Sento una strana energia nel mio corpo ed il cuore battere improvvisamente in modo rapido.
Io: <<Cavolo...>> dico con voce normale.
G: <<Era l'unica possibilità che avevo...>> mi dice notando che butta i guanti in lattice, un ago ed un flaconcino nel cestino.
F: <<Adrenalina Brò, ne facesti già una un po' di tempo fa.>> mi dice mentre sento il braccio pizzicare a causa di quell' iniezione, io annuisco sentendomi nonostante tutto stanco, vedo Guido passarsi le mani tra i capelli ravvivandoli indietro, non parla, mette solo tutto al proprio posto.
Io: <<Guido...>> lo chiamo piano, ma chi non mi risponde.
Io: <<Guido...>> lo chiamo nuovamente.
G: <<Ti ascolto...>>
Io: <<Ce l'hai con me?>> sussurro.
G: <<Ma no, tu hai fatto il massimo.>> mi dice con calma, Ignazio mi guarda ed io guardo lui.
I: <<Stava funzionando...>>
G: <<Lo so Ignazio, avrebbe funzionato se non fosse arrivato Gaetano.>> gli dice.
I: <<Ma perché?>> chiede non capendo.
G: <<La paura Ignazio, ma la paura gioca davvero brutti scherzi.>> dice sospirando.
F: <<Devo andare a riprendere Mattia.>> dice alzandosi.
I: <<Eppure l'aria entrava, la sentivo entrare.>> continua lui.
G: <<Purtroppo non basta solo quello, ma ora non ci pensare più.>> io mi ranicchio tra le braccia di Ignazio, l'unico luogo in cui mi sento sicuro.
Io: <<Scusa... Io volevo farcela, ma...>>
I: <<Non importa adesso, ora stai meglio Piero.>> mi dice con dolcezza, io annuisco stringendomi ancor di più a lui.
Io: <<Mi dispiace, mi dispiace così tanto.>> sussurro a Guido.
G: <<Lascia stare Piero. Ne riparliamo dopo in camera.>> mi dice serio.
Io: <<Sì...>> sibilo sul petto di Ignazio che mi lascia un bacio sulla fronte.
I: <<Comunque nonostante questo tipo di problema sei stato davvero stupendo stasera, hai cantato in modo eccellente.>>
Io: <<Un po' grazie a te anche.>>
I: <<Non ci pensare.>> dice serio per poi allontanarsi da me quando sentiamo la voce di mio padre fuori la porta che si apre immediatamente.
P: <<Cos'è successo? >> chiede subito.
G: <<Sta bene ora, ma serve una flebo stanotte.>>
P: <<Mi ha detto Franz dell'iniezione...>>
G: <<Sì, era svenuto e ho agito in pochi minuti approfittando del fatto che il battito cardiaco non fosse molto basso...>> spiega, mio padre sembra non sentirlo perché viene vicino me ed Ignazio ed io mi faccio pian piano più indietro, ma mio padre mi lascia spiazzato quando abbraccia subito Ignazio.
P: <<Grazie, grazie, grazie Ignazio. Grazie.>> gli sussurra.
I: <<Non è servito a nulla in realtà...>>
P: <<Sei stato bravo a seguire le indicazioni di Guido.>> gli dice abbastanza freddo per poi passarmi una mano sul volto.
P: <<Ti senti meglio?>> mi chiede ed io annuisco, Mattia e Franz entrano, Mattia mi vien vicino immediatamente, mi stringe forte non considerando mio padre.
M: <<Che paura che mi hai fatto prendere. Mi dispiace non essere riuscito ad aiutarti. Mi dispiace così tanto.>> dice a raffica.
Io: <<Hai fatto quello che hai potuto, stai tranquillo.>> dico a bassa voce appoggiando poi la testa sulla sua spalla.
M: <<L'importante è che tu stia bene piccolino.>>
Io: <<Sì...>> sussurro piano, ma non ne sono convinto, non ne sono per niente certo. M: <<Tra poco torniamo in camera così dormi, tranquillo.>> porca a farmi calmare ancora un po' ed io annuisco debolmente.
I: <<Allora io se non vi serve altro andrei...>>
G: <<Sì Ignazio, ci vediamo,>> la fa breve ed io neanche lo saluto e lui non saluta. me.
M: <<Forza...>> mi dice nell'orecchio Mattia .
G: <<Aiutalo con la giacca e andiamo.>> dice rivolto al figlio, Mattia annuisce aiutandomi a mettere la giacca, una volta pronti usciamo da lì per avviarci alla macchina, mio fratello mi cinge il fianco con il suo braccio anche durante il viaggio.
G: <<Io vorrei tenere Piero sotto controllo questa notte, preferirei farlo dormire con me se non è un problema per voi ragazzi...>>
F: <<No, va bene...>> dice incolore ed io sospiro.
Io: <<Ma ce la faccio, va meglio.>> dico provando ad essere convincente, ma Guido mi intenerisce con lo sguardo.
M: <<Va bene, non è un problema.>> dice e noto la mano di Mattia cercare quella di Franz che è seduto vicino a lui, saliamo in ascensore e ci dirigiamo in camera, Franz mi fa sedere sul letto ed io sospiro.
F: <<Ora ti aiuto a cambiarti, okay?>> mi dice dolcemente ed io annuisco.
G: <<Franz fallo con calma. Non sballottolarlo troppo.>> dice serio e Mattia mi si avvicina con il pigiama.
M: <<Tranquillo è quasi finita questa giornata.>> mi dice dolcemente.
F: <<Dammi una mano Matti...>> gli dice togliendomi piano la maglietta mentre Mattia provvede a togliermi le scarpe.
Io: <<Riesco da solo...>> dico cercando mi prender la maglia e infilarla invano
M: <<Non ce la fai, facciamo noi, tranquillo.>> dice serio e mi sento improvvisamente sballottolato.
F: <<Abbiamo finito, abbiamo fatto piccolo mio.>> mi sussurra coprendomi poi con le coperte.
Io: <<Mi fa male la testa...>>
G: <<Lo so, ora ti devo far una flebo Piero.>> mi dice mentre io chiudo gli occhi e sento poi un lieve pizzico sulla mano.
G: <<Prova a riposare, io torno tra pochissimo.>>
M: <<Fumi con me Franz?>> gli chiede usando quel nome in presenza di mio padre e sicuramente escono fuori, sento poi il letto abbassarsi piano ed una mano tra i miei capelli.
P: <<Piano piccolo mio. Papà è qui che ti aiuta...>> mi sussurra piano ed io mi stringo di riflesso a lui.
P: <<Non muoverti...>> mi dice con un minimo di dolcezza lasciandomi una carezza sul viso e io vorrei allontanarmi ma non ne ho le forze.
G: <<Dormi anche tu Gaetano, stanotte riposa... Sto io con Piero, tranquillo.>> gli dice e sento mio padre lasciarmi un bacio sulla fronte.
P: <<Buonanotte bambino mio.>> sento due dita di Guido sul mio polso.
G: <<Non mi piace come stai, non stai reagendo.>> mi sussurra per poi sospirare.
G: <<Ti prego piccoletto.>> sussurra poggiando la fronte sul mio addome.
Io: <<Non lo so Guido... Non riesco.>> sibilo.
G: <<Dopo questa dose di adrenalina dovevi star a mille, invece no... Il tuo battito sta scendendo nuovamente.>> mi informa.
Io: <<Io... Sono stanco, ma ho paura di non respirare nel sonno.>>
G: <<Lo so riposa tranquillo, ci sono io qui.>> mi dice con calma, io annuisco appena, non riesco a fare diversamente.
G: <<Piero ti prego...>> mi sussurra prima che io cada nel buio più totale.
Mi sveglio con il fiato caldo di Guido sul collo, non so se sono svenuto o se sono solo caduto in un sonno senza tempo. Mi muovo appena e lui subito si sveglia.
G: <<Piero...>>
Io: <<Guido dormi...>>
G: <<Non preoccuparti per me.>>
Io: <<Sono svenuto?>> chiedo in ansia.
G: <<No, eri solo terribilmente stanco, sarà la flebo o l'adrenalina, ma hai iniziato a reagire.>> io annuisco girandomi piano quando mi rendo conto di non avere più la flebo attaccata, Guido mi controlla subito i battiti facendo una brutta espressione.
G: <<Piero io ne farei un'altra... Non so perché, ma il tuo corpo si lascia andare se non viene sostenuto.>> mi dice alzandosi.
Io: <<Fa come vuoi...>> sento dei leggeri lamenti provenire dal letto di mio fratello.
G: <<Mattia... Lo sapevo che sarebbe stato agitato stanotte ed anche Franz sa cosa fare.>> mi dice rassicurandomi.
Io: <<Prenditi cura di Mattia, io riesco a farcela.>> sussurro chiudendo lentamente gli occhi.
G: <<Il tempo che ti metto la nuova flebo...>>
Io: <<No, tranquillo...>> sussurro dandogli poi le spalle, lo sento sospirare ed avvicinarsi a Mattia, sento dopo poco la mano di Guido sul mio fianco.
