•81Capitolo•

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Questa sera ci sará la famosa rivincita. La famosa gara.
 In questi pochi giorni mi sono esercitata molto, tra il lavoro e la moto non sono stata libera un secondo, Josephine mi richiamó il giorno dopo per un impegno e da lí ho capito veramente quanto sia importante il loro lavoro, passano veramente pochissimo tempo con il loro figli.
Il legame con i piccoli è cresciuto tanto, con Ale ho ancora qualche battibecco ma nulla di preoccupante.
 Riguardo la moto mi sento ancora parecchio insicura, non so di preciso il motivo, forse perchè non mi ha seguito Michele.
Questi giorni sono stati abbastanza monotoni. Mi svegliavo di mattina facevo colazione, mi preparavo e con Bruno e Luigi mi esercitavo con la moto, pranzavo ed andavo dai bambini, tornavo tardi? Si ritornava in sella, ed arrivavo stanca a casa. Spero solo non sia stato tempo sprecato.
Bruno ha voluto provarmi anche questa mattina, giusto per gli ultimini errori. Sono migliorata, almeno da come mi hanno detto.
 
Questa sera ci saranno anche Naomi e mio zio. Si sono autoinvitati, anche se egoista come sono non puó far altro che farmi piacere la loro presenza.

Non ho notizie del moro, è una settimana che non parliamo, se non qualche sguardo di sfuggita. Ho sentito da una telefonata con Raffaele che ha domandato io come stessi, e so anche che si è sfogato molto con Luigi e di come si sente in colpa.
Perchè dirlo a tutti e non venire personalmente da me?
Lo perdonerei? Non so se è andato a letto con una ragazza, ma quei segni? Di certi non li ha fatti un ragazzo.

Luigi in questi giorni mi ha aiutato molto, in tutti i sensi, non c'è stato un momento che lui non stesse con me, mi accompagna a lavoro, mi ha aiutato con la moto, mi ha aiutato a sfogarmi, mi ha aiutato a non pensare molto, a cercare di  svagarmi, forse non ci è riuscito perfettamente, ma Luigi è Luigi, e non riusciró mai a ringraziarlo abbastanza per tutto ciò che ha fatto e continua a fare con me.

Sono solamente le sei del pomeriggio ed io non so proprio cosa fare.
Le ragazze mi hanno proprosto una giornata di shopping estremo, ma ho rifiutato l'offerta immediatamente.
Non faccio altro che sbuffare.
Mika è dal veterinario, i ragazzi non ci sono, ed io sono terribilmente annoiata.
 La musica non mi aiuta, ed è strano, perchè di solito è l'unica cosa che riesce a svagarmi.
Non so quanti gelati ho mangiato in un'ora.

Poi ti lamenti di essere grassa.

 Dettagli.

Controllo e ricontrollo l'ultimo accesso di Michele su whatsapp, ma non si collega dalle 14:37.
 Verrá anche lui questa sera?
Spero di si, ma non avrebbe motivo...
Vorrei fare tutto tranne che pensare a lui e la gara.

Ripenso alla storia dei miei genitori, di Antonio, non ha chiamato neanche una volta. Forse non vuole saperne proprio di ciò. Federico ormai ci è passato su o almeno cosí da a vedere, ma io? Ogni tanto ci penso e non posso che darmi colpa per averci creduto cosí tanto.

Le ore passano presto e siamo giá diretti verso il luogo dell'incontro. Sono in macchina con Luigi, Miriam, Tommy, Pietro e Simone.
La tensione cresce, nonostante i vari tentativi dei ragazzi di  tranquillizzarmi.
Sono ansiosa, forse perchè è semplicemente Matteo, paura perchè tutti credono in me, ed io sono l'unica a non farlo.
Dopo circa mezz'ora l'auto si ferma ed il luogo è giá stracolmo di gente.
Sospiro piú volte. Odio quando passiamo e tutti ci guardano.
<<C'è Michele>>Angelica mi avvisa della sua presenza ed io sospiro, essendoci mi fa sentire anche se di poco, piú sicura.
Noto subito il gruppo dei Camerlingo e lo sguardo di Matteo principalmente indirizzato verso di me.
Sostengo il suo sguardo in modo duro mentre lui sorride divertito.
Cosa cazzo ride, bah.

Vorrei tanto un bacio del moro, per rassicurarmi, un abbraccio... Ed invece ricevo solamente un suo sguardo, i suoi occhi sono neri, ma al loro interno non c'è nulla... Questo mi preoccupa e non poco.
Mancano meno di venti minuti e tutto inizia.

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