Tutti commettono degli errori

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G: <<Ma siete impazziti?>> chiede piano e Mattia abbassa il capo mordendosi il labbro inferiore.
G: <<Poi davanti a Ignazio... E meno male che Franz è timid...>>
M: <<Infatti non è come dici tu.>> sibila, Giudo sposta lo sguardo da mio fratello a Mattia e capisce credo tutto.
M: <<Già... Ecco perché ora si è addormentato.>> dice con un filo di voce.
G: <<Ma ti rendi conto? Potevamo tornare in ogni momento.>>
M: <<Mi avresti mandato un messaggio...>> sussurra ancora a sguardo basso.
G: <<Ma figurati se avresti pensato al mio messaggio. Sei un incosciente. Sai quanto lui abbia paura di farsi scoprire e tu che fai? Tenti la sorte.>> dice con un tono che non gli ho mai sentito, vedo il volto di Mattia bagnarsi a causa di una lacrima e chiudere subito gli occhi per non farne uscire altre.
M: <<Papà ti prego...>>
G: <<Cosa Mattia? Ti ho detto che ora non vi potete permettere di prendere tali iniziative sapendo che Gaetano si infurierebbe e ne andrebbe della salute di tutti...>> Mattia annuisce tirando su con il naso.
G: <<Ma poi con Piero ed Ignazio. Era compito vostro gestire la situazione ed invece no, devi sempre far di testa tua ed inoltre ti avevo detto di aspettare prima di rifarlo, fino a ieri non stava in forma... Io non so se parlo al muro.>> lo rimprovera, è la prima volta che sento usare questo tono da Guido, è severo ed autoritario, ma con una punta di dolcezza, totalmente diverso da quello utilizzato da mio padre.
G: <<E se Piero si fosse sentito male? Che avresti fatto, ah?>>
M: <<Ma c'era Ignazio con lui...>> sussurra per poi tirare su col naso.
G: <<Ma io ho spiegato a te come intervenire in caso gli fosse successo qualcosa, non a lui. A te Mattia, che tutto hai fatto fuorché quello che ti ho detto.>> dice severo ed io abbasso lo sguardo perché mi rendo conto che lo sta riprendendo anche a causa mia; Mattia emette un flebile singhiozzo rimanendo sempre ad occhi chiusi ed a capo chino.
M: <<Scusa...>>
G: <<Pensa un po' ogni tanto, non devi neanche chiedermi scusa... Solo che ci sono troppe cose in ballo in questo momento e non dobbiamo lasciarcele sfuggire di mano.>> addolcisce notevolmente la voce mentre Mattia annuisce, Guido lo osserva soltanto e posso notare lo sforzo che sta facendo per non stringerlo a sé, posso notare quanto gli abbia fatto male usare quel tono con Mattia, il quale sta provando in tutti i modi di non piangere facendo dei respiri profondi mantenendo gli occhi chiusi e stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche.
G: <<Ti ho detto ciò che dovevo dirti, puoi anche andare adesso.>> gli dice serio, Mattia si alza ed esce fuori mentre io noto il sorrisino soddisfatto di Guido.
Io: <<Ci è rimasto male...>>
G: <<Proprio come volevo infatti, deve capire certe cose.>>
Io: <<Sì, ma...>> mi ferma subito.
G: <<Piero deve capire che non può far tutto quel che vuole. Se gli ho detto che doveva tenerti sotto controllo doveva farlo, non fare altro con Franz che aveva bisogno di tempo per riprendersi, e non mi interessa se c'era Ignazio con te, avevo dato indicazioni specifiche a Mattia nel caso in cui tu ti fossi sentito male. Si tratta di responsabilità che non si è preso.>> dice serio, io annuisco e gli faccio un sorriso.
G: <<Com'è andata con Ignazio?>> mi chiede.
Io: <<Abbiamo parlato un po'... Non riuscivo più di tanto a baciarlo.>> lui ridacchia.
G: <<E' normalissimo in questo momento, avete risolto un po' di questioni?>> mi chiede.
Io: <<Diciamo... Mi sono un po' agitato per alcune cose in realtà.>>
G: <<Sì?>> e se sta provando a farmi parlare ci sta riuscendo alla grande.
Io: <<Lui mi ha detto una cosa, non voleva dirmela inizialmente... Mi ha detto che in alcune occasioni di intimità con lei ha pensato a me... Ed io mi sono sentito come il peggiore degli amanti...>> abbasso lo sguardo e Guido sospira.
Io: <<Mi sono innervosito e forse l'ho anche trattato male... Non riesco a non pensarci.>> ammetto.
G: <<Ti ha detto qualcosa di molto personale ed inconscio, in sintesi capita che delle situazioni particolarmente piacevoli vengono associate ad altre di simile entità e riportate alla memoria soprattutto quando si è più rilassati psicologicamente ad esempio quando si perdono alcune inibizioni sessuali.>> mi spiega sfoggiando le sue doti di medico e psicoanalista.
Io: <<Non psicoanalizzare la faccenda però!>> gli dico dandogli una leggera spinta e lui mi sorride teneramente per poi volgere lo sguardo verso la porta da cui poco prima è uscito Mattia ed emettere un sospiro.
G: <<Odio doverlo trattare così, ma ogni tanto gli serve...>> mi sussurra per poi riguardarmi.
G: <<Ha voluto in un certo senso farti capire che sei costantemente nei suoi pensieri... Forse fai fatica a capirlo, ma non è poi una cosa brutta quella che ti ha detto, anzi.>>
Io: <<Io temo che accada il contrario... L'ho trattato anche male e lui era uscito dalla stanza...>>
G: <<E tu sei rimasto a letto, è vero?>> mi chiede per poi sbuffare quando abbasso lo sguardo.
G: <<Ma io come devo fare con te? Poi non devo avere ragione nell'arrabbiarmi con Mattia quando dico che sarebbe dovuto rimanere con te?>> mi chiede retorico.
Io: <<Io non voglio che tu ce l'abbia con lui a causa mia, non è giusto.>>
G: <<Non è a causa tua che l'ho rimproverato, gli avevo dato delle indicazioni e nessuno gli vietava di passare del tempo vicino a tuo fratello, ma sempre stando un minimo attento a te.>> mi dice accarezzandomi la guancia.
Io: <<Sono stato io a dirgli che potevano andar in bagno...>>
G: <<E' relativo, lui sapeva cosa fare e non mi ha ascoltato ed ora ci sta riflettendo... Consumando troppe sigarette, ma ci sta pensando.>>
Io: <<Faccio solo casini Guido, poi non ci devo rimanere male se non mi vuole neanche vedere.>> sussurro.
G: <<Piero io non voglio neanche sentirla una cosa simile detta da te. Mattia in poco tempo si è legato a te e ti vuole un bene dell'anima. Si è aperto con te come non ha fatto neanche con tuo fratello, a te sta mostrando il Mattia vero, sensibile e debole.>> mi dice serio.
Io: <<Anche io mi sono affezionato a lui e mi sono confidato, i capiamo. Franz è il suo fidanzato e mi sembra ovvio che vuole comunque dimostrarsi capace di proteggerlo.>>
G: <<Esatto, ma tuo fratello sa bene quanto sia debole Mattia, Franz sa che mio figlio è molto fragile e psicologicamente ha bisogno di sostegno che poi sia io a darglielo è un altro discorso.>> io annuisco appena.
G: <<Franz riesce a capirlo, a comprenderlo, ad aiutarlo, ma lo asseconda in tutto e questo non va bene.>> dice serio ed io annuisco ancora. Sento mio padre rientrare ed accarezzarmi un braccio per poi appoggiare sul tavolo il piatto di pasta appena arrivato in camera.
P: <<Ce la fai a fare qualche passo da solo?>> mi chiede ed io annuisco alzandomi a fatica e trascinandomi fino alla sedia.
G: <<Piano piano riusciamo a ritornare nel pieno delle tue forze piccolo.>> mi dice sedendosi vicino a me ed io annuisco ed inizio a mangiare lentamente senza forzare e masticando con calma.
G: <<<Bravissimo. Non c'è fretta.>> mi dice rassicurandomi, mangio ancora un po' lasciando solo poche forchettate nel piatto.
P: <<Va bene Piero, l'importante è che hai mangiato.>> dice mio padre con tono più dolce annuisco piano e resto seduto ancora un po' per poi alzarmi in fretta ed andare di corsa verso il letto quando Franz inizia a lamentarsi segno sta avendo un incubo, avverto subito la testa girare una volta sul letto.
G: <<Ci penso io, calmo...>> mi dice e lo vedo accarezzargli la guancia e lasciargli un bacio sulla fronte.
G: <<Non è nulla, non sei solo.>> gli sussurra nell'orecchio continuando a passare le mani sul suo viso, Mattia guarda la scena vicino alla finestra e sia io che Guido sappiamo che avrebbe voluto farlo calmare lui, ma che non si può ora davanti a mio padre.
P: <<Non gli venivano da tanto...>> sussurra e Guido lo guarda come per dirgli di farsi un esame di coscienza, mio fratello si calma e si volta lamentandosi verso Guido che lo stringe dolcemente.
P: <<Dobbiamo andar a cena Guido tra poco.>> lo sento dire.
G: <<Sì, andate voi resto io con Piero dopo.>> gli dice serio, Mattia si avvicina a me guardando mio fratello.
Io: <<Ehy... Vieni qua.>> gli dico, lui annuisce sedendosi accanto a me, io gli passo un braccio intorno al collo e lo tiro verso di me, lui poggia il capo sulla mia spalla e sospira.
Io: <<Quanto hai fumato?>> sussurro per farmi sentire solo da lui.
M: <<Poco... Quattro sigarette.>> sussurra ed io sospiro.
Io: <<Ti fa male...>>
M: <<Non lo inspiro... E sono nervoso...>> mi dice con calma, io passo una mano sulla sua barba morbida.
Io: <<Stai tranquillo...>>
M: <<Sì, vorrei stargli vicino.>> mi dice con un filo di voce.
Io: <<Ci sei stato prima ed anche tanto.>> gli sussurro dandogli una leggera spallata e lui sorride appena.
M: <<Mi dispiace per averti lasciato solo prima...>> mi sussurra, ma so che non sono parole sue.
Io: <<Ero con Ignazio e volevamo star un po' calmi per chiarire alcune questioni...>>
M: <<Quindi non ce l'hai con me?>> mi chiede teneramente.
Io: <<Ma no, come potrei avercela con te!>> Mattia mi lascia un bacio sulla spalla e mio padre ci guarda quasi scioccato, gli faccio un piccolo sorriso e lui scuote il capo, Mattia lo nota e prova ad allontanarsi da me, ma io lo trattengo.
M: <<Piero...>> mi richiama lui.
Io: <<Sh, deve capire che non mi fa paura.>> dico serio.
M: <<Ora pensa a male...>>
Io: <<Fallo pensare...>> sussurro passando ancora la mano sul suo volto.
M: <<Vuoi fargli credere che tu mi interessi?>> mi chiede sorridendo.
Io: <<No, deve capire che non mi interessa se ti interessano i ragazzi o le ragazze, mi sto affezionando a te e non gli permetterò di allontanarmi da te.>> sussurro serio.
M: <<Anche io mi sono affezionato...>> mi sorride per poi lasciarmi un bacio sulla guancia, un gesto che non mi aspettavo affatto, Guido ridacchia guardandoci.
M: <<Passerà tutto, te lo prometto.>> mi sussurra ed io alzo appena le spalle.
Io: <<Non lo so Mat...>>
M: <<Fidati di mio padre, passerà.>> mi rassicura.
Io: <<Lo sto facendo...>> Mattia continua a guardare mio fratello e sospira.
P: <<Allora Guido, andiamo?>>
G: <<Sì, andiamo. Mattia vieni con noi a mangiare.>> dice serio.
M: <<Ma loro...>>
G: <<Piero ha già mangiato e Franz sta dormendo. Andiamo.>> dice autoritario e Mattia annuisce alzandosi.
M: <<Torno tra poco.>> mi sussurra ed io annuisco, li vedo uscire e mi sistemo meglio accanto a mio fratello, chiudo gli occhi restando in una fase di dormiveglia fino a quando non sento le sue labbra sulla mia fronte.
F: <<Piccolo...>> apro lentamente gli occhi sorridendo.
Io: <<Ehy Brò...>>
F: <<Scusa, mi ero addormentato.>>
Io: <<Tranquillo, sei stanco... Ti abbiamo stremato.>> dico sorridendo al suo evidente imbarazzo.
F: <<Non mi ci far pensare, c'era anche Ignazio in camera, chissà che avrà pensato...>> dice impanicato ed io ridacchio.
Io: <<Non preoccuparti, Ignazio era contento di aver passato del tempo con me.>> lo rassicuro.
F: <<Sì, giustamente, però abbiamo sbagliato a lasciarti sol...>>
Io: <<Brò stai tranquillo.>> gli dico con un sorriso e lui sospiro sistemandosi su di un fianco ed a quel gesto la sua camicia si sposta un po' lasciando la pelle scoperta facendo notare numerosi segni.
Io: <<Io li coprirei quei segni però...>> dico sforzandomi per non ridere, mio fratello abbassa lo sguardo sul suo corpo e geme appena.
F: <<Quel fituso... Pure vampiro doveva essere!>>
Io: <<Non sei stato da meno, eh...>> rido.
F: <<Mattia morde fino ai lividi...>> dice arrossendo ed io ridacchio.
F: <<Dai...>>
Io: <<Mi fa ridere che ti imbarazzi con me... Assurdo.>> gli faccio notare.
F: <<Ma perché tu sei il mio piccoletto...>> io lo guardo alzando un sopracciglio per poi ridere con lui.
F: <<È così bello stare con te.>> mi dice dolcemente ed io gli sorrido.
Io: <<Sono contento che ti mostri con me per quello che sei...>> gli dico a bassa voce.
F: <<Anche io... E con Ignazio com'è andata?>>
Io: <<Bene... Abbiamo parlato...>>
F: <<E...>>
Io: <<E mi ha detto delle cose che mi stanno facendo pensare.>>
F: <<Quali cose?>> incalza.
Io: <<Mi ha pensat...>>
F: <<Ed è una cosa bella, no?>>
Io: <<Aspetta... Mi ha pensato mentre era in intimità con lei...>>
F: <<Che?>> dice scioccato.
Io: <<Eh...>> mi giro sul letto mettendomi a pancia in su.
F: <<Non è normale.>>
Io: <<Lo so, ma a detta di Guido è normale quando vengono abbattuti i freni inibitori.>> dico alzando le spalle.
F: <<Ma normale cosa? È una cosa pessima nei confronti tuoi ed anche di Alessandra.>> dice serio ed io non posso far altro che dargli ragione.
Io: <<Non riesco a non pensarci...>>
F: <<Ma poi perché dirtelo?>>
Io: <<Forse aveva bisogno di dirlo a qualcuno...>>
F: <<Sì...>> lo sento sospirare.
Io: <<Che c'è?>>
F: <<Niente...>>
Io: <<Franz...>>F: <<E' successo anche a me... Forse in modo diverso ma quando mi sono lasciato con Mattia volevo dimenticarlo e sono andato a letto con un ragazzo e... Niente pensavo a Mat.>>
Io: <<Ma per voi era diverso, tu sei uscito da una storia, forse è anche normale, ma lui... Noi... Noi non siamo niente.>> dico serio e mio fratello scuote il capo.
F: <<Siete qualcosa Piero, o almeno tu sei qualcosa per lui.>> mi dice serio prima che la porta si apra rivelando la figura di un Mattia bianco in volto seguito dai nostri padri.
F: <<Mat...>> dice preoccupato sottovoce.
Io: <<Aspetta...>> vedo Mattia uscire fuori al balcone.
P: <<Non lo volevo offendere Guido...>>
G: <<Insinuare che mio figlio ci provi con Piero è assurdo, è evidente siano amici.>> gli dice difendendo Mattia.
P: <<Sì, mi disp...>>
G: <<Non me ne faccio niente del tuo dispiacere Gaetano, niente.>> dice duro per poi uscire sul balconcino ed andare vicino a Mattia, nel frattempo nostro padre ci osserva ed io non posso far altro che indurire lo sguardo e mantenere Franz al suo posto, mio padre lascia la stanza sbattendo la porta.
F: <<Che demente...>> Guido e Mattia rientrano e quest'ultimo scoppia a ridere.
M: <<Non ci credo che lo abbia pensato davvero, per due baci sulla guancia.>>
G: <<Tu che fingi anche di far l'offeso...>>
M: <<Sì... Dai papà, è divertente, ora pensa il contrario di tutto.>>
F: <<Ma quanto sei cretino.>> ridacchia.
F: <<Ti ha fatto qualcosa?>> gli chiede andandogli vicino.
M: <<No, tranquillo.>> gli sorride, ma posso vedere come quel sorriso non abbia contagiato anche gli occhi.
F: <<Sei sicuro?>>
M: <<Sì, mi ha solo intimorito per qualche secondo e... Ho pensato a te, ho rivisto in quell'attimo la scena di quando ti fatto del male e, ti giuro, l'avrei picchiato io.>> gli dice lasciando tutti sorpresi.
G: <<Matti...>>
M: <<E' così...>> Franz lo prende tra le proprie braccia stringendoselo contro.
F: <<Io non voglio che tu abbia scontri con mio padre, voglio che tu resti fuori da questa cosa.>> dice serio.
M: <<Sei il mio ragazzo, non puoi proibirmelo, come non puoi proibirmi di venire con te in Sicilia quando glielo dirai.>> dice risoluto.
F: <<Ti ho detto già di si, ma resti a casa... Tanto poi verrò comunque a casa tua quando mi cacceranno, sempre se ne esco vivo.>> sussurra.
M: <<Sì... Lo faccio anche per mio padre e Piero, devono quanto più rimanerne fuori amò, lo sai...>> mio fratello annuisce appoggiando la testa sulla sua spalla.
F: <<Vorrei ne rimanessi fuori anche tu Mattia, non vorrei che ti venga fatto del male.>> sussurra e vedo Mattia chiudere gli occhi stringendo maggiormente Franz.
G: <<Ragazzi non ci pensate adesso, forza.>> dice serio.
M: <<Ha ragione papà...>>
F: <<Sì...>> Mattia prende il viso di mio fratello tra le mani e gli lascia un bacio sul naso.
M: <<il mio topino da biblioteca>> gli dice ridendo.
F: <<Smettila!>> dice arricciando il naso facendo ridere Mattia.
M: <<Sei così bello.>> gli sorride stringendomi le guance tra le mani.
F: <<Dai...>> ride, Mattia si allontana un po' da lui per poi aprire il frigo e prendere una lattina di Fanta.
M: <<Amò, ne vuoi un po'?>> gli chiede sedendo sul mio letto.
F: <<Solo due sorsi...>> dice appoggiandosi con la schiena all'armadio.
M: <<Vieni qui...>>
F: <<No Mat, è peggio stando seduto.>> ammette.
M: <<Mamma mia, come sei delicato!>> sbuffa appena.
F: <<Vorrei vedere te.>> mugugna per poi ridere quando Mattia mette su un'espressione terrorizzata.
G: <<Okay basta, la situazione sta degenerando.>> dice serio ed i due ammutoliscono ed io rido mentre Mattia beve un po' di aranciata.
M: <<Vuoi?>> mi dice ed io annuisco bevendone un po' e Franz ride.
M: <<Che ridi tu?>>
F: <<Se lo avesse visto mio padre lo avrebbe interpretato come un gesto tra fidanzati.>> ride e Mattia si alza avvicinandosi a lui.
M: <<E se ti vedesse fumare da me?>> domanda con un sorrisetto malizioso.
F: <<Anche...>> dice deglutendo appena e Mattia alza un sopracciglio.
F: <<Era una proposta?>>
M: <<Già...>>
F: <<Finisci la Fanta e poi fumiamo... Solo una sigaretta però.>>
M: <<Sì okay.>> ride, Guido sbuffa avvicinandosi a me.
M: <<Papà...>>
G: <<Io non parlo, ho parlato anche troppo e tu non mi ascolti.>> dice serio e Mattia abbassa lo sguardo.
M: <<Ma qual è il problema, Gaetano?>> gli chiede serio.
G: <<Ti ha già ripreso...>>
M: <<Lo so ed infatti volevo andare in terrazza a fumare, non di certo qui che può vederci.>> gli dice sbuffando.
G: <<Ed allora me lo dici Mattia e non che...>>
M: <<Okay, hai ragione... Hai ragione papà.>> sussurra sedendosi vicino a lui ed abbracciandolo senza dargli motivo di replicare, Guido rimane sulla sua posizione non ricambiando l'abbraccio neanche quando Mattia inizia a piangere silenziosamente.
M: <<Ti prego, stringimi...>> gli sussurra, ma Guido non gli risponde.
M: <<Papà, per favore...>>
G: <<Tu devi capire dove sbagli.>>
M: <<Abbracciami comunque.>> gli dice quasi singhiozzando.
G: <<No Mattia, non adesso.>> Mat sbuffa staccandosi da lui.
M: <<Perché fai cosi? Mi fai star malissimo...>>
G: <<Perché se ti abbraccio tu ti senti in diritto di far tutto.>> spiega.
M: <<Non è così...>>
G: <<E' così. Ed è inutile che piangi.>> Mattia si alza dal letto furioso.
M: <<Io rivoglio mio padre. Da quando stai con questi qua sei cambiato.>> dice duro senza alzare il tono, io mi ripeto solo che è arrabbiato e che non ce l'ha con me, Guido si alza e lo afferra dolcemente dagli avambracci.
