•62Capitolo•

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Sono passati pochi giorni, siamo al 15maggio ed oggi Federico esce dall'ospedale.
Fortunatamente sta meglio e non ha riscontrato problemi di vario genere.
Tra poco io e Michele andiamo a prenderlo, se solo si svegliasse, ovvio.
È centomila volte peggio di me, non si sveglia neanche con le bombe.
Questa notte ha voluto dormire con me ed io ho accettato volentieri, questo ragazzo ha rubato nuovamente il mio cuore.

Mi tiene stretta fra le sue braccia stringendomi al suo petto, solo che io sto morendo di caldo ed il suo corpo sembra una stufa bollente.
Questo serve in inverno mh.

Sono le 9:10 ed è un trauma svegliarmi a quest'ora,di sabato poi...

<<Michele>>dico ormai per l'ennesima volta tirandogli di poco l'orecchino al lobo.

<<Ma stai un po' zitta bambolina>>mi rimprovera facendo un verso strano.

<<Allora vado con Luigi in ospedale>> dico sicura, è da un po' che Michele crede in una storia nascosta tra me e Giggí, assurdo!

<<5minuti dai>>sprofonda ancora la testa nel cuscino facendomi sorridere.
Sembra un bambino.

<<Oggi devi insegnarmi a guidare la moto>>dico felice dandogli un pungo dietro la schiena alchè lui grugnisce e si gira velocemente.

<<Cos'hai in quella testa stronza, mi hai fatto male>>si massaggia la parte "dolorante" ed io sorrido malefica.

<<Cosa c'è capo, un pugno ti ha steso?>>dico con la sfida negli occhi.

Un semplice salto e lo ritrovo a pochi centimetri dal mio viso, mi fissa le labbra ed io tremo leggermente.

Baciami, baciami, baciami.

Mi soffia in pieno viso ed inizia a farmi il solletico.

<<Noooo>>urlo cercando di dargli dei morsi sulla spalla.

Ma lui non si smuove e continua a muovere quelle maledette mani.

<<dai>>urlo ancora ormai a corto di fiato.

<<sei bellissima>>dice soffermandosi a lungo sui miei occhi, divento rossa all'istante.

Tocca di poco le mie labbra ed io grugnisco.
Caspita, muoviti.
<<vuoi un bacio?>>ghigna ma io cerco di sembrare indifferente.
Anche se è estremamente difficile, mi sta guardando con quegl'occhioni...ah!

<<no, muoviamoci>>dico seria spostandomi, ma vengo fermata immediatamente dalla sua forte presa al braccio.

<<ma io si>>ammette, ed il secondo dopo le nostre labbra sono una la parte dell'altra.
Ha delle labbra calde e morbidissime.
Ma una cosa sbagliata in questo ragazzo?

Schiudo di poco le labbra e mordo il suo labbro inferiore dove prontamente mordicchio.
Geme sulle mie labbra ed io sorrido.
Le nostre lingue si scontrano e l'effetto è sempre quello se non di piú.
Ho perso la testa per il moro.

Dopo due ore siamo pronti e dinanzi all'ospedale.
<<Spero non facciano altre domande indiscrete>>afferma prima di entrare.
Io lo seguo e ci dirigiamo al bancone dove troviamo una ragazza sui 28anni, forse, che squadra Michele dalla testa ai piedi.
<<Buongiorno>> dice civettuola.
Il moro si acciglia ma poi sorride.
Ma che è scemo o cosa? Ci sono anche io, hei mi vedete?

<<Buongiorno, devo ritirare la cartella clinica di Federico De Magistris>> assume un tono serio ma quel ghigno dal viso ancora non è andato via.

La segretaria, infermiera o cosa cazzo sia non lo so, si attorciglia i capelli tra le dita...è carina come ragazza, ma che tu ci provi? Poi lo vogliamo definire "provare"quello? Una mano nei capelli, una voce da gallina ed un sorriso che fa intendere?

<<Certo, due minuti e sono qui>>risponde andandosene sculettando di qua e di la.
Noto il moro guardarla e sorridere.

<<Vado da Fede>>affermo acida.
Lui si gira e mi guarda.
<<Aspetta ora viene ed andiamo insieme>> dice serio.

