•44Capitolo•

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Dopo vari esami molto lunghi, i dottori mi lasciano nelle mani della mia famiglia, con le solite raccomandazioni.
Dalla porta entra Naomi con le lacrime agli occhi ed un sorrisone sul volto.
<<Ludo>> corre ad abbracciarmi.
<<Mi sei mancata>>dice malinconica.

<<Non vedo l'ora di uscire, di festeggiare per una volta nella mia vita, Giulia sta fuori?>> dico felice.
La sua faccia si rabbuia all'istante.

<<Hei Nemi cos'hai?>> sussurro prendendogli una mano.

<<Ludovica Capodanno è passato da un pezzo, siamo al 14 gennaio e Giulia è in coma>> risponde con voce rotta dal pianto.

Mi pietrifico rielaborando le sue parole, non credo sia possibile, o almeno non voglio crederci, com'è potuto accadere?

<<Ludo stai bene?>>Sussura.

<<Naomi come diavolo posso stare bene, sapendo che è passato quasi un mese da quel dannato incidente e che per colpa mia ora Giulia è in coma? Eh?>> dico arrabbiata, il suono della macchinetta aumenta ed è un fastidio assurdo.
Cerco di calmarmi ma è tutto inutile.

<<Ludovica ti prego calmati, ora chiamo il dottore>>dice velocemente.

<<no>> dico acida.

Solo ora mi rendo conto che mai voluto svegliarmi.
E se non riuscisse a svegliarsi a causa mia? Come vivrò la mia vita sapendo di aver ucciso mia sorella a dodici anni?

<<Signorina non si azzardi a chiudere gli occhi, respiri lentamente >> un dottore con gli occhi come la nutella, spunta da chissá dove.
Il battito continua ad accellerare, é una delle mie crisi, ne saprei riconoscere l'arrivo da lontano.
Non emetto parola, le pareti sembrano stringersi sempre di piú e l'aria manca.

<<Ludovica non mi giocare brutti scherzi>> queste sono le ultime parole che sento.
Mi distendo sul letto chiudendo gli occhi.
Solo io posso superarlo, rintanandomi nel mio più profondo dolore.
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Pov Marco
Cazzo, cazzo, cazzo.

Dinuovo?

Si era svegliata, ed ora è dinuovo lí, su quel dannatissimo letto, nel mondo dei sogni.

É impossibile stare lontano da lei è cosí acida, stronza, scazzata, testarda e tante altre cose ma al contempo è anche cosí bella, intrigante, intelligente, mi tiene testa, la cosa piú importante è che mi rende felice anche solo sorridendo.
Quando Andrea ha annunciato il suo risveglio, mi sono sentito il ragazzo piú felice del mondo.

E non riesco a credere nranche a me stesso, io felice grazie ad un'altra persona, mai nella mia vita, se non quando ho rapporti.

Ma è tutto cosí difficile, io non mi capisco, la odio, dovrei stargli lontano ma non riesco a stare troppo tempo senza dargli fastidio, non so.

E so benissimo che anche lei  mi odia da morire, vorrei parlargli ma come potrei mai dirle?

Da poco più di un mese a questa parte i pensieri mi divorano notte e giorno, non smetto un attimo di pensare al suo viso e ad alcuni nostri momenti, pensarla non mi fa bene peró, pensare a quanto ho fatto schifo non mi fa bene. Perché gli errori ci si riconoscono sempre quando é troppo tardi?

Naomi mi si avvicina titubante e si siede accanto a me.
<<Dimmi>> dico acido, forse un pò troppo perchè mi trucida con lo sguardo.
Hai capito la piccoletta!

<<Come stai?>> domanda curiosa(?)

<<Ma bene te?>> rispondo scocciato.

<<Mh si va avanti, posso farti una domanda?>> dice timida torturandosi le mani.
Cosa vuole ora? Annuisco con la testa insicuro.

<<Dici tanto di odiare Ludovica, poi la porti a Napoli, la baci, l'hai fatta tu e poi te ne vai con quella troia di Aisha, e per concludere ogni giorno vieni qui>> dice quasi arrabbiata, triste, esasperata.
La osservo, perchè dovrei dargli una risposta?

Il problema ne è un altro..non la sai neanche tu la risposta .

Eh che gli dico ora? Quindi?

