Speciale 100K

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Premetto che sara' uno dei capitoli piu' lunghi,  ma non ho voluto suddividerlo in piu' fasi, penso debba esserci una fine e troncare per sempre una parte di me... Chiedo scusa in anticipo per eventuali errori, (l'apostrofo c'e' anche quando dovrebbe esserci l'accento etc, lo so)

Inoltre questo sara' uno speciale diverso, un incrocio tra passato e presente, spero di essere riuscita nel mio intento e di aver collegato al meglio le cose.  Come sempre, non abbandonate alle prime righe, capirete tutto meglio. Buona lettura. 


Sono nel pieno della mia eta', pieno di aspettative e sogni da realizzare, con desideri e segreti nel cassetto. Il fatidico ragazzo da cui stare lontano se i genitori sono coloro che sono al potere  ed hanno la puzza sotto al naso.  Non sono un ragazzo che sa gestire la propria vita nel migliore dei modi, anzi mi metto sempre nei guai, proprio per le mie scelte improvvise e poco sensate, ma mai niente che mi facesse cambiare idea, ascolto i consigli dei miei amici e della mia famiglia, ma comunque vada ascolto sempre e solo me stesso, fin'ora cio' non mi e' mai pesato, i "te l'avevo detto" me li sono sempre ripetuti la notte, quando il capo si poggia sul cuscino, e rimani tu ed i tuoi pensieri, senza occhi puntati addosso e sguardi pietosi, con la voce interiore che ti tormenta e non ti lascia solo un secondo, pronta a ripeterti quanto sei stupido, che le cose sarebbero potute andare diversamente se solo avessi fatto come mi dicevano, e cosi' non puoi fare altro che ascoltare e rimanere sveglio, perche' chiudendo gli occhi ti faresti solo del male, quindi non rimane altro che puntare gli occhi al soffitto ricoperto di muffa, e sperare che anche quest'altra notte passi presto, cosi' come le precedenti.

 Mai ho mostrato la mia frustrazione e mai ho mostrato dinanzi agli altri il mio star male per una decisione errata presa, mi sono sempre mostrato duro e capace di risolvere tutto, senza mai abbattermi, perche' infondo a cosa servirebbe? 

Mi sono sempre sentito solo, nonostante avessi vari amici e la famiglia sempre al mio fianco, mi hanno sempre considerato un bambino intelligente ma strano, un'adolescente in cerca di risse a scuola, quando neanche una misera volta sono state scatentate da me, mi e' sempre piaciuto starmene in disparte e farmi gli affari miei, ma anche difendere gli altri, stare fermo a guardare attendendo che qualcuno si faccia male non rientra nelle mia lista di cose giuste da fare,  proprio non sopporto le persone che si sentono superiori rispetto ad altri, o che prendano di mira chi semplicemente piu' debole e timido,  il paladino della giustizia cosi' finiva sempre dalla preside con un bell'occhio nero e poi diritto a casa con qualche ramanzina dai parte dei genitori. Mi sono sempre sentito in disparte, a scuola, a casa, con gli amici stessi e le ragazze, mai che mi sentissi capito, le mie ambizioni venivano messe da parte perche' "troppo piccolo per pensare cosi' " , mai che mi sono sentito me stesso a condividere le mie opinioni, i miei pensieri ed il mio carattere, perche' sempre convinto di essere guardato male o giudicato. Insicuro, cosi' ero, e nessuno lo sapeva, pensavano io avessi autostima, che io fossi pronto ad affrontare tutto e che niente mi scalfisse, mentre il mio cuore giorno dopo giorno perdeva un battito, fuori sfoggiavo il mio sorriso migliore, la mia arma vincente, cosi' la chiamavo, eppure dentro mi sentivo un bambino in cerca di affetto che respingevo pero' io stesso, mi sentivo poco protetto ed avevo bisogno del mondo, di qualcosa di grande, sentivo di avere una necessita', ma mai niente che riempisse il vuoto che giorno dopo giorno mi inondava, fino ad affogare la  mia stessa anima, fino a farla scomparire, non sapevo neanch io piu' chi fossi, rimanevo giorni interi chiusi in camera alternatati a giorni in strada girovagando senza una  meta completamente fatto, drogato e con una quantita' di alcool in corpo, dormivo in strada, con la speranza che i brividi della notte facessero brezza nella mia apatia di quel tempo, ma niente, li' penso di aver toccato il fondo, quelli forse sono stati gli anni piu' brutti della mia vita, seppur le persone che mi conoscevano, gli "amici" di quel tempo, se cosi' posso chiamarli, pensavano che io mi stessi divertendo, che io stessi bene, e per loro contava quello. Senza mai andare oltre, ma infondo non pretendevo mica che mi capissero, non mi capivo io, da un giorno all'altro sono caduto in un pozzo di cui non sapevo neanche la sua esistenza, non pensavo che un ragazzo come me poteva entrare in qualcosa di piu' grande, ma poi ho capito il motivo, mi avevano spezzato le ali sempre e dico sempre prima del previsto, mai che riuscissi a spiccare il volo, sempre zitto e mai che riuscissi a dire la mia, in disparte. Cosi' seppur in maniera sbagliata completamente  cercai la feccia di amici che per qualche anno ha fatto parte della mia vita, pronti a lasciarti nel momento del bisogno, ma che per una canna o per un po' di fumo ecco li' a sostenerti. Sbagliato, il mio errore piu' grande e' stato conoscere quelle persone, perche' la droga non cambia le cose, la droga non rende felici,  anzi forse in un primo momento puo' farti dimenticare e farti ridere, ma dopo? Quando senti che il problema persiste, quando capisci che il tuo cuore, la tua mente, i tuoi pensieri possono scoppiare da un momento all'altro, come li fermi? Con la droga? No, li' non ci riesci, in quel caso fai solo finta, ti porti con te il dolore e lasci che si consumi, speri tanto che ogni tiro, ogni bicchiere, ogni siringa porti con se tutto cio' che ti affligge, cio' che ti rimane e' la speranze, e quando capisci che niente di fa piu' effetto,  che niente ti fa piu' allontanare dalla realta', non sai se lottare, o se continuare a distruggerti dall'interno. Io vi dico lottate, lottate e fate il culo a chi vi ha spezzato le vostre di ali, a chi ha detto "no" ai vostri sogni, non esistono no, esistono solo "io voglio, devo farlo per me stesso", potete fare qualsiasi cosa se lo desiderate e realmente lo volete, non serve l'appoggio di nessun altro, nessun' opinione, siete solamente voi i giudici della vostra vita, e siete liberi di decidere, liberi di seguire un sogno e liberi di parlare e di dire la vostra, nessuno vi puo' proibire nulla, siate solo coscienti di cio' che volete.

Il Mio Sbaglio PreferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora