•27Capitolo•

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Durante il tragitto, non ho fatto altro che dormire, con la musica delle cuffie appogiata a Marco, almeno cosí mi ha appena detto.

<<Cinque minuti c'è la fermata>> Annuncia un piccolo autoparlante proprio sopra di noi.

<<Marco ma tu sei mai venuto qui?>> Domando imbarazzata.
Fa un cenno con la testa
Ah chissà quante ragazze ci avrá portato.
Pff.

Scendiamo e molti ragazzi della nostra etá passeggiano, chi aspetta i pullman chi la metropolitana.
Wow.
Quanta gente.
<<Piccola ti piace?>>
Annuisco felice.
<<Marco ho fame ci fermiamo da qualche parte?>> okkei mi prenderá per quella che mangia sempre, ma che posso farci.

<<Ludo dobbiamo andare prima in hotel, con queste valigie sembriamo due ragazzi cacciati di casa>>
Scoppiamo a ridere che bello star QUI con LUI.
Arriviamo in hotel ed è bellissimo.
Peccato che Marco abbia prenotato un'unica stanza.
Un'unico letto.
Dormire insieme.
<<Marco dormi a terra questa notte, lo sai vero?>>Domando ovvia.
<<Ludo non fare la bimba capricciosa, di certo non ti mangio>> risponde sbuffando.
Quella piccola conversazione viene spezzata.

Dopo quindici minuti, arriviamo finalmente dinanzi una pizzeria, molto bella anche se è affollatissima.
Il cameriere, per fortuna subito prende gli ordini, con un sorriso di benvenuto sul volto.
Bel cameriere mhh.
Alto,capelli neri occhi castani,labbra da dio,dalla camicia si intravedono quei fantastici pettorali.
Sei con Marco ricorda!
Già.
<<Ti sei imbambolata con quello,  guarda che avanti hai un figo pazzesco>>Dice con un picco di fastidio nella voce pavoneggiandosi.
<<Ah e saresti tu tesoro?>> Rispondo maliziosa.
<<si perchè non lo vedi?>>Un sorriso bellissimo illumina il suo viso.
Quanta bellezza.
Ovviamente non glie lo dirò mai che è un figo della madonna.

Il cameriere arriva con le nostre pizze e la mia praticamente la divoro.
Cioè troppo buona cavolo.
Marco mi guarda sorridente.
<<Sei buffa quando mangi, te l'hanno mai detto?>>
Assumo un fintissimo broncio.
<<Dai avevo fame ed era buonissima>> rispondo seccata ma con un sorriso sul viso.
Avvicina la sua mano alla mia ed il calore sul viso incomincia a salire.
Ma perchè ora questa mano?
Mi stampa un bacio sulla guancia.
Inaspettato.
Un sorriso da ebete nasce sul mio viso e lui sembra eguagliarmi.

Il cameriere ci porge lo scontrino ed usciamo.
<<Marco ma ora dove andiamo?Conosci la cittá giusto?>>
Accenna un si con la testa.
Inizia a correre ed io a ruota lo seguo.
Quando ci fermiamo davanti al panorama.
Gli scogli, il mare, un sole che a fine novembre non dovrebbe neanche esserci.
<<Quello è il Castel dell'Ovo>> mi indica una struttura poco piú in la.
Incantata da tutta quella bellezza, non mi accorgo di un cagnolino fermatosi vicino ai miei piedi.
È beje, con varie macchioline bianche sul pelo.
Nel frattempo che Marco lo accarezza io caccio dallo zainetto tre o quattro biscotti per darglieli.

Mangia in fretta eh.

Chiamiamo le nostre rispettive mamme, per non farle preoccupare, prima che  la mia ricominciasse con le sue mille raccomandazioni, ho fatto finta che sia caduta la linea.

Arriviamo in Hotel, alle 17:40 del pomeriggio.
La stanchezza si fa sentire, ma Marco ha detto che dopo deve portarmi in un ristorante uhm.
<<Spero tu ti sia portata un vestito elegante>>
Da un'ora sta sognando su quel ristorante.
Ma che sará mai?
Mi fa pure preoccupare.Perchè ho paura di sfigurare.
Menomale che Naomi mi ha fatto portare quei vestiti.

Ci stendiamo sul letto incominciando a parlare ed io inizio a fare mille pensieri mille domande.
<<Ludo a cosa stai pensando?>> mi domanda.
Proprio a te.
Anche se mi sei a fianco.
Ovviamente non gli dirò questo.

Il Mio Sbaglio PreferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora