Dopo una settimana
È una settimana che le mie braccia non hanno nessun segno nuovo, ma solo vecchie cicatrici.
Oggi la prof di Educazione Fisica è assente, quindi niente lezione. Niente Marco per un'intera ora, dopo quell'episodio non ha provato minimamente ad avvicinarsi, solo alcuni sguardi veloci in corridoio.
Sono le 6:30 A.M, decido di alzarmi ed andare a lavarmi il viso ed i denti, apro l'armadio indecisa su cosa mettere, infine scelgo un jeans bianco alto in vita con dei semplici strappi sul ginocchio ed una maglia a manichelunghe nera, scarpe nere e metto i miei soliti bracciali, trucco il mio viso e sciolgo le treccine fatte la sera prima, posso dire di essere soddisfatta per come siano venuti ondulati. Come piacciono a me.Vado in cucina, Giulia è pronta, prendo lo zaino, do uno sguardo all'orario notando che sono le 8:10 e prendo velocemente un cornetto, iniziamo a correre per le strade di Roma.
Per cosa poi? Per non fare tardi a scuola?! Mah.
Lei arriva in tempo, mentre io devo aspettare la seconda ora e sinceramente non mi dispiace neanche cosí tanto.
Nel frattempo, accendo una Marlboro ed inizio a fare dei tiri, quando qualcuno la afferra dalle mie mani e la cicca finisce sul cemento. Mi giro ed incrocio lo sguardo arrabbiato della piccola Naomi.
Dovrei essere io quella arrabbiata.<<Fa male fumare, non farlo>>
<<Cazzi miei>> mi limito a dire annoiata.
<<Calmati Ludovica, ho detto solo di non farlo>>
<<Ed io ti ripeto che sono cazzi miei>>
<<Ma Vaffanculo>> sbotta, andandosene lontana da me.Sorpresa dalle sue parole sgrano gli occhi, non avrei mai immaginato mi dicesse tale parole.
Faccio finta di nulla e ne' riaccendo un'altra, ma questa volta fumo la sigaretta per intera.
La campanella suona ed io entro nel grande edificio, questo mese le sezioni delle classi sono cambiate ed io sono finita in una classe dove non conosco nessuno, mi siedo all'ultimo banco e tutti mi fissano.
Non hanno mai visto una nuova arrivata?
<<Che cazzo avete da guardare>> chiedo irritata dai loro sguardi.
Oguno si gira avanti senza degnarmi di una risposta.
E menomale.<<Signorina Esposito, il linguaggio>>
<<Prof sorry>>Sfodero il mio miglior sorriso, tra l'altro falso, devo essergli simpatica, perchè con la vecchia prof di inglese avevo a malapena il cinque, questo deve mettermi minimo la sufficienza, perciò cerco di fare la ragazza buona, ci cade fortunatamente e prosegue la lezione, dove presto si e no un quarto d'ora d'attenzione.
Alla fine delle tre noiosissime ore, esco e vedo Naomi avvicinarsi.
<<Scusami Ludo dovevo farmi gli affari miei>>
<<Brava, ora ciao>>
Quanta gentilezzaa!Brava hai visto!
<<Ti va se domani pomeriggio vieni a casa mia?>>
Un po' incerta, rispondo.
<<Domani mattina a scuola, ti faccio sapere>><<Ah..uhm ti va di scambiarci il numero?>>
<<ehm...okkei>> tentenno un po', ma alla fine la accontento cedendole il mio prezioso numero, rendendola felice.<<grazie! Ti mando io un messaggio su whatsapp cosí puoi registrarmi. Ciao Ludo a domani>>
Com'è euforica. Giá ha rotto le scatole.
<<Ciao>>rispondo acida.Dopo aver pranzato e sparecchiato il tavolo, entro in camera sprofondando sul letto, penso all'invito di Naomi, lei vuole essermi amica ma la voglia di intraprendere un'amicizia, beh non c'è ne.
Mi arriva un messaggio ed è proprio lei.
Parlando del diavolo, spuntano le corna, un detto che uso spesso.
Che poi quella ragazza tutto è, tranne che un diavolo.
Conversaziione
<<Ciao Ludo sono Naomi>>
<<Ciao Naomi>>
<<Tutto bene?>>
Tutto bene? No non va tutto bene, non va nulla bene.<<Sisi tu?>>
<<Si vabbeh ludo io vado a studiare ciao>>
<<Ciao>>
Fine.Apro il diario, noto che io non ho nessun compito da svolgere per domani, quindi vado in cucina e vedo Sara intenta a fare un dolce, non è proprio il suo forte, cosí decido di andarle vicino e di aiutarla, anche Giulia dopo finito di studiare, da una mano e alla fine tutte ci ritroviamo sporche di farina, menomale che la mamma non è in casa, ci avrebbe ucciso poco ma sicuro, rimettiamo tutto in ordine ed una alla volta andiamo in bagno per lavarci ed uscirne perfettamente profumate.
Presto si fa sera e Sara inizia a preparare la cena, ceniamo e guardiamo un po' di tv, assaggiamo il dolce, e non perchè c'è anche il mio zampino ma è venuto veramente buono, morbido.
Saluto entrambe con un bacio sulla guancia e torno in camera, accendo il cellulare ed entro su facebook, invio la richiesta a Naomi e tra i suggeriti trovo l'imbecille di Marco e subito dopo la poco di buono della scuola, AISHA. Chiamiamolo, scherzo del destino(?)
Aziono la sveglia per domani mattina, indosso il pigiama e mi addormento.
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Il Mio Sbaglio Preferito
RomanceCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...