G: <<Sta bene, Franz sa come calmarlo e ci è riuscito.>> mi dice facendomi voltare.
Io: <<Okay...>> dico con un filo di voce mentre ho già iniziato la seconda flebo.
Io: <<Stammi vicino.>> sussurro per poi ritrovarmi Guido quasi stretto a me.
G: <<Riposa ora.>> io annuisco appena chiudendo gli occhi provando a rilassarmi, ma non ci riesco: sono teso come una corda di violino, sento una mano di Giudo sul mio addome, massaggiare dolcemente tutta l'area che va dal petto al basso ventre, mi rilassa sempre più fino a farmi addormentare.
La mattina mi sveglia la voce preoccupata di mio padre.
P: <<Guido ne ha fatte due ieri mattina, due stanotte, una dose di adrenalina... Non gli farà male tutto ciò?>>
G: <<No le flebo non fanno male, per il resto se potevamo evitare era meglio, ma una volta ogni tanto non fa male.>> gli dice rassicurandolo e passandomi una mano tra i capelli.
P: <<L'importante è che ora...>>
G: <<Sta bene ora, è regolare e ha dormito in modo tranquillo.>>
P: <<Guido e se avessimo dovuto portarlo in ospedale?>> chiede preoccupato.
G: <<No Gaetano, non questa volta. Sai una cosa? Lui ha iniziato a reagire quando si è reso conto di star per crollare, quando si è reso conto che se si fosse seduto avrebbe perso i sensi.>> dice serio.
P: <<Piero è forte...>>
G: <<Sì, se solo si impegnasse ogni volta per uscirne eviterebbe molte cose, ma l'importante è che reagisce ed ora sta reagendo bene dopo le due flebo.>>
P: <<Crea problemi e mi dispiace... Forse dovreste tornare a casa tu e Mattia, a rilassarvi.>> dice mio padre ed io mi irrigidisco diventando teso come una corda di violino.
G: <<No, non mi crea affatto problemi... Davvero sono contento di star qui e anche mio figlio si sta divertendo.>> gli dice convinto.
P: <<Se è così allora non ci sono problemi...>>
G: <<Affatto, poi è un modo per passare del tempo con te che non ci vediamo mai perché sempre presi dagli impegni.>> dice serio.
P: <<Sono contento di averti come amico Guido. Ti dovrei ringraziare per tante cose.>>
G: <<Ma va... Stai tranquillo.>> gli da forse due pacche sulla spalla.
P: <<Tuo figlio dorme aggrappato come una scimmia a Francesco...>> Guido ride.
G: <<Scusalo, è abituato così con me e con il fidanzato.>>
P: <<Figurati, anzi, sono quasi belli insieme.>> si ritrova a dire ed io non credo a quel che sento.
G: <<Dici?>> azzarda.
P: <<Sono sempre contento del fatto che Franz avesse tuo figlio come amico che è un ragazzo serio... Invece quello da quando sta a Bologna chissà che gentaglia tratta.>> brontola.
G: <<C'è sempre stato un forte legame ad unirli.>> dice serio.
P: <<Si è sempre fidato di voi... Quando accade... Venne da te...>> sussurra.
G: <<Lo so, mi ricordo bene... Non ci pensare al passato Gaetà, ora hai qui con te tutti e due i tuoi figli e ti vogliono un gran bene.>> gli dice con calma.
P: <<Sì... Lo so>> la fa breve.
P: <<Io scendo un attimo a far colazione con Ercole.>> sento le mani di mio padre tra i capelli.
P: <<Piccolo mio lotta, lotta più che puoi.>> mi sussurra ed io so che è sincero, e questa cosa mi lascia interdetto, lascio che lui esca e poi apro gli occhi.
G: <<Lo sapevo che eri sveglio.>> ridacchia mentre io mi stringo a lui.
Io: <<Grazie per tutte le parole belle che hai detto.>> sussurro.
G: <<Sono tutte vere.>> mi sussurra accarezzandomi i capelli.
G: <<Come ti senti?>> mi chiede piano.
Io: <<Bene, meglio. Grazie Guido.>> gli sussurro e lui mi osserva.
G: <<Ieri mi sei piaciuto per come ti sei comportato, hai dato ascolto al tuo corpo e questo ti ha aiutato durante il concerto.>>
Io: <<Ma?>>
G: <<Ma poi dopo ti sei perso, so che eri stanco però ce la stavi facendo Piero, Ignazio ti stava a suo modo aiutando e stava funzionando... Hai mollato per la stupida paura che tuo padre ti facesse qualcosa, non mi piace che metti questo timore prima di te stesso.>> io annuisco voltando il capo dal lato opposto al suo.
G: <<So che hai paura anche quando ti sfiora e ti sei in uno stato di dormiveglia hai paura, ma non puoi continuare così, altrimenti ogni sforzo è vano.>> mi dice serio.
Io: <<Lo so...>>
G: <<Almeno quando stai poco bene cerca di non pensarci, cerca di incanalare le energie per aiutare te stesso.>> mi dice e io annuisce guardandolo con un mezzo sorriso, in un attimo di silenzio in cui Guido mi da sicurezza con il suo sguardo sentiamo Mattia ridere, volto lo sguardo e li vedo abbracciati nel letto.
M: <<Devi farti la barba, mi fai il solletico!>> dice ridendo quando Franz evidentemente porta il proprio viso nell'incavo del collo di Mattia.
F: <<Fammela tu...>>
M: <<Okay.>> dice con voce squillante.
G: <<Ma buongiorno!>> dice Guido senza avvicinarsi.
M: <<Ciao papà, è pronta già la colazione?>>
Io: <<Per chi ci hai preso Mattia? Per camerieri?>> lo provoco sentendo mio fratello ridere.
F: <<Vieni qui Brò.>> mi dice, mi alzo piano e vado sul letto di mio fratello sedendomi vicino a lui, ma mi tira verso di sé facendomi finire sul suo petto.
Io: <<Ciao!>> gli sussurro lasciandogli un pizzicotto sulla guancia.
F: <<Beddo... Stai bene?>> dice stritolandomi un po'.
Io: <<Sì sto meglio ora, ho fatto un'altra flebo stanotte.>>
F: <<Avevo capito che eravate svegli infatti.>> mi dice passandomi le mani tra i capelli.
M: <<Sì, abbiamo dormito non molto tranquilli anche noi.>> mi informa ridacchiando.
Io: <<Mi dispiace, è colpa mia...>> dico abbassando lo sguardo.
F: <<Smettila di incolparti per tutto, okay? Smettila.>> mi dice serio, io mi limito ad alzare le spalle.
M: <<Non è colpa tua, io ero un po' agitato e tuo fratello faceva degli incubi... Non è colpa tua.>> mi dice teneramente Mattia, poi mi guarda e alza un sopracciglio ridendo.
M: <<Hai dei capelli davvero ribelli oggi.>>
Io: <<Devo tagliarli, lo so.>> rido appena.
M: <<Si, almeno un poco.>> ridacchia passandomi poi una mano tra i capelli.
F: <<Il mio piccolo ribelle!>> ridacchia ed io gli faccio una smorfia.
M: <<Che scemo... Dopo davvero te la devi togliere la barba.>> dice lasciandogli un bacio sul mento.
F: <<Forza a far colazione adesso.>>
M: <<Pure autoritario sei adesso.>> borbotta alzandosi dal letto e stiracchiandosi facendo intravedere gli addominali, mio fratello deglutisce a vuoto e Mattia lo guarda ammiccando per poi ridere.
M: <<Sì lo so... Non mi resisti.>>
F: <<Ma quanto sei deficiente...>> sorride alzandosi, Mattia gli va vicino abbracciandolo facendo intrufolare le sue mani al di sotto della maglietta di Franz, il quale prova a scostarsi, ma invano.
F: <<Mat... Ti prego>> sibila.
M: <<Sei anche più sexy con questo filo di pancia.>> continua a passare le mani sull'addome di mio fratello e Guido li lascia fare fino a quando una mano di Mattia non scivola nei pantaloni di mio fratello che immediatamente geme.
G: <<Mattia! Ma ti sembra normale...>>
M: <<Scusatemi...>> sussurra continuando a guardare mio fratello allontanandosi poi pian piano da lui.
F: <<Io... Io mi vado a cambiare... Forse è meglio.>> sussurra, mio fratello si chiude in bagno mentre Mattia si siede accanto a me versandosi un po' di latte nel caffè.
M: <<Papà non mi guardare male...>>
G: <<Stai zitto forza.>> dice per poi guardarlo con dolcezza.
M: <<Mi diverte farlo imbarazzare, è più forte di me...>> sussurra abbassando lo sguardo per poi dare due sorsi al caffè e posare la tazzina quasi del tutto piena.
G: <<Ti senti bene Matti?>>
M: <<Sì, ho solo dormito molto poco, Ciccio è stato male stanotte, faceva incubi non appena si riaddormentava e io anche non ero da meno, ha detto che ero molto agitato e mi lamentavo oltre che sudavo freddo.>>
G: <<Perché non mi hai chiamato?>> gli chiede preoccupato prendendo poi un polso tra le mani e controllargli i battiti.
M: <<Perché eri impegnato già con Piero... Poi mi capita, lo sai.>> gli dice alzando le spalle.
G: <<Stai bene, non hai sbalzi di pressione. Magari nel pomeriggio riposa un po'.>>
M: <<Sì, anche Ciccio sembra stanco.>> è calmo e mangia un cornetto alla nutella, sento un suo dito sulla guancia sporcarmi di nutella.
Io: <<Ma dai!>> gli dico ridendo pulendomi con un fazzoletto.
M: <<Sei troppo serio, bimbo.>>
Io: <<E' una provocazione Mattia.>> dico ridendo sporcando il suo naso di marmellata.
M: <<Me la paghi cognatino...>> mi lascia delle ditate di nutella sugli occhiali.
Io: <<Non vale però.>> rido, tolgo gli occhiali ed a tentoni mi dirigo verso il bagno dove sta Franz aprendo la porta.
F: <<Sono sotto la doccia, ho finito.>> lo sento urlare.
Io: <<Sono io, tranquillo.>> gli dico serio aprendo l'acqua.
F: <<Tutto okay?>> mi dice avvolgendosi nell'accappatoio.
Io: <<Sì, stavo scherzando con Mattia.>> gli sorrido dallo specchio e rimetto gli occhiali.
Io: <<Fai con calma, ti aspetto di là.>> gli dico tornando da Guido e Mattia.
M: <<Ha finito?>> mi chiede piano.
Io: <<Sì, quasi.>> dico appena sedendomi e finendo il mio succo, sento bussare alla porta e Mattia si alza aprendola.
M: <<Ehy Ignazio... Entra>> dice trascinandolo in camera.
I: <<Ciao... Niente, volevo solo vedere come stava Piero.>> dice lentamente per poi guardarmi.
Io: <<Ehy...>> lo saluto.
M: <<Ha dovut...>> io lo blocco subito incenerendolo con lo sguardo, non voglio che sappia di questa notte.
Io: <<Bene tranquillo, ho fatto la flebo una volta in camera e sto molto meglio. Tranquillo.>> gli mento un po' e Mattia mi guarda non capendo.
I: <<Sì? Tuo padre stava dicendo a Michele che sei stato poco bene stanotte e ti sei ripreso con una seconda flebo...>> mi dice serio mentre mio fratello si siede accanto a Guido.
Io: <<Sì, ma ora st...>>
I: <<Vorrei non esser preso in giro soprattutto se si tratta della tua salute.>>
Io: <<No, ma...>>
I: <<Ma cosa Piero? Ti lamenti che non mi preoccupo abbastanza per te, che non ti dimostro niente e quando lo faccio mi menti. Si può sapere a che gioco stai giocando? Io ieri sera quando mi sei svenuto tra le braccia sono morto dalla paura, ma sono rimasto lucido per te, ho lottato io per te, perché tu non volevi farlo. Tu hai buttato la spugna chissà quanto tempo fa e pretendi che gli altri riescano a farti tornare magicamente come prima. Apri gli occhi Piero, hai trovato noi che siamo capaci e vogliamo lottare per e con te, ma se fossero stati altri te la saresti vista da solo.>> mi dice duro ed a voce abbastanza alta.
Io: <<mi dispiace così tanto...>> sussurro quasi in lacrime e non voglio esser abbracciato da nessuno se non da lui adesso.
I: <<Ti sto solo chiedendo di non mentirmi... Non mentire a noi che ti vogliamo bene.>>
Io: <<Non voglio darti altri problemi... Tutto qui.>> sento una lacrima scendere e subito la asciugo, lo sento sospirare e probabilmente sta lottando per non abbracciarmi, la stessa lotta interiore di Guido di qualche giorno fa.
I: <<Io a questo punto vado, ci vediamo più tardi giù in riunione.>> mi dice serio uscendo poi dalla camera, lasciandomi solo con le mie lacrime.
Note:
Eccoci!Noi non commentiamo, lo lasciamo fare a voi...
Vi ringraziamo solo per i commenti, le stelline e le visualizzazioni. Grazie, davvero!
A presto,
S&I
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Un pensiero speciale - Il Volo
Fiksi Penggemar"Hey scimunito! Volevo solo dirti che non mi dispiace affatto pensare che sei una testa di minchia, e non me ne frega nulla se ora tutto l'hotel mi sta sentendo. Lei non ti ama, non ti amerà mai, non lo vedi che sta con te solo per i soldi, solo per...