bravo...>> sibila notando che mi sto pian piano lasciando andare e appoggia le mani sui miei glutei.
I: <<Questi e le gambe non perdono tono muscolare però... Meglio.>> sussurra lasciandoci un pizzico ed io mi spingo involontariamente verso di lui.
Io: <<Fai il bravo.>> gli sussurro e lui ridacchia baciandomi poi poco sotto l'orecchio, stringo i suoi fianchi avvicinando la mia bocca alla sua e lui non mi da il tempo di realizzare che inizia lasciar un bacio a stampo sulle mie labbra, segue immediatamente un altro bacio, un lento sfregarsi di labbra che diviene più intenso quando Ignazio muove il mio bacino verso il suo, mi ritrovo a gemere tra le sue labbra, sono ormai a corto di fiato e mi allontano a malincuore dalle sue labbra.
Io: <<Non resisto più.>> sussurro a fatica e lui continua ad accarezzarmi dolcemente la schiena, vertebra dopo vertebra.
I: <<Calmo... Respira.>> ha una voce sensuale e dolce, respiro piano sollevandomi appena e guardandolo sotto di me, è terribilmente bello, irresistibile, sfioro il suo ventre arrivando a toccare il bottone dei suoi jeans.
I: <<Piè...>> sibila arrossendo.
Io: <<Se non vuoi fermami Ignazio, fallo tu.>> gli sussurro con ancora tra le dita il bottone dei suoi jeans, lui si morde il labbro inferiore e quegli occhioni grandi pieno di passione non fanno altro che darmi una conferma, sbottono il suo jeans e passo le dita sulla cerniera notando quanto ad ogni tocco diventino sempre più ingombranti quei pantaloni.
I: <<Ti prego...>>
Io: <<Sei impaziente Boschetto.>> rido abbassando la zip e lui emette un sospiro.
Io: <<Non eri così l'ultima volta.>> gli sussurro mentre gli sfilo lentamente i pantaloni.
I: <<È diverso... Non stiamo così da tanto, troppo tempo.>> mi sussurra.
Io: <<Lo so...>> lascio che i suoi jeans cadano a terra e deglutisco a vuoto notando quanto sia eccitato, avvicino il mio volto al suo e mordo il suo orecchio, con due dita accarezzo la sua coscia e neanche sfioro i suoi boxer che lui geme.
Io: <<Ti basta così poco Ignazio?>> dico forse ormai fuori di me.
I: <<Mi fai impazzire anche senza fare niente.>> arrossisco e mi ritrovo nuovamente ad accarezzare il suo interno coscia, lui geme nel mio orecchio ed io non faccio altro che chiudere gli occhi forse anche un po' imbarazzato, bacio il suo collo, lascio baci appena accennati e a distanza di qualche secondo per non rischiare di rimanere senza fiato. Sfioro il suo inguine da sopra i boxer e ripeto il movimento facendo più pressione quando lui ansima divaricando leggermente le gambe, stringo i suoi fianchi tra le mie ginocchia, le sue mani salgono e scendono ripetutamente sulla mia schiena soffermandosi di tanto in tanto sui glutei che stringe appena.
I: <<Cosa mi stai facendo?>> domanda retorico ed io ridacchio sfiorandolo nuovamente e lui spinge il suo bacino verso il mio, guardo le sue labbra, sono più rossastre di pochi minuti fa, appoggio le mie senza muoverle ma beandomi solo della perfetta consistenza delle sue labbra, strofino con due dita lentamente la pelle poco sopra i suoi boxer sentendolo trattenere in gemito.
I: <<Basta... Ti prego, basta.>> mi sussurra allontanandosi a fatica da me, ma io non gli di ascolto: tracciò una strada immaginaria col mio naso che va dalla sua guancia al punto esatto dove si trova il cuore lasciandoci poi un bacio, sento le sue mani tra i capelli e porto i miei occhi nei suoi appoggiando il mento sul suo petto e spostando le mie gambe un po' più indietro.
Io: <<Tu non vuoi che finisca tutto in questo modo Ignazio... Ce l'hai scritto negli occhi.>> sibilo.
I: <<Non devi sentirti in dovere Piè... E poi mi vergogno.>> io rido.
Io: <<Quindi dovrei fermarmi?>> sibilo.
I: <<No... No se tu vuoi.>> ed io arrossisco perché io vorrei riviverle quelle emozioni con lui, vorrei trovarmi nuovamente in paradiso grazie a lui, ma so anche che non posso, starei male, peggio di come stia adesso. Poggio il viso sul suo petto, lascio che le sue mani accarezzino i miei capelli mentre le mie le faccio vagare sul suo addome provocandogli numerosi brividi.
I: <<Non voglio più resisterti Piero...>> io mi sollevo leggermente dal suo corpo per poi stringere tre le dita l'elastico dei suoi slip. Provo a non guardare, provo a non dimostrargli che muoio dalla voglia di vederlo ansimare a causa mia e al tempo stesso mi vergogno per quel pensiero. Li abbasso fino a sfilarglieli, i miei occhi sono incastrati nei suoi, la mia mano risale lungo il suo interno coscia fino a sfiorarlo leggermente e lui dischiude appena le labbra lasciandovi fuoriuscire un gemito, accarezzo lentamente il suo pube e noto che chiude gli occhi perdendo il legame con il mio sguardo, non resisto lascio scivolare il mio sguardo sul suo basso ventre, non ci credo che si sta lasciando così andare con me, guardo le mie mani sul suo corpo e ho paura di toccarlo di più, di fargli male, di rivelarmi un po' imbranato, sento le mie guance andare a fuoco e riporto nuovamente lo sguardo sul suo viso che è un concentrato di emozioni: piacere, passione, seduzione, dolcezza e noto anche quel pizzico di paura. Accarezzo il suo volto, ne delineo ogni tratto e più lo guardo più divento irrazionale, mi decido ad appoggiare la mano sulla sua intimità che trovo più calda di quanto potessi aspettarmi, un brivido scuote il suo corpo ed io quasi gemo al posto suo al solo guardarlo, inizio a muovere lentamente la mano e lo sento tremare ancor di più sotto il mio tocco.
I: <<Oddio...>> sussurra con voce roca provocandomi dei brividi, avvicino il mio corpo al suo, bacio il suo petto mentre avverto che si eccita ancor di più sotto i miei tocchi ancora piuttosto timidi. Mi manda in tilt il suo gemere sommessamente quando mordo un suo capezzolo e rendo più sicura la presa sulla sua erezione.
I: <<Piero...>> sussurra sommessamente quando aumento anche la velocità della mano, inarca appena la schiena e stringe inaspettatamente una mia mano intrecciando le mie dita alle sue mentre io bacio il suo petto villoso e mi soffermo mordendo la pelle poco sotto il suo capezzolo facendolo ansimare ancor di più , lambisco quell'area consapevole di lasciargli un bel segno.
Io: <<Ti faccio male?>> sibilo quando lui strizza gli occhi mentre continuo a far scorrere rapidamente le dita sulla sua intimità.
I: <<N... No.>> sussurra e chiude gli occhi, lo sento tendersi sotto le mie mani, segno che sta per raggiungere l'apice massimo ed io aumento ancor di più la velocità con quando non geme a voce un po' più alta il mio nome, avverto il cuore rimbombarmi nel petto sentendo sulle sue labbra il mio nome, la conferma che esistiamo solo noi adesso, lontani dal mondo e dal giudizio della gente.
Resto a fissare il suo basso ventre, il suo piacere che mi sporca le mani mentre lui viene investito ancora da brividi di piacere sempre meno intensi, quando si tranquillizza mi attira a sé e nonostante abbia ancora l'affanno preme le sue labbra sulle mie, le fa unire in un bacio dolce e delicato, passo la lingua lentamente sulle sue labbra rossastre e più secche di prima, il suo cuore batte in modo irregolare, ma ciò lo porta solo a stringere con dolcezza le mie labbra tra le sue ricordandomi così ancora una volta che l'unica cosa che conta siamo noi due.
Stringo forte la sua mano e mi allontano appena da lui, guardo i suoi occhi sempre più lucidi e le parole escono da sole dalle mie labbra.
Io: <<Sei importante Ignazio, più di quanto tu possa pensare.>> gli sussurro, gli apro pian piano il mio cuore, ma senza sbilanciarmi, Ignazio mi sorride riprendendo facilmente una respirazione regolare.
I: <<Siamo importanti l'uno per l'altro... Ce lo stiamo dimostrando.>> io annuisco lasciandogli un bacio sul naso, lui si sporge verso il comodino cercando dei fazzoletti
I: <<Che disastro... Non trovo mai nulla!>> dice quasi imbarazzato.
Io: <<Nel cassetto 'Gnà.>> ed infatti apre il cassetto trovandoli per poi ridere, me ne passa uno che io passo lentamente e con premura sul suo ventre per poi pulirmi la mano. Mi stendo su di lui e chiudo gli occhi respirando a pieni polmoni il suo profumo, mi inebria i sensi ed ha lo strano potere di farmi rilassare, le mani di Ignazio vagano sulla mia schiena nuda arrivando poi al mio jeans e risalendo con dolcezza.
I: <<Mi fai stare bene Piero.>> afferma lasciandomi ripetuti baci sulla guancia, io provo a non pensare alla forte attrazione fisica che ci lega, provo a non pensare al suo corpo e al suo respiro, ma ogni tocco sulla mia schiena mi fa precipitare nelle sue mani.
I: <<Sei troppo vestito non trovi?>> io alzo le spalle, mi basta stare tra le sue braccia per stare bene, per sentirmi finalmente amato e completo. 



Note:
Eccociiii! 

Il capitolo lo lasciamo commentare a voi, solo... Cosa accadrà ora?

Un bacio, a presto
S&I    

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