•30Capitolo•

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Questi tre giorni sono passati velocemente ed oggi dobbiamo prendere il treno.
Sento che le cose cambieranno ed io non voglio.

Ho fatto l'amore con Marco ed io ancora non ci credo, sembra cosí strano.
So che mi fará soffrire ma ho colto il momento, volevo farlo e non me ne pento per niente.
Dopo ore a guardarlo in tutta la sua bellezza si sveglia e mi guarda con quegli occhi cosí verdi e luminosi.
Si apre in un sorriso che è a dir poco stupendo.
<<Buongiorno Piccola >>

<<Buongiorno>> dico sorridente.

<<Che ore sono?>> domanda facendo un mezzo sbadiglio.

<<Le 11:00>> dico guardando l'ora sul telefono.

<<mhh il treno partirá alle 16:30, Ludo cosa dobbiamo fare?>> domanda con un ghigno.
Mi intrappola nelle sue braccia stritolandomi per bene.
<<Marco mi soffochi>> dico ridendo.
Sbuffa e mi sorride.
<<Piccola lo sai che ti odio quando interrompi i nostri momenti?>>
Maschero la mia delusione tirando un sorriso forzato e sciogliermi dall'abbraccio.

<<Se mi odi possiamo finire di fare queste cose ed ognuno per la nostra strada>>Dico seria, guardandolo negli occhi.

<<stavo scherzando, vieni qui>> mi tira con un braccio ma mi ritiro indietro.

<<Dobbiamo litigare proprio ora?Finiamo questa giornata e poi da domani prendi una decisione su ciò>> dice anch'esso serio.

Mi lascia alcuni baci sul collo e sa benissimo che quello è il mio punto sensibile.
Mugulo ansimante cercando di staccarmelo di dosso ma con scarsissimi risultati.
<<Marco basta>> dico imbarazzata
Non so quante volte sono arrossita in questi giorni mostrandomi cosí sensibile a lui.
Mi punta il suo sguardo pensieroso e non posso trattenermi dal domandare.
<<A cosa stai pensando Marco?>>

<<A questo>> dice indicandoci.<<Al perchè io e te ora siamo cosí,  al perhè ho passato queste giornate cosí belle insieme a te, dimenticando per un po' la vita a Roma.Tu sai perchè?>>
Scossa da quella domanda mi allontano da lui negando con la testa.
Che si stia pentendo di tutto?
Non lo so.

Entro in bagno per fare una doccia rilassante, ne' ho decisamente bisogno ora.
La porta si apre e non può essere che Marco, infatti scosta la vetrata che ci separa ed entra con me in doccia, per un attimo rimango interdetta e non cerca alcun consenso per entrare definitivamente e mettersi accanto a me. Purtroppo o fortunatamente la cabina doccia è in grado di ospitare entrambi.

Inizio a passare lo shampo sui capelli sotto il suo sguardo attento.
<<sei bellissima>>Dice avvicinandosi a me per poi lasciare un soffice bacio sulle labbra.

Arrossisco e mimo un"grazie"

Il bacio si fa sempre piú intenso e sento il forte rossore alle guance.
Pov Marco.

Queste emozioni mi fanno paura.
Non so mai cosa dire.
Mai cosa fare.
Mai come muovermi con lei.
Credo di amarla, o forse no.
No tu non ami.
..
Non la tocco, non la sfioro neanche, questo momento è tanto prezioso e non voglio che si crede una valvola di sfogo per i miei piaceri.
Semplicemente io e lei, sotto lo scrosciare dell'acqua.
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<<Marco cosa devo mettermi>> gli chiedo nervosa.
Viene verso di me lanciando sul letto un jeans chiaro alto in vita ed una felpa bianca sopra.
<<grazie>> e gli do tanti bacetti sulle guance.
Entro in bagno per truccarmi, mettendo le solite cose, blash, eyeliner, mascara e rossetto.
Spruzzo il profumo e mi pettino i capelli.
<<Marco sei pronto? Possiamo chiudere le valigie>> dico triste.
<<Si piccola>>

Riusciamo a farci solo un veloce ed ultimo giro prima di entrare in stazione e fortunatamente i posti dell'ultima volta sono liberi.

Porgo una cuffia a Marco per fargli ascoltare la canzone di Mostro, La Mia Rihanna e lui mi guarda sorridendo.
Gli stampo un bacio sulle labbra e mi appoggio con la testa sulla sua spalla, stando molto piú comoda.

Il tragitto è trascorso velocemente e sono piuttosto stanca.
Avviso la mamma del mio arrivo e Marco mi accompagna, rimanendomi all'angolo del viale.
<<sono stato benissimo con te, non me ne pento neanche un po'>> sembra sincero.

<<Anche io Marco, grazie di tutto>> guardo i suoi occhi verdi per un tempo infinito

<<Ci sentiamo domani mattina a scuola?>>

Annuisco e mi stampa un bacio sulla guancia, ricambio con mezzo sorriso e poi sfreccia via con la macchina.

Qui a Roma fa molto piú freddo, non vedo l'ora di mettermi vicino al camino.
Busso e viene ad aprirmi Giulia che mi salta addosso per la felicitá.
<<Hei piccolina, sono mancata solo quattro giorni>> dico sorridendo, lei ricambia con una linguaccia ed io vado in salone per salutare tutti gli altri che mi accolgono a braccia aperte, la mamma mi fa mille domande ed io rispondo ad ognuna di esse.
Naomi mi lancia frecciatine ed ovviamente a lei devo dire veramente tutta la veritá.

Salgo in camera esausta e mi butto sul mio letto.
Come mi è mancato.
Fulmine Naomi arriva, buttandosi sul mio corpo.
<<Vedo che i vizi non sono cambiati>> nega felice con la testa e dopo dieci minuti inizia a torturarmi di domande e non si arrende fino a quando non gli rivelo il  più stupido momento
<<Tu, Ludovica Esposito, hai fatto l'amore con Marco>> urla mettendosi un cuscino in faccia.
<<Ma sei scema cosa urli>> dico arrabbiata.
Può sembrare strano lo so, però io stavo bene con lui ed è capitato.

Abbasso la testa ma lei me la rialza e mi abbraccia.
<<Mi sei mancata Nemi>>dico affibiandole dinuovo quel nomignolo.
Lei sorridente mi abbraccia ancora piú forte.
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Eccomi con la fine di un altro capitoloo spero vi sia piaciutoo.
Se volete lasciate una stellinaa,fatemi sapere cosa ne pensate❤

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