Dieci giorni compiuti e Giulia domani ritornerà a casa, fortunatamente non ha riscontrato molti problemi, se non qualche seduta dal fisioterapista.
Dall'arrivo di quel messaggio non ho smesso di pensarci, neanche per un secondo, non ne' ho ancora parlato con nessuno e non so come comportarmi, sto cercando di stare lontana il più possibile da tutti, tranne dalla mia famiglia ovviamente, e da qualsiasi cosa possa contromettere.
È tentato omicidio, e quasi vivo con la paura di mettere il piede fuori casa, la polizia se ne lavata le mani, almeno per il momento, poi non so se nel mio mese d'assenza è accaduto qualcosa, ma penso questo sia stato l'ultimo pensiero della mia famiglia, ma al contempo non penso io sia l'unica a pensarci.
Vedró come comportarmi.
Non voglio aspettare molto però.Ritornando a Marco invece, giusto per fare un resoconto della mia esistenza da dieci giorni a questa parte.
Ovviamente non va come vorrei andasse, ma non posso farci molto, insomma ci abbiamo provato, o almeno io ci ho provato dato che per lui sono stata più uno spasso che altro, e non me ne pento neanche più di tanto, infondo ogni cosa l'ho fatta perchè volevo farla e rifarei nuovamente tutto, forse stando di poco più attenta, ma insomma mi è servito, e penso ogni cosa serva nella vita, bene o male che sia, non può essere tutto di nostro gradimento e per crescere dobbiamo affrontare anche coloro.
Per quanto io ci possa stare male, e per il sentimento che nutro nei suoi confronti, so che prima o poi passerà, o almeno il cuore si abituerà, abbiamo condiviso poco seppur intensamente, ed è proprio quel poco che mi manca, purtroppo fa parte della mia famiglia, e della mia scuola, non potró mai escluderlo definitivamente dalla mia vita, dovró farmene una ragione.
Mi alzo dal letto con un finto sorriso e scendo le scale per fare colazione, immergo un cornetto nella tazza di latte e lo divoro tutto.
Dopo lavata metto un pantalone di tuta dell'adidas grigio e una t-shirt bianca, indossando anche una felpa nera sopra. Metto le scarpe e lego i capelli in uno chignon.Mi preparo lo zaino mettendo tutto l'occorrente dentro, prendo il giubbino ed aspetto Naomi sulla soglia della porta. Ovviamente ci mette un'eternitá e mi dice pure che non viene.
Ho aspettato inutilmente.Collego le cuffie al telefono stando attenta alle strade.
Siamo ormai agli ultimi di Gennaio ed il freddo è gelido.
Sono le 7:50 ed io sono giá fuori scuola, entro nel bar posto di fronte, compro un pacchetto di sigarette ed uno di gomma, mi siedo sul muretto e ne' accendo una.
A metá cicca qualcuno me la strappa via.
Mi giro ringhiando e trovo la faccia da pesce lesso di Marco.
<<Cosa vuoi>> dico annoiata.
Pensandoci mi ricorda tanto una scena con Naomi.<<Non fumare, fa male>>dice corrucciando la fronte.
Ma fa il serio? Lui fuma!
<<No ma stai scherzando? Fumi anche tu>> dico irritata.
<<Appunto, non voglio che tu ti faccia del male>> dice serio.
Pff come no.<<Vattene che è meglio>> dico allontanandomi di un po', siamo finiti troppo vicini e questa cosa mi mette il nervoso.
<<Ludovica non mi perdonerai mai vero?>> dice con un picco di tristezza(?)
Ci penso...in realtá non lo so.<<Credo proprio di no>> dico seria guardandolo negli occhi.
Si incupisce e mi guarda dall'alto in basso.<<Mi piace come sei vestita>> dice sorridendo appena.
Cosa c'entra ora?<<Grazie>> dico guardandomi le scarpe, cosí belle questa mattina.
Lo sento avvicinarsi per poi lasciarmi un bacio sulla guancia, il quale mi provoca mille brividi, ed ora sto tremando per la sua vicinanza.
No non è normale, vi prego aiutatemi.
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Il Mio Sbaglio Preferito
RomanceCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...