G: <<Non posso sempre comportarmi da amico con te. Ora devo comportarmi in questo modo e non mi interessa se non ti piace, sei mio figlio e per prima cosa viene il tuo bene.>> gli dice con calma per poi lasciarlo, Mattia apre la porta della stanza e se ne va prendendo le sigarette.
Io: <<Guido...>>
G: <<Non andatelo a prendere.>> ci dice.
F: <<Ma io...>> sussurra.
G: <<Ho detto no Franz, deve capire dove sbaglia e come si deve comportare. Io qui non sono venuto a giocare, sono venuto a lavorare.>> dice serio ed io mi sento improvvisamente un paziente da curare.
Io: <<Mi dispiace...>>
F: <<Piero non sta dicendo che sei tu il problema, gli ha detto che comunque gli ha concesso di essere qui nonostante lui stia lavorando e non può fare tutto come se fosse a casa sua... Solo questo.>>
G: <<Grazie... E' proprio così.>>
Io: <<Okay, scusate, ma faccio fatica anche ad associare tutto ciò che ho attorno.>> ammetto.
G: <<Piero devi capire che non è colpa tua quello che accade, con Mattia mi sono comportato più da amico che da padre ed ora lui pensa che tutto gli sia dovuto, ma così non è. Io sono il padre e deve fare quello che gli dico.>> dice serio e sia io che Franz annuiamo.
G: <<Non mi piace comportarmi così... Lo avrei voluto abbracciare e dirgli che non importa, ma non avrebbe capito.>> ci dice.
F: <<Sei un padre meraviglioso...>>
G: <<Frà...>>
F: <<No no non dire nulla, era una considerazione.>> Guido annuisce e si lascia cadere sul letto che condividerà con Mattia.
G: <<Insomma, è il mio bambino... Il mio piccolo che ho cresciuto come meglio ho potuto, lo stesso bambino a cui ho dovuto fare da medico.>> sussurra e Franz gli va vicino stringendolo forte a sé.
F: <<Guido...>>
G: <<Non gli dire che mi dispiace rimproverarlo.>> Franz ridacchia.
F: <<Lo sa secondo me.>>
G: <<Lasciagli il dubbio.>> lo stinge dolcemente e mio fratello chiude gli occhi.
F: <<Mattia ti vuole un bene che neanche immagini.>>
G: <<E' reciproco...>> lo vedo prendere un prendere un respiro profondo per poi allontanarsi da Franz.
G: <<Okay Franz, vatti a cambiare così ti metti a letto.>>
F: <<Ma Mat?>> chiede piano, ma Guido non ha il tempo di rispondere perché si apre la porta, Mattia entra lentamente buttando il pacchetto di sigarette sul letto suo e di Guido.
M: <<Di queste ne ho fumata solo una visto che mi fanno male. Comunque scusami papà se ti ho risposto male, se mi sono comportato da ragazzino di dodici anni.>> dice tenendo lo sguardo basso mentre appoggia un sacchetto sul tavolo e toglie le scarpe.
M: <<Quello è per te Ciccio, visto che non hai mangiato.>> sussurra, nessuno di noi parla, lo osserviamo soltanto.
M: <<Senti, mi dispiace okay? Ho sbagliato. Tu sei il padre che tutti vorrebbero ed io sono solo un cretino. Tu sei perfetto così, non cambiare mai.>> gli dice guardandolo fisso negli occhi.
G: <<Avvicinati...>>
M: <<Ma...>>
G: <<Avvicinati Mattia.>> gli dice e lui si avvicina lentamente fino a quando Guido non gli appoggia una mano sulla spalla.
G: <<Guardami un attimino.>> Mattia alza lo sguardo quasi pronto ad un'ulteriore ramanzina.
G: <<Papà ti vuole bene e te ne vorrà sempre.>> gli dice per poi stringerlo a sé, Mattia si lascia andare in quell'abbraccio, in quella stretta che sa rimettere insieme tutti quei pezzi che si stavano sgretolando.
M: <<Mi dispiace, mi dispiace tanto.>> sussurra nell'incavo del suo collo.
G: <<Lo so.>> gli dice baciandolo tra i capelli, Mattia sorride finalmente fino a quando Guido non si allontana da lui.
G: <<Cambiati ora.>> gli dice e Mattia annuisce chiudendosi in bagno.
F: <<Davvero mi ha comprato una ciambella alla crema?>> Guido guarda nel sacchetto ed annuisce sorridendo, dopo poco Mattia esce dal bagno, prende il sacchetto dalle mani del padre e si avvicina a mio fratello prendendo un pezzettino di ciambella ed avvicinandogliela alle labbra, labbra che mio fratello dischiude mangiando quel pezzo poi gli sorride.
F: <<Grazie...>>
M: <<E de che...>> sussurra.
F: <<E' proprio come piace a me, oltre tutto.>>
M: <<Lo so.>> Franz gli sorride quando Mattia ne prende un altro pezzettino e lo avvicina alle labbra di Franz per poi avvicinarsi e con la scusa di prendersi un minuscolo pezzettino di ciambella gli bacia le labbra, ed è poi mio fratello a ripetere quel gesto prendendone un altro pezzo, ma subito quel bacio diventa più passionale tanto che le mani di Franz si portano tra i capelli di Mattia che si stacca subito dopo ridendo.
M: <<Buono, sai di zucchero.>>
F: <<Anche tu, solo che sai anche di cioccolato.>> dice sorridendo e Mattia annuisce.
G: <<Ragazzi, non vorrei interrompervi, ma penso sia il momento che vi allontaniate, potrebbe arrivare Gaetano.>> dice imbarazzato.
M: <<Finiscila da solo.>> gli dice sorridendo allontanandosi e accendendo la tv, Guido si avvicina a me dandomi da bere un integratore.
G: <<Nonostante le flebo è meglio prender anche questo.>> io annuisco e bevo l'integratore facendo poi una smorfia disgustata.
G: <<È sempre il solito.>> mi dice meravigliato.
Io: <<Lo so, ma è bruttissimo. È acido.>> dico serio e lui mi guarda meravigliato.
F: <<Come sei fituso...>> ride.
M: <<Non offendere il mio cognatino!>>
Io: <<Ecco... Grazie>> dico sorridendo e Mattia mi fa l'occhiolino, Franz si stende al mio fianco sospirando e io trattengo una risata, Mattia si stende vicino a lui.
M: <<Dai papà vieni qui...>> Guido si siede vicino a Mattia e gli porta il ciuffo all'indietro.
M: <<Ma quanto è figo mio padre?>> domanda sorridendo per poi lasciargli un bacio sulla guancia, Guido gli sorride ed i loro sguardi si trovano per qualche istante dimostrandosi silenziosamente affetto.
Io: <<Si vede che sei suo figlio.>>
M: <<Sì, lo so che so figo.>> ride.
Io: <<Non dicevo solo per questo...>>
F: <<Voleva dire che sei dolce.>>
M: <<Oh...>> sussurra arrossendo e noi ridiamo.
F: <<'More, era proprio buona la ciambella!>> gli dice leccandosi poi le labbra.
M: <<Non stuzzicà amò.>> gli dice dandogli un leggero schiaffetto sul collo; guardiamo un thriller e noto che mio fratello ha il polso di Mattia tra le mani e non fa altro che accarezzarlo, porto involontariamente una mano sul mio braccio ed accarezzo appena i due graffi più profondi che mi sono procurato meno di una settimana fa, penso poi ai piccoli tagli sui palmi delle mie mani che ogni tanto sento pizzicare.
M: <<Ciccio, secondo te quando io do lo mano destra con cui... Mi sono fatto male, capì... Le altre mani si scandalizzano?>> gli dice sottovoce e mio fratello deglutisce.
F: <<Le mie no, non fanno altro che curarla quella mano.>> dice serio prendendo quella mano tra le sue dopo aver lasciato un bacio sul polso.
M: <<Le tue no, ma le altre? Sai quante volte uno da la mano alla gente... Secondo te capiscono quello che io non racconto?>> sibila, ma sia io che Guido sentiamo.
F: <<Non lo so amore, ma sicuramente non sono poi tanto più pulite della tua... La gente è ipocrita, Mat.>>
M: <<Sì, ma io...>> Franz lo ferma poggiando un dito sulle sue labbra.
F: <<Ognuno commette degli errori, io, tu, Piero ed anche i nostri padri. Nessuno è perfetto.>> dice serio, Mattia guarda per un attimo la tv e poi continua.
M: <<No... Non come me...>>
F: <<Mat ti prego non pensarci.>> gli sussurra.
M: <<Non riesc...>> Guido spegne la tv di colpo.
F: <<Guido...>>
G: <<E' il film che gli richiama certe scene, troppo sangue.>> dice serio, Franz annuisce stringendo le mani di Mattia.