<<No puoi aspettarla anche da solo, fatti dare anche il numero giá che ci siamo>>dico fredda, mi incammino ma a metá corridoio vengo strattonata per il braccio.
<<Gelosa?>>domanda con un sorriso STUPENDO.
<<No, ma sai ci sono anche io vicino, piccola considerazione>>rispondo acida.

<<Senti sono o no il tuo ragazzo?>> chiede accigliandosi.

Si, il mio ragazzo,ancora non ci credo.

Ma ora sta cosa la dirai sempre?siete fidanzati punto.È un ragazzo qualsiasi.
Non Ian Somerhalder.

Se vabbee Ian, nel mondo dei sogni.

<<Mi rispondi? Oppure hai cambiato idea?>>domanda irritato.

<<Ci sono. Si, sei il mio ragazzo, ma che tu guardi quella li non mi va giú perciò o me o tutte, però poi Ludovica se ne va>> ammetto guardandomi intorno.
Sembro una dodicenne.

<<Se sto con te è perchè provo qualcosa e non la reputo una cosa da niente, mi faceva pena quella  e gli ho sorriso ma nulla di che, ammettilo che hai un ragazzo magnifico, non passo inosservato>>si pavoneggia ed io mi arrabbio di poco.
Si sei bello e tutto ma non ti vantare, odio tutte le ragazze che lo circondano cosa posso fare?

<<Guardala dinuovo e ti ammazzo>>dico seria.

Ci avviciniamo dinuovo al bancone dove ad aspettarci e la magnifica ragazza che notando bene, ha anche le labbra rifatte.

Porge al moro la cartella clinica ed una penna.FISSANDOLO e tengo a sottolinearlo.

<<Hei hai un ragazzo?>>chiedo gentile.

<<No, ma spero di averne presto uno>>ammicca sorridendo.

<<Ah bene, ti chiedo gentilmente di non guardare il mio ragazzo e di girare alla larga, altrimenti questo posto di lavoro durerá ancora per poco>>affermo trucidandola con lo sguardo.
Ho esagerato, sono patetica.
Lei si sistema di tutto punto, innervosendosi e non di poco.

<<Mi scusi>>ammette facendo tutta la gallinella pentita.
Troia.

<<Amore andiamo?>>chiedo al moro.
Lui mi guarda rosso in viso ed io mi acciglio.
Ci incamminiamo e d'improvviso scoppia a ridere.
Ecco lo sapevo.
Un altro imbecille.
<<povera ragazza>>dice mostrando le sue adorabili fossette.

<<Povera? Ti ha mangiato con gli occhi tutto il tempo ci stava provando Michele>>dico irritata.

<<Lo so piccola ma io voglio solo te>>ammette prendendomi per la vita avvicinandosi a me.

<<Andiamo dai>>sorrido, scansandomi.

Percorriamo il corridoio per poi enntrare nella camera dove si trova Fede.

<<Amico>>urla il moro facendomi tappare le orecchie.
Si danno una pacca sulla spalla e Federico mi sorride.

<<Ho preso una pallottola per te ricorda>> dice in tono accusatorio per poi scoppiare  a ridere.
Mi acciglio ed una sorrisino si espande sul mio viso.
Infondo mi vuole bene.
Lo abbraccio, stringendomelo a me ed il suo profumo inebria le mie narici.

Dopo una mezz'ora finalmente usciamo da quella stanza.
Si respira, aria.
All'uscita incrociamo il dottore Antonio che salutiamo gentilmente.
Ma improvvisamente mi blocco.
I ragazzi mi guardano strani ed io mi giro di scatto.

Inizio a correre fino ad arrivare all'uomo con gli occhi color nutella.
<<hei piccola dimmi>> dice preoccupato nel vedermi.

<<Devi farmi un favore, questa cosa rimane tra me e te però>>
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Ecco il capitolo 62!
Lo so non è un granchè,mi dispiace..
Scusate per eventuali errori❤ datemi una vostra opinione,ovvio se volete hhaha
Alla prossima❤ grazie per le 6.220 e passa vs😍😍

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