<<Allora?>> mi incita.

<<Senti Naomi non te lo so dire, sai che non rimango con una ragazza fissa, mi piace cambiare sempre, Ludovica è diversa, ma non provo nulla per lei, poi ad Aisha sta bene il mio comportamente perchè anche lei fa lo stesso, ahh e per finire vengo qui perchè sono il fratello di Gennaro e sono ormai della famiglia, voglio starvi vicino nulla di piú>> dico sereno.
Mi faccio schifo per quello che ho detto?
Vicino la famiglia? Forse vicino a lei.

Al suo risveglio, non so come potrá prendere la mia presenza sinceramente, ma dopo io posso andarmene tranquillo sapendo che sta bene.
<<Perchè menti a te stesso?>> dice amareggiata.

<<Non mento a me stesso Naomi, io le voglio bene, ma nulla di piú, ora se non ti dispiace devo andare a fumare>>rispondo infastidito, questa chiaccherata mi ha fatto ragionare un pò troppo per i miei gusti.
A me non deve importare di Ludovica.
Basta.
Mi alzo velocemente e mi accendo la sigaretta, uscendo all'esterno. Finalmente in santa pace.

La suoneria del mio telefono rieccheggia nell'aria e quando noto il mittente un sorrisino si forma sul viso.
<<Marco sono a casa, da sola>> enfatizza l'ultima parola. Aisha.

<<Mhh e quindi?>> domando malizioso.

<< Sai ho voglia ma se proprio vuoi posso fare da sola, non preoccuparti>> sento un gemito strozzato dall'altra parte del telefono.

<<Dammi cinque minuti e vengo okkei?>> dico staccando salendo sulla mia moto sfrecciando sul cemento.
Sto facendo la cosa giusta?
Si.
Ma con Aisha?
Sicuramente.

Arrivo e mi apre nel suo completino rosso di pizzo che lascia poco all'immaginazione.
Non  rimango qui a raccontarvi i dettagli, abbiamo raggiunto l'apice del piacere ed ora tutti i miei dubbi e le mie preoccupazioni sono volate via.
Il sesso, forse l'antidoto di cui non posso fare a meno.
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Pov Ludovica
Mi sono risvegliata da poco, sfortunatamente.
In stanza non c'è nessuno e non posso essere altro che contenta.
Hanno assistito ad una mia crisi ed è una cosa che non accetto, dovevo superarla da sola.
Un'infermiera entra in stanza con un piccolo sorriso.
Ma perchè sorridono? Per giunta in un ospedale.

<<Bellissima ti sei svegliata, potevi tastare quel pulsante>> indica un pulsante bianco triangolare.

<<dovevo riordinare alcuni pensieri, quando mi dimettete?>> rispondo scocciata.

<<eh ragazza sei stata quasi un mese in coma, prima hai avuto una piccola ricaduta, fortunatamente non ci sei rientrata, quindi credo che devi aspettare un pochino, ora chiamo  il dottore>> dice pimpante.
Alzo gli occhi al cielo e noto la figuara del dottore avanzare.

<<Ragazza mia ti sei svegliata finalmente, sono passate altre tre ore, vuoi proprio dormire eh>> dice cercando di diminuire la tensione.

<<Voglio proprio morire>> è diverso.
Mi guarda sgranando leggermente gli occhi.
Cosa c'è di strano?

Eh tu lo dici cosí apertamente. Ci credo.

<<Eh no signorinella, tu ora ti fai visitare e potrai uscire tra una settimana, se non riscontriamo ostacoli>> dice autoritario con un picco di tristezza nella voce.
Annuisco incerta e prende alcuni attrezzi, mi prepara agli stessi controlli di alcune ore fa.

<<Tutto bene, annuncio che ti sei svegliata poi vado a controllare tua sorella>>

Mia sorella.
Mia sorella.
Mia sorella.
È in coma ancora.

<<dottore come sta?>> dico cercando di non fare uscire la voce tremante
Mi guarda in una maniera impassibile.
<<Signorina è in coma da un pò anche lei, ma é tanto forte, non preoccuparti>> dice sicuro senza far trasparire nulla.
Annuisco ed esce dalla porta.
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Doppio aggiornamentoo❤❤Cosa ne pensate dell'atteggiamento di Marco?

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