F: <<Bimbo guardami.>> gli dice serio, ma Mattia mantiene lo sguardo basso, così mio fratello gli volta il viso verso il suo incastrando i suoi occhi in quelli altrettanto scuri di Mattia.
F: <<E' tutto passato, capito?>> Mattia scuote il capo, ma non versa neanche una lacrima.
M: <<Non può passare: quella cicatrice è lì e tutte le scene nella mia testa, io non volevo morire Ciccio, io... Volevo solo fermare il dolore.>> gli dice con voce sicura e mentre una lacrima scende sul volto di mio fratello Mattia appoggia le labbra sulle sue, Franz se lo stringe contro, lascia che le lacrime scendano bagnando le loro labbra unite, Mattia gli accarezza il dorso delle mani aumentando la presa.
Io sento gli occhi diventare lucidi e quel loro semplice contatto di labbra sta diventando il gesto più dolce e disperato che possa esistere.
M: <<Anche io...>> sussurra staccandosi appena.
F: <<Cosa?>>
M: <<Mi hai detto nuovamente una cosa quando facevamo l'amore... E questa è la risposta che non ti ho dato.>> dice in un soffio appoggiando la testa sulla spalla di mio fratello.
F: <<Amore mio...>> gli sussurra baciandogli una tempia.
M: <<Non lasciarmi mai piccolo...>> gli sussurra.
F: <<Ma dove vuoi che vada.>> gli sussurra baciandogli poi il polso.
M: <<Grazie topino... Da biblioteca.>> sorride per poi voltarsi a guardare Guido.
G: <<Va bene Mat... Sai che se ti va di parlare devi farlo.>>
M: <<Sì, sto male altrimenti.>>
G: <<Tranquillo, stai calmo.>> gli dice ed io mi rendo conto che c'è tanto lavoro anche psicologico dietro queste parole, asciugo piano gli occhi senza farmi notare dagli altri per poi stringermi su me stesso portando le ginocchia al petto.

M: <<Si, va meglio ora...>> dice piano e Guido annuisce.
F: <<Brò...>>
Io: <<Stai tranquillo.>> sibilo.
G: <<E' normale Franz, sta bene...>> gli dice riferendosi a me, sento la mano di Franz accarezzarmi il fianco facendomi rilassare mentre Mattia beve un po' d'acqua.
G: <<Va un po' meglio, senti la carica emotiva scemare?>> gli chiede.
M: <<Sì, ora sta scomparendo la sensazione di paura.>>
G: <<Perfetto...>>
M: <<Stanotte mi abbracci?>> gli chiede piano e Guido annuisce lasciandogli una carezza sul viso.
M: <<Grazie papà.>> gli sussurra stringendomi una mano, sento le mani di mio fratello tra i miei capelli.
G: <<Deve riposare...>> dice alzandosi.
F: <<Gli starò vicino.>>
G: <<Sì...Piero?>>
Io: <<Dimmi... Ci sono.>>
G: <<Se vuoi alzarti sveglia tuo fratello senza farti problemi.>>mi dice ed io annuisco, ma lo guardo e noto quanto sia stremato, quanto questa giornata sia stata pesante per tutti.
F: <<A letto, forza.>> dice serio, ma Guido il capo.
G: <<Io aspetto vostro padre...>>
F: <<No, tu sei più stanco di noi. A letto.>> dice autoritario.
G: <<Mi metto a letto, vediamo quanto resisto.>> ride e si avvicinaa me e mi lascia un bacio sulla tempia.
G: <<Notte piccolo...>> poi scompiglia i capelli di mio fratello.
G: <<Riposati tu Franz.>> gli scompiglia i capelli e mio fratello annuisce, ci mettiamo tutti a letto, Mattia per primo stringendosi poi al padre.
F: <<Buonanotte bimbo.>> saluta Mat per poi aprire le braccia in cui io mi rifugio.
F: <<Fratellino beddo>> mi sussurra e io sorrido.
Io: <<Spero di farti dormire...>> dico sentendo la stanchezza invadermi.
F: <<Shh... Chiudi gli occhi e riposa, io sono qui.>> annuisco lasciandomi abbracciare, Morfeo mi prende tra le sue braccia facendomi sprofondare in un sogno tanto lungo quanto agitato. 



Note:
Eccoci!
Buona terza prova ai maturandi! 

Capitolo incentrato sul rapporto tra Guido e Mattia, e sulla fragilità di quest'ultimo.
A voi la parola!


A presto,
S&I   

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