Notizie incoraggianti

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Appena esco dalla stanza Guido mi appoggia un braccio attorno al collo ma io mi scanso

G<<Piero so che magar...

Io<<no Guido, sei tu che non mi stai trattando bene>>

G<<solo perché non sto facendo l'amico in questo momento non significa che non ci tengo a te Piero>>

Io rido appena, nessuno ci tiene a me, neanche io tengo a me stesso, come può farlo lui.

G: <<Piero sono serio.>> mi dice con quel suo tono che io non sopporto.

Io<<puoi tenetela per te questa serietà...>> gli dico scontroso.

G<<quando ti passa questo momento ne riparliamo>> sbuffo
Arriviamo dinanzi alla porta di una stanza

G<<stai molto tranquillo Piero, vedrai che...

Io<<risparmiati anche l'incoraggiamento eh>>

Guido mi prende per un braccio stringendolo con molta forza facendomi trattenere il respiro.

G: <<Senti ragazzino, non è perché ti conosco da quando sei piccolo e conosco i tuoi devo stare calmo.>> mi dice nervoso guardandomi negli occhi che io non abbasso sfidandolo con i miei occhi.

G<<non funziona con me fare il ribelle chiaro? entra ora forza>> mi dice facendomi entrare.

Noto che c'è un medico abbastanza anziano seduto dietro una scrivania e a me inizia a salire la nausea

Sento Guido parlare velocemente con questo medico ed io indietreggio pian piano toccando il muro.
Sento Guido parlare velocemente con questo medico ed io indietreggio pian piano toccando il muro.

G<<puoi accomodarti Piero>> mi dice indicandomi la sedia con lo sguardo.
Prendo un respiro e mi siedo nonostante avverta le gambe tremare.

Sento i loro sguardi su di me e questa cosa mi dà così fastidio, tanto da farmi chiudere le mani a pugno.

Il medico inizia a chiedermi che faccio nella vita e cose simili, mi accorgo di non riuscire ad essere libero di parlare come mi accade con Guido e premo con forza le unghie nei palmi delle mani facendomi male

G<<Piero...

Apro le mani evitando di farmi ulteriormente del male, alzo lo sguardo verso Guido.

Io: <<Mi dispiace, non ci riesco.>> dico a lui ed al medico prima di alzarmi rapidamente ed uscire.

Torno correndo in camera trovando mio padre e senza neanche guardarlo vado in bagno aprendo l'acqua e bagnandomi le mani

P<<Piè...stai bene? >> mi chiede avvicinandosi a me.
Cerdo di nascondere quei piccoli taglietti che mi sono procurato ma lui mi afferra in modo brusco una mano

P<<ma sei fuori di testa Piero? Sei davvero impazzito>> mi urla

Io: <<Non volevo... Lasciami ti prego.>> gli sussurro guardandolo negli occhi e lui mi lascia andare prendendomi tra le sue braccia.

Io<<non sono riuscito a dire quasi nulla...scusami>> sibilo trattenendo le lacrime.

Mio padre non mi risponde e forse è meglio così

P<<vai a rilassarti un po' ora, quando viene Guido ne parli con lui>> mi dice senza affrontare il problema

Resto ancora tra le sue braccia lasciando che sia il suo respiro a calmarmi finché non sento la porta sbattere.

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