Pov Marco
In ospedale sono entrato dopo un'ora, non mi sentivo pronto, una risposta completamente negativa e la mia vita sarebbe andata persa.
Sono da mezz'ora su questa sedia, per giunta scomoda e tutti hanno lo sguardo fisso su di me.
Andrea mi si avvicina e finalmente spiccica parola, mi stava iniziando a salire il nervoso.<<Hei Marco, come stai?>> domanda titubante
Ma come posso stare? Bha.
<<Ci sono stati giorni migliori>> dico sovrappensiero.
Come quando baciai Ludovica la prima volta, come quella specie di gita a Napoli, come stare dentro di lei, come abbracciarla...
Ma ovviamente loro non sanno nulla, forse solo Naomi, ma infondo ad occhi esterni io e Ludovica siamo amici di scuola, con una profonda antipatia.<<Sicuramente migliori>> risponde con un tono incrinato.
<<Non piangere ti prego, perchè non saprei come consolarti, quindi non farlo>> dico prevenendomi.
<<Oh no, non preoccuparti amico>> afferma sicuro, con un lieve sorriso sulle labbra.
Un dottore finalmente esce dalla stanza e noi insieme ad un'altra famiglia ci catapultiamo praticamente addosso.Piú di dieci persone...Immaginatevi la sua faccia, ho detto tutto.<<Mi dispiacee signori e signore ma cerco la famiglia Esposito>>Annuncia con un tono fermo. È impassibile questo.
Ci avviciniamo o meglio la mamma, lo zio e la sorella, noi altri diciamo che origliamo.
Inizia a parlare ed un po' di ansia cresce dentro me.<<Allora non vorrei illudervi o altro, la situazione di Giulia è grave, l'operazione ha avuto dei problemi, ma siamo riusciti a portarla al termine, la gamba è stata ingessata, le costole le abbiamo messe al loro posto, ma dovrá fare alcuni esercizi per riabilitare la schiena, dobbiamo aspettare che si svegli, mi dispiace ma è entrata in coma. Ludovica invece combatte contro la morte ma potrebbe risvegliarsi anche subito, dipende tutto da lei, l'operazione al cervelletto è andata bene, ma dopo, il suo corpo ha reagito con delle crisi epilettriche, entrambe le sorelle hanno avuto fortuna, perchè un colpo alla testa, soprattutto come il loro, porta alla morte istantanea, dobbiamo solo aspettare. Buona fortuna, spero si sveglino presto, sono molto forti>> dice tutto con fermezza senza intoppi. Come se tutto filasse liscio. Mentre per noi é un secchio d'acqua congelata.
Come diamine fa?Il mondo mi crolla addosso alla notizia di Ludovica, lei può farcela io ne sono sicuro, non può lasciarmi qui in questa merda.
Le facce degli altri non sono da meno, ma come biasimarli.
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Pov Sara
Io e mio marito, abbiamo preso il primo volo ed una volta atterrati a Roma ci siamo diretti subito verso l'ospedale.
È un giorno intero che siamo chiusi qua e sono essattamente 4h e 37 minuti che il dottore ha dato l'ultima notizia, il mio cuore è andato in frantumi, le mie due sorelle che combattono tra la vita e la morte, ed io qui ad aspettare che si riprendano, loro devono farcela, non possono lasciarmi sola.
Non oso neanche immaginare in che situazioni si trovi il mio volto, le lacrime hanno preso il sopravvento, formandone sempre di piú, senza avere limiti.
Non parlo, non sento, non faccio nulla, la mia mente manda solo tanti flashback di cose che abbiamo fatte tutte e tre insieme.<<Piccola, mangia qualcosa dai, non abbatterti, si riprenderanno, loro sono forti>> la voce di Gennaro interrompe i miei pensieri, alzo lo sguardo dalle ginocchia al suo viso e vedo un velo di tristezza nei suoi occhi.
Il mio stomaco è chiuso, ma questa è la terza volta che viene qui, con quella busta che fa venire l'acquolina, ma la mia testa non fa altro che pensare a loro.Mi porge la busta e la guardo accigliata, non sapendo cosa ci fosse.
<<Genni mangi con me?>>Sussurro con voce tremolante.
Annuisce con un dolce sorriso sulle labbra e mi fa sedere sulle sue gambe lunghe.
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Il Mio Sbaglio Preferito
Любовные романыCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...